Migliori Fat Bike Elettriche 2020: Cosa si trova di Buono Online?

Quando arriva la primavera, si riscopre il piacere di uscire all’aria aperta, e perché no, anche si rispolvera la sopita passione per le due ruote. In fondo una pedalata aiuta sia a stare bene, che ad effettuare percorsi panoramici interessanti, sia in città che fuori. Abbiamo già visto i vantaggi e le caratteristiche delle bici elettriche a ruote larghe, ma ora andiamo al sodo. Quale Fat Bike Elettrica scelgo? Per prima cosa rispondiamo ancora a due quesiti prima di analizzare il meglio che la rete ci offre a livello di bici elettrica fat. La fat bike richiede più forza di una qualsiasi altra bici? In effetti quando si parla di bici a ruote fat, le ruote hanno un attrito maggiore, per cui c’è bisogno di fare più forza sui pedali per spingere la bici, per cui non si tratta di una bicicletta da competizione, ma di una due ruote che da decisamente altri tipi di soddisfazione. Un motivo in più per opzionare una bici elettrica a ruote larghe, in maniera di avere l’ausilio della pedalata assistita in caso di bisogno. che tipo di pressione devono avere le gomme di una fat bike elettrica? Le ruote di una fat bike elettrica vanno gonfiate a 0,5 atm per pedalare su superficie nevosa, mentre 0,8 atmosfere in caso di percorso sterrato, non bagnato. Le Fat bike sono dotate di freno a disco e hanno un telaio relativamente leggero, anche in caso di bici elettriche. Classifica Fat Bike Elettriche 2020: Le migliori 1. Shengmilo -mx01 26″ Valutazione Utenti: 4.1/5 Acquista su Amazon Tra i modelli disponibili On Line, la Shengmilo 16″ da 1000w è il modello più apprezzato dagli utenti. Raggiunge una velocità massima di 35 km orari, e una batteria da 48V 12,8 Ah, con una durata di 45/90 km. in pedalata assistita, ed invece 40 km a spinta elettrica pura. E’ dotata di un telaio in lega di alluminio, che garantisce leggerezza e resistenza. Con cerchi in lega a doppia parete la bici fornisce una durata maggiore e una guida adatta in tutte le superfici. La garanzia è di 2 anni, 1 anno per il motore e 6 mesi per la batteria. Dalle recensioni presenti on line, rileviamo soltanto note positive, maggiormente, fin dal suo esordio. Acquista su Amazon 2. argento elephant Valutazione Utenti: 4.4/5 Acquista su Amazon Posizioniamo il modello della Argento al secondo posto di questa classifica delle migliori Fat Bike elettriche, soltanto perché disponiamo di poche valutazioni rilevate. E’ fuor di dubbio che la media di voti è altissima, e la bici di elevata qualità. La Bici viene fornita di Assicurazione Tutela Famiglia, con tutela dei danni fino a 5000 euro firmata da AXA compresa nel prezzo. Dispone di ruote 26″ per 4″ di spessore, cambio Shimano a 7 marce, e una batteria per la pedalata assistita di 36V, 10,4 Ah e Freni Tektro con blocco automatico del motore. L’unico neo, se di neo vogliamo parlare, una durata della batteria non condivisa da tutti, chi dice 65 km, chi invece asserisce 35 in percorso normale, attribuendo la scarsa durata alla dimensione e peso della Elephant. C’è da dire che le Fat Bike non sono proprio per tutti.  Acquista su Amazon 3. i-bike mountain mud Valutazione Utenti: 3.9/5 Acquista su Amazon Piazziamo sul podio il modello più venduto, ma anche più controverso. Senza dubbio si tratta del miglior rapporto qualità prezzo nel panorama on line delle Fat Bike elettriche nel 2020. Il modello MUD proposto da I-Bike dota una batteria da 468 Wh ricaricabile in 6 ore. Si tratta di un modello di fat bike elettrica dalle ruote a passo grandissimo da 29″ e telaio in acciaio con forcella ammortizzata, che fornisce dunque date le caratteristiche un peso non indifferente della bici, che si attesta sui 23 kg. Di contro, il vantaggio è la portata: può essere guidata anche da persone con un peso “importante” fino a 150 kg. La Batteria ha una durata di 60 km. Un ulteriore vantaggio è che si tratta di un prodotto totalmente MADE IN ITALY. La valutazione, in totale la più bassa del lotto proposto tra le migliori Fat Bike Elettriche, è dovuta all’elevato numero di modelli venduti, dato il prezzo importante ma più basso rispetto a tutti i competitor, e va da utenti soddisfattissimi ad altri meno, che criticano la componentistica scadente del modello MUD. Nell’insieme comunque come detto si tratta del modello più gettonato da tutti. Acquista su Amazon 3. icon.e fat bike pieghevole navy 250 w L’Outsider Acquista su Amazon Una menzione speciale per la Fat Bike Pieghevole proposta da Icon.E. Realizzata con un telaio in lega di alluminio con forcella ammortizzata, ha una batteria della durata di 30 km con ricarica in 4/6 ore. Motore Brushless di ultima generazione con velocità massima raggiunta di 25 km/h I Cerchi sono in Alluminio rinforzato, per un peso batteria inclusa di 25 kg. con una portata max. di 115 kg. Non disponiamo di molti dati relativi alle recensioni degli utenti, ma Icon.E non delude mai, per cui ci aspettiamo il meglio. Acquista su Amazon E tu, hai già scelto la tua Fat Bike Elettrica?

Bici elettrica a ruote larghe: Off Road e Comfort

Quando pedalare diventa un divertimento con ogni tipo di asperità. E’ il caso delle biciclette elettriche con ruote larghe, tecnicamente chiamate Fat Bike. Più precisamente Fat Bike elettriche. Se ami la bici, sicuramente avrai visto la tipologia di bici che ha ruote a passo largo, circa 4 pollici. Comode per superare ogni ostacolo, ma toste, dure veramente quando c’è da pedalare, quando il gioco si fa duro. Si può in questo caso ovviare valutando i kit di pedalata assistita, oppure comprando una fat bike, bici con le ruote larghe elettrica con pedalata assistita, che ci alleggerisca di non poco il lavoro difficile. La forza principale delle biciclette elettriche a ruote larghe è proprio nel passo largo delle ruote e dei cerchi, che permettono data la loro conformazione ad avere un’aderenza senza pari sul manto stradale, il che la rende ideali quando si ha a che fare con superfici difficili come ad esempio sabbia e neve. Con ruote così importanti anche i cerchi hanno la loro importanza, ad esempio sono fortati per permettere alle gomme di fare il loro sporco lavoro. Come pass abbiamo cerchi che arrivano a 4,4 cm, mentre le gomme vanno da 3,7 a 4,8 pollici. Per bici a ruote larghe, anche il telaio e le altre parti della bicicletta necessità di essere adeguata: mozzi, foderi, forcelle rigide, tutto più largo tutto più grande. Anche il cambio è “particolare”, posizionato esternamente rispetto alle biciclette elettriche o non di tipo “magro”. La legge che regola la versione elettrica delle fat bike è lo stesso che regolamenta quelle da città. Il motore la fa da padrone, svetta al centro dei pedali, oppure al centro rispetto al mozzo dietro, ed in alcuni modelli raggiunge 250 watt, tutto a norma di legge. Il motore dipende da una batteria al litio di circa 400 Wh, fissata lungo il tubo obliquo del telaio. Essendo una bici a pedalata assistita, il sensore di pedalata gestisce la potenza del motore. La gestione delle Bici elettriche a ruote larghe avviene con comando dal manubrio della bicicletta, e in alcuni casi ci sono anche modelli con GPS e Mappe Integrate nel CicloComputer di Bordo. in Alternativa si può anche valutare un accessorio ciclocomputer da abbinare alla fat bike, come ad esempio i modelli Sigma. I Vantaggi della Bici Elettrica con ruote larghe è proprio la caratteristica principe, ruote grandi per poter affrontare superfici difficili,inoltre la presenza della pedalata assistita permette veramente a chiunque di cimentarsi e divertirsi con questa bici Grande ma fondamentalmente gigante buona. Le Fat Bike elettriche sono un vero spasso sia per neofiti delle due ruote che troveranno facilità e comodità, ma anche sfiziose e stimolanti per i ciclisti più allenati che vogliono spingersi oltre. Le stesse caratteristiche vantaggiose possono essere considerate come svantaggio di queste grandi protagoniste delle due ruote. Infatti sono nate per i percorsi off road accidentati e difficili, quindi qualcuno amante delle pedalate in città potrebbe considerare le bici elettriche a ruote larghe decisamente ingombranti. Un altro aspetto sono i costi legati alla batteria e gli pneumatici, nonché il motore. Ma vuoi mettere il fascino di spingerti al massimo con una e-bike dalle ruote imponenti? Quali tipologie di bici elettriche con ruote larghe trovo in commercio? Le fat bike elettriche ci sono in varie versioni: una è la MTB, la classica moutain bike, ma con la caratteristica di avere pneumatici imponenti. L’alter ego della MTB Elettrica Fat Bike è la bici elettrica pieghevole a ruote larghe. In questo caso il telaio è più piccolo e permette di ripegare la bici, trasformandola in una folded, per usarla anche negli spostamenti dove abbiamo spazi ristretti, come ad esempio nel caso di cambi che prevedono metropolitane o treni, o perché no, per riporle durante un viaggio in auto verso una meta off road! Andiamo al Punto: Quali Bici Elettriche a Ruote Larghe mi Compro? Il tutto dipende dal tipo di uso che devo farne, ad esempio se prevedo di pedalare in città, posso scegliere qualsiasi modello di e-bike a ruote larghe, mentre se la necessità è di sfruttare le sue caratteristiche per affrontare percorsi sterrati, impervi e percorsi boscosi allora devo essere più selettivo e studiare bene il modello che più si confà alle mie caratteristiche fisiche, ai materiali di cui è composta, al motore che potenza eroga, e al tipo di pneumatici che monta. SCOPRI LE MIGLIORI FAT BIKE ELETTRICHE DEL 2020 Fat Bike, Che prezzo? Per quanto riguarda il prezzo delle bici elettriche a ruote larghe, beh, abbiamo parlato di questa componente come uno svantaggio, ma la gamma presente on line ed anche offline permette di avere una certa scelta sia di modelli che di prezzo, in modo di poter scegliere la fat bike elettrica che più ricalca i miei gusti ma anche le mie tasche. E-Bike a Ruote Larghe: Migliori Marche Tra le marche più ricercate di Biciclette Elettriche con Ruote Grandi possiamo elencare: Fat Bike Elettriche Sheng Mi Lo Bici Elettriche A Ruote Larghe Pieghevole Nilox E-Bike Fat di Icon.e Bici Elettriche Revoe, modelli da 20″ The One, Fat Bike Elettriche Pieghevoli   E tu, hai già Scelto la tua E-Bike Con ruote Grandi?

kit pedalata assistita: compro una bici elettrica o trasformo la mia?

La bicicletta è da sempre una passione per sportivi, professionisti o amatori che siano. Quando arriva la primavera si sfodera il proprio ciclo per uscire, ed accumulare chilometri per tutta la stagione, ma anche in estate. CHI NON AMA LE MOUNTAIN BIKE! https://amzn.to/3oKrGhj Non siamo tutti professionisti, ma alcuni anche a livello amatore non scherzano come dotazione, competenza e conoscenza del mezzo, e anche performance. Il ciclismo anche a livello amatoriale è molto amato per stare in forma, ed affrontare percorsi all’aria aperta, boschi e sentieri, ma anche percorsi cittadini con buona soddisfazione del fisico e della vista, soprattutto se si sceglie bene il percorso che vogliamo fare. E per chi inizia, e poi si appassiona alla pratica del ciclismo, non necessariamente competitivo, sicuramente dopo un po la voglia di mettersi in gioco ed andare oltre viene fuori, la voglia di superare sempre i limiti raggiunti poco prima. Si comincia con una dotazione base, per poi magari appassionarsi a Ciclocomputers, accessori, kit da ciclo, abbigliamento di settore, calzature ad hoc e modelli di bici, che sia da corsa, da strada, mtb(mountain bike), o bici elettrica. SCEGLI QUELLA CHE SI ADDICE PIU’ ALLE TUE ABITUDINI! https://amzn.to/3VfPiqf L’ultima ma non ultima di questa lista è da un medio periodo sotto i riflettori, perché spesso non tutti siamo portati a scalare percorsi con dislivelli di altitudine elevati e salite impervie. In questo ci viene incontro la bici elettrica, o 100% elettrica, oppure le biciclette dotate della cosiddetta pedalata assistita, che entrano in nostro aiuto quando il gioco in salita si fa duro. Come dicevo non siamo tutti esperti di cronoscalata, e anche se con applicazione e passione possiamo migliorare, le bici con la pedalata assistita sono un buon compromesso per risolvere i sentieri più dislivellati. Per questo, in commercio c’è solo l’imbarazzo della scelta quando si parla di bici elettrica, tantissime sono le marche, i modelli, e le dotazioni che differiscono me molti parametri, come durata della batteria, potenza in watt, tipologia di bici e quant’altro. Ma ad esempio, se volessi approcciare alla pedalata assistita, questa caratteristica della bici elettrica spesso risolutiva per molti, e avessi ad esempio già una bici di qualità elevata? Magari l’ho comprata da poco, oppure ci tengo molto per valore affettivo, ed ha un valore economico anche considerevole, e non la volessi cambiare? Kit Conversione da Bici a E-Bike, cosa trovo? In questo caso c’è la possibilità con un investimento a volte importante, altre abbordabile ai più, di scegliere kit per trasformare la nostra bici in una bici elettrica in tutto e per tutto, e goderci le salite senza sforzo o meglio senza sforzo eccessivo. I Kit bici elettrica sono la giusta dotazione per rendere una bici in tutto e per tutto come una bici elettrica, potendone sfruttare i vantaggi nelle nostre uscite da bikers. Non sempre è facile montare un kit di conversione da bicicletta a e-bike, e capita che alcuni modelli siano ostici e con poche istruzioni, ma con la giusta dose di pazienza possiamo toglierci molte soddisfazioni, il risultato vale lo sforzo. Un kit ordinario di conversione da bicicletta a bici elettrica comprende in genere: Motore, controller, staffa per il motore, catena, volano, piastre e connettori. I livelli di qualità ritrovabili on line sono diversi e anche le dotazioni, ma sapendo leggere bene le recensioni posso fare la mia scelta in tutta tranquillità. Un parametro importante da considerare sono le dimensioni della bici da adattare ad elettrica, perché il kit varia in base alle dimensioni in pollici del modello di bicicletta. I kit motore elettrico per bicicletta più amati sono quelli che hanno il propulsore posizionato nella parte centrale. POTREMMO TRASFORMARE LA NOSTRA VECCHIA BICI! https://amzn.to/40QM1Ps La presenza del motore nella parte centrale, tra i pedali, riduce le dimensioni dello stesso, e aumenta la coppia motrice, abbinando la funzionalità del motore con le marce della parte della ruota posteriore. Tutto ciò fa di una bici una conversione in e-bike potente e funzionale, capace di affrontare anche le salite più difficili. Diversi sono i parametri di scelta del modello più adatto alla nostra necessità, tra cui la completezza delle istruzioni per il montaggio, difficoltà a cui vanno incontro meno avvezzi alla sperimentazione, passando per il motore, e le sue caratteristiche di potenza, e alla dotazione di accessori, come la ruota completa in alcuni modelli che ne facilita il montaggio. Anche la potenza della batteria diventa un parametro importante. Offline, nei negozi specializzati di sport, come ad esempio Decathlon, è possibile trovare soluzioni di conversione di bicicletta a bici elettrica, ma anche Amazon ci viene incontro con diverse possibilità di scelta. Per chi cerca un kit bici elettrica economico, dotato di batteria, va detto che non sempre il termine economico con affidabile e potente vanno d’accordo. Spesso bisogna far attenzione alla natura del produttore, oppure di chi si occupa della vendita del prodotto e della sua distribuzione, per non incorrere in kit bici elettrica cinesi. Non mettiamo in dubbio che i kit cinesi siano di qualità, al massimo quello che si può dire è che una volta che siamo certi che il prodotti di converisone provenga dalla cina, sapremo che i tempi di spedizione dall’Asia possono essere più lunghi rispetto ad un normale ordine online. E tu, quale bici con pedalata assistita hai? Una E-Bike completa, oppure stai pensando di convertire la tua Bici in elettrica? https://amzn.to/3LicShJ

Ciclocomputers Sigma: i più ricercati dagli appassionati di bici

Per tutti gli appassionati di ciclismo, non solo ed esclusivamente a carattere competitivo, ma anche amatoriale, quando si macinano tanti chilometri, e si percorrono sentieri e percorsi elaborati, un accessorio che non può mancare, il giusto completamento dell’attrezzatura da bici, è il ciclocomputer, una sorta di “orologio” evoluto, che conteggia la velocità massima di crociera, la velocità media percorsa, la distanza e tutta una serie di altri parametri utili da analizzare durante la sgambata, il viaggio, la pedalata da soli o in compagnia. Il mercato è molto ampio e variegato, e anche in questa nicchia di appassionati ciclisti, nel settore dei ciclocomputers molte sono le offerte di prodotti con tantissime caratteristiche a disposizione, dai più semplici ai più complessi, e la domanda che ci si può porre è: Quale scegliere? Sigma Sport: CicloComputer per tutti In questo approfondimento specifico andiamo a vedere l’offerta e la gamma di una particolare marca: i ciclocomputers Sigma. Il Brand Sigma si pone sul mercato dei ciclocomputers come un marchio entry level, ma offre una linea completa che può soddisfare anche i ciclisti più esigenti in fatto di metriche e funzioni. La serie di ciclocomputer a marchio Sigma comprende dispositivi contachilometri polifunzionali di tipo wired, collegati a filo alla bicicletta, oppure ciclocomputer wireless, senza filo, il classico e utilissimo Pure GPS, e l’evoluzione ROX GPS. Le funzioni GPS contenute nel modello Sigma GPS ci porta nel mondo dei computer da ciclo basati sull’uso delle funzioni proprie di un sistema GPS. Oltre alle funzioni della pedalata e dell’attività ciclistica classica infatti il Modello GPS Pure include anche le funzioni di indicazione dell’altitudine del percorso, comprendente anche il profilo grafico dell’altitudine del nostro viaggio in bici. Le indicazioni della bussola integrata, mostra la direzione dal punto iniziale fino ad un punto che possiamo indicare noi come destinazione del nostro percorso.Grazie al dispostivo GPS integrato si può valutare la distanza completata nel Data Center di Sigma e se vogliamo si può condividere con la community dei ciclisti di Strava. La semplicità di montaggio dei contachilometri GPS Pure Sigma è di una facilità elementare e anche il più “rookie” può utilizzarlo. Non necessità di sensori sulla ruota. Come descritto da Sigma esattamente Plug and Ride. Collega e Parti subito per la tua pedalata! SIGMA ROX GPS – IL PIU’ EVOLUTO ACQUISTA SU AMAZON https://www.youtube.com/watch?v=wtJ8W6KJBYQ Diverse le funzioni disponibili nei modelli di ciclocomputer marcati Sigma. A partire dai modelli più semplici, questi dispostivi Must Have per ogni rider che si rispetti, indicano la velocità di viaggio, la distanza percorsa, la durata della pedalata, entrambe in corso e totale a fine viaggio. I ciclocomputers più elaborati, come ad esempio il BC 16.16 STS indicano anche la cadenza di pedalata, e la cadenza media di pedalata avuta durante il nostro percorso in bici, la distanza e il tempo che ci separa dalla nostra destinazione, il risparmio di carburante che abbiamo avuto andando in bici(e quindi non prendendo l’auto) una previsione sul tempo di arrivo, la temperatura atmosferica, l’orologio con data e ora. SCEGLI SIGMA BC 16.16 IL PIU’ RICHIESTO! ACQUISTA SU AMAZON Alcuni modelli tra i prodotti intermedi della gamma hanno l’avviamento automatico start and stop, la velocità media di crociera, il giorno di viaggio, se si tratta di un percorso a più tappe. I cronocomputers a marchio Sigma sono veramente accessori fondamentali per chi ama avere dati sulle sue performance ciclistiche, e non ci teniamo a ribadire che non solo i professionisti della bici devono avere a che fare con questi gioielli, ma anche un amatore un po più esigente avrà grosse soddisfazioni da un ciclocomputer con caratteristiche complete. Non Solo Ciclocomputers! Sigma Sport non è solo un produttore di ciclocomputers, ma anche di smartwatch per gli appassionati di trekking in mezzo alla natura. Se la natura fa al caso tuo, ed ami i percorsi all’aria aperta, allora Sigma ID Free è l’orologio che fa per te. Definirlo un orologio è riduttivo. Custodia resistente agli agenti atmosferici, funzioni multisport, che si tratti di corsa campestre, sci o bici in alta montagna, ID Free ti accompagna in ogni avventura. https://www.youtube.com/watch?v=tBeV9UiP3vc ACQUISTA SU AMAZON E tu? Hai deciso qual’è il Ciclocomputer che fa per te?

Bici Wilier Triestina: La Ferrari italiana su due ruote

Wilier Triestina è un brand di lusso che produce bici da strada e da corsa ma anche mtb in Italia. La specialità di Wilier è realizzare bici da corsa realizzate in carbonio, di fascia alta, che è stata fondata nel 1906. All’inizio la produzione all’inizio del 20 secolo il core business di wilier triestina era incentrato su biciclette con telaio in acciaio. L’azienda è nata per opera di Pietro Dal Molin, che ha prodotto i primi modelli di bici in un’officina nel Nord Est Italiano in Veneto. La notorietà del marchio Wilier Triestina è salito alla ribalta nel 1948, quando Fiorenzo Magni vinse il giro d’Italia a bordo di una bici prodotta da Wilier, e successivamente confermando la sua supremazia anche al Tour delle Fiandre per 2 anni consecutivi. L’esplosione della passione per le motociclette in Italia negli anni 50 e 60 ha rallentato un po il trend sulle biciclette, ma dopo gli anni 90 il brand si è di nuovo consolidato come uno dei brand più importanti d’italia anche a livello internazionale nel settore bici. Quando si parla di telaio ultraleggero in fatto di cicli, Wilier è al top grazie all’uso del carbonio come detto, e anche nel parco 2020 conferma questa esperienza. Molti sono i modelli che contengono il peso mantenendo una rigidità e stabilità eccelsi, portando nello specifico nel modello 0 SLR il peso della bici anche a 6,5 kg. Le bici wilier sono tra le pochissime che adottano freni a disco, un’aspetto con pochi precedenti per quanto riguarda il reparto ciclistico da strada. La tecnolgia di costruzione è molto attenta ai dettagli per supportare questo impianto frenante, ad esempio realizzando una forcella con una parte più grande e una più piccola. Un altro dettaglio costruttivo è sul particolare triangolo posteriore, con un incrocio dei foderi con il tubo del sedile e inclinazioni leggermente diverse, per permettere al ciclista di garantire una potenza della pedalata sulla ruota posteriore. Anche i particolari del manubrio sono orientati a dare il massimo della dinamicità di guida, come ad esempio nel caso della notra 0 SLR con un manubrio monoblocco che mantiene una guida fluida anche sulle strade più difficili. I Distanziatori realizzati con diversi miscele di compositi per donare una rigidità importante, sono state realizzate artigianalmente da una società satellite di Wilier. Per quanto riguarda i campi di costruzione, Wilier ha un occhio attendo anche al settore di bici elettriche. La Cento10 di Wilier infatti, è il modello elettrico da strada più leggero al mondo. Con i suoi 10,5 kg si avvia ad essere la bici elettrica da strada più leggera della storia. La concentrazione sull’elettrico del brand Wilier è emblematico quando si parla dell’adozione del sistema di alimentazione X35 di eBikemotion che offre 40 nM di assistenza alla pedalata. La produzione di Bici Wilier mantiene sempre un identità italiana. Gli stabilimenti di prima produzione sono in Asia, ma i modelli vengono riportati in italia per essere ultimati come dettagli tecnici e finiture. La sede operativa di Wilier in Veneto rimane comunque il cuore pulsante di tutto l’ingranaggio produttivo per quanto riguarda la progettazione, il collaudo e lo sviluppo dei prototipi, e la salita del Monte Grappa resta comunque un banco di prova per testare la stabilità e la potenza dei modelli che via via vengono prodotti. Wilier si mantiene sempre al top in fatto di brand che producono bici da corsa su strada, grazie a ciclisti di fama mondiale che hanno guidato i modelli Wilier Triestina, come Marco Pantani, Damiano Cunego, Alessandro Ballan, Pippo Pozzato. https://www.youtube.com/watch?v=OZ65uPFORhg Grazie all’accordo di sponsor tecnico con il team Astana nel World Tour Ciclistico Wilier si consoliderà ancora di più come luxury brand del settore bici da strada, da corsa e mtb. Un aspetto distinguibile dei modelli di bici wilier è dato dal sistema di verniciatura particolare. Grazie ad uno strato di floruro d’alluminio e magnesio applicato al telaio dona un effetto iridescente brillante se visto da diverse angolazioni. Segno distintivo dei modelli Di Biciclette Wilier Triestina è il Ramato, il Iride Grey, per sottolineare la ricerca maniacale nelle finiture e nei materali da verniciatura da parte del Brand Veneto. Sicuramente acquistare una bici Wilier Triestina non è da tutti. Ma senza dubbio è possibile conisiderare Wilier come la Ferrari del comparto bici in Italia. E Tu, ami la bicicletta? Quali sono i brand che apprezzi di più?

Dani Olmo: un giovane di classe alla corte di Pioli

Sempre più vicino il trequartista della Dinamo Zagabria per il roaster di Mister Pioli. Il Milan lavora sottotraccia, non trapela niente da Milanello, ma dalla Croazia le voci sono insistenti, Dani Olmo sarà un rinforzo del Milan in questa sessione di mercato. L’offerta del Milan si aggira attorno ai 30 milioni di euro più percentuale sulla futura cessione. Dani Olmo è un giocatore tra i principali emergenti della spagna. Nato nel 1998 e classe da vendere, finora, in stagione, di 8 gol e 7 assist in 22 gare tra campionato, Champions League e coppa nazionale. Il giocatore, sotto contratto con la Dinamo Zagabria fino al 30 giugno 2021, starebbe spingendo per vestire la maglia rossonera. Lo ha rivelato, ieri, la stampa croata. Mirko Barisic, Presidente della Dinamo Zagabria, ha provveduto, oggi, a smentire tali indiscrezioni, bollandole come speculazioni giornalistiche ed aggiungendo di non aver ricevuto nessuna chiamata per Dani Olmo, né dal Milan, né dall’Italia né da nessun’altra parte al mondo. Un piccolo bluff, naturalmente, ma fa parte del gioco quando c’è in ballo una trattativa. Suso Under: Scambio Roma Milan? Sembra che a finanziare l’operazione ci sia in ballo la cessione di Suso e Paquetà, che frutterebbero al Milan circa 60 milioni. Di Suso si parla da ieri insistentemente di una destinazione AS Roma, in una trattativa che porterebbe allo scambio con Cengiz Under, di cui Fonseca non sarebbe proprio convinto dopo il recupero. Sembra che sul piatto delle uscite ci sia anche Piatek, per una cifra gradita al Milan di circa 30 milioni di euro per intavolare la trattativa. https://www.youtube.com/watch?v=xYfLchOovQc

Matias Vecino Alla Lazio? Matrimonio Possibile

Dopo che Antonio Conte ha dato il via libera alla Cessione, e successivamente all’accordo sfumato per lo scambio Inter Milan con Kessie, L’ipotesi di Matias Vecino con la maglia della Lazio sembra una cosa molto concreta. Sicuramente il centrocampista uruguaiano darebbe una forza maggiore al centrocampo biancoceleste, e Inzaghi è pronto ad accoglierlo a Formello, per blindare il terzo posto e sognare in grande. Con l’Inter ormai su Eriksen, Tare sta pensando alla possibilità di prenderlo in prestito con diritto di riscatto a 18 20 milioni. E’ vero che la linea ingaggi della Lazio sarebbe intaccata, visto che Vecino prende 2.5 milioni di euro. Certo però che le indiscrezioni che trapelano vedono Vecino alla Lazio non solo come un pensiero, quanto come una possibilità. Vecino, 28 Anni nato a Canelos, vanta in questa stagione 14 presenze, 1 rete, 2 ammonizioni e 1 assist nell’Inter di Antonio Conte, che non lo ha mai apprezzato, a causa di comportamenti poco amati da conte da parte del giocatore. Questo ha comportato poche presenze da titolare, solo la metà rispetto al totale partite giocate dall’Inter in questa stagione. Staremo a vedere se in questa finestra il matrimonio tra Lazio e Vecino s’ha da fare. 9 Novembre 2019, Vecino Segna l’1-1 nella gara che l’Inter vince a San Siro con Il Verona per 2-1.

Rendimento dei Portieri In Serie A, la classifica aggiornata

Siamo arrivati quasi al giro di boa del girone di andata nella nostra massima serie, e già si cominciano a delineare le squadre protagoniste, quelle che lottano di più, le candidate a lottare per la retrocessione e le squadre che non hanno molto da dire in questo campionato di Serie A 2019/2020. Anche riguardo al rendimento dei portieri di Serie A in questa stagione stanno emergendo i primi dati. Un dato sensibile importante da valutare è che non sembra che i migliori portieri siano così determinanti per le squadre di testa, e quindi non è matematico che il portiere più forte sia tra i pali della squadra più forte. E’ vero invece come si dice da anni che la miglior difesa fa la migliore squadra. Visto che le prime quattro squadre classificate hanno le migliori difese del campionato. A Sorpresa come dicevamo sopra, Samir Handanovic dell’Inter capolista a pari punti con la Juventus è al quindicesimo posto tra i numeri uno delle squadre di serie A. Cosa abbiamo considerato in questa classifica? Il rendimento deriva dai voti dei giornali, dal numero di partite giocate, dal numero di parate, dal numero di goal subiti e di rigori parati. Tutto porta ad un’ulteriore sorpresa. La rivelazione di questo girone di andata è il Portiere Luigi Sepe del Parma di Roberto D’Aversa, che tanto bene sta facendo in questo inizio di campionato. Il merito di Sepe è il gran numero di parate, 62 finora, e un rigore parato. Il Primo difensore del Parma è tallonato da vicino dal riscatto di Robin Olsen del Cagliari. Il portiere della nazionale svedese, dopo la fallimentare stagione nella Roma di Di Francesco, si è riscattato alla grande ed è uno degli artefici della grande stagione del Cagliari di quest’anno. Subito dietro il Portiere della Juventus capolista, Wojciech Szczęsny, con Berisha della Spal e Strakhosha della Lazio di Inzaghi. Per il portiere della Spal il merito va a lui singolarmente e al fatto che essendo maggiormente bersagliato ha effettuato un numero considerevole di parate. Infatti si tratta del secondo estremo difensore per numero di parate in Serie A, ben 61. Andiamo a vedere la classifica dei Portieri di Serie A. Classifica Top Portieri Italiani, aggiornata al 29/12/2019 Luigi SEPE(Parma) Robin OLSEN(Cagliari) Wojciech Szczęsny(Juventus) Etrit BERISHA(Spal) Thomas STRAKHOSHA(Lazio) Salvatore SIRIGU(Torino) Gianluigi BUFFON(Juventus) Jesse JORONEN(Brescia) Juan MUSSO(Udinese) Marco SILVESTRI(Verona) Nel caso specifico di Samir Handanovic e Pau Lopez, rispettivamente di Inter e Roma, la risposta sta nel fatto che ricevendo meno tiri degli altri, eseguono meno interventi, fatto dovuto alla solidità difensiva delle due squadre. Dato consolidato dall’inizio dell’Inter di Conte, mentre un dato raggiunto dal lavoro nel tempo di Fonseca sulla difesa della Roma. Fanalini di coda a chiudere come rendimento in porta, Skorupski del Bologna, e Dragowski della deludente Fiorentina. Terzultimo figura Gollini dell’Atalanta. La squadra di Gasperini segna molto ma subisce anche per via dell’organizzazione di gioco abbastanza votata all’attacco, il che la fa essere una squadra che nonostante sia ai vertici ha una quantità di reti subite superiori alle prime della classe, 24 goal subiti dall’Atalanta nelle prime 17 gare. Vedremo con l’andare del girone di ritorno come si cristallizzeranno le posizioni oppure se qualche portiere recupererà terreno.        

Esordienti 2008: Spes Artiglio – Giardinetti III 2008 1-4

I ragazzi di Mister Michelessi si trovano ad affrontare il secondo gruppo al centro sportivo di via Boemondo, in zona Piazza Bologna. La carenza di Portieri, dovuto alle influrenze di stagione e le defezioni, ha portato alla convocazione del portiere del primo gruppo, Suppa. Prima azione pericolosa dei nostri con un tiro di Naccarato mandato in angolo da destra. Nella prima fase le squadre si studiano. L’assenza di riferimenti offensivi rende difficile la finalizzazione per i nostri 12′ pt: Recupero di Ansini che lancia Rossi, la punta rientra e mette al centro, ma la palla non viene raccolta in area. Subito dopo errore della nostra difesa e scambio in area ma il tiro viene mandato in angolo in respinta. 14′ pt.: Subito dopo una punizione dal limite di Iaquinta viene trattenuta dal portiere. Il primo tempo termina con uno 0-0 e poche emozioni per gli infreddoliti presenti. Nei primi minuti del secondo tempo iniziativa solitaria del 20 avversario contrato in area. Segnale che i ragazzi di casa si affacciano verso la nostra metà campo. 24’st.: Palla persa a centrocampo in fase di impostazione. Il numero 88 fa partire un tiro da fuori che SUPPA non arriva a parare. Tiro angolato e 1-0  per la Spes Artiglio. 26′ st.:Calcio D’Angolo di Proietti. Mischia e colpo di testa del capitano Iaquinta che porta il Giardinetti sull’1-1 29′ st: i ragazzi di via dei Ruderi di Torrenova si portano sul 2-1, grazie ad un tiro da fuori di Rossi dopo mischia a centrocampo. 31′ st.: tiro da fuori di Iaquinta parato dal portiere avversario. 33′ st.: azione di contropiede, Naccarato vince un contrasto e Mastropietro in anticipo sul portiete mette su 3-1 in mezza scivolata. La squadra di Michelessi nel secondo trmpo controlla il gioco senza che Artiglio possa rendersi pericoloso. 37′ st.: Azione solitaria di Mastropietro. Salta due avversari ma il diagonale da destra finisce a lato. 39′ st.: su un fallo dubbio fischiato a Iaquinta il numero 20 avversario effettua un tiro potente, deviato, ma Suppa con uno scatto di reni manda in angolo. Il SECONDO TEMPO termina sul risultato di 3-1 per gli ospiti. Inizio del terzo tempo con Melelli che imbecca Naccarato ma il tiro viene smorzato rimanendo fra le braccia del portiere. 43′: Una Punizione dal limite di Naccarato  finisce fuori. 47′: azione sulla fascia di Proietti, passaggio filtrante per Naccarato che si coordina e beffa il portiere con  un pallonetto, fissando il risultato sul 4-1. Sul finire della prima parte del terzo tempo Suppa incerto non trattiene su un corner ma la difesa sventa. 52′: palla persa nella tre quarti campo del Giardinetti, tiro avversario parato da Suppa. Sulla ribattuta la difesa recupera. 55′: Iniziativa solitaria di Melelli sulla fascia sinistra, ma sul passaggio Rossi non conclude. La partita termina con il risultato di 1-4 per i ragazzi di Mister Michelessi. Dopo un primo tempo molto combattuto, il Giardinetti si è imposto grazie alla qualità del gruppo e alla velocità sulle fasce laterali, senza avere mai grossi pericoli dalle parti di Suppa. Marcatori: 26′ Iaquinta, 29′ Rossi, 33′ Mastropietro, 47′ Naccarato.

GDM: uno sport o uno stile di vita

GDM la nuova disciplina sportiva che sta spopolando in tutta Italia.  La GDM, Ginnastica Dinamica Militare, è stata ufficialmente riconosciuta uno sport dal CONI appena 4 anni fa e già in tutta Italia si contano più di 200 strutture dove poterla praticare. Questo sport nato da poco tempo sta letteralmente conquistando tutti dai più giovani ai più anziani. Una disciplina sportiva anticonvenzionale e che è diversa da qualsiasi cosa abbiamo visto fino ad ora. Ma come considerarla? Uno sport oppure uno stile di vita? In questo articolo scopriremo meglio di cosa si tratta. Ginnastica Dinamica Militare, di che si tratta? https://www.facebook.com/Ginnasticadinamicamilitareita/videos/733582983765129/ La Ginnastica Dinamica Militare è una disciplina sportiva nata per allenare il proprio corpo senza utilizzare meccanismi, marchingegni o strumentazione di alcun tipo per aumentare peso e muscolatura. Il tutto avviene naturalmente e con l’esercizio fisico costante e questo non è opinabile anzi è il primo principio base di questo sport.  La GDM nasce nel 1978 come uno sport e una linea di allenamento unicamente da proporre ad atleti che avessero bisogno di potenziare le proprie prestazioni personali. Questo tipo di allenamento nasce traendo ispirazione dagli allenamenti creati per allenare i militari. Per molti anni è stata perciò nascosta al mondo e relegata a queste due categorie di persone. Solo 4 anni fa finalmente si è deciso di aprire questa disciplina a tutti, questo perché si è scelto di adattare questo sport e renderlo fruibile a tutte le persone interessate. I benefici che si possono trarre dalla GDM sono moltissimi, vediamo alcuni: Ci permette di rientrare in contatto con il nostro corpo e di superare i nostri limiti. Si fatica e molto durante questa attività sportiva ma non si usano aiuti esterni. Ogni obiettivo si raggiunge unicamente con le proprie forze e questo aumenta sicuramente l’autostima e il benessere psichico di una persona. Si fa gruppo. Questo sport nacque anche per legare i militari tra loro, ogni membro di uno squadrone doveva necessariamente legare con tutti. Il risultato finale di una gara di GDM si raggiunge solamente se tutti i membri del gruppo portano a compimento gli esercizi. Non esiste il singolo o l’individuo esiste un gruppo di persone. Se si vince si vince tutti, se si perde si perde tutti insieme. Questo perché se una persona è più lenta rispetto ad un’altra in automatico facendo parte dello stesso team tutto il team andrà a subire la penalità. Ciò stimola ogni persona a dare il meglio di te. Non c’è confort neanche da parte degli istruttori che non spronano ma danno “ordini” per favorire l’abbandono della sedentarietà e riprendere uno stile di vita attivo. Si lavora utilizzando una tipologia di abbigliamento ben precisa e soprattutto a piedi nudi. Questo favorisce l’equilibrio, la postura e la circolazione sanguinea.  A beneficiarne perciò non sarà soltanto il nostro corpo ma anche la nostra mente che si rafforzerà e si aprirà maggiormente al mondo esterno. L’attività stimolata dalla Ginnastica Dinamica Militare è l’attivazione delle catene cinetiche del corpo, trasmettendo l’allenamento a tutto il corpo, che migliora quindi a livello funzionale, con benefici alla postura e alle prestazioni. Storia degli allenamenti militari sportivi Da sempre i militari eseguono particolari sport e prove fisiche. Questo li prepara ad ogni evenienza e li rafforza mentalmente. Da sempre gli sport militari sono di forte ispirazione per le discipline che vengono poi proposte. Alcuni di questi sono il GDM, il Croosfit, Military Training e il Bootcamp. Sport particolari e non molto conosciuti ma che formano una persona nel fisico e nel carattere. GDM Italia, dove si trova? Se vogliamo trovare un corso di GDM non dobbiamo far altro che rivolgerci al sito principale di questo sport e trovare il centro più vicino a noi. Sicuramente siamo più fortunati se abitiamo al Nord d’Italia dove questo sport è nato. La base operativa della GDM Italiana è a Brescia, a via Cavour 54, in pieno centro, ma l’attività nazionale consta di centinaia di punti di allenamento, soprattutto nelle palestre degli istituti scolastici, da Varese fino ad Ascoli Piceno, con attività concentrata principalmente nel Nord Italia, ma si sta espandendo a tutta la penisola. GDM Shop, acquistare uno status Come abbiamo anticipato qualche riga sopra abbiamo la possibilità di acquistare uno status ossia l’abbigliamento ufficiale di questa disciplina. In questo modo potremo praticarla più comodamente e senza interferenze. GDM ha realizzato una linea di abbigliamento per uomini e donne che vogliono praticare questo sport e hanno scelto di prendere l’impegno con la massima serietà. GDM Italiana abbigliamento I capi d’abbigliamento firmati da Ginnastica Dinamica Militare Italiana sono disponibili attraverso l’Amazon Shop della società bresciana, disponibile a questo link. Scopri tutti i capi ispirati ad atleti del passato, vesti la filosofia di allenamento, respira GDMI.  

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