Migliori Fat Bike Elettriche 2020: Cosa si trova di Buono Online?

Quando arriva la primavera, si riscopre il piacere di uscire all’aria aperta, e perché no, anche si rispolvera la sopita passione per le due ruote. In fondo una pedalata aiuta sia a stare bene, che ad effettuare percorsi panoramici interessanti, sia in città che fuori. Abbiamo già visto i vantaggi e le caratteristiche delle bici elettriche a ruote larghe, ma ora andiamo al sodo. Quale Fat Bike Elettrica scelgo? Per prima cosa rispondiamo ancora a due quesiti prima di analizzare il meglio che la rete ci offre a livello di bici elettrica fat. La fat bike richiede più forza di una qualsiasi altra bici? In effetti quando si parla di bici a ruote fat, le ruote hanno un attrito maggiore, per cui c’è bisogno di fare più forza sui pedali per spingere la bici, per cui non si tratta di una bicicletta da competizione, ma di una due ruote che da decisamente altri tipi di soddisfazione. Un motivo in più per opzionare una bici elettrica a ruote larghe, in maniera di avere l’ausilio della pedalata assistita in caso di bisogno. che tipo di pressione devono avere le gomme di una fat bike elettrica? Le ruote di una fat bike elettrica vanno gonfiate a 0,5 atm per pedalare su superficie nevosa, mentre 0,8 atmosfere in caso di percorso sterrato, non bagnato. Le Fat bike sono dotate di freno a disco e hanno un telaio relativamente leggero, anche in caso di bici elettriche. Classifica Fat Bike Elettriche 2020: Le migliori 1. Shengmilo -mx01 26″ Valutazione Utenti: 4.1/5 Acquista su Amazon Tra i modelli disponibili On Line, la Shengmilo 16″ da 1000w è il modello più apprezzato dagli utenti. Raggiunge una velocità massima di 35 km orari, e una batteria da 48V 12,8 Ah, con una durata di 45/90 km. in pedalata assistita, ed invece 40 km a spinta elettrica pura. E’ dotata di un telaio in lega di alluminio, che garantisce leggerezza e resistenza. Con cerchi in lega a doppia parete la bici fornisce una durata maggiore e una guida adatta in tutte le superfici. La garanzia è di 2 anni, 1 anno per il motore e 6 mesi per la batteria. Dalle recensioni presenti on line, rileviamo soltanto note positive, maggiormente, fin dal suo esordio. Acquista su Amazon 2. argento elephant Valutazione Utenti: 4.4/5 Acquista su Amazon Posizioniamo il modello della Argento al secondo posto di questa classifica delle migliori Fat Bike elettriche, soltanto perché disponiamo di poche valutazioni rilevate. E’ fuor di dubbio che la media di voti è altissima, e la bici di elevata qualità. La Bici viene fornita di Assicurazione Tutela Famiglia, con tutela dei danni fino a 5000 euro firmata da AXA compresa nel prezzo. Dispone di ruote 26″ per 4″ di spessore, cambio Shimano a 7 marce, e una batteria per la pedalata assistita di 36V, 10,4 Ah e Freni Tektro con blocco automatico del motore. L’unico neo, se di neo vogliamo parlare, una durata della batteria non condivisa da tutti, chi dice 65 km, chi invece asserisce 35 in percorso normale, attribuendo la scarsa durata alla dimensione e peso della Elephant. C’è da dire che le Fat Bike non sono proprio per tutti.  Acquista su Amazon 3. i-bike mountain mud Valutazione Utenti: 3.9/5 Acquista su Amazon Piazziamo sul podio il modello più venduto, ma anche più controverso. Senza dubbio si tratta del miglior rapporto qualità prezzo nel panorama on line delle Fat Bike elettriche nel 2020. Il modello MUD proposto da I-Bike dota una batteria da 468 Wh ricaricabile in 6 ore. Si tratta di un modello di fat bike elettrica dalle ruote a passo grandissimo da 29″ e telaio in acciaio con forcella ammortizzata, che fornisce dunque date le caratteristiche un peso non indifferente della bici, che si attesta sui 23 kg. Di contro, il vantaggio è la portata: può essere guidata anche da persone con un peso “importante” fino a 150 kg. La Batteria ha una durata di 60 km. Un ulteriore vantaggio è che si tratta di un prodotto totalmente MADE IN ITALY. La valutazione, in totale la più bassa del lotto proposto tra le migliori Fat Bike Elettriche, è dovuta all’elevato numero di modelli venduti, dato il prezzo importante ma più basso rispetto a tutti i competitor, e va da utenti soddisfattissimi ad altri meno, che criticano la componentistica scadente del modello MUD. Nell’insieme comunque come detto si tratta del modello più gettonato da tutti. Acquista su Amazon 3. icon.e fat bike pieghevole navy 250 w L’Outsider Acquista su Amazon Una menzione speciale per la Fat Bike Pieghevole proposta da Icon.E. Realizzata con un telaio in lega di alluminio con forcella ammortizzata, ha una batteria della durata di 30 km con ricarica in 4/6 ore. Motore Brushless di ultima generazione con velocità massima raggiunta di 25 km/h I Cerchi sono in Alluminio rinforzato, per un peso batteria inclusa di 25 kg. con una portata max. di 115 kg. Non disponiamo di molti dati relativi alle recensioni degli utenti, ma Icon.E non delude mai, per cui ci aspettiamo il meglio. Acquista su Amazon E tu, hai già scelto la tua Fat Bike Elettrica?

Bici elettrica a ruote larghe: Off Road e Comfort

Quando pedalare diventa un divertimento con ogni tipo di asperità. E’ il caso delle biciclette elettriche con ruote larghe, tecnicamente chiamate Fat Bike. Più precisamente Fat Bike elettriche. Se ami la bici, sicuramente avrai visto la tipologia di bici che ha ruote a passo largo, circa 4 pollici. Comode per superare ogni ostacolo, ma toste, dure veramente quando c’è da pedalare, quando il gioco si fa duro. Si può in questo caso ovviare valutando i kit di pedalata assistita, oppure comprando una fat bike, bici con le ruote larghe elettrica con pedalata assistita, che ci alleggerisca di non poco il lavoro difficile. La forza principale delle biciclette elettriche a ruote larghe è proprio nel passo largo delle ruote e dei cerchi, che permettono data la loro conformazione ad avere un’aderenza senza pari sul manto stradale, il che la rende ideali quando si ha a che fare con superfici difficili come ad esempio sabbia e neve. Con ruote così importanti anche i cerchi hanno la loro importanza, ad esempio sono fortati per permettere alle gomme di fare il loro sporco lavoro. Come pass abbiamo cerchi che arrivano a 4,4 cm, mentre le gomme vanno da 3,7 a 4,8 pollici. Per bici a ruote larghe, anche il telaio e le altre parti della bicicletta necessità di essere adeguata: mozzi, foderi, forcelle rigide, tutto più largo tutto più grande. Anche il cambio è “particolare”, posizionato esternamente rispetto alle biciclette elettriche o non di tipo “magro”. La legge che regola la versione elettrica delle fat bike è lo stesso che regolamenta quelle da città. Il motore la fa da padrone, svetta al centro dei pedali, oppure al centro rispetto al mozzo dietro, ed in alcuni modelli raggiunge 250 watt, tutto a norma di legge. Il motore dipende da una batteria al litio di circa 400 Wh, fissata lungo il tubo obliquo del telaio. Essendo una bici a pedalata assistita, il sensore di pedalata gestisce la potenza del motore. La gestione delle Bici elettriche a ruote larghe avviene con comando dal manubrio della bicicletta, e in alcuni casi ci sono anche modelli con GPS e Mappe Integrate nel CicloComputer di Bordo. in Alternativa si può anche valutare un accessorio ciclocomputer da abbinare alla fat bike, come ad esempio i modelli Sigma. I Vantaggi della Bici Elettrica con ruote larghe è proprio la caratteristica principe, ruote grandi per poter affrontare superfici difficili,inoltre la presenza della pedalata assistita permette veramente a chiunque di cimentarsi e divertirsi con questa bici Grande ma fondamentalmente gigante buona. Le Fat Bike elettriche sono un vero spasso sia per neofiti delle due ruote che troveranno facilità e comodità, ma anche sfiziose e stimolanti per i ciclisti più allenati che vogliono spingersi oltre. Le stesse caratteristiche vantaggiose possono essere considerate come svantaggio di queste grandi protagoniste delle due ruote. Infatti sono nate per i percorsi off road accidentati e difficili, quindi qualcuno amante delle pedalate in città potrebbe considerare le bici elettriche a ruote larghe decisamente ingombranti. Un altro aspetto sono i costi legati alla batteria e gli pneumatici, nonché il motore. Ma vuoi mettere il fascino di spingerti al massimo con una e-bike dalle ruote imponenti? Quali tipologie di bici elettriche con ruote larghe trovo in commercio? Le fat bike elettriche ci sono in varie versioni: una è la MTB, la classica moutain bike, ma con la caratteristica di avere pneumatici imponenti. L’alter ego della MTB Elettrica Fat Bike è la bici elettrica pieghevole a ruote larghe. In questo caso il telaio è più piccolo e permette di ripegare la bici, trasformandola in una folded, per usarla anche negli spostamenti dove abbiamo spazi ristretti, come ad esempio nel caso di cambi che prevedono metropolitane o treni, o perché no, per riporle durante un viaggio in auto verso una meta off road! Andiamo al Punto: Quali Bici Elettriche a Ruote Larghe mi Compro? Il tutto dipende dal tipo di uso che devo farne, ad esempio se prevedo di pedalare in città, posso scegliere qualsiasi modello di e-bike a ruote larghe, mentre se la necessità è di sfruttare le sue caratteristiche per affrontare percorsi sterrati, impervi e percorsi boscosi allora devo essere più selettivo e studiare bene il modello che più si confà alle mie caratteristiche fisiche, ai materiali di cui è composta, al motore che potenza eroga, e al tipo di pneumatici che monta. SCOPRI LE MIGLIORI FAT BIKE ELETTRICHE DEL 2020 Fat Bike, Che prezzo? Per quanto riguarda il prezzo delle bici elettriche a ruote larghe, beh, abbiamo parlato di questa componente come uno svantaggio, ma la gamma presente on line ed anche offline permette di avere una certa scelta sia di modelli che di prezzo, in modo di poter scegliere la fat bike elettrica che più ricalca i miei gusti ma anche le mie tasche. E-Bike a Ruote Larghe: Migliori Marche Tra le marche più ricercate di Biciclette Elettriche con Ruote Grandi possiamo elencare: Fat Bike Elettriche Sheng Mi Lo Bici Elettriche A Ruote Larghe Pieghevole Nilox E-Bike Fat di Icon.e Bici Elettriche Revoe, modelli da 20″ The One, Fat Bike Elettriche Pieghevoli   E tu, hai già Scelto la tua E-Bike Con ruote Grandi?

kit pedalata assistita: compro una bici elettrica o trasformo la mia?

La bicicletta è da sempre una passione per sportivi, professionisti o amatori che siano. Quando arriva la primavera si sfodera il proprio ciclo per uscire, ed accumulare chilometri per tutta la stagione, ma anche in estate. CHI NON AMA LE MOUNTAIN BIKE! https://amzn.to/3oKrGhj Non siamo tutti professionisti, ma alcuni anche a livello amatore non scherzano come dotazione, competenza e conoscenza del mezzo, e anche performance. Il ciclismo anche a livello amatoriale è molto amato per stare in forma, ed affrontare percorsi all’aria aperta, boschi e sentieri, ma anche percorsi cittadini con buona soddisfazione del fisico e della vista, soprattutto se si sceglie bene il percorso che vogliamo fare. E per chi inizia, e poi si appassiona alla pratica del ciclismo, non necessariamente competitivo, sicuramente dopo un po la voglia di mettersi in gioco ed andare oltre viene fuori, la voglia di superare sempre i limiti raggiunti poco prima. Si comincia con una dotazione base, per poi magari appassionarsi a Ciclocomputers, accessori, kit da ciclo, abbigliamento di settore, calzature ad hoc e modelli di bici, che sia da corsa, da strada, mtb(mountain bike), o bici elettrica. SCEGLI QUELLA CHE SI ADDICE PIU’ ALLE TUE ABITUDINI! https://amzn.to/3VfPiqf L’ultima ma non ultima di questa lista è da un medio periodo sotto i riflettori, perché spesso non tutti siamo portati a scalare percorsi con dislivelli di altitudine elevati e salite impervie. In questo ci viene incontro la bici elettrica, o 100% elettrica, oppure le biciclette dotate della cosiddetta pedalata assistita, che entrano in nostro aiuto quando il gioco in salita si fa duro. Come dicevo non siamo tutti esperti di cronoscalata, e anche se con applicazione e passione possiamo migliorare, le bici con la pedalata assistita sono un buon compromesso per risolvere i sentieri più dislivellati. Per questo, in commercio c’è solo l’imbarazzo della scelta quando si parla di bici elettrica, tantissime sono le marche, i modelli, e le dotazioni che differiscono me molti parametri, come durata della batteria, potenza in watt, tipologia di bici e quant’altro. Ma ad esempio, se volessi approcciare alla pedalata assistita, questa caratteristica della bici elettrica spesso risolutiva per molti, e avessi ad esempio già una bici di qualità elevata? Magari l’ho comprata da poco, oppure ci tengo molto per valore affettivo, ed ha un valore economico anche considerevole, e non la volessi cambiare? Kit Conversione da Bici a E-Bike, cosa trovo? In questo caso c’è la possibilità con un investimento a volte importante, altre abbordabile ai più, di scegliere kit per trasformare la nostra bici in una bici elettrica in tutto e per tutto, e goderci le salite senza sforzo o meglio senza sforzo eccessivo. I Kit bici elettrica sono la giusta dotazione per rendere una bici in tutto e per tutto come una bici elettrica, potendone sfruttare i vantaggi nelle nostre uscite da bikers. Non sempre è facile montare un kit di conversione da bicicletta a e-bike, e capita che alcuni modelli siano ostici e con poche istruzioni, ma con la giusta dose di pazienza possiamo toglierci molte soddisfazioni, il risultato vale lo sforzo. Un kit ordinario di conversione da bicicletta a bici elettrica comprende in genere: Motore, controller, staffa per il motore, catena, volano, piastre e connettori. I livelli di qualità ritrovabili on line sono diversi e anche le dotazioni, ma sapendo leggere bene le recensioni posso fare la mia scelta in tutta tranquillità. Un parametro importante da considerare sono le dimensioni della bici da adattare ad elettrica, perché il kit varia in base alle dimensioni in pollici del modello di bicicletta. I kit motore elettrico per bicicletta più amati sono quelli che hanno il propulsore posizionato nella parte centrale. POTREMMO TRASFORMARE LA NOSTRA VECCHIA BICI! https://amzn.to/40QM1Ps La presenza del motore nella parte centrale, tra i pedali, riduce le dimensioni dello stesso, e aumenta la coppia motrice, abbinando la funzionalità del motore con le marce della parte della ruota posteriore. Tutto ciò fa di una bici una conversione in e-bike potente e funzionale, capace di affrontare anche le salite più difficili. Diversi sono i parametri di scelta del modello più adatto alla nostra necessità, tra cui la completezza delle istruzioni per il montaggio, difficoltà a cui vanno incontro meno avvezzi alla sperimentazione, passando per il motore, e le sue caratteristiche di potenza, e alla dotazione di accessori, come la ruota completa in alcuni modelli che ne facilita il montaggio. Anche la potenza della batteria diventa un parametro importante. Offline, nei negozi specializzati di sport, come ad esempio Decathlon, è possibile trovare soluzioni di conversione di bicicletta a bici elettrica, ma anche Amazon ci viene incontro con diverse possibilità di scelta. Per chi cerca un kit bici elettrica economico, dotato di batteria, va detto che non sempre il termine economico con affidabile e potente vanno d’accordo. Spesso bisogna far attenzione alla natura del produttore, oppure di chi si occupa della vendita del prodotto e della sua distribuzione, per non incorrere in kit bici elettrica cinesi. Non mettiamo in dubbio che i kit cinesi siano di qualità, al massimo quello che si può dire è che una volta che siamo certi che il prodotti di converisone provenga dalla cina, sapremo che i tempi di spedizione dall’Asia possono essere più lunghi rispetto ad un normale ordine online. E tu, quale bici con pedalata assistita hai? Una E-Bike completa, oppure stai pensando di convertire la tua Bici in elettrica? https://amzn.to/3LicShJ

Ciclocomputers Sigma: i più ricercati dagli appassionati di bici

Per tutti gli appassionati di ciclismo, non solo ed esclusivamente a carattere competitivo, ma anche amatoriale, quando si macinano tanti chilometri, e si percorrono sentieri e percorsi elaborati, un accessorio che non può mancare, il giusto completamento dell’attrezzatura da bici, è il ciclocomputer, una sorta di “orologio” evoluto, che conteggia la velocità massima di crociera, la velocità media percorsa, la distanza e tutta una serie di altri parametri utili da analizzare durante la sgambata, il viaggio, la pedalata da soli o in compagnia. Il mercato è molto ampio e variegato, e anche in questa nicchia di appassionati ciclisti, nel settore dei ciclocomputers molte sono le offerte di prodotti con tantissime caratteristiche a disposizione, dai più semplici ai più complessi, e la domanda che ci si può porre è: Quale scegliere? Sigma Sport: CicloComputer per tutti In questo approfondimento specifico andiamo a vedere l’offerta e la gamma di una particolare marca: i ciclocomputers Sigma. Il Brand Sigma si pone sul mercato dei ciclocomputers come un marchio entry level, ma offre una linea completa che può soddisfare anche i ciclisti più esigenti in fatto di metriche e funzioni. La serie di ciclocomputer a marchio Sigma comprende dispositivi contachilometri polifunzionali di tipo wired, collegati a filo alla bicicletta, oppure ciclocomputer wireless, senza filo, il classico e utilissimo Pure GPS, e l’evoluzione ROX GPS. Le funzioni GPS contenute nel modello Sigma GPS ci porta nel mondo dei computer da ciclo basati sull’uso delle funzioni proprie di un sistema GPS. Oltre alle funzioni della pedalata e dell’attività ciclistica classica infatti il Modello GPS Pure include anche le funzioni di indicazione dell’altitudine del percorso, comprendente anche il profilo grafico dell’altitudine del nostro viaggio in bici. Le indicazioni della bussola integrata, mostra la direzione dal punto iniziale fino ad un punto che possiamo indicare noi come destinazione del nostro percorso.Grazie al dispostivo GPS integrato si può valutare la distanza completata nel Data Center di Sigma e se vogliamo si può condividere con la community dei ciclisti di Strava. La semplicità di montaggio dei contachilometri GPS Pure Sigma è di una facilità elementare e anche il più “rookie” può utilizzarlo. Non necessità di sensori sulla ruota. Come descritto da Sigma esattamente Plug and Ride. Collega e Parti subito per la tua pedalata! SIGMA ROX GPS – IL PIU’ EVOLUTO ACQUISTA SU AMAZON https://www.youtube.com/watch?v=wtJ8W6KJBYQ Diverse le funzioni disponibili nei modelli di ciclocomputer marcati Sigma. A partire dai modelli più semplici, questi dispostivi Must Have per ogni rider che si rispetti, indicano la velocità di viaggio, la distanza percorsa, la durata della pedalata, entrambe in corso e totale a fine viaggio. I ciclocomputers più elaborati, come ad esempio il BC 16.16 STS indicano anche la cadenza di pedalata, e la cadenza media di pedalata avuta durante il nostro percorso in bici, la distanza e il tempo che ci separa dalla nostra destinazione, il risparmio di carburante che abbiamo avuto andando in bici(e quindi non prendendo l’auto) una previsione sul tempo di arrivo, la temperatura atmosferica, l’orologio con data e ora. SCEGLI SIGMA BC 16.16 IL PIU’ RICHIESTO! ACQUISTA SU AMAZON Alcuni modelli tra i prodotti intermedi della gamma hanno l’avviamento automatico start and stop, la velocità media di crociera, il giorno di viaggio, se si tratta di un percorso a più tappe. I cronocomputers a marchio Sigma sono veramente accessori fondamentali per chi ama avere dati sulle sue performance ciclistiche, e non ci teniamo a ribadire che non solo i professionisti della bici devono avere a che fare con questi gioielli, ma anche un amatore un po più esigente avrà grosse soddisfazioni da un ciclocomputer con caratteristiche complete. Non Solo Ciclocomputers! Sigma Sport non è solo un produttore di ciclocomputers, ma anche di smartwatch per gli appassionati di trekking in mezzo alla natura. Se la natura fa al caso tuo, ed ami i percorsi all’aria aperta, allora Sigma ID Free è l’orologio che fa per te. Definirlo un orologio è riduttivo. Custodia resistente agli agenti atmosferici, funzioni multisport, che si tratti di corsa campestre, sci o bici in alta montagna, ID Free ti accompagna in ogni avventura. https://www.youtube.com/watch?v=tBeV9UiP3vc ACQUISTA SU AMAZON E tu? Hai deciso qual’è il Ciclocomputer che fa per te?

Spada di Grifondoro: tutto quello che c’è da sapere

La Spada di Grifondoro è stata realizzata dai folletti, nello specifico di Ranci per il fondatore della casata Grifondoro, sir Godric. Si tratta di un’arma in argento con l’elsa tempestata di rubini. E’ un oggetto indistruttibile ed assorbe le caratteristiche di qualsiasi sostanza possa renderlà più forte e resistente. Il folletto Ranci era talmente fiero di aver costruito un oggetto così prezioso e quindi cercò di tenerla con sé, diffondendo la notizia errata che gli fosse stata sottratta dal mago(Godric), creando una leggenda sbagliata sul conto della spada. La spada di Godric Grifondoro, una volta morto il suo possessore, rimase in mano alla comunità magica degli umani, all’interno dell’ufficio del preside della scuola di magia di Hogwarts. Essa è riposta nel cappello magico, e solo un membro del casato di Grifondoro può farla apparire. SCOPRI SCOPRI Harry Potter riesce nell’intento, usando la spada per uccidere il Basilisco, che sconfigge negli episodi raccontati ne “Harry Potter e la Camera dei Segreti”. Inoltre eliminando la creatura, la spada di Grifondoro si rafforza con il veleno del basilisco, e quindi permette poi a Harry di distruggere gli Horcrux. Albus Silente la usa per distruggere l’anello di Gaunt, per poi lasciarla in eredità ad Harry, ma l’incarico viene rifiutato, perché la spada non era di proprietà di Silente. In seguito Invece Severus Piton ne I Doni della Morte la recapita ai tre protagonisti per distruggere il medaglione della casata di Serpeverde, viene di nuovo rubata ad Harry, ma poi si ripresenta a Neville durante la battaglia di Hogwarts per permettere di uccidere Nagini. Harry Potter sconfigge il Basilisco con La Spada di Grifondoro https://www.youtube.com/watch?v=bIifhDmGqgY La maestosità della Spada di Grifondoro è liberamente ispirata al mito di Excalibur di Re Artù, anche per il fatto che potesse essere evocata e usata solo da persone che erano degne di poterla imbracciare. I rubini presenti sulla Spada sono quelli del simbolo di Grifondoro con cui si segnano i punti della Casa ad Hogwarts. Sotto l’elsa riporta il nome del suo possessore principe, proprio Godric Grifondoro.   Quando Ranci cercò di riottenere la Spada inviando i suoi servi contro Godric, egli li ricacciò con la sua bacchetta minacciando di sfoderare la spada se si fossero ripresentati. Perché un Mago usava una Spada e non la bacchetta magica? Prima dell’avvento dello Statuto Internazionale di Segretezza, i maghi si mescolavano ai babbani, e in quel caso usavano la spada in luogo della bacchetta per una questione di sportività, in quanto altrimenti sarebbero stati sbilanciati gli scontri tra le due forze. In particolare per quanto riguarda la Spada di Grifondoro inoltre, Godric era un abile spadaccino. La spada venne successivamente sottratta ad Harry dal Goblin Unci Unci, che si propose a Potter per accompagnarlo all’interno della camera blindata della famiglia Lestrange per prendere la Coppa di Tassorosso, facendolo in cambio della spada. Harry accettò, ma voleva dargliela solo una volta distrutti tutti gli Horcrux. Alla fine vennero scoperti, e Unci Unci scappò con la spada. Neville come detto sopra richiamò la spada duratte la Battaglia di Hogwarts, ottenendola all’interno del Cappello Parlante, uccidendo Nagini, e rendendo finalmente Lord Voldemort di nuovo mortale come tutti. La Spada di Grifondoro e il Cappello Parlante rimangono dunque gli unici due cimeli dei fondatori rimasti intatti, nel senso che sono gli unici che Tom Riddle non è stato in grado di tramutare in Horcrux. Cosa sarebbe successo se la Spada di Grifondoro fosse diventata un Horcrux? Se Tom Riddle avesse concepito di rendere la spada un Horcrux, gli eventi narrati sarebbero cambiati, e così sarebbe cambiato il panorama del mondo dei maghi rispetto a come è stato descritto nei libri di J K Rowling ed estratto quindi nei film della saga.I motivi di questo sono essenzialmente due: la natura della Spada grazie alle sue qualità avrebbe fatto diventare l’oggetto praticamente indistruttibile per tutta l’eternità, mantenendo viva l’anima di Voldemort in essa contenuta per il resto degli anni successivi. Questo proprio perché a differenza degli altri Horcrux, la Spada di Grifondoro si rafforza da ogni sostanza con cui entra in contatto, quindi tutti i metodi usati per distruggere gli altri Horcrux creati da Voldemort non avrebbero fatto altro che renderlà più forte e quindi sempre più inscalfibile. Inoltre se la spada fosse diventata Horcrux, tutti i protagonisti che hanno distrutto gli Horcrux(Ron, Hermione, Dumbledore e lo stesso Harry Potter) avrebbero avuto grossissime difficoltà a distruggere gli altri Horcrux. Infatti 3 dei sette Horcrux sono stati distrutti proprio dalla Spada stessa. Questo fa capire quanto sarebbe stato catastrofico se Tom Riddle avesse pensato di trasformare la Spada di Godric in un Horcrux. La Spada è veramente un simbolo importate della Casata di Grifondoro, voi quale simbolo del Team di Potter, Weasley e Hermione amate di più? SCOPRI SCOPRI Harry Potter e I Doni della Morte: Il Discorso di Neville https://www.youtube.com/watch?v=d2DbarXekIc

Bici Wilier Triestina: La Ferrari italiana su due ruote

Wilier Triestina è un brand di lusso che produce bici da strada e da corsa ma anche mtb in Italia. La specialità di Wilier è realizzare bici da corsa realizzate in carbonio, di fascia alta, che è stata fondata nel 1906. All’inizio la produzione all’inizio del 20 secolo il core business di wilier triestina era incentrato su biciclette con telaio in acciaio. L’azienda è nata per opera di Pietro Dal Molin, che ha prodotto i primi modelli di bici in un’officina nel Nord Est Italiano in Veneto. La notorietà del marchio Wilier Triestina è salito alla ribalta nel 1948, quando Fiorenzo Magni vinse il giro d’Italia a bordo di una bici prodotta da Wilier, e successivamente confermando la sua supremazia anche al Tour delle Fiandre per 2 anni consecutivi. L’esplosione della passione per le motociclette in Italia negli anni 50 e 60 ha rallentato un po il trend sulle biciclette, ma dopo gli anni 90 il brand si è di nuovo consolidato come uno dei brand più importanti d’italia anche a livello internazionale nel settore bici. Quando si parla di telaio ultraleggero in fatto di cicli, Wilier è al top grazie all’uso del carbonio come detto, e anche nel parco 2020 conferma questa esperienza. Molti sono i modelli che contengono il peso mantenendo una rigidità e stabilità eccelsi, portando nello specifico nel modello 0 SLR il peso della bici anche a 6,5 kg. Le bici wilier sono tra le pochissime che adottano freni a disco, un’aspetto con pochi precedenti per quanto riguarda il reparto ciclistico da strada. La tecnolgia di costruzione è molto attenta ai dettagli per supportare questo impianto frenante, ad esempio realizzando una forcella con una parte più grande e una più piccola. Un altro dettaglio costruttivo è sul particolare triangolo posteriore, con un incrocio dei foderi con il tubo del sedile e inclinazioni leggermente diverse, per permettere al ciclista di garantire una potenza della pedalata sulla ruota posteriore. Anche i particolari del manubrio sono orientati a dare il massimo della dinamicità di guida, come ad esempio nel caso della notra 0 SLR con un manubrio monoblocco che mantiene una guida fluida anche sulle strade più difficili. I Distanziatori realizzati con diversi miscele di compositi per donare una rigidità importante, sono state realizzate artigianalmente da una società satellite di Wilier. Per quanto riguarda i campi di costruzione, Wilier ha un occhio attendo anche al settore di bici elettriche. La Cento10 di Wilier infatti, è il modello elettrico da strada più leggero al mondo. Con i suoi 10,5 kg si avvia ad essere la bici elettrica da strada più leggera della storia. La concentrazione sull’elettrico del brand Wilier è emblematico quando si parla dell’adozione del sistema di alimentazione X35 di eBikemotion che offre 40 nM di assistenza alla pedalata. La produzione di Bici Wilier mantiene sempre un identità italiana. Gli stabilimenti di prima produzione sono in Asia, ma i modelli vengono riportati in italia per essere ultimati come dettagli tecnici e finiture. La sede operativa di Wilier in Veneto rimane comunque il cuore pulsante di tutto l’ingranaggio produttivo per quanto riguarda la progettazione, il collaudo e lo sviluppo dei prototipi, e la salita del Monte Grappa resta comunque un banco di prova per testare la stabilità e la potenza dei modelli che via via vengono prodotti. Wilier si mantiene sempre al top in fatto di brand che producono bici da corsa su strada, grazie a ciclisti di fama mondiale che hanno guidato i modelli Wilier Triestina, come Marco Pantani, Damiano Cunego, Alessandro Ballan, Pippo Pozzato. https://www.youtube.com/watch?v=OZ65uPFORhg Grazie all’accordo di sponsor tecnico con il team Astana nel World Tour Ciclistico Wilier si consoliderà ancora di più come luxury brand del settore bici da strada, da corsa e mtb. Un aspetto distinguibile dei modelli di bici wilier è dato dal sistema di verniciatura particolare. Grazie ad uno strato di floruro d’alluminio e magnesio applicato al telaio dona un effetto iridescente brillante se visto da diverse angolazioni. Segno distintivo dei modelli Di Biciclette Wilier Triestina è il Ramato, il Iride Grey, per sottolineare la ricerca maniacale nelle finiture e nei materali da verniciatura da parte del Brand Veneto. Sicuramente acquistare una bici Wilier Triestina non è da tutti. Ma senza dubbio è possibile conisiderare Wilier come la Ferrari del comparto bici in Italia. E Tu, ami la bicicletta? Quali sono i brand che apprezzi di più?

Tonerboss, i migliori consumabili per stampanti

Sei in cerca di un prodotto di ottima qualità ad un prezzo modico per sostituire i toner della tua stampante? Abbiamo il brand che fa per te! Tonerboss è un franchising del tutto dedicato a questi prodotti, in particolare toner e cartucce. I prodotti sono di buona qualità, hanno un packaging nuovo ed i prezzi sono veramente imbattibili, basterà fare un raffronto con gli altri prodotti sul mercato per rendersene facilmente conto. TonerBoss, toner rigenerati Tra gli articoli migliori di questa casa ci sono sicuramente i toner rigenerati. Questi tipi di toner sono quelli sottoposti ad un trattamento o processo di “rigenerazione” che rende riutilizzabili toner in precedenza esauriti. La ricarica dei toner è quanto di più corretto e giusto per l’ambiente, perché permette di riutilizzare materiali che altrimenti finirebbero smaltiti in discarica tra i rifiuti speciali, si tratta infatti di consumabili altamente inquinanti e pericolosi. Oltre che per l’aspetto ambientalista riutilizzare i toner significa ottenere anche un notevole risparmio economico, verrà meno, infatti, l’acquisto del toner nuovo, principale causa del costo elevato. TonerBoss, cartucce compatibili e cartucce rigenerate Molto spesso comprare cartucce dello stesso marchio della stampante, sia per uso domestico che per il proprio ufficio, diventa una spesa assai dispendiosa. Possiamo correre ai ripari comprando cartucce compatibili e cartucce rigenerate. Ma prima di tutto proviamo a comprenderne la differenza: cartucce compatibili. Sono cartucce per stampanti non originali, cioè non sono dello stesso brand della stampante. Vengono prodotte per le così dette “stampanti a getti di inchiostro” la cui caratteristica peculiare è la testina di stampa fissa nella stampante. Le cartucce compatibili possono essere descritte come dei veri e propri “serbatoi” di inchiostro e quasi in tutti i casi presentano un chip di rilevamento dei livelli di inchiostro e di riconoscimento della cartuccia da parte della stampante. In genere, offrono un notevole risparmio rispetto al prodotto originale, e rappresentano un ottimo compromesso tra qualità e prezzo; cartucce rigenerate. Anche conosciute come “cartucce ricostruite”, derivano dal ricondizionamento di cartucce esaurite e dal conseguente riutilizzo della quasi totalità dei componenti. Prima di essere reimmesse sul mercato vengono cambiate tutte le parti consumate e ricaricato l’inchiostro. Le cartucce rigenerate sono un tantino più care rispetto alle cartucce compatibili. È infine importante sottolineare che non è possibile rivenderle con il brand della casa produttrice per evitare spiacevoli confusioni in chi desidera acquistare un prodotto nuovo e originale. Come per i toner rigenerati rappresentano una scelta ecologista. Qualità dei prodotti Tonerboss I prodotti di questo marchio, tra cui si annoverano toner rigenerati, cartucce compatibili e cartucce rigenerate, sono di ottima fattura e ampiamente testati, il brand è sul mercato da ben 14 anni e tiene moltissimo alla statistica dei suoi prodotti, che presentano il risparmio possibile fino al 70% della stessa resa. Nei rarissimi casi in cui dovessero presentarsi problemi è possibile sostituire il prodotto in una giornata lavorativa e senza costi aggiuntivi. La qualità di stampa è altissima e i parametri di stampa sono ampiamente rispettati. Insomma, vedere per credere! Cosa aspetti? Scopri i prodotti TonerBoss.

Abbigliamento professionale e divise: la continua evoluzione di moda e tecnologia

Nella continua evoluzione di moda e tecnologia, sia nella vita lavorativa che non, l’abbigliamento professionale e le divise (come quelle di Beauty Street) muta periodicamente; tra le infinite mutazioni dell’abbigliamento figura sicuramente quello professionale ed in particolar modo nella categoria delle divise da lavoro. Oggi andremo a capire quali sono le caratteristiche che un capo d’abbigliamento professionale deve possedere ed in particolar modo analizzeremo i punti chiave di una divisa perfetta per le proprie necessità. L’evoluzione dell’abbigliamento professionale e delle divise Per ogni creazione dell’essere umano vi è sempre un punto di origine e tanti punti di trasformazione; è il caso anche dell’abbigliamento professionale. Infatti se si da’ uno sguardo alla storia, è ben evidente che già nel Medioevo vi era una certa attenzione nel vestirsi per il lavoro. In questo particolare periodo storico ogni lavoratore, per distinguersi dagli altri lavoratori, indossava capi specifici. Il primo obbiettivo era quello di proteggersi da eventuali danni accidentali, il secondo verteva su una vera e propria caratterizzazione del lavoro stesso. Come si può immaginare, il lavoro di un fabbro era estremamente diverso da quello della lavandaia, ma in entrambi i casi un determinato modo di vestire era caratteristico di quel mestiere; il fabbro più incentrato sulla protezione dal calore e dalle possibili cadute, la lavandaia dedita maggiormente alla protezione delle mani e dei capelli. Questa modalità nel corso della storia ha assunto diverse forme, infatti già negli inizi del XX secolo, l’abbigliamento professionale assunse non solo una componente di sicurezza ma un vero e proprio status quo; nel quale si poteva differenziare il capo dai dipendenti. Se si osserva l’ambito professionale oggi giorno, si può da subito notare come le epoche precedenti abbiano influenzato notevolmente il modo di vestirsi a lavoro attualmente, rafforzando ancor di più il concetto con l’idea di rappresentazione. L’idea di rappresentazione è punto cardine dell’attuale abbigliamento professionale, infatti questo è un vero e proprio biglietto da visita per coloro che osservano. Si immagini un’azienda di grande livello internazionale che ha tanti lavoratori professionali ma che si presentano con un abbigliamento fuori luogo e poco consono; ciò sarebbe un notevole punto a sfavore dell’azienda. Importantissimo quindi utilizzare un abbigliamento consono per la tipologia di lavoro che si svolge.Quando i materiali fanno la differenza Prima di acquistare dell’abbigliamento professionale o delle divise da lavoro è necessario stabilire che materiale si preferisce. Si consiglia di utilizzare un materiale che sia funzionale al proprio lavoro; magari è meglio evitare materiali infiammabili se si è a contatto con superfici calde, oppure evitare capi troppo delicati se dovranno essere sottoposti a numerosi lavaggi settimanali. Una volta stabilito il materiale di cui si ha bisogno, vediamo alcune caratteristiche che nel settore professionale sono sempre una garanzia: Indossabilità Una divisa da lavoro purtroppo è indossata per buona parte della giornata, è bene quindi munirsi di una divisa comoda ed ergonomica; la quale permetta di muoversi in libertà ed essere leggeri ma allo stesso tempo caldi nei periodi invernali. Longevità Quando si acquista un prodotto per il lavoro è molto importante portare a casa un capo molto longevo e resistente; ciò non solo per un aspetto economico che sulla lunga distanza può diventare significativo, ma anche per restare più tranquilli sull’aspetto sicurezza. Un materiale longevo porta con sé differenti vantaggi, tra cui: miglior capacità di essere lavato, costi inferiori nel tempo e sicurezza. Qualità È indubbio che un materiale di qualità superiore sia migliore di un materiale dal costo medio-basso. A seconda dei propri bisogni è giusto scegliere il capo di abbigliamento professionale ideale, non per forza un capo costoso, spesso la qualità risiede nelle caratteristiche dei materiali non tanto dal costo in sé.Materiali più utilizzati Come anticipato in precedenza, ogni lavoro ha bisogno di un materiale differente, questo perché ogni lavoro necessita di diverse norme di sicurezza a cui non bisogna e non si deve rinunciare. Ma una volta conosciute le caratteristiche più importanti è anche facile dedurre quali possono essere i materiali più utilizzati nell’ambito lavorativo. Jeans Se non si ha il dovere di indossare una divisa stabilita dalla propria azienda, il jeans per la parte inferiore del corpo è sempre la soluzione giusta. Infatti questo è resistente, comodo e leggero; perfetto quindi per essere indossato per tante ore di lavoro. Si consiglia di utilizzare jeans non troppo stretti, perché con il passare delle ore cominceranno ad infastidire la zona del bacino. Poliestere Altro materiale in ascesa nel mondo del lavoro è il poliestere, questo infatti è molto leggero ed elastico; ideale quindi per qualsiasi tipologia di lavoro. Molto interessante anche la capacità di lavaggio, infatti il poliestere può subire diversi lavaggi senza particolari problemi di sorta.Conclusioni L’abbigliamento professionale e le divise da lavoro sono molto importanti per la sicurezza, ma allo stesso tempo possono essere qualcosa di più. Il lavoratore attraverso la propria divisa può rappresentare un’azienda o la propria personalità, personalizzandola con piccoli accorgimenti.

Quali sono le caratteristiche che deve avere una spilla per l’addio al nubilato

Quel giorno speciale arriva per tutte almeno una volta nella vita, così si dice poi chi lo sa, ma se arriva bisogna prepararsi al meglio e un punto fondamentale è l’addio al nubilato. Al giorno d’oggi è diventato un vero e proprio rito di passaggio, anzi quasi un dovere e rimane ancora incerto il motivo, se questo festeggiamento è più per la sposa o se è soprattutto per le amiche o gli amici. Ma sta di fatto che non può in alcun modo mancare all’appello e bisogna prepararlo al meglio, partendo dalla location, dagli addobbi, l’abbigliamento e la lista potrebbe andare avanti ad oltranza. Una caratteristica principale e divertente è decorare la sposa quasi come un albero di natale e per farlo occorrono i gadget giusti, una bella fascia, un velo sfarzoso e senza dubbio molti aggeggi divertenti da farle indossare. Tra i tanti serve un accessorio che non può venir dimenticato per la sposa e per le amiche, è la spilla, ed è ancora più originale se fatta su misura personalizzata e in più rimarrà un bel ricordo dell’esperienza per tutti, ma la cosa renderebbe tutto fantastico e la possibilitò di crearle da zero, così non si hanno limiti di fantasia, grandezza e di imitazione , insomma renderà tutto più speciale. CARATTERISTICHE IDEALI PER UNA SPILLA DI ADDIO AL NUBILATO Senza dubbio una caratteristica essenziale, della spilla, deve essere l’eccentricità, e deve essere fuori dagli schemi, qualcosa di simpatico e divertente senza cadere nel volgare ed offensivo, qualche piuma, alcune lucine e tanti brillantini, oppure dei fiocchi staranno alla perfezione, e poi si passa ai colori, comunemente sono molto sfruttati il rosa e il bianco ma anche qualcosa di più innovativo come il nero, colore che non si deve usare solo ai funerali, come nero ed oro abbinamento davvero unico oppure argento e blu. E come ogni spilla che si rispetti deve attirare l’attenzione di chi la guarda, lo scopo della festa è attirare l’attenzione sulla sposa soprattutto per coinvolgere la gente attorno. La spilla oltre ad essere divertente deve essere leggera e non deve lasciare dei buchi nei vestiti ne tanto meno impigliarsi da qualche parte, quindi è meglio usare con moderazioni decorazioni appuntite o se possibile basterà limare le estremità. COME ASSEMBLARE UNA SPILLA FAI DA TE E DOVE TROVARE GLI STUMENTI Per partire bisogna avere tutto l’occorrente, e il materiale lo si può trovare in qualsiasi negozio per il fai da te ed il procedimento è davvero semplicissimo ed essenziale. Inanzi tutto servono i coperchietti di metallo, della grandezza che si desidera, anche prenderli di varie misure garantisce più scelta, sicuramente sarà più facile incolare decorazioni su modelli più grandi, successivamente si procede sovrapponendo a questi ultimi il disegno desiderato e già ritagliato, al di sopra occorrerà inserire una velina e infine adeguare la spilla da balia, il tutto si inserisce in questa pressa che aiuterà a definire la spilla, non serve altro, e per qualsiasi chiarimento anche online ci sono dei tutorial per rendere le idee più chiare possibili e non rischiare di ferirsi. La pressa la si può acquistare anche su internet dal portale Amazon. Una volta che la base è costruita bisogna solo preparare la colla a caldo per incollare tutto ciò che capita tra le mani, per rendere la spilla dell’addio al nubilato (scopri tutte le proposte di Professional Pins) sempre più unica e per dare spazio alle fantasie più stravaganti, in internet si trovano una marea di immagini simpatiche da poter usare o frasi adatte alla situazione. USI PIU’ COMUNI Negli ultimi anni si sono trovate sempre più forme differenti di utilizzare queste spille per la festa della sposa, ad esempio attaccandoci delle coccarde e dandole come premio da attaccare alla gonna, oppure viene utilizzato anche del pelo, di vari colori, intorno alla spilla a forma di cuore da attaccare sul velo e senza dubbio starebbe da favola sopra la giarrettiera una bella spilla con i led, come idea innovativa c’è anche la spilla direttamente sulla cannuccia per bere i cocktail, davvero originale. Le fantasie divertenti sono tutte li ora serve solo armarsi di entusiasmo ed iniziare a creare le personalissime spille per rendere l’addio al nubilato speciale, come deve essere.

Iris Serban: abiti che ti vestono come una Principessa

Chi non vuole essere perfetto a cerimonie ed eventi mondani, come un aperitivo all’aperto o ad una festa esclusiva? Gli abiti di seta trasmettono in questo senso il lusso addosso a chi li indossa. Eleganza, disegnano una linea perfetta al corpo delle donne, dando la sensazione di perfezione, sensualità. Abbinare alla seta lo chiffon, impreziosendo il corpo e permettendogli di emergere. I vestiti in seta vanno abbinati con un meraviglioso tacco a spillo od una decolletè, per essere unica, elegante, indispensabile. Gli abiti firmati da Iris Serban cavalcano la filosofia del lusso, per vestire vere e proprie principesse con seta e dettagli preziosi. Abiti come nelle favole di Andersen e i racconti Disney, che rendono una donna sexy senza essere volgare. Iris Serban è molto presente su Instagram, è possibile visitare il profilo qui: https://www.instagram.com/iris_serban/?hl=it Iris Serban ultimamente ha vestito anche la presentatrice inglese Holly Willoughby, che ha stupito i propri telespettatori con uno splendido abito Bordeaux. Holly presenta Dancing on Ice insieme al collega Philip Schofield. E proprio in questo show la Willoughby ha deliziato gli occhi con gli abiti firmati da serban. E tu, ti sei mai sentita una principessa?

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