Formaggio Chévre, ti piace il formaggio francese di capra?

Il formaggio di capra è il più vecchio di tutti i formaggi come lavorazione. Si parla di lavorazione dei derivati della capra già dall’800 a.C. Sembra che già ai tempi dei Galli prima dell’avvento dell’impero Romano la capra fosse allevata dalle popolazioni che oggi abitano la Francia. Il Formaggio caprino è sempre stato considerato un formaggio povero, ma data la sua particolarità e varietà molteplice di gusto, è stato recuperato e rivalutato negli anni. Il Formaggio di Capra deriva dalla lavorazione appunto, del latte di capra, e i formaggi di capra sono diversi per lavorazione e stagionatura. Si passa da formaggi a pasta fresca, pasta molle con crosta naturale o fiorita, paste pressate e paste erborinate. Il formaggio di capra caldo è amato per elaborare antipasti e ricette diverse. Scopri come gustarlo al meglio! https://amzn.to/3pn4zKc   Tipi di Formaggio di Capra Francese Esistono tre tipi di formaggio a seconda del tipo di pasta da cui sono formati, ci sono le cagliate a dominante lattica, le cagliate miste e le cagliate formate in maniera prevalente da caglio. Il primo tipo genera formaggi a pasta bianca e dura, e formaggi a pasta fresca. Le miste forniscono formaggi a pasta molle come ad esempio il Brique de Chèvre. Le cagliate formate da caglio dopo la pressatura generano formaggi di tipo stagionato di montagna. La capra produce latte da Marzo ad Ottobre, e per lungo tempo i formaggi di capra hanno avuto una stagionalità prevalente derivante da questo periodo di lavorazione. Le varietà di formaggio di capra francese sono veramente molte, otto dei quali a certificazione DOC. Ad oggi dato il cambio di tipologia di lavorazione, è possibile trovare e produrre il formaggio di capra francese durante tutto il periodo dell’anno. In Francia si producono formaggi di capra un po’ ovunque, in particolare in Poitou-Charentes et nella Regione della Loira, in Borgogna e nel Massiccio Centrale, ma anche in Savoia, in tutto il sud della Francia e in Corsica. In Francia ci sono diverse razze di capra diverse, circa sette, ed a seconda della zona di provenienza, al territorio in cui pascolano, anche le caratteristiche delle capre sono diverse. Quando si indica il termine Chévre si vuol dire formaggio di capra francese. Il latte di capra in Francia viene lavorato in molti modi per produrre tantissime varietà di formaggio, che differiscono per stagionatura, territorio, tecnica di produzione e consistenza, e di conseguenza gusto.  GUSTALO NEL MODO MIGLIORE!  https://amzn.to/44IwTXr Chévre e Buche De Chévre Una delle versioni più note e diffuse in Francia è il Buche De Chévre, un formaggio a forma di tronchetto che contiene una pasta morbida che viene spalmata sul pane, prodotta con latte di capra pastorizzato. Le fette a disco di buche de chévre possono essere decorate con erbe aromatiche, in modo di avere un contrasto di gusto e colore, ma questo formaggio lega anche ad affettati stagionati, tipici delle nostre terre come lo speck, o il prosciutto crudo di montagna, dal sapore molto salato. PER CONSERVARLO IN FRIGO! https://amzn.to/42GSi1D  

Quali sono i tipi di baffo che fanno al caso nostro?

La storia si ripete, si tratta di un accessorio estetico molto in voga dalla fine degli anni sessanta fino alla fine degli anni 80, poi spariti perché simbolo obsoleto dell’uomo, ma oggi ritornati a furor di popolo a far parlare di loro: i baffi. Ma tutti gli uomini possono indossare il baffo? Non ne siamo sicuri, ma sicuramente provare a descrivere gli stili di baffo più diffusi può ispirarci a provarli sul nostro volto e vedere quale possa far più caso al nostro look baffo al naturale Si tratta di uno stile semplice, ottenuto semplicemente lasciandoli crescere a piacimento per almeno 2 mesi, e poi regolandone la lunghezza, con l’ausilio di forbicine ben affilate per il contorno labbra e un regolabarba per dare un senso di uniformità. Baffi a Spazzolino Relativamente fuori moda, se non fuori luogo, da al volto un tocco buffo. Purtroppo sono stati associati al più crudele dittatore della storia d’Europa, Hitler. Ma anche portati con eleganza dal comico inglese Oliver Hardy, Ollio di Stanlio e Ollio. Ad oggi non sono più molto opzionato. Baffo Chevron Si ottiene facendo crescere il baffo per un mese e mezzo, poi regolarlo uniformemente e disengnare con nettezza gli angoli della bocca. Portato negli anni ’80 dal Leader dei Queen Freddy Mercury, e dal Magnum PI televisivo, delinea un volto molto mascolino, e si indossa bene insieme ad una mascella volitiva. Non da tutti insomma. Baffetto a Pennetta Tipico degli anni quaranta e cinquanta, il più famoso ad indossarli Clark Gable, ed inoltre dal Templeton Peck in alcune uscite dell’A Team. Adatto al cinquantenne, meno al ventenne. Baffi a Ferro di Cavallo Il tipico baffo da Biker, portato da molti rocker metal anni settanta, e per un volto da duro ed un fisico “abbondante”, meno per un uomo dal fisico molto minuto. Baffo a Manubrio Un baffo tornato alla ribalta con l’esplosione recente dei barber shop. Richiama molto l’uomo di inizio ‘900, con gli angoli arricciati, è un baffo molto elegante e molto curato, e in genere va educato con cere per baffi apposite. Uno Youtuber che in Italia recentemente ha pubblicato guide su come educare il baffo a manubrio è Luca Dinaro. Barba alla Johhny Depp Ha generato molti imitatori dello splendido attore Johhny Depp, si tratta in realtà di un baffo disordinato, accompagnato da una barba a pizzetto decisamente irregolare. Un emulo famoso, sempre avvicinato all’attore Americano, è il calciatore ex Roma e Fiorentina Dani Osvaldo. Non è difficile da realizzare, perché fondamentalmente bisogna semplicemente far crescere la parte centrale di barba e baffi, e lasciare incolta “leggera” la barba ai lati. E voi? Quali sono i baffi che amate di più?

Viaggio negli Stati Uniti: quali documenti servono?

Sappiamo bene che per poter viaggiare all’estero, oggi come oggi,  servono molti più documenti di quanti ne servano se volessimo muoverci senza lasciare il Paese in cui viviamo. Se si decide di prenotare una vacanza negli Stati Uniti, bisogna essere a conoscenza di quali documenti ci vengano richiesti una volta raggiunto il suolo americano. Da qualche anno è possibile entrare negli Stati Uniti senza possedere un visto, ma solo con una semplice autorizzazione, chiamata autorizzazione ESTA. L’acronimo ESTA sta per Sistema Elettronico per l’Autorizzazione al Viaggio. Possedere questa autorizzazione non vi permette di entrare in tutte le città degli Stati Uniti senza passare i controlli. È importante sapere che, in ogni aeroporto, verranno effettuate varie verifiche da parte di operatori che controlleranno la veridicità e l’autenticità dei documenti, chiederanno cosa contengono le valige che avete con voi, e sia la durata che il motivo del viaggio. Si tratta di pratiche di routine che si effettuano tutti i giorni. Per poter ottenere l’ESTA per gli usa bisogna seguire alcune condizioni come: avere un passaporto valido; viaggiare per turismo o per motivo di lavoro; avere con sè un biglietto per il viaggio di ritorno; e infine, non far durare la permanenza per più di 90 giorni. Per riuscire a ottenere questa autorizzazione, è necessario accedere al sito web ufficiale del governo degli Stati Uniti e compilare tutti i campi del modulo. È possibile selezionare sia la lingua italiana che quella inglese, in modo da rendere tutto il più semplice possibile. La domanda per l’ESTA va fatta prima di partire. L’esito vi verrà dato dopo soli pochi secondi dalla richiesta. Il tutto vi verrà a costare solamente 14 dollari, cifra che vi verrà accreditata esclusivamente su carta di credito. L’autorizzazione ha validità due anni, durante i quali potrete viaggiare in tutte le città degli Stati Uniti come New York, Chicago e in tutte quelle che avete sempre sognato di visitare. Vi bastano pochi documenti per fare un viaggio a New York e visitare le più grandi attrazioni che spesso sentiamo nominare nei film: salire in cima all’Empire State Building, vedere da vicino la Statua della Libertà, fare un giro in elicottero sulla città di Manhattan, portare i propri figli a vedere una partita dei New York Yankees, vedere uno spettacolo a Broadway o fare shopping  Woodbury, e tantissime altre esperienze da raccontare ad amici e parenti.   Passati due anni, bisogna rinnovare l’ESTA. Basta fare un aggiornamento dell’autorizzazione he si possiede già, con la possibilità di poter modificare alcune informazioni come l’indirizzo di soggiorno e quella della mail di contatto. Nel momento in cui devono essere apportate altre modifiche più significative, come un nuovo numero di passaporto, il cambio di nome o cognome, cambio del Paese di cittadinanza o cambio sesso, bisogna richiedere una nuova autorizzazione ESTA. Quindi, come vi abbiamo spiegato, vi basta poco per poter iniziare a viaggiare, senza avere bisogno di troppi documenti per andare in America. Preparate le valige e trascorrete delle vacanze da ricordare per tutta la vita!

3 giorni a Parigi, le attrazioni da non perdere

Se si decide di partire per Parigi per un week-end, bisogna sapere bene quali sono le cose da vedere a Parigi. Il simbolo per eccellenza della città francese è la Torre Eiffel, alta 325 metri. Salire fino in cima alla torre, può regalare dei momenti emozionanti grazie al meraviglioso paesaggio che propone la maestosa struttura. Trascorrere 3 giorni a Parigi e non fermarsi nei pressi del fiume Senna è davvero un peccato. Qui potrai pranzare e, allo stesso tempo, godere di un paesaggio che ha fatto da sfondo a numerose battaglie storiche e che ancora oggi incanta con la sua bellezza mozzafiato. Un’altra tappa da fare a Parigi è quella di Place de La Concorde, luogo ben noto nella storia della rivoluzione francese. Proseguendo dalla piazza, possiamo raggiungere gli Champs Eliseès, un percorso lungo più di due chilometri in cui poter dar sfogo alla voglia di shopping. Infatti questo viale è famoso per la presenza di grandi botteghe in cui trovare tutte le firme più conosciute al mondo. Dopo un pomeriggio di shopping potrai fermarti, pranzare e, in seguito, recarti al Museo del Louvre. Questo non solo è uno dei musei più conosciuti al mondo per la presenza di oltre 35000 opere, ma è anche famoso per la sua forma. Infatti questo si presenta come una grande piramide di vetro, a dispetto delle altre strutture in pietra che troverete all’interno. Quali altri monumenti parigini puoi visitare in 3 giorni? Uno dei più famosi, grazie anche al capolavoro della Walt Disney, il Gobbo di Notre Dame, è appunto la Cattedrale di Notre Dame. Recentemente è stata al centro della cronaca parigina che ha devastato parte del monumento, ma, per nostra fortuna, è aperta al pubblico grazie alle ristrutturazioni che la stanno ripotando alla sua bellezza originale. Altra tappa importante è la Basilica del Sacro Cuore di Montmartre, situata su una collina in cui spesso si ritrovano numerosi artisti locali e stranieri. Proprio per questo motivo, questo luogo è visto come il cuore pulsante dell’arte della vita parigina. Per gli amanti dello spettacolo, una tappa obbligatoria è Pigalle che ospita il cabaret Moline Rouge. Questo è uno degli sfondi più amati in cui farsi immortalare davanti ai mulini rossi più famosi nel mondo del cinema.   Per finire in bellezza la vostra vacanza di 3 giorni a Parigi, non dovete fare altro che visitare Le Galeries Lafayette, uno dei più grandi centri commerciali parigini che si estende per tre piani, coperto da una cupola di vetro. Questo è il luogo ideale in cui comprare un regalo per amici e parenti grazie ai numerosi negozi di lusso che vi si presenteranno. Questo centro commerciale si presenta come un vero e proprio labirinto in cui è possibile perdersi tra le numerose vetrine della struttura. Meglio scegliere di fermarsi qui come ultima tappa, altrimenti non avrete più il tempo di visitare il resto della città. In soli 3 giorni non è possibile godere al 100% della bellezza di Parigi, ma con la nostra guida avrete un assaggio di ciò che è più significativo e chi lo sa, magari deciderete di tornarci per visitare ancora questi luoghi che hanno fatto la storia.  

Razze di conigli nani: Quante ce ne sono?

Coniglio nano: definizione e caratteristiche principali Questi particolari roditori, a differenza dei classici conigli, non riescono neanche a raggiungere i 2 kg di peso e le loro dimensioni sono molto ridotte circa 50 cm. Il loro corpo non è solo piccolo, ma anche ha forme arrotondate, presentando un manto soffice al tatto. Visto le loro caratteristiche fisiche che la loro personalità che non risulta particolarmente aggressiva, la facilità dell’accudimento ed anche la peculiarità di non essere animali molto esigenti porta questo particolare tipo di conigli ad essere anche ricercati nei luoghi domestici. Il coniglio nano è solitamente affettuoso, socievole anche se il loro comportamento è leggermente diverso da quello dei gatti e dei cani che dimostrano manifestazioni d’affetto più esplicite. Quando hanno bisogno di mangiare comunque si fanno notare, avvicinandosi al padrone, spostando il muso verso l’alto o anche alzandosi sulle zampe posteriori. Questi animaletti risultano essere molto puliti, si posizionano anche in zone specifiche della casa, in questo tipo di comportamento sono molto simili ai gatti. Poi sono molto pacifici, non recano particolari disturbi e sono ottimi animali da compagnia. I conigli nani sono animali molto paurosi ed attivi, infatti se di solito vedono qualcosa o qualcuno che non conoscono scappano o se avvertono anche un piccolo rumore cominciano a stare sull’attenti pronti ad attuare una specifica azione. Quando invece vogliono riposare, questi animaletti cominciano ad assumere la classica posizione a palla, ovvero piegando in dentro solo le zampe anteriori. Alimentazione e accessori Questi tipi di coniglio si cibano di erbe, radici, fieno, cortecce, foglie secche. Le verdure in questa alimentazione non mancano, infatti il coniglio nano si ciba anche di carote, sedano e cicoria. Comunque è altamente consigliato che i conigli nano mangino questi cibi come: una quantità molto abbondante di fieno, verdura fresca che deve essere pulita ed assunta in maniera corrispondente al peso dell’animale di solito 200 o anche 300 grammi per chilo, non dimenticando l’assunzione anche giornaliera di acqua che deve essere posizionata in maniera tale da essere facilmente raggiungibile. Questi tipi di conigli possono mangiare anche i carboidrati, ma è altamente sconsigliato dagli esperti perché al lungo andare potrebbe provocare negli stessi anche gravi problemi di salute come meteorismo e successivamente un blocco gastro-intestinale ed in casi più gravi tutto ciò può provocare anche il decesso di questo piccolo roditore. Oltre al cibo ha bisogno di tutta una serie di accessori, come i giochi per aiutarlo nella formazione dei denti, i vestiti per proteggerlo dal freddo, le gabbie per il trasporto o per farlo muovere in libertà sia in casa che in giardino. Sul sito www.myconiglietto.it trovate tutte le informazioni necessarie sugli accessori per conigli nani.   Principiali tipologie di razza Esistono vari tipi di razze di coniglio nano, (trovandoli anche di diverso colore come il bianco, il nero, il grigio, il marrone e lo sfumato), cerchiamo di riportare e descrivere solo le principali. Coniglio nano Testa di Leone, ovvero un piccolo coniglio che presenta un peso che si attesta sui 1,8 kg, contraddistinto da una criniera di folti e lunghi peli soprattutto nella zona attorno al collo fino al muso, per rendere l’idea, è come se avessimo davanti un leone in miniatura. Coniglio nano Ariete, un piccolo coniglio che presenta delle lunghe orecchie piegate in avanti che raggiungono i 24 o anche persino i 28 cm. Esistono due tipologie di questi coniglietti, uno con il pelo corto e l’altra con il pelo lungo, il peso si attesta circa su 1,5 kg. Il coniglio nano Ariete lo si può trovare in diverse colorazioni escluse l’argentata. Coniglio nano Polacco, questo particolare coniglio presenta una caratteristica interessante, come quella del manto che è sempre di colore bianco e degli occhi che sono azzurri chiari o anche rossi. Coniglio nano colorato, un piccolo coniglio che arriva a pesare fino ai quasi 1,2 kg, è di carattere dolce ed ha un aspetto molto gradevole, presentando anche delle macchie di diverso colore su tutto il corpicino, le orecchie non sono troppo lunghe ma sono rivolte verso l’alto, la testa è anche molto piccola. Coniglio nano Angora, piccolo coniglio di origine turche, la sua caratteristica principale è proprio il pelo, molto lungo e folto, che ha un aspetto simile alla lana. A causa di questo infatti è un coniglio che necessita più attenzioni e più quotidiane spazzolature del pelo rispetto ai conigli citati e descritti precedentemente. Le colorazioni del coniglio nano Angora sono molteplici.

Noleggio Con Conducente: Vantaggi e Opportunità

Quante volte può capitare di avere la necessità di spostarsi da una parte all’altra della città, per lavoro o per arrivare all’aeroporto per partire? Specie a Roma, le necessità di spostarsi in una città grande sono ancora più spiccate. Anche in una grande città come Roma però si va incontro ai disservizi causati dai mezzi pubblici, oppure quel taxi che non c’è mai quando ti serve. Quello che ci attanaglia di più è il dubbio di quale mezzo scegliere per raggiungere la nostra destinazione, quindi Uber, o un servizio taxi? sia UBER che il servizio offerto dai taxi pubblici, molto richiesti e quindi spesso anche molto occupati e non sempre disponibili. E quindi in questo caso è necessario trovare una valida soluzione per ovviare a questi inconvenienti. Un’altro aspetto di spostarsi è la puntualità, e il pericolo di arrivare in ritardo ad un treno, a prendere un aereo, ad un appuntamento di lavoro. Poi in più mettersi alla guida in mezzo al traffico è un’ulteriore fonte di stress, e quindi ci maldispone verso questa opzione. Il Servizio di NCC(Noleggio con Conducente) in questo senso può essere una valida alternativa ai mezzi pubblici, ai servizi taxi e ad Uber perché no? Inoltre ci può sollevare la giornata anche il solo sapere di non dover prendere l’auto. L’autista NCC ci viene a prendere sotto casa, in un’auto elegante, con la comodità di potersi dedicare a sistemare gli ultimi task lavorativi mentre siamo in viaggio, andando dove vogliamo, senza concentrarci sul percorso, ma su tutto il resto. Non è Fantastico? NCCRomaTaxi.it fornisce questo servizio, che ti permette di prenotare la tua auto, all’orario che preferisci, con un semplice clic. Inoltre a tariffe predeterminate al momento della prenotazione, senza incorrere nell’inconveniente di pagare di più di quanto preventivato. Quando si ha necessità di partecipare alle conferenze aziendali e quando si viaggia per lavoro, si cerca proprio di non usare la propria auto, e concentrarci sull’evento. Questi sono tutti i vantaggi offerti dal Noleggio Con Conducente. Nel caso in cui dovessimo partecipare ad un evento importante, anche l’auto farebbe la propria bella figura evitando di usare la nostra, e potendo opzionare il mezzo tra un parco di auto di qualità. Uno dei servizi offerti dall’NCC è il Limousine Service, che può essere usata come un vero e proprio ufficio mobile, per gestire anche gli appuntamenti durante lo spostamento. Vantaggi del Servizio NCC Oltre ad evitare di impazzire nel traffico, arrivando stressati all’incontro che stavamo aspettando, non ci fa pensare affatto al posteggio auto. Una volta arrivati basterà scendere dall’auto, senza stress e agitazione. Spesso l’NCC fornisce anche il noleggio auto da usare direttamente alla destinazione del nostro viaggio. Questa è un’opzione valida quando magari viaggiamo con la famiglia.   A volte utilizzare la propria auto non conviene, soprattutto se bisogna affrontare lunghi viaggi in famiglia. È risaputo che guidare per molte ore, stanca. Molto spesso si finisce con essere l’unico sveglio in auto e dover restare per forza vigili per evitare di fare incidenti. E se ti dicessi che esiste la possibilità di goderti il viaggio al 100%? Sì, puoi. Con il servizio di NCC puoi anche scegliere di avere qualcuno che guidi per te e dia a te e alla tua famiglia la possibilità di viaggiare comodamente. Si tratta di un’opzione più lussuosa rispetto a quella classica ma di sicuro è molto conveniente. L’indipendenza sicuramente è belle ma non sempre, la scelta di guidare autonomamente è quella più giusta. Il servizio di noleggio auto con conducente, può rappresentare una pratica soluzione per moltissime persone e professionisti che desiderano concentrarsi su altro mentre vanno al lavoro, viaggiano o semplicemente si spostano da un luogo all’altro della città. E tu, vuoi ancora lasciare le sorti della tua giornata al traffico della città? Pensaci bene. Il Noleggio con conducente è un servizio di autista o meglio taxi privato che permette a chi ne ha bisogno di raggiungere qualsiasi destinazione. Si Tratta di un’alternativa ai servizi Comunali di trasporto in auto, dando la possibilità alle persone di scegliere comodamente avendo delle opzioni di servizio elevato. Attualmente i servizi di NCC sono proposti in alternativa come dicevamo ai taxi comunali, oppure al servizio che prevede la prenotazione di passaggi privati proposti da Uber. La prenotazione Online è una comodità che in genere per i Taxi Pubblici non è sempre opzionata, mentre nel caso di NCC è più facile averla come possibilità. In Genere chiamare un Taxi significa chiamare al volo il mezzo, rendendo quindi il Servizio di Noleggio con Conducente una prima scelta e opzione di qualità. Ciò non ci fa preoccupare né di parcheggi, ne di scegliere il posto dove lasciare l’auto, in quanto chi ci prende ci riporta nel posto dove alloggiamo, o al punto di ripartenza verso casa, senza farci preoccupare, anzi preoccupandosi degli orari e degli appuntamenti che abbiamo durante la permanenza. Il limousine service, come servizi complementari, può prevedere spesso servizi aperitivo in auto, un autista in divisa o livrea particolare, la scelta di un mezzo di pregio e qualità elevata che ci permette di dare un’immagine diversa della nostra stessa partecipazione, per dare un tono elevato al livello della nostra presenza a conferenze, eventi e inaugurazioni. Va da sé che si rende utile come servizio, senza pensieri o preoccupazioni, con la possibilità di approfondire eventuali argomenti, qualora il nostro impegno di lavoro preveda un nostro intervento, per cui abbiamo bisogno di ripassare i punti salienti dello speech mentre il nostro fidato autista si preoccupa di tutto il resto, destinazione, orari, puntualità. Si tratta di uno dei servizi maggiormente usati quando si ha la necessità di spostarsi in aereo, ma anche per vacanza, se si vuole stare in totale comfort e godersi il posto, raggiungendo l’albergo o la struttura prenotata. Spesso alcune società integrano il servizio, con altri servizi complementari quali ad esempio il noleggio di un’auto da usare direttamente a destinazione. E’ un esempio il noleggiare un’auto quando ci spostiamo con la famiglia per vacanza, senza usare la nostra auto per evitare usure ulteriori … Leggi tutto

4 consigli per la cura dei denti del tuo bambino

Ora che i denti del tuo bambino iniziano a farsi vedere, è tempo di iniziare a prendersi cura anche dei loro denti. Anche se questi denti saranno presenti solo per un breve periodo (denti da latte), la loro salute è essenziale per le gengive del tuo bambino e per quei futuri denti che diventano permanenti. Ormai anche il web può essere una fonte di aiuto per trovare consigli per le neo-mamme, consigli che affronta anche il blog di avo che ha trattato ampiamente la questione mamma e gravidanza nei propri articoli. Per assicurarti che tu stia prendendo la miglior cura per i nuovi denti del tuo bambino ricevano la migliore cura. Ecco alcuni consigli pratici. 1 Inizia prima che i denti del bambino nascono Inizia a pulire la bocca del tuo bambino prevenendo eventuali problemi ancora prima ancora che i suoi denti nascano. Pulisci le gengive dopo ogni poppata con un panno caldo e umido o un pezzo di garza inumidito avvolto intorno al dito. È inoltre possibile acquistare dispositivi gommosi morbidi a forma di ditale (si adattano al dito indice della vostra mano) da utilizzare per strofinare via il cibo in eccesso. 2 Prenditi cura di loro subito Una volta che i denti iniziano a crescere e bucare le gengive, inizia a prenderti cura di loro immediatamente. Molti genitori pensano che i denti da latte del bambino non siano importanti perché alla fine vengono sostituiti da quelli permanenti. Ma questi primi denti preservano la spaziatura per quelli permanenti e aiutano il bambino a masticare e parlare. Se non vengono curati correttamente, possono cadere, causando una infezione gengivale chiamata gengivite, che può influire sulla spaziatura dei denti permanenti e quindi rovinare a vita la bocca del vostro bambino 3 Evita le cavità I primi segni di carie nei denti da latte sono scolorimento e vaiolatura minore. Mettere il bambino a letto dopo aver bevuto del latte o del succo è una delle cause note per la comparsa di carie si da piccoli. Non lasciare tra le mani del tuo bambino una bottiglia o il biberon per tanto tempo, soprattutto se noti che non si sta più nutrendo ma sta semplicemente giocando e quindi potrebbe rovinarsi i denti. 4 Spazzolare con dentifricio dall’età di 2 anni Una volta che i denti del tuo bimbo sono cresciuti, è tempo di iniziare a spazzolare! Usa una piccola quantità di dentifricio indicato per l’uso sui più piccoli cosi da abituarli sin da piccoli all’uso dello spazzolino e a questa buona pratica quotidiana. Regola l’uso del dentifricio al fluoro Anche se il tuo bambino non usa un dentifricio al fluoro, il fluoro è importante per prevenire la carie (non sciacquate i loro denti con acqua dal vostro rubinetto). Evita di usare il tuo dentifricio perché è testato prettamente sulla bocca e sulla struttura di un adulto. Evitate di usare dentifrici troppo forti e con aromi che possano far disgustare il bambino, che durante i primi anni basa molto le sua azioni sul gusto e sul ricordo, non facciamogli quindi allegare queste azioni ad un brutto ricordo. Pianifica un esame dentale da un dentista preparato Si consiglia di effettuare la prima visita dal dentista di fiducia all’età di 4-5 anni, a scopo dimostrativo, in quanto preparare il vostro bambino a conoscere il suo futuro dentista e a conoscere i relativi strumenti. Se avrete la costanza di prendervi cura della pulizia del vostro bambino, potrete stabilire buone abitudini dentali negli anni a venire, potete cosi aiutare a far passare la paura per gli attrezzi e per il dolore, cosi da abituarlo a delle buone pratiche che da adulto potrebbero salvargli il portafoglio. Ricordatevi però di scegliere un dentista adatto a trattare con i bambini, non è detto che il vostro sia adatto a questa situazione, infatti c’è il grosso rischio che un approccio sbagliato possa creare confusione e paura nel bambino.

Come arrivare a Londra dall’aeroporto di Stansted

Chi ha scelto Londra come meta preferita per le proprie vacanze, deve essere ben informato sui collegamenti da prendere per muoversi in tutta tranquillità. I collegamenti per Londra Stansted sono molteplici e accontentano ogni tipo di turista. Questo aeroporto è molto ben collegato con la città di Londra. In questo articolo vi andremo a elencare i mezzi di trasporto che collegano Stansted a Londra. Un turista che sceglie di spostarsi verso Londra, ha tre modi diversi per farlo: viaggiare con il pullman o autobus, con il treno o con il taxi. Ci sono molte linee di autobus che collegano l’aeroporto con il resto del paese. Inoltre le tariffe sono molto economiche, a portata di ogni tasca. Le varie compagnie di autobus offrono diversi servizi a seconda delle compagnia scelta. Ogni linea ha un suo percorso più o meno lungo e, in base alla destinazione scelta, il biglietto può avere un costo più o meno alto. Uno dei servizi di autobus molto utilizzato è il National Express, che svolge le sue corse sia di giorno che di notte e collega varie città della capitale. Un’altra linea che effettua molte corse dall’aeroporto di Stansted è la Easybus, che offre un servizio molto economico sui biglietti per sola andata, per solo ritorno oppure per entrambe le cose. Chi invece preferisce viaggiare con molta più comodità e tranquillità, può scegliere di spostarsi in treno piuttosto che in autobus. Sappiamo bene che nel mezzo di trasporto che corre sui binari si trovano molti più comfort. Raggiungere  la stazione dall’aeroporto non è cosa impossibile: infatti questa dista solo due minuti se si percorre il tratto di strada a piedi. Una delle linee ferroviarie dirette che porta i passeggeri dall’aeroporto di Stansted è la Stansted Express che collega la stazione con il resto del paese fino ed arriva a un massimo di quattro viaggi l’ora. Data l’alta frequenza di corse, non è necessario aspettare per molto tempo l’arrivo di un treno, né di prenotare in anticipo il biglietto. Un altro servizio per spostarsi dall’aeroporto è quello del taxi. I taxi sono disponibili 24 ore su 24 e 7 giorni su 7. Un servizio molto simile a quello appena citato è anche quello che offre Uber, più adatto per chi viaggia in compagnia, con la famiglia o per chi ha con sé molti bagagli. I prezzi per un singolo viaggio è del 30% in meno rispetto a quello di un taxi. Per chi invece non ha voglia di aspettare l’arrivo di un pullman, di un treno o non vuole cercare un taxi, può semplicemente noleggiare un auto per potersi muovere a seconda delle proprie esigenze e dei propri orari.

Mou Boots: Stivali Comodi con finiture Artigianali

Stivaletti originali, cuciti completamente in maniera artigianale, arrivati in punta di piedi nel 2002, ed emersi alla ribalta nell’ultimo decennio, amati non solo d’inverno, usati dai divi di Hollywood ma anche un must per la vita di tutti i giorni, scarpe comode, dinamiche, ma con colori e design unici e di tendenza. Parliamo dello stivaletto Mou, il boot che ha sbaragliato il mercato degli stivali sia on line che offline. Disponibile in diverse altezze, alla caviglia nel formato sneakers, metà polpaccio, con zeppa interna e stivali lunghi sotto al ginocchio, linea scamosciata con interno in lana morbido e caldo. La scelta è di lavorare materiali naturali e traspiranti, e le pelli sono lavorate con pricipi che guardano all’etica e all’ecosostenibilità. Mou nasce nel 2002 dalla mente di Shelley Tichborne, nel centro pulsante della moda e dello shopping di Londra, Portobello Road, e viene proposto come alternativa non convenzionale alle calzature e agli stivali tradizionali. Amato da subito dagli acquirenti occasionali, successivamente emerso al mondo come un prodotto trendy e originale, dalle linee che non stancano mai. Un evergreen. Casual, Fashion, con finiture cucite a mano, lavorazione con pelle a vista, oppure all’uncinetto, sono i tratti fondamentali dei boots marcati Mou. Negli Stati Uniti sono nell’armadio delle migliori influencer di moda, e molti vip e attori di Hollywood hanno scelto Mou per i loro piedi, come Sarah Jessica Parker o Gwynet Paltrow per affrontare le rigide temperature e le peripezie da mamma-star. Anche in Italia, Belen, e Melissa Satta sono apparse con gli stivali Mou ai loro piedi, si tratta di una linea di boots proprio irrinunciabili. Caldi, comodi e pratici per la vita di tutti i giorni, rifiniti e resi femminili proprio grazie ai tratti inconfondibili che li hanno portati alla ribalta. Tantissimi gli stili prpoposti dal marchio, dalle cuciture in dettaglio, alle rifiniture borchiate, senza far mai mancare il tratto inconfondibile della lavorazione in stile a maglia, e i colori di tendenza e numerosissimi per soddisfare tutti i gusti di mamme e figlie. Al centro sempre il rispetto per l’ambiente. Lavorazioni manuali e tecniche innovative di design, per far emergere i dettagli della pelle utilizzata per la collezione. Alla base, sempre il comfort è un’altro tratto trainante, con suole e finiture che sono praticamente eterne. Molte sono le ricerche di Outlet Mou in Italia, non ce ne sono molti, sia per adulti che per bambini. Ma data la caratteristica evergreen, praticamente l’outlet quando si trova propone praticamente un prodotto sempre up to date. E Tu, hai scelto il tuo Mou?

Auto Euro 6: Il punto sulla situazione

Le normative europee per quel che riguarda l’inquinamento delle automobili sono sempre più restrittive e si prospettano tempi difficili non solo per chi guida già, ma soprattutto per chi deve scegliere una nuova vettura. Sicuramente gli interventi sono iniziati con lo scandalo del dieselgate che ha di fatto accellerato l’introduzione di una serie di paletti molto più stringenti. Proviamo a fare chiarezza sull’argomento grazie all’aiuto di esperti del settore: Matteo e Mauro Grignani – Concessionari a Vigevano e Pavia. Differenze tra Euro 6 ed Euro 5 Districarsi tra i codici può essere insidioso quindi cercheremo di far capire in modo semplice di cosa stiamo parlando. La dicitura Euro 6 si riferisce alle vetture di nuova omologazione ed è entrata in essere a partire da Settembre del 2014. La differenza sostanziale rispetto ad Euro 5 riguarda i livelli degli ossidi di azoto (NOx) che vengono abbassati ulteriormente, mentre i valori di monossido di carbonio (CO) e particolato (PM) restano identici. Fin qui è tutto abbastanza nella norma diciamo, tuttavia le auto Euro 6 sono soggette ad una ulteriore categorizzazione: Euro 6, Euro 6b, Euro 6c. Queste classi rispondono a standard di omologazione diversificati e sono più o meno bersaglio dei provvedimenti restrittivi delle città: nella capitale lombarda accade che i veicoli diesel Euro 6 b e c non potranno accedere all’interno dell’Area B da ottobre del 2025. Codici e sigle: Euro 6.2 – Euro 6.3 L’Euro 6c è uno standard obbligatorio per le vetture in omologazione da settembre del 2017 e dallo stesso mese del 2018 e si focalizza sull’alimentazione a benzina a iniezione diretta. L’asticella del particolato viene abbassata passando ad un livello che passa a 600 miliardi di particelle per chilometro anzichè i 6000 miliardi precedenti. Purtroppo in questo panorama intricato quanto una foresta amazzonica oltre alla nomenclatura standard, giusto per complicare ulteriormente la faccenda, le case automobilistiche utilizzano altre sigle. L’Euro 6d-temp diventa Euro 6.2 oppure si fa riferimento all’Euro 6d come Euro 6.3. Andando quindi più nello specifico, le classi appena citate sono valide per le auto immatricolate a partire da settembre del 2019 che sono sottoposte a procedure particolari di misurazione. L’Euro 6.2 è soggetto a test su strada tramite Rde (sigla che sta per Real Driving Emission) per quanto concerce gli ossidi di azoto e il particolato. Tutte le vetture afferenti non solo ad Euro 6.2, ma anche ad Euro 6.3 devono inoltre superare i test WLTP: Worldwide harmonized Light vehicles Test Procedures. Queste procedure hanno visto l’introduzione di parametri più stringenti anche per i motori benzina. Le conseguenze sul mercato dell’auto Chiaramente la pioggia di normative contro l’inquinamento non rende il mercato dell’auto esente da contraccolpi, anzi tutt’altro. Ogni legge impone alle case produttrici degli aggiustamenti tecnici sui propulsori: pensiamo ad esempio all’obbligatorietà del filtro antiparticolato, un tempo esclusivamente relegato a fare la sua comparsa sui Diesel, anche sui motori a benzina. Lo scenario altamente complesso, per chi non è addetto ai lavori, impatta a cascata sul consumatore finale che si trova di fronte ad una scelta sempre più limitata. Le auto di una stessa categoria presentano ormai poche differenze a livello di varietà di propulsori: questo avviene proprio perchè i produttori devono rispettare per filo e per segno i dettami delle normative. Una standardizzazione di cui stanno già facendo le spese le piccole utilitarie alimentate a diesel. Il consiglio che si può dare a chi si appresta a cambiare auto è quello di puntare verso le tecnologie del futuro, ovvero le motorizzazioni ibride.

CHIAMA ORA