Totem Digitale Touch Screen: Usi, possibilità e funzionalità per le aziende

Vi sarà capitato, passeggiando per i centri commerciali, di imbattervi in grossi smartphone con monitor a grandezza umana, torrette con display utili a scopo informativo, o semplicemente che trasmettevano delle informazioni o pubblicità. Sicuramente, in Cinema, aree pubbliche, stazioni ferroviarie e in molti altri posti al chiuso. E’ il totem digitale, un dispositivo con un display esterno e un vero e proprio computer all’interno, con dati e informazioni e App personalizzate per fornire utilità e informazioni agli utenti. Spesso hanno un’elevata resistenza, e sono protetti dalla manomissione o dall’accesso alle impostazioni del pc all’interno, resistenti alle intemperie e quindi possono essere posti all’esterno di aree pubbliche, parcheggi, o altro. Ad oggi sono maggiormente utilizzati e dotati di display touch screen, ed un’interfaccia tipo App per Tablet e Smartphone, solo maggiormente semplificati per essere veramente alla portata di tutti. Spesso li utilizziamo in molti sportelli bancari ATM Bancomat per prelevare contante o interrogare le informazioni sul nostro conto corrente. Quindi già ne facevamo uso senza renderci conto del dispositivo. Molti brand ne fanno uso divulgativo a scopo commerciale, e sono spesso personalizzati con i colori e le forme dei brand aziendali che se ne dotano come strumento di comunicazione. Come un computer effettivamente utilizzano la connessione a Internet via Lan oppure wireless.  Quali sono le funzioni dei totem digitali?  Le funzioni sono essenzialmente tre:  – Infopoint, torrette informative per aiutare i cittadini o ad esempio turisti nel visitare le città e i monumenti.  – Totem Self Service, per disbrigo pratiche amministrative e sistemi di organizzazione delle code in uffici comunali, postali o bancari.  – Totem Interattivi, con funzionalità commerciali, come informare su promozioni all’interno di Centri Commerciali, o negozi specializzati di brand specifici. Molti operatori TV e Telefonici Mobili ne fanno uso commerciale per aiutare i propri utenti ad attivare abbonamenti e Sim tramite le torrette dei Totem Multimediali, come ad esempio Iliad nei centri commerciali. Possono essere uno strumento di informazione e promozione utile per le aziende, grazie agli schermi al led di cui sono dotati e la facilità di personalizzazione delle App e dell’interfaccia utente. Ideale per divulgare pubblicità, promozioni, inviare e-mail, raccogliere dati, prenotare servizi e prodotti.  Quanti Totem Interattivi sono disponibili sul mercato?  Se stai decidendo se un totem multimediale può fare al caso della tua azienda e/o attività, ti chiederai quante tipologie ne esistono da poter acquistare oppure noleggiare.  Ce ne sono diversi tipi, come ad esempio:  Totem Monofacciali, dotati di un monitor display per trasmettere contenuti pubblicitari  Totem Bifacciali, che hanno due display che mandano a video contenuti informativi  Totem Multimediali da Banco, con schermi appositamente ridotti, utili per diffondere informazioni utili in spazi ristretti o in piccoli ambientiTotem display da vetrina, che hanno un display antiriflesso particolarmente visibile anche in caso di luce solare diretta Totem Multimediali da esterno, che hanno una elevata resistenza agli agenti atmosferici, e sono adatti per essere posizionati quindi in ambienti esterni  Totem senza display, nel caso in cui si fosse dotati già del display da porre nel totem, alcuni provider forniscono anche torrette sprovviste di monitor, ma con attacchi per l’alloggiamento di monitor personali. On line sono diverse le aziende che si occupano della commercializzazione e/o Noleggio dei Totem Digitali Multimediali. Basta fare un raffronto e scegliere quello che più può essere utile alla nostra azienda, ed il gioco è fatto.

Dua Lipa, tutto sul fenomeno del momento

E’ il fenomeno musicale del momento, che sta scalando le classifiche di tutta Europa. Dua Lipa, nata a Londra il 22 Agosto del 1995, cantautrice Inglese di origini Albanesi del Kosovo. Inizia la carriera con un canale Youtube aperto nel 2009, e dopo 5 anni firma un contratto con la Warner Music nel 2015. Il suo album di lancio si chiama Be The One, e due singoli entrano in classifica nella Top 10 in Inghilterra, il singolo omonimo e IDGAF. Un altro, New Rules arriva fino al primo posto, e alla sesta posizione in USA. Nel 2018 in collaborazione con Calvin Harris One Kiss raggiunge di nuovo il n.1 nella classifica UK. Nel 2010 si trasferisce a Londra per diventare cantante, e studia durante la settimana per poi andare a scuola di recitazione il sabato. Svolge anche il lavoro di modella. Con il suo album di debutto fa numeri da capogiro, fino a raggiungere 5 nomination in categorie diverse al Brit Awards del 2018. Il video del Singolo Don’t Start Now del 2019 raggiunge attualmente le 69 milioni di visualizzazioni, e la cantante è alla preparazione di un nuovo Album in studio Future Nostalgia. Cosa Vuol dire Dua Lipa? A dispetto di quello che si pensa, il suo nome non è un nome d’arte, ma proprio il suo vero nome. Significa Io amo e Io voglio in albanese, e la giovane non ha mai troppo amato il suo nome durante il periodo dell’adolescenza, ma successivamente lo ha accettato di buon grado. La cantante britannica è alta 1 metro e 73 centimetri, e pesa 58 kg. Le sue Misure sono molto vicine alla perfezione della moda, 91,5-66-89 cm. Dua Lipa è fidanzata? Risposta affermativa, Dua Lipa è fidanzata. Il Suo Fidanzato è il Modello Anwar Hadid, fratello delle Top Model Gigi e Bella Hadid Cosa Significa IDGAF in Inglese? “IDGAF” è l’acronimo – ovvero il nome formato con le iniziali di altri termini – delle parole “I Don’t Give a Fuck”, che tradotto in italiano è la versione più colorita di “non me ne importa niente” Dove seguire Dua Lipa sui Canali Social? In primis il canale da cui tutto è nato, Il canale Youtube di Dua Lipa Poi i Social più seguiti, Pagina Facebook, e Profilo Instagram da circa 37 milioni di follower

Spitz di pomerania nano caratteristiche e prezzo

SCOPRI SU AMAZON SCOPRI SU AMAZON Lo spitz di Pomeriana nano, conosciuto anche col nome di Volpino di Pomeriana è un cane da appartamento assai elegante e considerato da sempre il simbolo di uno status sociale elevato, dal 1800 in poi, infatti, questi cagnolini si diffusero nei salotti bene di artisti e famiglie aristocratiche. Il nome “Pomeriana” deriva dalla regione europea della Pomeriana, anticamente in Prussia, ad oggi situata in Polonia, al confine con la Germania. La razza spitz fa parte del 5º gruppo della classificazione ufficiale FCI delle razze canine e i cani di questa razza sono considerati i più antichi e più puri delle razze canine. Si presenta come una figura piccola e aggraziata dal mantello folto ed elegante, soprattutto intorno alla testa. Sono disponibili diversi colori di spitz di pomeriana nano, si va dal nero al bianco, passando per il marrone, l’arancio, il grigio, il rosso e il crema. Le tinte sono sempre unite o al massimo bicolore. Caratteristiche, lo spitz pomeriana nano è adatto per la casa? Lo spitz pomeriana nano sviluppa un particolare attaccamento verso i membri della famiglia, in genere ne sceglie uno a cui dedicherà particolare affetto e attenzione e si dimostrerà diffidente verso gli estranei. In genere questi simpatici batuffoli di pelo hanno un carattere allegro e docile, e tendono a fare amicizia facilmente. Queste caratteristiche caratteriali lo hanno reso un cane perfetto per la casa, anche per un appartamento. Terrà compagnia, scacciando la solitudine e sarà un compagno fedele, obbediente e pulito anche in spazi molto ristretti. Comportamento, aggressività, manutenzione dello spitz pomeriana nano Il Volpino pomeriana ha bisogno di costante affetto e attenzioni, è perfetto per accompagnare gli anziani e si mostra anche come un ottimo cane da guardia, segnalerà prontamente la presenza di estranei. Essendo molto piccolo e delicato, è sconsigliato tenere il pomeriana nano con dei bambini piccoli, potrebbe assumere atteggiamenti di autodifesa. Si tratta di un cagnolino che se viziato ed educato male tende alla prepotenza e alla gelosia. Il carattere dello spitz nano si definisce prevalentemente nei suoi primi 15 giorni di vita, per questo motivo è importantissimo che riceva molti stimoli dalla madre e da chi lo alleva. Successivamente vanno imposte delle regole, si tratta di un cagnolino molto ricettivo ma anche molto furbo per cui occorre essere dolci ma anche fermi. Per quanto riguarda la manutenzione lo spitz nano è assai gestibile, e spesso viene scelto per gareggiare nei concorsi di bellezza. Ecco le principali indicazioni: Il volpino va spazzolato con attenzione ogni giorno con chiodi di ferro dritti non incurvati, servirà a mantenere il mantello lucido, evitando nodi e mantenendolo pulito; Sono sconsigliati i bagni frequenti, meglio usare uno shampoo a secco e mensilmente un antiparassitario; Periodicamente va effettuata una pulitura della dentatura tramite apposito prodotto o facendosi aiutare dal veterinario. Occorre poi accorciare periodicamente le unghie che tendono ad allungarsi e a incurvarsi. Bisogna portarli a fare almeno una passeggiata quotidiana, in modo da migliorarne la mobilità. Per quanto riguarda l’alimentazione, è consigliata una dieta a base di cibo secco (crocchette) che apporti il quantitativo adeguato di nutrienti, va poi aggiunta una piccola porzione di cibo umido, ed è importante mantenere l’idratazione del cagnolino, soprattutto nei mesi estivi. Per portarlo sempre con te! https://amzn.to/3AeQKj3 Quanto costa uno spitz pomeriana nano? Dire quanto costa uno spitz pomeriana nano non è semplicissimo, dipende da pedigree, aspetto e molto altro, i prezzi oscillato dai 500 ai 1300 euro. Consigliamo vivamente di acquistare in un allevamento sicuro e certificato, facendosi aiutare da un esperto o da un veterinario di fiducia che verifichi la genealogia dell’animale, i certificati di salute e le avvenute vaccinazioni alla nascita. Solo così potrai essere certo di conoscere il cucciolo che stai adottando e non rischierai di incorre in patologie e malattie dovute a mancanza di cure o poco rispetto di norme igienico-sanitarie. Pomeriana nano e toy, differenze Spesso ci viene chiesta la differenza tra un pomeriana nano e uno toy. La verità è che negli ultimi anni, con la moda dei cani piccoli i termini per indicarli si sono moltiplicati, creando anche dei veri e propri miti, come in questo caso: lo spitz pomeriana nano è unico, ed è già piccolissimo di suo (lo standard va tra i 18 e i 22 cm di altezza, un cane già piccolissimo a nostro avviso). Per cui non esiste un cane più piccolo, chiamato spitz toy, salvo non abbia problemi di salute come nanismo o altre patologie. A seconda dei Paesi il pomeriana spitz nano viene chiamato “spitz tedesco nano”, “volpino pomeriana” e anche “spitz toy” ma si tratta sempre dello stesso cagnolino. Ora che sai quanto sono carini e di compagnia gli spitz pomeriana nani cosa aspetti? Adottane uno! In vacanza con un Pomerania? Anche in caso volessi portare con te il tuo piccolo Spitz anche quando vai a passare le vacanze, avrai l’imbarazzo della scelta. Sia all’esterno che in Italia ci sono tantissime località attrezzate appositamente per ospitare i nostri piccoli amici. Se per esempio stai pensando di portare il tuo Pomerania in riviera romagnola, sono diversi gli hotel pet friendly a Misano Adriatico, oppure in altre località della zona lido della Romagna.  Cerchi un Cucciolo di Spitz di Pomerania? Contattaci! SCOPRI SU AMAZON Spesso i cani di piccola taglia soffrono delle vibrazioni provocate dal salire e scendere le scale, o saltare su e giù dal divano. Tipico dei cani come Spitz, o soprattutto bassotto, nelle sue varianti di taglia e razza. Questo porta ad una parziale paralisi degli arti posteriori, che può diventare permanente. PETTORINA DI SUPPORTO ARTI POSTERIORI SCOPRI Come avere sempre un bel manto per il nostro Pomerania Se vogliamo mantenere sempre pettinato, morbido e senza nodi il nostro piccolo amico, ci sono diversi accorgimenti per pettinarlo sempre e avere un pelo lucido e pulito. Uno strumento sicuramente utile per rimuovere delicatamente i nodi dal pelo del nostro piccolo Spitz è lo slanatore. Sicuro, versatile e senza pericoli per il nostro amico a quattro zampe. Hai mai provato … Leggi tutto

Cosa sono le eSIM?

Hai sentito parlare delle eSim ma non hai ben chiaro di cosa si tratta? Sei capitato nel posto giusto. Le eSIM (embedded-SIM) sono la nuova versione delle vecchie sim card. Possiamo definirle come schede virtuali di nuova generazione. Addio alle sim di plastica da inserire nelle slot dei cellulari, le eSIM avranno le stesse funzionalità di quelle fisiche ma miglioreranno di molto il livello di sicurezza e la durata nel tempo. La sicurezza sarà l’aspetto più innovativo di questa virtual sim. Sarà sempre più facile ritrovare il proprio smartphone smarrito grazie al segnale di  localizzazione che la eSim emetterà, permettendo al gestore di ritrovare prontamente il cellulare, con grande rammarico dei malintenzionati e dei ladri di cellulari. Già da alcuni anni se ne parlava ma  le eSim sembravano un dispositivo futuristico. Ora però il futuro è arrivato e presto saranno a disposizione di tutti. Come funzionano le eSIM? Le schede virtuali hanno la stessa funzione delle sim fisiche, la differenza è che essendo virtuali non servirà nessun supporto fisico per custodire la scheda. Una volta acquistata la eSIM in negozio fisico, avrai a disposizione una carta come quella delle classiche dove sarà riportato un ICCID, ossia il numero seriale che identifica la sim virtuale in maniera univoca, l’NMU che ne certifica il materiale ed infine i codici di sicurezza PIN e PUK. Ma ci sarà una particolarità in più: al suo interno troverai un codice QR da leggere in fase di installazione con un apposito lettore presente tra le impostazioni di rete dello smartphone. La procedura d’installazione partirà automaticamente e al termine del processo la eSIM sarà attiva. Anche la sim virtuale come nelle vecchie schede ha Smartphone compatibili con eSIM  Gli smartphone di nuova generazione avranno incorporata la tecnologia che permetterà di leggere la sim virtuale. Ad oggi però, gli smartphone compatibili con le eSIM sono pochi. Per Apple possiamo includere nell’elenco:, Iphone XS e XS max, Iphone XR e i nuovi Iphone 11. Per quanto riguarda Android, il primo cellulare con eSIM sarà il Motorola Razr. Ma anche Samsung con il suo Galaxy Fold e Google Pixel non resteranno a guardare. Di seguito, una lista di cellulari compatibili: Iphone XS e XS Max Iphone XR (Qualità/Prezzo eccellenti) Iphone 11, 11 Pro e 11 Pro Max Google Pixel 3a e 3a XL Google Pixel 4 e 4XL Samsung Galaxy Fold Motorola Razr (Solo eSIM) Operatori eSIM Italia Il primo operatore ad adottare la eSIM fu Vodafone, che lo scorso anno lanciò sul mercato la nuova card per l’ Apple watch serie 4. In quel caso era possibile abbinare la Esim allo smartwatch, in maniera tale da permettere un collegamento immediato  allo smartphone abilitato con lo stesso numero. Ma per quanto riguarda il lancio vero e proprio delle eSIM per smartphone in Italia, il passo più importante lo fanno sicuramente Tim e  Wind. Alle due grandi compagnie telefoniche va il merito di meriti di commercializzare le prime eSIM per smartphone, anche se inizialmente le unità disponibili saranno una piccola quantità. E’ invece fresca la presa di posizione di Illiad sull’argomento. Il colosso francese delle sim low cost ha fatto sapere dai vertici, che non aderirà al progetto eSim, almeno per il momento. Il binomio Iliad e eSIM non vedrà luce per ora, come precisato anche dall fondatore e vice presidente Xavier Niel che quest’estate durante un incontro su Free (blog specializzato in notizie e aggiornamenti di Iliad) ha chiaramente preso posizione affermando che “Non siamo fan delle eSIM”. Se vuoi approfondire questo argomento puoi farlo qui.   Costo eSIM La eSIM di Tim prima della fine del 2019? Secondo alcuni voci si! Tim ha già fatto sapere quali saranno i costi e le modalità con le quali sarà possibile ottenere le prime schede virtuali. Il prezzo della eSIM di Tim è pari a 15 euro. Per agevolare questa fase di transizione, sarà possibile trasformare la propria sim fisica in una scheda virtuale, smartphone permettendo. Basta recarsi in negozio e la eSim sarà pronta in pochissimi minuti. Per ulteriori informazioni visita il sito di TIM: https://www.tim.it/ 

Esim Iliad, cosa dice l’operatore francese in Italia in merito?

A quanto pare la e-sim firmata Iliad non si farà. Questo è quello che trapela dai vertici della società di telefonia mobile francese. A seguito del lancio sperimentale da parte dei gestori Wind e Tim, e la dichiarazione di Vodafone che li pone predisposti a partire dal 2020, sembra che Iliad abbia risposto negativamente alla domanda di esim a marchio proprio. Sembra che Iliad non stia prendendo in considerazione l’opportunità di realizzare SIM virtuali. Non ci sono notizie in merito alla produzione di eSIM in Italia da parte di Iliad, né in Francia si parla di Sim virtuali firmate dal brand Free Mobile. Ulteriore tesi a rafforzare la poca simpatia che ha Iliad nei confronti della nuova tecnologia viene da una dichiarazione di Xavier Niel, fondatore di Iliad, durante un evento in Francia, nella quale manifestava di non essere fan delle esim. Inoltre in Francia già da Giugno 2019 gli altri gestori commercializzano le eSIM, ma non Free Mobile. A differenza di Iliad invece, il marchio Svizzero Salt, di proprietà di Xavier Niel in persona, propone da Giugno 2019 in Svizzera le eSim. In Svizzera però, pesa il mercato di iPhone, che copre oltre il 40% del mercato degli smartphone svizzeri. Dato che i nuovi modelli di Apple supportano le eSim, e la clientela svizzera è molto sensibile a questa nuova tecnologia, questo ha spinto anche Salt a proporla nel loro bouquet di servizi. Cosa ben diversa da altri paesi, come Italia e Francia, dove Iliad non ha nessuna intenzione di introdurre a breve a tecnologia eSIM

Esordienti 2008: Spes Artiglio – Giardinetti III 2008 1-4

I ragazzi di Mister Michelessi si trovano ad affrontare il secondo gruppo al centro sportivo di via Boemondo, in zona Piazza Bologna. La carenza di Portieri, dovuto alle influrenze di stagione e le defezioni, ha portato alla convocazione del portiere del primo gruppo, Suppa. Prima azione pericolosa dei nostri con un tiro di Naccarato mandato in angolo da destra. Nella prima fase le squadre si studiano. L’assenza di riferimenti offensivi rende difficile la finalizzazione per i nostri 12′ pt: Recupero di Ansini che lancia Rossi, la punta rientra e mette al centro, ma la palla non viene raccolta in area. Subito dopo errore della nostra difesa e scambio in area ma il tiro viene mandato in angolo in respinta. 14′ pt.: Subito dopo una punizione dal limite di Iaquinta viene trattenuta dal portiere. Il primo tempo termina con uno 0-0 e poche emozioni per gli infreddoliti presenti. Nei primi minuti del secondo tempo iniziativa solitaria del 20 avversario contrato in area. Segnale che i ragazzi di casa si affacciano verso la nostra metà campo. 24’st.: Palla persa a centrocampo in fase di impostazione. Il numero 88 fa partire un tiro da fuori che SUPPA non arriva a parare. Tiro angolato e 1-0  per la Spes Artiglio. 26′ st.:Calcio D’Angolo di Proietti. Mischia e colpo di testa del capitano Iaquinta che porta il Giardinetti sull’1-1 29′ st: i ragazzi di via dei Ruderi di Torrenova si portano sul 2-1, grazie ad un tiro da fuori di Rossi dopo mischia a centrocampo. 31′ st.: tiro da fuori di Iaquinta parato dal portiere avversario. 33′ st.: azione di contropiede, Naccarato vince un contrasto e Mastropietro in anticipo sul portiete mette su 3-1 in mezza scivolata. La squadra di Michelessi nel secondo trmpo controlla il gioco senza che Artiglio possa rendersi pericoloso. 37′ st.: Azione solitaria di Mastropietro. Salta due avversari ma il diagonale da destra finisce a lato. 39′ st.: su un fallo dubbio fischiato a Iaquinta il numero 20 avversario effettua un tiro potente, deviato, ma Suppa con uno scatto di reni manda in angolo. Il SECONDO TEMPO termina sul risultato di 3-1 per gli ospiti. Inizio del terzo tempo con Melelli che imbecca Naccarato ma il tiro viene smorzato rimanendo fra le braccia del portiere. 43′: Una Punizione dal limite di Naccarato  finisce fuori. 47′: azione sulla fascia di Proietti, passaggio filtrante per Naccarato che si coordina e beffa il portiere con  un pallonetto, fissando il risultato sul 4-1. Sul finire della prima parte del terzo tempo Suppa incerto non trattiene su un corner ma la difesa sventa. 52′: palla persa nella tre quarti campo del Giardinetti, tiro avversario parato da Suppa. Sulla ribattuta la difesa recupera. 55′: Iniziativa solitaria di Melelli sulla fascia sinistra, ma sul passaggio Rossi non conclude. La partita termina con il risultato di 1-4 per i ragazzi di Mister Michelessi. Dopo un primo tempo molto combattuto, il Giardinetti si è imposto grazie alla qualità del gruppo e alla velocità sulle fasce laterali, senza avere mai grossi pericoli dalle parti di Suppa. Marcatori: 26′ Iaquinta, 29′ Rossi, 33′ Mastropietro, 47′ Naccarato.

GDM: uno sport o uno stile di vita

GDM la nuova disciplina sportiva che sta spopolando in tutta Italia.  La GDM, Ginnastica Dinamica Militare, è stata ufficialmente riconosciuta uno sport dal CONI appena 4 anni fa e già in tutta Italia si contano più di 200 strutture dove poterla praticare. Questo sport nato da poco tempo sta letteralmente conquistando tutti dai più giovani ai più anziani. Una disciplina sportiva anticonvenzionale e che è diversa da qualsiasi cosa abbiamo visto fino ad ora. Ma come considerarla? Uno sport oppure uno stile di vita? In questo articolo scopriremo meglio di cosa si tratta. Ginnastica Dinamica Militare, di che si tratta? https://www.facebook.com/Ginnasticadinamicamilitareita/videos/733582983765129/ La Ginnastica Dinamica Militare è una disciplina sportiva nata per allenare il proprio corpo senza utilizzare meccanismi, marchingegni o strumentazione di alcun tipo per aumentare peso e muscolatura. Il tutto avviene naturalmente e con l’esercizio fisico costante e questo non è opinabile anzi è il primo principio base di questo sport.  La GDM nasce nel 1978 come uno sport e una linea di allenamento unicamente da proporre ad atleti che avessero bisogno di potenziare le proprie prestazioni personali. Questo tipo di allenamento nasce traendo ispirazione dagli allenamenti creati per allenare i militari. Per molti anni è stata perciò nascosta al mondo e relegata a queste due categorie di persone. Solo 4 anni fa finalmente si è deciso di aprire questa disciplina a tutti, questo perché si è scelto di adattare questo sport e renderlo fruibile a tutte le persone interessate. I benefici che si possono trarre dalla GDM sono moltissimi, vediamo alcuni: Ci permette di rientrare in contatto con il nostro corpo e di superare i nostri limiti. Si fatica e molto durante questa attività sportiva ma non si usano aiuti esterni. Ogni obiettivo si raggiunge unicamente con le proprie forze e questo aumenta sicuramente l’autostima e il benessere psichico di una persona. Si fa gruppo. Questo sport nacque anche per legare i militari tra loro, ogni membro di uno squadrone doveva necessariamente legare con tutti. Il risultato finale di una gara di GDM si raggiunge solamente se tutti i membri del gruppo portano a compimento gli esercizi. Non esiste il singolo o l’individuo esiste un gruppo di persone. Se si vince si vince tutti, se si perde si perde tutti insieme. Questo perché se una persona è più lenta rispetto ad un’altra in automatico facendo parte dello stesso team tutto il team andrà a subire la penalità. Ciò stimola ogni persona a dare il meglio di te. Non c’è confort neanche da parte degli istruttori che non spronano ma danno “ordini” per favorire l’abbandono della sedentarietà e riprendere uno stile di vita attivo. Si lavora utilizzando una tipologia di abbigliamento ben precisa e soprattutto a piedi nudi. Questo favorisce l’equilibrio, la postura e la circolazione sanguinea.  A beneficiarne perciò non sarà soltanto il nostro corpo ma anche la nostra mente che si rafforzerà e si aprirà maggiormente al mondo esterno. L’attività stimolata dalla Ginnastica Dinamica Militare è l’attivazione delle catene cinetiche del corpo, trasmettendo l’allenamento a tutto il corpo, che migliora quindi a livello funzionale, con benefici alla postura e alle prestazioni. Storia degli allenamenti militari sportivi Da sempre i militari eseguono particolari sport e prove fisiche. Questo li prepara ad ogni evenienza e li rafforza mentalmente. Da sempre gli sport militari sono di forte ispirazione per le discipline che vengono poi proposte. Alcuni di questi sono il GDM, il Croosfit, Military Training e il Bootcamp. Sport particolari e non molto conosciuti ma che formano una persona nel fisico e nel carattere. GDM Italia, dove si trova? Se vogliamo trovare un corso di GDM non dobbiamo far altro che rivolgerci al sito principale di questo sport e trovare il centro più vicino a noi. Sicuramente siamo più fortunati se abitiamo al Nord d’Italia dove questo sport è nato. La base operativa della GDM Italiana è a Brescia, a via Cavour 54, in pieno centro, ma l’attività nazionale consta di centinaia di punti di allenamento, soprattutto nelle palestre degli istituti scolastici, da Varese fino ad Ascoli Piceno, con attività concentrata principalmente nel Nord Italia, ma si sta espandendo a tutta la penisola. GDM Shop, acquistare uno status Come abbiamo anticipato qualche riga sopra abbiamo la possibilità di acquistare uno status ossia l’abbigliamento ufficiale di questa disciplina. In questo modo potremo praticarla più comodamente e senza interferenze. GDM ha realizzato una linea di abbigliamento per uomini e donne che vogliono praticare questo sport e hanno scelto di prendere l’impegno con la massima serietà. GDM Italiana abbigliamento I capi d’abbigliamento firmati da Ginnastica Dinamica Militare Italiana sono disponibili attraverso l’Amazon Shop della società bresciana, disponibile a questo link. Scopri tutti i capi ispirati ad atleti del passato, vesti la filosofia di allenamento, respira GDMI.  

Tre idee per arredare il salotto

Quale stanza , più del salotto, rappresenta la nostra casa e il modo di viverla? È in salotto che ci riposiamo, che riceviamo gli amici, che guardiamo un film in compagnia…  e proprio per questo, ancora più che nelle altre stanze, quando arrediamo il salotto possiamo sbizzarrirci nel trovare il modo di dare il nostro personale carattere all’ambiente. Ecco qui tre idee un po’ particolari per arredare il salotto di casa, valorizzando l’ambiente e insieme dando una nostra personalissima impronta! Trucchi per un salotto piccolo Un salotto piccolo pone una serie di difficoltà a chi voglia arredarlo in maniera confortevole e insieme permettere all’ambiente di svolgere tutte le funzioni che deve ricoprire.  In un salotto infatti si guarda la TV, ci si riposa, si legge, si ospita: come trovare spazio per tutto questo in una stanza di dimensioni ridotte? Molto, in questo senso, fa la scelta del mobilio. Vogliamo dare una sensazione di leggerezza e apertura, perché uno spazio piccolo tende rapidamente ad apparire sovraffollato e troppo carico di mobili; per ottenere questo dovremo selezionare dei mobili dalle linee snelle, con gambe sottili, e divani, sedie e poltrone senza braccioli. Oltre a questo, sarà consigliabile scegliere dei mobili in grado di svolgere più funzioni dovunque possibile, includendo anche soluzioni trasformabili per ottimizzare l’utilizzo dello spazio a seconda dell’occasione, e sfruttare lo spazio in verticale con mensole e scaffali. Per finire, saranno da prediligere colori chiari e simili a quelli delle pareti, per dare la sensazione di uno spazio più aperto. Idee per un salotto buio Un salotto poco luminoso genera grosse complicazioni all’arredatore. Diventa infatti fondamentale evitare il senso di oppressione, che comprometterebbe il comfort dell’ambiente. Un primo accorgimento è quello di giocare con il colore. Idealmente le pareti saranno dipinte di colori chiari, così da controbilanciare la poca luce disponibile; in questo caso, sarà consigliabile utilizzare mobili di essenze più scure, come un noce, così da generare un piacevole contrasto. Mobili chiari si perderebbero infatti in una stanza dalle pareti chiare, anche con una scarsa luminosità. Se invece le pareti sono scure, via libera a mobili di essenze più chiare, che alleggeriranno l’ambiente. Altro preziosissimo alleato negli ambienti poco illuminati sono gli specchi, che possono moltiplicare la luce, così come i mobili che includono punti luce incorporati. Una soluzione di grande effetto, infine, è quella di distribuire lampade in tutta la stanza, su tavolini o a terra, per un ambiente molto raffinato. Stratagemmi per un salotto grande Se è difficile arredare una stanza piccola, non si deve pensare che un salotto grande sia privo di insidie per chi vuole arredarlo con stile. Non avremo infatti timore di sentirci oppressi, ma rischieremo di creare un ambiente dispersivo e vuoto. Un’idea spesso vincente è quella di dividere, almeno visivamente, lo spazio; tappeti disposti a terra, così come mobili bassi, possono creare delle aree distinte e più intime all’interno di una stanza molto ampia. Anche i divani possono servire a creare uno spazio separato per la conversazione. Oltre a questo, bisognerà prestare attenzione particolare anche al decoro; sarà importante trovare un elemento unificante – un colore, uno stile – per evitare una sensazione di dispersione e casualità nell’arredo. Fondamentale poi osare – lo spazio lo consente! – con gli elementi decorativi: molto meglio un solo grande elemento, come un quadro, un murale o un trompe-l’oeuil, che diventerà un centro di attenzione, piuttosto di molti elementi piccoli che sembrerebbero sperduti in un ambiente troppo ampio.

Beneficenza online: dai il tuo sostegno a chi ne ha bisogno!

Sapete quante associazioni di volontariato si reggono oggi grazie al sostegno della beneficenza online? Tante ed è proprio per questo motivo che donare è tanto importante! Ognuno contribuisce alle cause che più gli stanno a cuore come può: molti fattivamente, mettendo in campo il proprio impegno in prima persona; altri dando un aiuto economico a sostegno di quelle associazioni e ONLUS che da sempre agiscono al fianco di persone che ne hanno bisogno. Quale che sia il metodo da voi scelto, non si può di certo negare che un valido aiuto è sempre ben accetto. La beneficenza, anche attraverso le donazioni online, dà un contributo significativo alle campagne di volontariato: sono tante le associazioni e le ONLUS, come la Teniamoci per Mano ONLUS, che, grazie al sostegno di tante persone, riescono ad ampliare il proprio raggio di azione e a raggiungere tante realtà vicine e lontane. Perché donare I motivi per fare una donazione sono tanti, in primis perché si tratta di un gesto di solidarietà, che vi permetterà di mostrare la vostra vicinanza a coloro che ne hanno davvero bisogno. Molto spesso, agire attivamente e in prima persona può essere difficile per mancanza di tempo, per gli impegni quotidiani o anche per lontananza. Per questo, quella di partecipare con un piccolo contributo economico è una valida alternativa, che vi permetterà di far arrivare a chi ne ha bisogno la vostra vicinanza anche da lontano! A chi fare beneficenza online Non c’è una causa più importante di un’altra né una più giusta o una di seconda classe: ogni persona che ha bisogno merita il vostro aiuto, sia uomo, donna, bambino o anziano. Ci sono associazioni di volontariato che svolgono le attività più disparate a favore di donne vittime di violenza, anziani soli, bambini in difficoltà e pazienti ricoverati in ospedali e case di cura. Scegliere la causa a cui aderire non è semplice: sono tante le persone che necessitano di aiuto, ma almeno per alcune di queste potete davvero rappresentare un aiuto significativo. Donare: un beneficio anche per te Oltre ad essere un valido aiuto e un supporto importante, le donazioni alle ONLUS sono anche detraibili dall’Irpef, con riduzione dell’imposta da pagare, o deducibili dal reddito, con riduzione del reddito imponibile. Per usufruire delle agevolazioni fiscali previste, è importante conservare una serie di documenti che attestino l’avvenuta donazione, quali: ricevuto di versamento, se la donazione è avvenuta con bollettino postale; estratto conto bancario o postale, se per la donazione avete scelto di procedere a bonifico o RID; estratto conto della carta di credito, in caso di donazioni con carta di credito anche online. Quella che per voi è una piccola donazione, per molti può trasformarsi in un grande aiuto e fare una grande differenza!

i tre metodi per elettrificare un corpo

La maggior parte degli oggetti che ci circondano sono elettricamente neutri. Ciò significa che possiedono la stessa carica positiva e negativa, e ciascuna annulla l’altra. Per caricare un oggetto è necessario alterare l’equilibrio tra negativo e positivo, in un modo o nell’altro. METTI IN SICUREZZA LA TUA CASA! https://amzn.to/44IClcR Metodi per elettrizzare un corpo Per effettuare questa operazione esistono tre modi: per strofinamento, per contatto e per induzione elettrostatica. Elettrizzazione per strofinamento Elettrizzare un corpo per strofinamento, o per attrito, ne comporta lo sfregamento con un altro materiale, con conseguente spostamento degli elettroni da una superficie all’altra. Molte persone, inconsapevolmente, hanno già provato questa forma di carica di un corpo, ad esempio sfregando un palloncino su un maglione per farlo aderire o sfregando i piedi su un tappeto per accumulare carica elettrica da usare su un amico per scherzo. L’attrito è utile per caricare gli isolanti, materiali che di base non sono buoni conduttori. L’elettrizzazione per strofinamento è un fenomeno caratteristico di materiali sia isolanti che conduttori, i quali, quando ad esempio vengono strofinati con panni di lana, acquisiscono carica elettrica. Usando questo metodo si possono caricare materiali di vari tipi, dalla plastica al vetro, dai metalli all’ambra. Elettrizzazione per contatto Il secondo dei tre metodi di caricare un corpo è l’elettrizzazione per contatto; è il migliore dei modi per caricare materiali conduttivi. In questo caso, il materiale conduttivo non caricato viene messo a terra su qualsiasi materiale caricato in modo neutro e l’oggetto caricato viene tenuto vicino ad esso. La carica scorrerà tra i due oggetti e il conduttore non caricato svilupperà una carica opposta all’oggetto caricato originale. Ad esempio, se si mettessero a contatto due biglie, una elettrizzata negativamente e una normale, la prima “trasferirebbe” degli elettroni alla seconda, pertanto quest’ultima diventerebbe elettrizzata negativamente, mentre la prima, perdendo elettroni, sarebbe elettrizzata positivamente. Elettrizzazione per induzione elettrostatica Infine, l’elettrizzazione di un corpo per induzione elettrostatica è un metodo usato per caricare corpi che sono già buoni conduttori, come ad esempio i metalli. Un oggetto carico, detto induttore, viene messo a fianco di un secondo oggetto neutro (ma comunque conduttore), detto indotto; una parte della carica, sia essa positiva o negativa, verrà trasferita. L’induzione elettrostatica è un metodo notevolmente diverso, anche dal punto di vista fisico, rispetto agli altri due. Infatti, quando si elettrifica un corpo per sfregamento o per contatto, si ha un trasferimento di elettroni dal primo corpo al secondo, e al termine del procedimento, entrambi sono elettrizzati. Nel caso dell’induzione elettrostatica invece, ciò che cambia è la distribuzione degli elettroni nel corpo neutro. Al termine del procedimento, gli elettroni del corpo indotto si distribuiranno nuovamente in modo neutro. L’induzione elettrostatica viene utilizzata in molti campi, ad esempio nella costruzione dei parafulmini, oggetti posizionati sui tetti degli edifici per evitare che vengano colpiti dalle scariche elettriche prodotte dai fulmini. SCOPRI COME TENERE AL SICURO LA TUA ABITAZIONE! https://amzn.to/3nFJbiI

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