Vini pregiati da investimento: Quali sono i migliori in Italia?

Quando si hanno dei fondi da investire, in genere l’obiettivo viene puntato su fondi finanziari, assicurativi o materiali di pregio come l’oro. Un aspetto da considerare può invece essere un’alternativa di lusso prestigiosa su cui investire: i vini pregiati. L’Italia da sempre è una zona storica, dove sono prodotti alcuni tra i vini più preziosi del mondo, e investire in vino è sempre più un’operazione da considerare in maniera importante. Come il metallo prezioso per eccellenza, anche alcune bottiglie di vino sono da considerare veri e propri gioielli da collezione, da consumare in situazioni uniche o semplicemente da custodire per vanto, per pregio, o semplicemente acquistare come investimento per poi rivendere con margini di ricarico considerevoli. Elenchiamo a tal proposito tre vini su cui considerare un investimento degno di un gioiello prezioso. Il Barolo è un vino simbolo dell’Italia da tantissimi anni, prodotto da moltissime cantine prestigiose, selezionato e proposto da artisti vinicoli pluripremiati in tutto il mondo. Una selezione particolare di questa varietà può essere considerata il Barolo Rocche dell’Annunziata di Roberto Voerzio, prodotto nell’annata 2011, e uno dei più apprezzati prodotti di Barolo delle Langhe. Il valore dell’investimento è degno di nota, attorno ai 500 euro di valore, considerando che può avere una gran rivendita a partire dal 2026, dopo 15 anni dalla sua produzione. Poco sopra abbiamo citato uno dei re dei nostri vitigni italiani, il Brunello di Montalcino. E in Toscana nel 1997 è stato prodotto un Brunello strepitoso, grazie ad un autunno ideale, che ha permesso la produzione di varietà vinicole al top mondiale. La cantina che tra le altre ha più di tutti ha disegnato la storia del Brunello di Montalcino è quella di Clemente Santi, che già dalla fine dell’Ottocento sperimentò la vinificazione delle varietà di Sangiovese, realizzando un grande classico con una maturazione in botti per 3 anni, tracciandone la vita e il nome nella storia dei vini italiani. Un vino molto amato nel paese del Sol Levante è l’Amarone di Romano Dal Forno, la cui fermentazione, e l’invecchiamento è svolto per 36 mesi in barrique nuove. Infine, l’Amarone della Valpolicella DOC di Romano Dal Forno si completa con due anni di riposo in bottiglia. Per acquistare una magnum del 2008, un’annata giudicata molto promettente per l’invecchiamento, servono oltre 700 euro che però sono garanzia di rivalutazione nel tempo. Wine-Searcher ha elencato quali sono i 9 vini italiani più costosi, e partire dallo studio delle occasioni di investimento su questi 9 può essere veramente un acceleratore per partire con il piede giusto. Classifica dei 9 vini italiani più costosi da Wine-searcher Poderi Aldo Conterno Granbussia Barolo Riserva DOCG Millennium Collection 1300 euro Ruffino Riserva Particolare Chianti Classico DOCG 800 euro Bruno Giacosa Bussia di Monforte Riserva Speciale Barolo DOCG 754 euro Giuseppe Quintarelli Amarone della Valpolicella Classico Selezione DOCG 724 euro Bruno Giacosa Collina Rionda Barolo DOCG 726 euro Giacomo Conterno Monfortino Barolo Riserva DOCG Bruno Giacosa ‘Falletto’ Riserva Barolo DOCG 656 euro Masseto Toscana IGT 631 euro E voi, avete mai pensato di investire in un settore “laterale” come quello del vino?

Come usare al meglio i faretti da incasso

I faretti da incasso sono tra le soluzioni per l’illuminazione più richieste. Sebbene generalmente si preferisca incassarli nei controsoffitti, questa non è la loro unica collocazione; infatti, i faretti si possono incassare nelle pareti, nei pavimenti, nelle mensole e nei pannelli di legno, purché venga costruita anche una controcassa per agevolare la loro stabilità.  Sul mercato sono disponibili varie tipologie di faretti, che si distinguono in base alla forma, all’illuminazione e al materiale in cui sono realizzati.  Le diverse forme dei faretti da incasso Per quanto riguarda la forma, i faretti si distinguono in: Faretti di forma quadrata; Faretti di forma rotonda; Faretti di forma rettangolare. Le forme differenti li rendono più o meno adatti ad un certo tipo di arredo; in questo modo, avendo a disposizione tre forme diverse è possibile optare per quella che meglio si addice all’ambiente da illuminare. Ad esempio, la forma rettangolare è più adatta ad ambienti con un arredamento essenziale e moderno, mentre la forma tonda può mitigare la rigidità di un arredamento molto lineare.  Due tipologie di illuminazione In base alla tipologia di luce che emettono, che può essere d’ambiente o d’accento, i faretti da incasso svolgono diverse funzioni.  In particolare, il primo tipo di illuminazione, quello d’ambiente, permette ai faretti di sostituire completamente gli altri dispositivi per l’illuminazione. Perciò, se si opta per utilizzare i faretti con questo tipo di illuminazione, i lampadari e le lampade diventano superflui.  Invece, essi continuano ad essere indispensabili nel caso in cui i faretti abbiano un’illuminazione d’accento. In questo caso, infatti, i faretti possono essere utili per illuminare dei particolari della stanza, dei quadri, dei mobili preziosi o qualsiasi altro oggetto su cui si desidera porre l’accento perché si distingua all’interno dell’ambiente.  I materiali dei faretti da incasso I faretti da incasso possono essere realizzati in diversi materiali, tuttavia, quelli più diffusi sono di gesso o di metallo. A seconda del materiale di costruzione, comunque, i faretti presentano delle diversità d’impiego.  Solitamente, per i controsoffitti vengono usati i faretti in gesso, che vengono stuccati col controsoffitto cosicché la superficie sia liscia. Diversamente, i faretti in metallo sono personalizzabili nelle finhanno finiture personalizzabili, che possono essere oro, cromate, lucide e così via, quindi vengono preferiti quando si tratta di incassarli in posizioni che consentano di mostrare le loro particolarità.  Dove usare i faretti da incasso Normalmente, i faretti da incasso vengono usati per l’illuminazione delle cucine e dei soggiorni, tuttavia, non è da escludere il loro utilizzo nei corridoi o nelle camere da letto, come nei negozi e negli uffici. La scelta del luogo in cui incassare i faretti, infatti, è del tutto personale. Comunque, esistono delle indicazioni basilari per usarli al meglio. Essi sono particolarmente consigliati nel caso in cui l’altezza della stanza sia almeno di 270 centimetri, il che rende poco funzionale l’uso di un lampadario. Mentre, nel caso si decida di installarli in bagno, l’indicazione è quella di accertarsi che siano ben protetti dagli spruzzi d’acqua.

Spitz di pomerania nano caratteristiche e prezzo

SCOPRI SU AMAZON SCOPRI SU AMAZON Lo spitz di Pomeriana nano, conosciuto anche col nome di Volpino di Pomeriana è un cane da appartamento assai elegante e considerato da sempre il simbolo di uno status sociale elevato, dal 1800 in poi, infatti, questi cagnolini si diffusero nei salotti bene di artisti e famiglie aristocratiche. Il nome “Pomeriana” deriva dalla regione europea della Pomeriana, anticamente in Prussia, ad oggi situata in Polonia, al confine con la Germania. La razza spitz fa parte del 5º gruppo della classificazione ufficiale FCI delle razze canine e i cani di questa razza sono considerati i più antichi e più puri delle razze canine. Si presenta come una figura piccola e aggraziata dal mantello folto ed elegante, soprattutto intorno alla testa. Sono disponibili diversi colori di spitz di pomeriana nano, si va dal nero al bianco, passando per il marrone, l’arancio, il grigio, il rosso e il crema. Le tinte sono sempre unite o al massimo bicolore. Caratteristiche, lo spitz pomeriana nano è adatto per la casa? Lo spitz pomeriana nano sviluppa un particolare attaccamento verso i membri della famiglia, in genere ne sceglie uno a cui dedicherà particolare affetto e attenzione e si dimostrerà diffidente verso gli estranei. In genere questi simpatici batuffoli di pelo hanno un carattere allegro e docile, e tendono a fare amicizia facilmente. Queste caratteristiche caratteriali lo hanno reso un cane perfetto per la casa, anche per un appartamento. Terrà compagnia, scacciando la solitudine e sarà un compagno fedele, obbediente e pulito anche in spazi molto ristretti. Comportamento, aggressività, manutenzione dello spitz pomeriana nano Il Volpino pomeriana ha bisogno di costante affetto e attenzioni, è perfetto per accompagnare gli anziani e si mostra anche come un ottimo cane da guardia, segnalerà prontamente la presenza di estranei. Essendo molto piccolo e delicato, è sconsigliato tenere il pomeriana nano con dei bambini piccoli, potrebbe assumere atteggiamenti di autodifesa. Si tratta di un cagnolino che se viziato ed educato male tende alla prepotenza e alla gelosia. Il carattere dello spitz nano si definisce prevalentemente nei suoi primi 15 giorni di vita, per questo motivo è importantissimo che riceva molti stimoli dalla madre e da chi lo alleva. Successivamente vanno imposte delle regole, si tratta di un cagnolino molto ricettivo ma anche molto furbo per cui occorre essere dolci ma anche fermi. Per quanto riguarda la manutenzione lo spitz nano è assai gestibile, e spesso viene scelto per gareggiare nei concorsi di bellezza. Ecco le principali indicazioni: Il volpino va spazzolato con attenzione ogni giorno con chiodi di ferro dritti non incurvati, servirà a mantenere il mantello lucido, evitando nodi e mantenendolo pulito; Sono sconsigliati i bagni frequenti, meglio usare uno shampoo a secco e mensilmente un antiparassitario; Periodicamente va effettuata una pulitura della dentatura tramite apposito prodotto o facendosi aiutare dal veterinario. Occorre poi accorciare periodicamente le unghie che tendono ad allungarsi e a incurvarsi. Bisogna portarli a fare almeno una passeggiata quotidiana, in modo da migliorarne la mobilità. Per quanto riguarda l’alimentazione, è consigliata una dieta a base di cibo secco (crocchette) che apporti il quantitativo adeguato di nutrienti, va poi aggiunta una piccola porzione di cibo umido, ed è importante mantenere l’idratazione del cagnolino, soprattutto nei mesi estivi. Per portarlo sempre con te! https://amzn.to/3AeQKj3 Quanto costa uno spitz pomeriana nano? Dire quanto costa uno spitz pomeriana nano non è semplicissimo, dipende da pedigree, aspetto e molto altro, i prezzi oscillato dai 500 ai 1300 euro. Consigliamo vivamente di acquistare in un allevamento sicuro e certificato, facendosi aiutare da un esperto o da un veterinario di fiducia che verifichi la genealogia dell’animale, i certificati di salute e le avvenute vaccinazioni alla nascita. Solo così potrai essere certo di conoscere il cucciolo che stai adottando e non rischierai di incorre in patologie e malattie dovute a mancanza di cure o poco rispetto di norme igienico-sanitarie. Pomeriana nano e toy, differenze Spesso ci viene chiesta la differenza tra un pomeriana nano e uno toy. La verità è che negli ultimi anni, con la moda dei cani piccoli i termini per indicarli si sono moltiplicati, creando anche dei veri e propri miti, come in questo caso: lo spitz pomeriana nano è unico, ed è già piccolissimo di suo (lo standard va tra i 18 e i 22 cm di altezza, un cane già piccolissimo a nostro avviso). Per cui non esiste un cane più piccolo, chiamato spitz toy, salvo non abbia problemi di salute come nanismo o altre patologie. A seconda dei Paesi il pomeriana spitz nano viene chiamato “spitz tedesco nano”, “volpino pomeriana” e anche “spitz toy” ma si tratta sempre dello stesso cagnolino. Ora che sai quanto sono carini e di compagnia gli spitz pomeriana nani cosa aspetti? Adottane uno! In vacanza con un Pomerania? Anche in caso volessi portare con te il tuo piccolo Spitz anche quando vai a passare le vacanze, avrai l’imbarazzo della scelta. Sia all’esterno che in Italia ci sono tantissime località attrezzate appositamente per ospitare i nostri piccoli amici. Se per esempio stai pensando di portare il tuo Pomerania in riviera romagnola, sono diversi gli hotel pet friendly a Misano Adriatico, oppure in altre località della zona lido della Romagna.  Cerchi un Cucciolo di Spitz di Pomerania? Contattaci! SCOPRI SU AMAZON Spesso i cani di piccola taglia soffrono delle vibrazioni provocate dal salire e scendere le scale, o saltare su e giù dal divano. Tipico dei cani come Spitz, o soprattutto bassotto, nelle sue varianti di taglia e razza. Questo porta ad una parziale paralisi degli arti posteriori, che può diventare permanente. PETTORINA DI SUPPORTO ARTI POSTERIORI SCOPRI Come avere sempre un bel manto per il nostro Pomerania Se vogliamo mantenere sempre pettinato, morbido e senza nodi il nostro piccolo amico, ci sono diversi accorgimenti per pettinarlo sempre e avere un pelo lucido e pulito. Uno strumento sicuramente utile per rimuovere delicatamente i nodi dal pelo del nostro piccolo Spitz è lo slanatore. Sicuro, versatile e senza pericoli per il nostro amico a quattro zampe. Hai mai provato … Leggi tutto

Recuperare i File persi nello smartphone: EaseUS

Di tanto in tanto i nostri dispositivi digitali ci chiedono di liberare spazio nella memoria interna per migliorare le prestazioni delle applicazioni, scaricare gli aggiornamenti oppure archiviare file multimediali di dimensioni importanti.    Il più delle volte procediamo con una scrematura veloce e cancelliamo lo stretto necessario per far sì che il nuovo programma scaricato trovi spazio per l’installazione. Quando le operazioni di pulizia vengono effettuate frettolosamente, può capitare di eliminare file accidentalmente e non sapere più come ripristinarli.    Se il file desiderato non  si trova più nel cestino, l’unica soluzione per recuperarlo è attraverso un software apposito. Tra le migliori proposte del mercato informatico, c’è EaseUS Data Recovery Wizard. Vediamo di cosa si tratta e come funziona.     Back up e archiviazione dei file   E’ buona abitudine eseguire periodicamente un back up dei documenti su una memoria esterna da tenere sempre a portata di mano. I motivi possono essere numerosi: la memoria del pc, del tablet o del cellulare è piena e abbiamo necessità di spostare i file, stiamo cambiando dispositivo e dobbiamo trasferire il contenuto da un pc all’altro, vogliamo tenere ordinato il nostro archivio digitale.     Gli strumenti che possono aiutarci in questo processo sono molti: hard disk,schede SD, pennette USB,micro card. Una volta salvati i file sul supporto scelto, possiamo eliminarlo dal pc ed essere sicuri di averlo in archivio.   Ma che succede se l’hard disk è danneggiato? Oppure se il computer è sottoposto ad un aggiornamento improvviso prima della nostra operazione di salvataggio? O ancora, se per distrazione premo il pulsante “Elimina” invece che “sposta”?    Prima di cadere nel panico più totale, è bene mettersi alla ricerca di un modo per recuperare i file cancellati. Online sono disponibili tanti programmi adatti a questo uso, alcuni gratuiti e altri a pagamento. Considerando che questi software hanno necessità di accedere a tutti i file sul dispositivo per poter lavorare, è sempre consigliato l’acquisto piuttosto che l’utilizzo di un applicativo gratuito. Questo perchè nella prima soluzione c’è una maggiore sicurezza nel trattamento dei nostri file.    Uno dei programmi a pagamento più utilizzati è EaseUS Data Recovery Wizard.   Come funziona EaseUs Data Recovery Wizard   EaseUS Data Recovery Wizard è la soluzione vincente per recuperare video, immagini, documenti, email, file audio. Tra le tante funzionalità il programma è in grado di:   ripristinare i dati anche dopo la pulizia del cestino; recuperare files da hard disk danneggiati o da dischi formattati; ripristinare dati scomparsi dopo crash del sistema operativo.   E’ semplicissimo da utilizzare: basta scaricare la versione adatta per il proprio sistema operativo, installarla e avviarla. Ricordiamo che il software è disponibile esclusivamente per Windows Windows 10, 8.1,8, 7, Vista, XP e per Windows Server 2016, 2012, 2008, 2003.    Una volta terminata la procedura d’installazione, apri il programma. Seleziona il percorso in cui era collocato il tuo file, ad esempio “libreria”, “desktop”, “disco rigido” etc.  Avvia le funzioni “Quick Scan” o “Deep Scan” e attendi lo svolgimento della ricerca. Al termine dell’analisi, verrà visualizzata una lista dei file eliminati: seleziona quelli di tuo interesse, visualizza l’anteprima e procedi al ripristino.   Sul sito ufficiale di EaseUs puoi trovare anche un utilissimo manuale d’uso e una serie di Faq che possono aiutarli a risolvere le problematiche più comuni.   Il softare a pagamento è disponibile in 3 soluzioni: la più economica Data Recovery Wizard Pro, l’intermedia Data Recovery Wizard Pro + WinPe e la più completa Data Recovery Wizard Technician. In ogni caso si può usufruire di una versione di prova gratuita prima di decidere quale versione acquistare. Chi è EaseUs   L’ azienda informatica proprietaria di questo software indispensabile è la EaseUs, presente sul mercato dal 2004. Da più di un decennio, la società cinese si occupa dell’archiviazione e del back up di dati sia per le aziende che per i privati. Oggi i suoi software recupero dati sono utilizzati da più di 200.000.000 di utenti nel mondo che si affidano a per organizzare e archiviare i propri dati e file.   Avendo una clientela internazionale, l’azienda ha messo a punto un sofisticato sistema di supporto e assistenza al cliente. Ogni paese ha la propria servizio clienti a cui può rivolgersi per ricevere delucidazioni riguardo i prodotti informatici.   

Cosa sono le eSIM?

Hai sentito parlare delle eSim ma non hai ben chiaro di cosa si tratta? Sei capitato nel posto giusto. Le eSIM (embedded-SIM) sono la nuova versione delle vecchie sim card. Possiamo definirle come schede virtuali di nuova generazione. Addio alle sim di plastica da inserire nelle slot dei cellulari, le eSIM avranno le stesse funzionalità di quelle fisiche ma miglioreranno di molto il livello di sicurezza e la durata nel tempo. La sicurezza sarà l’aspetto più innovativo di questa virtual sim. Sarà sempre più facile ritrovare il proprio smartphone smarrito grazie al segnale di  localizzazione che la eSim emetterà, permettendo al gestore di ritrovare prontamente il cellulare, con grande rammarico dei malintenzionati e dei ladri di cellulari. Già da alcuni anni se ne parlava ma  le eSim sembravano un dispositivo futuristico. Ora però il futuro è arrivato e presto saranno a disposizione di tutti. Come funzionano le eSIM? Le schede virtuali hanno la stessa funzione delle sim fisiche, la differenza è che essendo virtuali non servirà nessun supporto fisico per custodire la scheda. Una volta acquistata la eSIM in negozio fisico, avrai a disposizione una carta come quella delle classiche dove sarà riportato un ICCID, ossia il numero seriale che identifica la sim virtuale in maniera univoca, l’NMU che ne certifica il materiale ed infine i codici di sicurezza PIN e PUK. Ma ci sarà una particolarità in più: al suo interno troverai un codice QR da leggere in fase di installazione con un apposito lettore presente tra le impostazioni di rete dello smartphone. La procedura d’installazione partirà automaticamente e al termine del processo la eSIM sarà attiva. Anche la sim virtuale come nelle vecchie schede ha Smartphone compatibili con eSIM  Gli smartphone di nuova generazione avranno incorporata la tecnologia che permetterà di leggere la sim virtuale. Ad oggi però, gli smartphone compatibili con le eSIM sono pochi. Per Apple possiamo includere nell’elenco:, Iphone XS e XS max, Iphone XR e i nuovi Iphone 11. Per quanto riguarda Android, il primo cellulare con eSIM sarà il Motorola Razr. Ma anche Samsung con il suo Galaxy Fold e Google Pixel non resteranno a guardare. Di seguito, una lista di cellulari compatibili: Iphone XS e XS Max Iphone XR (Qualità/Prezzo eccellenti) Iphone 11, 11 Pro e 11 Pro Max Google Pixel 3a e 3a XL Google Pixel 4 e 4XL Samsung Galaxy Fold Motorola Razr (Solo eSIM) Operatori eSIM Italia Il primo operatore ad adottare la eSIM fu Vodafone, che lo scorso anno lanciò sul mercato la nuova card per l’ Apple watch serie 4. In quel caso era possibile abbinare la Esim allo smartwatch, in maniera tale da permettere un collegamento immediato  allo smartphone abilitato con lo stesso numero. Ma per quanto riguarda il lancio vero e proprio delle eSIM per smartphone in Italia, il passo più importante lo fanno sicuramente Tim e  Wind. Alle due grandi compagnie telefoniche va il merito di meriti di commercializzare le prime eSIM per smartphone, anche se inizialmente le unità disponibili saranno una piccola quantità. E’ invece fresca la presa di posizione di Illiad sull’argomento. Il colosso francese delle sim low cost ha fatto sapere dai vertici, che non aderirà al progetto eSim, almeno per il momento. Il binomio Iliad e eSIM non vedrà luce per ora, come precisato anche dall fondatore e vice presidente Xavier Niel che quest’estate durante un incontro su Free (blog specializzato in notizie e aggiornamenti di Iliad) ha chiaramente preso posizione affermando che “Non siamo fan delle eSIM”. Se vuoi approfondire questo argomento puoi farlo qui.   Costo eSIM La eSIM di Tim prima della fine del 2019? Secondo alcuni voci si! Tim ha già fatto sapere quali saranno i costi e le modalità con le quali sarà possibile ottenere le prime schede virtuali. Il prezzo della eSIM di Tim è pari a 15 euro. Per agevolare questa fase di transizione, sarà possibile trasformare la propria sim fisica in una scheda virtuale, smartphone permettendo. Basta recarsi in negozio e la eSim sarà pronta in pochissimi minuti. Per ulteriori informazioni visita il sito di TIM: https://www.tim.it/ 

iphone dual sim? Possibile grazie alle nuove eSim

Il sogno e il miraggio che fino a poco tempo fa sembrava impossibile oggi è diventato plausibile. Far diventare il nostro iPhone Dual sim è finalmente possibile grazie alla nuova tecnologia delle sim virtuali, le eSim. iPhone XS, iPhone XS Max, iPhone XR o modelli successivi possono effettivamente avere due piani cellulare, uno su nano Sim e uno su eSim, attivabili da un codice QR, in un’app dell’operatore telefonico o installando un piano cellulare assegnato. iPhone 11 11 Pro e Pro Max, ed anche iPad Pro 11, Pro 12,9 III generazione, iPad Air III generazione, iPad Settima generazione e iPad mini IV sono altresì convertibili in dual sim grazie alle eSim. Il sistema operativo necessario per far girare le eSim è iOS 12.1 o successive. A partire da iOS 13, è possibile effettuare e ricevere chiamate vocali e FaceTime, oltre a sfruttare il traffico dati e inviare e ricevere messaggi tramite iMessage, SMS e MMS tramite i due numeri di telefono. Per questo scopo viene usata la tecnologia Dual SIM Dual Standby (DSDS), che permette di effettuare e ricevere chiamate da entrambe le schede (fisica e digitale). L’unico limite è che su iPhone può usare una sola rete dati cellulare alla volta. Puoi anche memorizzare più di una eSIM sul tuo iPhone, ma potrai usarne solo una alla volta.

Esim Iliad, cosa dice l’operatore francese in Italia in merito?

A quanto pare la e-sim firmata Iliad non si farà. Questo è quello che trapela dai vertici della società di telefonia mobile francese. A seguito del lancio sperimentale da parte dei gestori Wind e Tim, e la dichiarazione di Vodafone che li pone predisposti a partire dal 2020, sembra che Iliad abbia risposto negativamente alla domanda di esim a marchio proprio. Sembra che Iliad non stia prendendo in considerazione l’opportunità di realizzare SIM virtuali. Non ci sono notizie in merito alla produzione di eSIM in Italia da parte di Iliad, né in Francia si parla di Sim virtuali firmate dal brand Free Mobile. Ulteriore tesi a rafforzare la poca simpatia che ha Iliad nei confronti della nuova tecnologia viene da una dichiarazione di Xavier Niel, fondatore di Iliad, durante un evento in Francia, nella quale manifestava di non essere fan delle esim. Inoltre in Francia già da Giugno 2019 gli altri gestori commercializzano le eSIM, ma non Free Mobile. A differenza di Iliad invece, il marchio Svizzero Salt, di proprietà di Xavier Niel in persona, propone da Giugno 2019 in Svizzera le eSim. In Svizzera però, pesa il mercato di iPhone, che copre oltre il 40% del mercato degli smartphone svizzeri. Dato che i nuovi modelli di Apple supportano le eSim, e la clientela svizzera è molto sensibile a questa nuova tecnologia, questo ha spinto anche Salt a proporla nel loro bouquet di servizi. Cosa ben diversa da altri paesi, come Italia e Francia, dove Iliad non ha nessuna intenzione di introdurre a breve a tecnologia eSIM

Esordienti 2008: Spes Artiglio – Giardinetti III 2008 1-4

I ragazzi di Mister Michelessi si trovano ad affrontare il secondo gruppo al centro sportivo di via Boemondo, in zona Piazza Bologna. La carenza di Portieri, dovuto alle influrenze di stagione e le defezioni, ha portato alla convocazione del portiere del primo gruppo, Suppa. Prima azione pericolosa dei nostri con un tiro di Naccarato mandato in angolo da destra. Nella prima fase le squadre si studiano. L’assenza di riferimenti offensivi rende difficile la finalizzazione per i nostri 12′ pt: Recupero di Ansini che lancia Rossi, la punta rientra e mette al centro, ma la palla non viene raccolta in area. Subito dopo errore della nostra difesa e scambio in area ma il tiro viene mandato in angolo in respinta. 14′ pt.: Subito dopo una punizione dal limite di Iaquinta viene trattenuta dal portiere. Il primo tempo termina con uno 0-0 e poche emozioni per gli infreddoliti presenti. Nei primi minuti del secondo tempo iniziativa solitaria del 20 avversario contrato in area. Segnale che i ragazzi di casa si affacciano verso la nostra metà campo. 24’st.: Palla persa a centrocampo in fase di impostazione. Il numero 88 fa partire un tiro da fuori che SUPPA non arriva a parare. Tiro angolato e 1-0  per la Spes Artiglio. 26′ st.:Calcio D’Angolo di Proietti. Mischia e colpo di testa del capitano Iaquinta che porta il Giardinetti sull’1-1 29′ st: i ragazzi di via dei Ruderi di Torrenova si portano sul 2-1, grazie ad un tiro da fuori di Rossi dopo mischia a centrocampo. 31′ st.: tiro da fuori di Iaquinta parato dal portiere avversario. 33′ st.: azione di contropiede, Naccarato vince un contrasto e Mastropietro in anticipo sul portiete mette su 3-1 in mezza scivolata. La squadra di Michelessi nel secondo trmpo controlla il gioco senza che Artiglio possa rendersi pericoloso. 37′ st.: Azione solitaria di Mastropietro. Salta due avversari ma il diagonale da destra finisce a lato. 39′ st.: su un fallo dubbio fischiato a Iaquinta il numero 20 avversario effettua un tiro potente, deviato, ma Suppa con uno scatto di reni manda in angolo. Il SECONDO TEMPO termina sul risultato di 3-1 per gli ospiti. Inizio del terzo tempo con Melelli che imbecca Naccarato ma il tiro viene smorzato rimanendo fra le braccia del portiere. 43′: Una Punizione dal limite di Naccarato  finisce fuori. 47′: azione sulla fascia di Proietti, passaggio filtrante per Naccarato che si coordina e beffa il portiere con  un pallonetto, fissando il risultato sul 4-1. Sul finire della prima parte del terzo tempo Suppa incerto non trattiene su un corner ma la difesa sventa. 52′: palla persa nella tre quarti campo del Giardinetti, tiro avversario parato da Suppa. Sulla ribattuta la difesa recupera. 55′: Iniziativa solitaria di Melelli sulla fascia sinistra, ma sul passaggio Rossi non conclude. La partita termina con il risultato di 1-4 per i ragazzi di Mister Michelessi. Dopo un primo tempo molto combattuto, il Giardinetti si è imposto grazie alla qualità del gruppo e alla velocità sulle fasce laterali, senza avere mai grossi pericoli dalle parti di Suppa. Marcatori: 26′ Iaquinta, 29′ Rossi, 33′ Mastropietro, 47′ Naccarato.

GDM: uno sport o uno stile di vita

GDM la nuova disciplina sportiva che sta spopolando in tutta Italia.  La GDM, Ginnastica Dinamica Militare, è stata ufficialmente riconosciuta uno sport dal CONI appena 4 anni fa e già in tutta Italia si contano più di 200 strutture dove poterla praticare. Questo sport nato da poco tempo sta letteralmente conquistando tutti dai più giovani ai più anziani. Una disciplina sportiva anticonvenzionale e che è diversa da qualsiasi cosa abbiamo visto fino ad ora. Ma come considerarla? Uno sport oppure uno stile di vita? In questo articolo scopriremo meglio di cosa si tratta. Ginnastica Dinamica Militare, di che si tratta? https://www.facebook.com/Ginnasticadinamicamilitareita/videos/733582983765129/ La Ginnastica Dinamica Militare è una disciplina sportiva nata per allenare il proprio corpo senza utilizzare meccanismi, marchingegni o strumentazione di alcun tipo per aumentare peso e muscolatura. Il tutto avviene naturalmente e con l’esercizio fisico costante e questo non è opinabile anzi è il primo principio base di questo sport.  La GDM nasce nel 1978 come uno sport e una linea di allenamento unicamente da proporre ad atleti che avessero bisogno di potenziare le proprie prestazioni personali. Questo tipo di allenamento nasce traendo ispirazione dagli allenamenti creati per allenare i militari. Per molti anni è stata perciò nascosta al mondo e relegata a queste due categorie di persone. Solo 4 anni fa finalmente si è deciso di aprire questa disciplina a tutti, questo perché si è scelto di adattare questo sport e renderlo fruibile a tutte le persone interessate. I benefici che si possono trarre dalla GDM sono moltissimi, vediamo alcuni: Ci permette di rientrare in contatto con il nostro corpo e di superare i nostri limiti. Si fatica e molto durante questa attività sportiva ma non si usano aiuti esterni. Ogni obiettivo si raggiunge unicamente con le proprie forze e questo aumenta sicuramente l’autostima e il benessere psichico di una persona. Si fa gruppo. Questo sport nacque anche per legare i militari tra loro, ogni membro di uno squadrone doveva necessariamente legare con tutti. Il risultato finale di una gara di GDM si raggiunge solamente se tutti i membri del gruppo portano a compimento gli esercizi. Non esiste il singolo o l’individuo esiste un gruppo di persone. Se si vince si vince tutti, se si perde si perde tutti insieme. Questo perché se una persona è più lenta rispetto ad un’altra in automatico facendo parte dello stesso team tutto il team andrà a subire la penalità. Ciò stimola ogni persona a dare il meglio di te. Non c’è confort neanche da parte degli istruttori che non spronano ma danno “ordini” per favorire l’abbandono della sedentarietà e riprendere uno stile di vita attivo. Si lavora utilizzando una tipologia di abbigliamento ben precisa e soprattutto a piedi nudi. Questo favorisce l’equilibrio, la postura e la circolazione sanguinea.  A beneficiarne perciò non sarà soltanto il nostro corpo ma anche la nostra mente che si rafforzerà e si aprirà maggiormente al mondo esterno. L’attività stimolata dalla Ginnastica Dinamica Militare è l’attivazione delle catene cinetiche del corpo, trasmettendo l’allenamento a tutto il corpo, che migliora quindi a livello funzionale, con benefici alla postura e alle prestazioni. Storia degli allenamenti militari sportivi Da sempre i militari eseguono particolari sport e prove fisiche. Questo li prepara ad ogni evenienza e li rafforza mentalmente. Da sempre gli sport militari sono di forte ispirazione per le discipline che vengono poi proposte. Alcuni di questi sono il GDM, il Croosfit, Military Training e il Bootcamp. Sport particolari e non molto conosciuti ma che formano una persona nel fisico e nel carattere. GDM Italia, dove si trova? Se vogliamo trovare un corso di GDM non dobbiamo far altro che rivolgerci al sito principale di questo sport e trovare il centro più vicino a noi. Sicuramente siamo più fortunati se abitiamo al Nord d’Italia dove questo sport è nato. La base operativa della GDM Italiana è a Brescia, a via Cavour 54, in pieno centro, ma l’attività nazionale consta di centinaia di punti di allenamento, soprattutto nelle palestre degli istituti scolastici, da Varese fino ad Ascoli Piceno, con attività concentrata principalmente nel Nord Italia, ma si sta espandendo a tutta la penisola. GDM Shop, acquistare uno status Come abbiamo anticipato qualche riga sopra abbiamo la possibilità di acquistare uno status ossia l’abbigliamento ufficiale di questa disciplina. In questo modo potremo praticarla più comodamente e senza interferenze. GDM ha realizzato una linea di abbigliamento per uomini e donne che vogliono praticare questo sport e hanno scelto di prendere l’impegno con la massima serietà. GDM Italiana abbigliamento I capi d’abbigliamento firmati da Ginnastica Dinamica Militare Italiana sono disponibili attraverso l’Amazon Shop della società bresciana, disponibile a questo link. Scopri tutti i capi ispirati ad atleti del passato, vesti la filosofia di allenamento, respira GDMI.  

Macchine da caffè automatiche: acquisto o comodato d’uso?

Negli ultimi anni abbiamo abbandonato la classica Moka per passare alle macchine da caffè automatiche.   Il vantaggio è stato quello di portare dentro casa il “caffè da bar”. Queste macchinette hanno assunto nel tempo una forma sempre più compatta in modo tale da occupare poco spazio.   Lo hanno capito i venditori, i produttori di caffè e lo hanno capito anche i fornitori di distributori automatici che offrono soluzioni a noleggio o in comodato d’uso.   La domanda che molti fanno è questa: se conviene più acquistare una macchina da caffè o prenderla in comodato d’uso presso un fornitore? Per chi è più adatta l’una o l’altra soluzione?   Abbiamo chiesto un parere imparziale a primaservice.it che opera in questo settore da diversi anni, un parere su questo argomento. Ecco alcune informazioni per poter fare una scelta ragionata   Cosa valutare quando si desidera una macchinetta automatica di caffè Prima di fare una scelta occorre fare alcune valutazioni che vi riportiamo qui di seguito Acquisto L’acquisto di una macchina ha il vantaggio di non renderti soggetto a vincoli. La macchina è tua e non sei soggetto ad una quantità di cialde o capsule da acquistare.   Però ci sono anche svantaggi, ad esempio se la macchinetta ti da problemi dovrai combattere con la garanzia, dovrai andare dal negoziante che te l’ha venduta etc. La manutenzione e pulizia dovrai farla direttamente tu.   Comodato d’uso gratuito Prendere una macchina da caffè in comodato d’uso presenta dei notevoli vantaggi, sopratutto per le famiglie numerose e per gli uffici.   Innanzi tutto è gratuito e non devi acquistare la macchina. Eventuali malfunzionamenti o problemi vengono risolti dall’azienda fornitrice e senza nessun costo per te. Pulizia e manutenzione sempre a carico dell’azienda.   L’unico vincolo che hai è che sei soggetto all’acquisto di una quantità stabilita di cialde o capsule, ma d’altra parte è normale che sia così.   Conclusioni Per concludere il comodato d’uso è conveniente in caso di famiglie numerose e di aziende che consumano una buona quantità di caffè. Quando una macchina da caffè lavora molto si possono presentare problemi dovuti all’usura e potresti doverla ricomprare molto spesso. Mentre con il comodato d’uso questo problema viene azzerato perché la riparazione o la sostituzione del prodotto è a carico dall’azienda.          

CHIAMA ORA