Colichette del neonato, come risolvere?

E’ una gioia immensa diventare genitori, anche se tra il primo e il secondo mese di vita, quando il bambino comincia a far funzionare l’apparato digerente, è colpito dal fenomeno delle colichette, che lo fa piangere e dimenarsi con dolori al pancino. Si tratta di un fenomeno sempre normale, non grave, che colpisce tutti i bambini dopo i primi giorni di vita e in genere si risolve entro 1-2 mesi, e si protrae in genere solo sei si hanno altri problemi, come ad esempio il reflusso, o difficoltà di digestione. In genere le colichette si manifestano per lo più la sera, quando si avvicina la fine della giornata. Ovviamente in genere questo causa ansia nei genitori, che invece dovrebbero affrontare con calma questi momenti di trauma breve per il piccolo. Ma Cosa sono le colichette dei neonati? Si tratta in effetti di contrazioni involontarie della parete intestinale, che causano i doloretti al bambino. In realtà si manifestano maggiormente di sera perché ad ogni poppata il neonato accumula piccole quantità di aria nella pancia, che ristagnano e la sera sono maggiori perché siamo alla fine di tutti i pasti della giornata. In genere le coliche gassose si manifestano fin dalla terza settimana dalla nascita, e il neonato in genere lo segnala con un pianto rotto e disperato, con i pugni serrati e se vediamo i segnali del corpo spesso il piccolo contrae la pancia e il corpo in generale. In genere il neonato comincia a piangere in maniera acuta, contorcendosi, e si irrigidisce, sforzandosi di emettere gas e fare la cacca, provando un sollievo momentaneo e passeggero. Il fenomeno delle colichette è molto diffuso e l’intensità è variabile da neonato a neonato. In genere si risolvono scomparendo del tutto nel primo trimestre di vita, dando sollievo al neonato ma soprattutto ai genitori, che tornano a dormire in maniera normale, o meglio in maniera quasi normale. Ci sono diverse teorie sulle colichette neonatali, la prima afferma che i piccoli sono soggetti a dolori addominali. Come detto sopra la causa sono gli accumuli d’aria nell’intestino, e ci vuole soltanto molta pazienza affinché passi, ad esempio aiutandoli ad espellere l’aria per bocca(attraverso il ruttino) o aspettando che produca normalmente gas dal sederino. Altri motivi che possono causare le colichette sono l’intolleranza al lattosio, fermentazione di latte nella pancia, problemi del neonato con lo zucchero contenuto nel latte, eventuali fenomeni allergici causati dai cibi assunti dalla mamma, accumulo d’aria attraverso la poppata, flora batterica alterata, fumo passivo e ansia trasmessa da mamma e papà. Un’altra teoria invece afferma che le colichette addominali dei neonati non esistono, ma il male al pancino è il fattore scatenante di un problema nativamente diverso. Qualche studio effettuato infatti ha rilevato che i dolori sono presenti anche senza aria nella pancia, oppure che non avessero dolori anche avendo molta aria accumulata. Nei paesi in via di sviluppo inoltre il fenomeno delle colichette è molto più sporadico che in occidente e nei paesi più industrializzati. Questo è dovuto anche all’usanza della fasciatura del bambino tenuto stretto al corpo della mamma, cosa molto diffusa ad esempio nei paesi africani. La fasciatura replica la pace e la tranquillità che il piccolo ha vissuto nella pancia, e tranquillizza il neonato evitando di fatto le colichette. Inoltre il movimento del corpo con il bambino fasciato al corpo della madre, permette di cullare il piccolo facendolo sentire a suo agio, protetto e al caldo. Il fatto di usare spesso culle, lettini, carrozzine, accumula tensione nel neonato, soggetto a piccoli sbalzi di temperatura in posizioni rigide, e quindi scarica le tensioni sulla pancia causando le colichette. Ma cosa fare quando il nostro piccolo ha le colichette? Un modo di calmanre le colichette ed il pianto è massaggiare il piccolo sulla pancia, possibilmente in situazioni di luce fioca e rumori tenui. Anche la fasciatura come detto sopra, ricreando l’ambiente dei nove mesi prima della nascita trasmette protezione e pace al neonato, in modo che le sue ansie e tensioni possano attenuarsi. Un’altra pratica utile è sussurrare dolci parole al piccolo nelle attività quotidiane, e usare il tatto per coccolarlo, in modo che vengono trasmessi segnali di pace e positivi, e il piccolo si sentirà a suo agio ricevendo calma e pace. Il cullare il neonato è sempre una soluzione alle colichette, con un movimento avanti e indietro, replicando di fatto il movimento che il piccolo riceveva nella pancia prima di nascere. Il rumore di un ventilatore inoltre o di un phon tenue ricrea l’ambiente della gravidanza, con rumori ovattati che calmano il bambino e lo distendono. E tu, stai passando il periodo delle colichette? O se l’hai già superato, come hai affrontato questo momento ?

Baffo a Manubrio: Fascino Vintage di nuovo attuale

Segno caratteristico del remoto passato, è tornato in auge negli ultimi anni con l’esplosione dei barber shop: è il vintage e apprezzato baffo a manubrio. Si tratta di uno stile di baffi tra i più amati sia da hipster e amatori. Come si ottiene un baffo a manubrio? L’occorrente per poter realizzare un baffo a manubrio il più possibile perfetto è il necessaire del perfetto barbiere: Forbici ben affilate, pettine a denti stretti, cera per baffi, un rasoio che abbia regolatori di precisione. Nella prima fase, quella della crescita, bisogna aspettare il tempo necessario possibile affinché il nostro baffo sia abbastanza lungo da poter essere acconciato e modellato, quindi servono almeno due mesi, o la risposta esatta è “dipende”. Sì, dipende da quanto cresce la tua barba e i tuoi baffi. Per la precisione, è possibile rasarsi ma lasciare intoccata l’area del baffo appunto, da sotto al naso fino all’estremità degli angoli della bocca. Nel frattempo, durante l’attesa della crescita, è necessario accompagnare il verso dei baffi nella direzione desiderata, quindi dall’interno verso l’esterno, utilizzando il pettine a denti stretti di cui ci siamo muniti precedentemente. In questo modo i baffi crescendo andranno nella direzione corretta e si educheranno per essere infine modellati in modo di poter dare il magnifico effetto a manubrio che ci piace tanto. Sicuramente è un’operazione di pazienza, non bisogna essere frettolosi, e l’attesa ci regalerà il migliore dei risultati. Con la cura di pettine e cera, i baffi raggiungeranno la direzione che vogliamo. La cera infatti oltre a nutrire i baffi e la pelle sottostante, dona un volume corposo ai baffi stessi, e ci aiuta a dare la forma desiderata. Quando la lunghezza sarà adeguata, basterà modellarli e metterli in ordine per dare la forma definitiva. Quindi in quel momento entrano in gioco il rasoio e le forbici da parrucchiere, sfoltendo il giusto e dando ai baffi la direzione e la forma a manubrio. I Baffi a questo punto si possono accorciare, una sfoltita non fa male, rende il tutto più ordinato, l’importante è mantenere il ricciolo ai lati della bocca, in modo di mantenere il manubrio del nostro baffo. La costanza di sfoltimento, grazie al rasoio di precisione, ci permette di mantenere il baffo a manubrio sempre ordinato e voluminoso e pulito. Il Baffo a manubrio è un accessorio vintage che ci dona originalità e una fisionomia del viso eccentrica, anche se a livello di appeal non è molto amato dalle donne, che lo ritengono un po’ retrò. Ma sicuramente diverrà un tratto caratteristico del nostro volto. E a te piace il baffo a manubrio?

Un fine settimana in Turchia: alla scoperta di Ankara

Se Istanbul è la città più moderna, vivace e intrigante della Turchia, la capitale nazionale Ankara vale anch’essa una visita. La città si trova al centro del Paese proprio per essere facilmente raggiungibile da ogni regione ed è circondata da steppe e da colline aride il che rende il suo clima severo – freddissimo in inverno, caldo secco in estate e piovoso nelle stagioni di mezzo. Perché dunque trascorrere del tempo in questa città lontana e difficile? Perché Ankara nasconde meraviglie che in pochi conoscono ed è sempre un’emozione scoprirle con occhi diversi. Due giorni basteranno? Se riuscite a organizzare il vostro weekend in modo mirato sì, certamente. Eccovi qui di seguito qualche suggerimento, tratto dal sito specializzato in viaggi nel vecchio Continente “Viaggi in Europa”! Sabato: un percorso sulle vie antiche Approfittate del vostro arrivo, il venerdì sera, per scoprire innanzi tutto le vere tradizioni turche del posto. Quelle che magari a Istanbul sono un po’ inquinate dalla vicinanza europea. Un vero tè turco preso in uno di quei bar dove si può anche fumare il narghilè, un ristorante che offra danze tradizionali, un mercato. Sarà poi il sabato mattina il giorno da dedicare alle gite. E vi consigliamo di iniziare dalle rovine antiche, quasi tutte risalenti all’epoca della Conquista Romana. Le Terme di Caracalla, nel quartiere di Ulus, sorgono in uno slargo che probabilmente serviva alle attività sportive; l’impianto termale ancora visibile risale al III secolo dopo Cristo. Non lontano dalle terme potrete ammirare le rovine del Tempio di Augusto e la Colonna di Giuliano. Per conoscere anche la civiltà antica turca, vi suggeriamo una visita al Museo della Civiltà Anatolica dove sono raccolti oggetti di uso quotidiano e religioso dalla preistoria fino all’era preromana. L’edificio stesso in cui ha sede il museo è una costruzione medievale recuperata nel tempo e ricca delle tipiche decorazioni orientali. La sera, prima di andare a letto, provate la movida cittadina nel quartiere di Tunali tra ristoranti, caffè orientali e discoteche. Domenica: alla scoperta del centro storico La domenica dedicatevi al centro cittadino, alla città moderna e alle sue bellezze non solo architettoniche. Da visitare assolutamente ad Ankara il quartiere medievale – rimasto praticamente uguale – di Altindag, per passeggiare tra le viuzze di pietra e i mercatini rionali. Tra i monumenti religiosi il più bello è la moschea di Kocatepe, un trionfo di marmo bianco con quattro altissimi minareti e un piazzale enorme a fare da ingresso. Il grande mausoleo di Anitkabir è dedicato all’eroe turco Ataturk ed è una costruzione immensa che contiene, al proprio interno, ben dieci torri sormontate da tetti a piramide che rappresentano i dieci ideali su cui si basa lo stato turco. Se volete fare una pausa, andate a passeggiare in uno dei tanti bellissimi parchi della città oppure fate shopping tra le vetrine di Kizilay. Infine, prima che termini la vostra vacanza, salite alla collina del Castello da cui si ammira il panorama della città dall’alto. Oppure, per lo stesso motivo, salite in cima alla torre Atakule. Ammirate, in alternativa, i due palazzi del Parlamento, l’elegante Palazzo Tekel e quello del Museo d’Arte e di Scultura.    

Quali sono gli orologi di lusso più costosi?

Un orologio sembra un oggetto superato, di questi tempi. Ormai il cellulare fa tutto, incluso comunicarci l’ora, e portare il tempo al polso è quasi passato di moda. Eppure nel corso dell’ultimo secolo l’orologio di lusso ha assunto un significato diverso. Non è più solo un elemento utile alla vita quotidiana ma un simbolo, un messaggio ben preciso. L’orologio da polso dice a tutti, con la sua sola forma e colore e funzione, se siamo dei tipi sportivi, maniacali, eleganti o stravaganti. Dice se siamo amanti del lusso e se possiamo permettercelo. Gli orologi da polso di lusso, i più costosi, sono ancora una scelta da indossare … al di là del miglior cellulare al mondo. Si vede da cosa portate al polso quel che valete. Ma come decidere tra tanti fantastici orologi quello più bello, e più costoso, in assoluto? I sei orologi più costosi in assoluto   Cominciando dal più “povero”, dobbiamo mettere in fondo alla lista Audemars Piguet Royal Oaks – Grande Complication viene stimato a 863.000 Euro . Ma se pensate che “complicazione” in questo caso significa pezzo, o caratteristica, capirete perché è un super lusso di gran qualità. Centinaia di piccoli dettagli curati a mano uno per uno ne fanno un orologio davvero perfetto. Franck Muller Aeternitas Mega, al “modico” prezzo di 2.100.000 Euro non arriva nemmeno lui  a salire sul podio degli orologi di lusso più costosi, almeno per l’anno 2019. Composto da più di 1400 pezzi e con uno zaffiro inserito nel quadrante, questo orologio massiccio si presenta con una disposizione dei numeri artisticamente alternativa a completare il quadro. Patek Philippe 5004 T (3.470.00 Euro) è la versione super lusso della collezione già di lusso Patek Philippe 5004. Quella “T” isolata indica la componente del titanio che rende questo orologio resistente praticamente a tutto e perfetto in ogni dettaglio. Adatto a chi ama gli orologi sportivi e le multifunzionalità legate all’attività fisica. Ma il podio dei tre orologi più costosi al mondo, nella categoria Lusso, spetta a Louis Moinet, Rolex e Breguet. Si sale infatti a 4 milioni tondi tondi per avere uno spettacolare Louis Moinet Metoris. Spettacolare perché il vetro del quadrante è quasi un muro infrangibile e perché dentro la struttura della cassa sono inseriti frammenti di meteoriti. Il materiale rarissimo, quasi impossibile da ottenere, fa schizzare alle stelle il prezzo di un orologio pregiato che già di suo varrebbe moltissimo. Rolex Daytona Paul Newman (15.700.000 Euro) è un cimelio da collezione. Se già la linea Daytona ha un costo di lusso, questo particolare orologio identico a quello regalato a Paul Newman dalla moglie – e con la scritta “Guida con Prudenza” incisa sul quadrante – sbanca certamente anche per la linea un po’ vintage ed elegante. Ma il primo posto assoluto lo detiene il Breguet Grande Complication – Marie Antoinette, con 29.000.000 di Euro di costo. Si tratta di un pezzo antico, “a cipolla” come si usava un tempo, progettato alla fine del XIX secolo sullo schema di un orologiaio francese del Settecento che pare abbia lavorato alla corte di Maria Antonietta. Che ci crediate o no, per chi può averlo, anche questo è in vendita.      

Chi sono le più famose modelle italiane

L’immensa Sophia (Loren) è stata solo la prima dell’era moderna, perché le donne italiane belle lo sono da sempre. In passato hanno fatto perdere la testa ai sovrani di mezza Europa, in tempi recenti agli attori di Hollywood. E non v’è dubbio alcuno che le modelle italiane sono tra le più amate al mondo. La bellezza femminile italiana viene percepita all’estero come una immagine dalle forme piene, generose, ma mai esagerate. La top model anoressica non appartiene all’immaginario che accompagna le nostre star della moda. E gli esempi che hanno fatto la storia lo dimostrano. Oggi le nuove modelle non si accontentano più soltanto di sfilare e fare pubblicità, ma cercano nuovi stimoli nel cinema e specialmente nel web. E soprattutto hanno eliminato lo stereotipo secondo il quale la modella è soltanto “bella e stupida”. Le modelle italiane si impongono anche per la loro splendida intelligenza: vediamo nelle righe successive quali sono le più famose, tratto da un interessante articolo a cura del magazine dedicato a moda e lifestyle “Fashionaut”. Le più belle modelle italiane di sempre La bellezza femminile italiana nel mondo ha dei nomi e cognomi ben precisi. Non sempre si tratta di cittadine italiane al cento per cento, a volte lo sono solo per origine. Ma buon sangue non mente. Come definire altrimenti lo splendore di Isabella Rossellini, nata nel 1952 e divenuta a soli 28 anni stella di Vogue? Carla Bruni (1968) forse si è sempre sentita più francese che italiana, ma il suo dna è sicuramente tricolore! Ha iniziato con le sfilate di moda giovane e ha proseguito con Yves Saint Laurent, Versace e Chanel. Monica Bellucci, nata a Città di Castello nel 1964, è stata la “Sophia Loren” degli anni Novanta. Dolce&Gabbana e Dior sono le marche che la sua bellezza ha esaltato più di altre. Bianca Balti è nata a Lodi nel 1984 e si è guadagnata le pagine di Vogue, Cosmopolitan e perfino Playboy prima di sfilare per le maggiori case di moda.   Le modelle italiane più famosi oggi Miriam Leone, siciliana di Acireale (Catania), è una delle modelle più famose del momento. La sua è una bellezza anomala per una siciliana: capelli rossi, pelle bianca, occhi verdi … ma funziona. Poliedtrica e dinamica, Miriam non si dedica solo alla moda ma anche molto alla recitazione, sia al cinema che in TV. Chiara Baschetti è il volto nuovo della Romagna, nata a Cesena e divenuta famosa nel 2004 con le sue sfilate per Armani, Ferré, Gaultier, Cavalli, Fendi solo per citarne alcuni. Mediterranea ed esile, il suo fascino è regale. Eva Riccobono è un’altra siciliana anomala. Padre palermitano e mamma tedesca, ha ereditato i colori chiari di quest’ultima e una classe innata che usa per sfilare con Ferretti, Trussardi, Dolce&Gabbana e Blumarine. Da tenere d’occhio Mariacarla Boscono, brunetta dall’aria decisa che ha vissuto l’infanzia tra Italia, Africa e America. Sfila da quando aveva 17 anni, principalmente a New York, ed è testimonial di Cavalli, Armani, Givenchy. Sono modelle italiane famose anche Caterina Ravaglia di Ravenna, la pugliese Gemma Surgo, la famosissima moglie di Fedez, Chiara Ferragni, e Gilda Sansone di Pompei, vincitrice di Italia’s Next Top Model.      

Viaggio a sorpresa: come personalizzare il proprio travel experience

Sentire parlare di viaggi ormai è diventata una consuetudine perché è molto facile ed economico scegliere un volo e passare un fine settimana in una città europea. Primavera, estate, inverno o autunno, c’è sempre una destinazione da vedere e un tipo di vacanza da fare. I viaggi, di fatto, sono esperienze da vivere e uno che non deve mancare nella lista delle cose da fare è una vacanza in cui la destinazione rimane segreta fino a poco tempo prima di partire. Conoscere la città pochi giorni prima di partire ed essere totalmente al buio per quanto riguarda l’alloggio e la destinazione è quello che rende, divertenti, speciali e unici i viaggi a sorpresa. Di fatto, nel tempo sono aumentate i tipi di vacanze al buio diventando tematiche e legate al periodo stagionale. Quello che non è cambiato, invece, è il fatto che i viaggi a sorpresa più scelti sono quelli in una città europea validi in ogni momento dell’anno. Chi ancora non li ha provati, deve sapere che è come vivere un’avventura perché si restituisce il piacere dell’esplorazione e della sorpresa. Proprio come quando eravamo bambini. Adesso, scopriamo come funziona uno di questi viaggi e come è possibile personalizzarli secondo le preferenze personali. Un viaggio al buio per ognuno di noi Organizzare un viaggio include il fatto di pianificare voli, hotel e trasferimenti nel momento in cui si arriva a destinazione. Nel caso dei viaggi in cui la città di arrivo rimane segreta fino a 48h prima della partenza è necessario acquistare solo il box viaggio e sarà l’agenzia travel a occuparsi di ogni aspetto. Dal volo all’hotel, saranno effettuate le prenotazioni per i migliori orari in cui partire e per trovare una struttura in centro e ben collegata con i mezzi pubblici. In questo modo diventa più semplice spostarsi e visitare le principali attrazioni turistiche. Non solo, durante la prenotazione è possibile impostare delle preferenze in modo da impostare il viaggio secondo le proprie esigenze. 1. Scartare le città già visitate La prima domanda che sorge nel momento in cui si prenota una vacanza a sorpresa è il fatto che alcune città siano già state visitate nel corso degli anni. In questo caso che cosa si può fare? Fortunatamente, durante la prenotazione è possibile scartare le città in cui non si vuole andare. Questo vantaggio permette di escludere alcuni luoghi già visitati in passato. 2. Scegliere il tipo di alloggio Un altro elemento che influenza un viaggio a sorpresa è il seguente: come sono gli alloggi scelti per la vacanza? Hotel e alberghi sono scelti in base alle recensioni lasciate sui principali portali legati al turismo e le liste delle strutture sono aggiornate periodicamente. Inoltre, chi sceglie questa formula per la propria vacanza può scegliere anche delle strutture di categoria superiore durante la prenotazione e alloggiare in hotel con minimo da quattro stelle. Chi ama viaggiare low cost può anche scegliere gli alloggi condivisi e conoscere altri viaggiatori in ostelli e B&B. Questa scelta è perfetta per chi ama l’avventura. 3. Destinazioni dal Nord al Sud Europa Quali città è possibile visitare in un viaggio a sorpresa? Le potenziali destinazioni sono le principali città europee, come Londra, Parigi, Berlino e Copenhagen. Oltre alle capitali, ci sono anche decine di altre città minori che vale la pena visitare, come Oporto, Edimburgo, Bordeaux, Cracovia, Glasgow, Valencia, Santander e Monaco di baviera. 4. Colazione e assicurazione di viaggio Scioperi e cancellazioni? Non c’è motivo di preoccuparsi perché è possibile aggiungere l’assicurazione di viaggio per coprire eventuali imprevisti inattesi. È sempre più frequente che per una vacanza si scelga di aggiungere un’assicurazione perché un imprevisto improvviso potrebbe far cambiare i piani totalmente. Infine, l’ultima elemento che rende personalizzabile un viaggio a sorpresa è la possibilità di aggiungere la colazione extra al proprio viaggio. Chi ama mangiare di primo mattino potrà trovare una colazione abbondante negli hotel in cui alloggia e potrà iniziare la giornata con tanta energia.    

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