Surriscaldamento pc portatile: cause, rimedi e consigli utili

Il surriscaldamento dei PC portatili è un problema diffuso che può compromettere le prestazioni e la durata dei dispositivi. Ci sono diverse cause che contribuiscono al surriscaldamento dei laptop, e capirle è essenziale per prevenire tali situazioni scomode e dannose. Uno dei principali fattori che portano al surriscaldamento è il design compatto dei moderni PC portatili. La dimensione ridotta spesso impedisce una corretta dissipazione del calore generato dai componenti interni come la CPU, la GPU e l’unità di alimentazione. La mancanza di spazio per un sistema di raffreddamento efficiente può causare un accumulo di calore all’interno del laptop. Un’altra causa comune è l’ostruzione delle prese d’aria e delle ventole del dispositivo. Nel corso del tempo, polvere, peli di animali domestici e altri detriti possono accumularsi nelle fessure del laptop, bloccando il flusso d’aria e riducendo l’efficacia del sistema di raffreddamento. Ciò comporta un aumento della temperatura interna e una maggiore probabilità di surriscaldamento. L’uso intensivo del laptop, come l’esecuzione di applicazioni e giochi pesanti, può anche contribuire al surriscaldamento. Quando i componenti interni lavorano a pieno regime, generano più calore del normale e richiedono una maggiore dissipazione termica. Senza un sistema di raffreddamento adeguato, la temperatura può salire rapidamente, causando problemi di surriscaldamento. Infine, è importante considerare l’età e l’usura del laptop. Nel corso del tempo, la pasta termica, che aiuta a condurre il calore tra la CPU e il dissipatore di calore, può deteriorarsi. Questo può ridurre l’efficienza del sistema di raffreddamento e contribuire al surriscaldamento. Comprendere queste cause del surriscaldamento dei PC portatili è fondamentale per adottare misure preventive efficaci. La pulizia regolare delle prese d’aria e delle ventole, l’uso di basi di raffreddamento, la limitazione dell’uso intensivo del laptop e la sostituzione periodica della pasta termica possono contribuire a mantenere la temperatura del laptop entro limiti accettabili e a prevenire il surriscaldamento. Capire se il PC si surriscalda può essere importante per prevenire danni al sistema e garantire un funzionamento ottimale del dispositivo. Ecco alcuni segnali da tenere d’occhio per identificare il surriscaldamento del PC: Ventole rumorose: se si sente un rumore insolitamente forte provenire dal laptop, potrebbe indicare che le ventole interne stanno lavorando duramente per raffreddare il sistema. Questo può essere un segno di surriscaldamento. Prestazioni lente: se il PC diventa notevolmente più lento rispetto al solito, potrebbe essere dovuto al surriscaldamento. Le alte temperature possono influire sulle prestazioni complessive del dispositivo, causando rallentamenti durante le operazioni. Riscaldamento del laptop: toccando la superficie del laptop, se si sente un calore eccessivo, è probabile che il PC si stia surriscaldando. Prestare attenzione soprattutto alle aree vicino alle prese d’aria e alle ventole. Schermate blu o riavvii improvvisi: se il PC mostra schermate blu (BSOD) o si riavvia in modo improvviso durante l’utilizzo, potrebbe essere causato dal surriscaldamento. Questi eventi si verificano quando il sistema si protegge spegnendosi per prevenire danni dovuti alle alte temperature. Blocco del sistema: se il laptop si blocca o si spegne improvvisamente senza alcun segnale di avviso, potrebbe essere un segno di surriscaldamento grave. In queste situazioni, è importante controllare la temperatura del PC e adottare le misure necessarie per evitare ulteriori danni. Ventole non funzionanti: se le ventole del laptop non girano o funzionano in modo irregolare, potrebbe esserci un problema con il sistema di raffreddamento. Le ventole sono progettate per dissipare il calore, quindi se non funzionano correttamente, il rischio di surriscaldamento aumenta. Se si notano uno o più di questi segnali, è consigliabile intervenire per evitare che il PC si surriscaldi ulteriormente. Ciò potrebbe includere la pulizia delle prese d’aria e delle ventole, l’uso di una base di raffreddamento o l’ottimizzazione delle impostazioni di potenza del laptop. In caso di surriscaldamento persistente, potrebbe essere necessario consultare un tecnico specializzato per una valutazione e una soluzione più approfondite. Quando il PC si surriscalda, possono verificarsi diversi problemi che influiscono sulle prestazioni e sulla durata del dispositivo. Di seguito sono riportati alcuni degli effetti che possono verificarsi a causa del surriscaldamento, senza utilizzare un elenco: Innanzitutto, le alte temperature possono causare un rallentamento generale del sistema. Il processore (CPU) e la scheda grafica (GPU) sono progettati per funzionare a temperature specifiche, ma quando superano questi limiti, il loro rendimento diminuisce. Ciò si traduce in un’esperienza informatica più lenta, con applicazioni che richiedono più tempo per aprirsi e operazioni che richiedono più tempo per essere completate. Oltre alle prestazioni ridotte, il surriscaldamento può causare il blocco o il riavvio improvviso del PC. Quando le temperature interne raggiungono livelli critici, il sistema può attivare meccanismi di protezione per evitare danni permanenti. Questo può comportare lo spegnimento improvviso del computer o la visualizzazione di schermate blu (BSOD), noto anche come “schermo della morte”. Tali interruzioni possono causare la perdita di dati non salvati e interrompere il flusso di lavoro. In alcuni casi, il surriscaldamento prolungato può danneggiare irreparabilmente i componenti interni del PC. Le alte temperature possono causare la fusione dei componenti elettronici, come la scheda madre, la CPU o la GPU. Questi danni richiedono solitamente costose riparazioni o la sostituzione delle parti danneggiate. Un’altra conseguenza del surriscaldamento è la diminuzione della durata della batteria del laptop. Quando il sistema è costantemente sotto sforzo a causa delle temperature elevate, la batteria si scarica più rapidamente, riducendo l’autonomia complessiva del dispositivo. Infine, il surriscaldamento può influire negativamente sul comfort dell’utente. La superficie del laptop può diventare molto calda al tatto, rendendo l’uso prolungato scomodo o addirittura doloroso. Questo può limitare la capacità di utilizzare il laptop sulle gambe o su superfici morbide. In conclusione, il surriscaldamento del PC porta a una serie di conseguenze indesiderate, tra cui prestazioni ridotte, blocco o riavvio improvviso, danni ai componenti interni, diminuzione dell’autonomia della batteria e disagio per l’utente. È importante prendere misure preventive e intervenire tempestivamente per evitare che il surriscaldamento si verifichi e ridurre il rischio di danni al computer. Per evitare il surriscaldamento del PC portatile, sono disponibili diverse misure preventive che possono essere adottate. Di seguito sono riportate alcune strategie utili: Assicurarsi che il … Leggi tutto

Occhiali anti luce blu: guida alla scelta degli occhiali per chi usa il PC per lungo tempo

La pandemia da COVID-19 ha aumentato in noi la necessità di comunicare attraverso dispositivi come smartphone, PC e Tablet. Io non sono stato da meno, anzi, lavorando al pc dal 1998 già di mio usavo il pc a lungo, fino a quando non è diventata la mia attività primaria, dalla quale ho intensificato ulteriormente ad arrivare fino a 8-9 ore d’uso giornaliero del PC, a cui si è andato ad aggiungere il cazzeggio da smartphone. Sotto pandemia l’uso del pc è diventato una mia estensione, e anche per molti di noi, per cui alla fine insieme all’età che avanzava la vista ha cominciato ad affaticarsi. Si è resa necessaria una visita Ottica, e alla fine ho scoperto che avevo perso un po di vista a causa dell’eccesso di ore al PC. L’ottico che mi ha visitato mi ha consigliato delle lenti “azzurrate”, tecnicamente si definiscono come lenti anti luce blu, che permettono anche di neutralizzare quella luce riflessa dagli schermi del PC che affaticano i nostri occhi. Sono quindi ideali per chi lavora tanto davanti ad uno schermo, qualsiasi esso sia. Ecco alcune caratteristiche comuni degli occhiali per computer: Filtro della luce blu: Gli occhiali per computer spesso includono un filtro della luce blu, che riduce l’esposizione alla luce blu emessa dai dispositivi digitali. Questa luce può contribuire all’affaticamento degli occhi e disturbare il ritmo circadiano. Lenti antiriflesso: Le lenti degli occhiali per computer di solito sono trattate con un rivestimento antiriflesso. Questo aiuta a ridurre i riflessi causati dalla luce ambientale e dalla luce dello schermo del computer, migliorando la chiarezza visiva. Lenti adattive o a filtro giallo: Alcuni occhiali per computer includono lenti adattive o lenti con un filtro giallo ambrato. Queste lenti possono contribuire a ridurre l’affaticamento degli occhi, migliorando il contrasto e la chiarezza visiva. Prescrizione personalizzata: Se indossi già occhiali correttivi, puoi optare per occhiali per computer con una prescrizione personalizzata, che si adatti alle tue esigenze visive specifiche. Caratteristiche degli occhiali anti luce blu con lenti azzurrate Gli occhiali anti luce blu sono progettati per ridurre l’esposizione alla luce blu emessa da dispositivi digitali come computer, smartphone e tablet. Questi occhiali offrono alcune caratteristiche specifiche per filtrare la luce blu e fornire una protezione aggiuntiva per gli occhi. Ecco le principali caratteristiche degli occhiali anti luce blu: Filtro della luce blu: Gli occhiali anti luce blu includono un filtro che blocca o riduce la quantità di luce blu che raggiunge gli occhi. Questo filtro può essere applicato alle lenti degli occhiali e può variare nella sua efficacia nel bloccare diverse lunghezze d’onda della luce blu. Tonalità gialla o arancione: Le lenti degli occhiali anti luce blu spesso hanno una tonalità gialla o arancione. Questo colore aiuta a filtrare specificamente la luce blu e a ridurne l’impatto sugli occhi. La tonalità può variare da leggera a intensa a seconda delle preferenze personali. Rivestimenti antiriflesso: Gli occhiali anti luce blu possono avere un rivestimento antiriflesso sulle lenti. Questo aiuta a ridurre i riflessi e i bagliori causati dalla luce ambientale o dalla luce dello schermo del computer, migliorando la chiarezza visiva e riducendo l’affaticamento degli occhi. Lenti senza gradazione o personalizzate: Gli occhiali anti luce blu possono essere disponibili sia con lenti senza gradazione (per chi non ha problemi di vista) che con lenti personalizzate per coloro che necessitano di correzione visiva. Le lenti personalizzate possono essere prescritte da un ottico o da un oftalmologo per adattarsi alle tue esigenze visive specifiche. È importante notare che gli occhiali anti luce blu non eliminano completamente la luce blu, ma ne riducono l’esposizione. Se hai necessità di scegliere un paio di occhiali che siano ideali per l’uso prolungato del PC o usi molto lo smartphone, ad esempio sei un grafico digitale, lavori nel gaming(gamer, youtuber, streamer) oppure nel campo del montaggio video digitale professionale, gli occhiali anti luce blu sono la scelta giusta per non affaticarti in maniera importante, ma mantenere sempre la concentrazione per lungo tempo senza andare in difficoltà visiva. I miei consigli sugli occhiali anti luce blu più richiesti e apprezzati Gli occhiali a lenti anti luce blu non fanno male, al contrario, sono progettati per proteggere gli occhi dagli effetti dannosi della luce blu emessa dai dispositivi digitali. La luce blu proveniente da schermi di computer, smartphone e tablet può causare affaticamento degli occhi, disturbi del sonno e potenzialmente danneggiare la retina a lungo termine. Gli occhiali anti luce blu riducono l’esposizione alla luce blu nociva, alleviando il carico di lavoro sugli occhi e aiutando a mantenere una visione confortevole durante l’uso prolungato dei dispositivi digitali. Tuttavia, è importante scegliere occhiali di buona qualità e adatti alle proprie esigenze per ottenere i massimi benefici. L’offerta di occhiali con lenti da PC è molto ampia e variegata, per questo vorrei aiutarti a scegliere i più adatti per te, a seconda di che tipo di professione svolgi. Per questo ho effettuato delle ricerche anche provandone alcuni modelli diversi dai miei, per capire i punti di forza e i punti di debolezza di ciascun modello in modo che tu possa scegliere al meglio. Occhiali da PC Pixel Kura Le lenti di protezione Pixel Lens offrono una riduzione del 41% della luce blu emessa da dispositivi come computer, tablet, smartphone e lampadine a LED. Queste lenti sono state sviluppate per contrastare i sintomi di affaticamento visivo, secchezza oculare, rossore, mal di testa, visione sfocata e insonnia. Garantiscono un comfort maggiore e favoriscono il relax visivo, consentendo di trascorrere più tempo davanti ai monitor senza sentirsi stanchi. I test condotti presso il Dipartimento di Fisica dell’Università di Torino ne hanno confermato l’efficacia, mentre le certificazioni internazionali CE, FDA, SGS e i Laboratori Oftalmici Colts of Florida ne attestano la qualità e la conformità ai rigorosi standard di sicurezza. Materiali utilizzati La montatura unisex è estremamente leggera e presenta un frontale realizzato in TR90, un materiale che combina nylon e fibra di carbonio, noto per la sua leggerezza e la sua adattabilità alla pelle. Le aste della montatura sono … Leggi tutto

Come scegliere il miglior forno elettrico da incasso? Guida Completa all’acquisto

Guida alla scelta di un forno elettrico da incasso E’ arrivato il momento di cambiare il forno, perché il tuo ha deciso di tirare le cuoia? Oppure stai solo valutando un cambio perché il tuo consuma troppo e sono tantissimi anni che l’hai comprato? Dato il cambio dei costi dei consumi elettrici e di gas non ti biasimo. E’ normale, ogni elettrodomestico ha un ciclo vitale e dopo tante ore di utilizzo, dato il consumo, il deperimento tecnologico, il cambio delle classi energetiche e, perché no, anche l’avvento dei nuovi materiali, elementi di design, o semplicemente tecnologie, ti spinge a cercare un nuovo forno elettrico ad incasso. Ma ti starai chiedendo quale scegliere, in un mare magnum di schede prodotto, siti internet e marketplace. Per questo ho creato questa guida, per provare a darti una mano. Siamo pronti? Partiamo! Forno Elettrico da Incasso: uso, descrizione, e funzioni Il forno elettrico ad incasso è un elettrodomestico da cucina la cui funzione è appunto quella di cucinare preparazioni diverse, come dolci o preparazioni salate. La definizione di INCASSO sta proprio nell’inserimento dello stesso forno in modalità uniforme all’interno di una cucina modulare che viene montata appunto a moduli per dare uniformità al design della cucina stessa. Si differenzia quindi in primis dal forno ad installazione libera per la possibilità di uniformarsi essendo installato come incastro dei moduli di design di una cucina. Il forno si posiziona in genere nel punto sotto al piano cottura. Ci sono delle varianti di installazione che pongono il forno all’altezza della nostra vista, per dare più comodità all’uso senza abbassarci in pratica, permettendoci di aprire lo sportello all’altezza delle nostre spalle, in posizione eretta. Dall’essere notoriamente uno strumento elettrico nato per cucinare, ad oggi il forno elettrico da incasso è diventato uno strumento tecnologico dotato di tantissime funzioni più informatizzate, come la temporizzazione ritardata dell’accensione,  le funzioni integrate proprie di un classico forno a microonde, e la possibilità di integrare il forno all’interno del sistema domotico domestico, collegandolo come uno smart tv alla rete wireless di casa. Si può espressamente dire che oggi il forno è uno SMART FORNO! Data questa trasformazione tecnologica nel tempo nella storia dei forni, ad oggi scegliere un forno elettrico da incasso è veramente complesso, e varia in funzione di tantissimi fattori e caratteristiche che cercheremo di descrivere in questa guida. Va da sé che in base a quello che ti serve, alle tue necessità di tempo, familiari e di uso della cucina, la scelta di un forno da incasso deve rispecchiare i tuoi gusti e i tuoi bisogni. Quello che scegli oggi potrebbe cambiare quando vai a cambiare casa, oppure nascono necessità diverse e quindi ogni momento d’acquisto avrà un’opzione diversa per il forno da scegliere. La funzionalità del forno da incasso si differenzia nel tipo di alimentazione tra forno elettrico e forno a gas. In questa guida ci soffermeremo principalmente sulla variante elettrica del forno ad incasso, si tratta anche di un motivo di opportunità di periodo storico, dato l’aumento imminente dei costi dell’alimentazione a gas. Le modalità di cottura del forno sono tante, e vano dal forno a ventola, a vapore combinato, dove le funzionalità del microonde vanno insieme a quelle classiche del forno. Il forno ad incasso in ogni caso ha una camera di cottura analoga al forno ad installazione libera, con i classici binari laterali per l’incastro dei piani utili per contenere contenitori in appoggio per la preparazione dei cibi: contenitori in pyrex, supporti in alluminio e teglie da cucina. La apertura frontale è la stessa di un forno tradizionale, chiusa e fissata con un vetro temperato trasparente o alonato, che permette il monitoraggio dei tempi di cottura e prevede anche un sistema di illuminazione interno. L’apertura è in genere dall’alto in basso, diversa dai frigoriferi o i pensili della cucina, che ribalta lo sportello di circa novanta gradi tirando la maniglia fissata di apertura. Alcune varianti prevedono comunque anche l’apertura laterale in modalità pensile o dispensa. Per mantenere l’isolamento della temperatura interna da quella esterna, il forno da incasso è dotato di guarnizioni che permettono una camera di cottura sempre in temperatura, senza sbalzi che potrebbero alterare le preparazioni e le cotture. Le caratteristiche della porta di apertura permettono inoltre l’isolamento dalla temperatura interna alle persone che possono usarlo ma anche a persone di passaggio come i bambini ad esempio, per evitare scottature e spiacevoli inconvenienti. A seconda dello stile e del design, il pannello frontale del forno può essere dotato di manopole oppure tasti soft touch che permettono la gestione delle principali funzioni del forno. In genere il forno da incasso è completamente slegato dal piano cottura, sebbene alcune tipologie di forno ancora permettono il dialogo con i fuochi di cottura del piano superiore. Le funzioni accensione e spegnimento sono molteplici, alcuni hanno lo spegnimento programmato dal timer mentre in molti casi è necessario l’intervento manuale per spegnere il dispositivo. Il forno elettrico in ogni caso ha bisogno di una alimentazione continuativa attaccato alla corrente elettrica. La temperatura del forno è resa costante dal termostato, e il pannello di funzionamento permette di mantenere aumentare o diminuire l’intensità del calore all’interno della camera di cottura del forno. Le misure dei forni ad incasso, data la caratteristica di modulo specifico di una cucina, hanno misure standard che variano da 45 cm per i modelli compatti, a 60 cm per le versioni tradizionali, e 90 cm per i forni a capienza grande(XXL). La capienza della camera interna invece va da 35 litri per i compatti, 65 litri per i classici, e 80 litri per i modelli XXL.       Quali sono le caratteristiche da valutare? Prestazioni del forno Le prestazioni del forno sono un elemento da valutare con attenzione e sono composte e determinate da elementi diversi. La Tecnologia del forno in primis è l’elemento centrale in fatto di prestazioni. In questa guida ci occupiamo di descrivere gli elementi dei forni elettrici ad incasso, tralasciando i modelli a gas. I forni elettrici da incasso sono i … Leggi tutto

Riparare le gomme di un monopattino elettrico: Come fare e a chi rivolgersi?

Hai bisogno di cambiare le gomme e le camere d’aria del tuo scooter elettrico? Ecco una guida completa sul modo più sicuro ed efficiente per farlo. Uno scooter elettrico offre divertimento, praticità e trasporto tutto in una volta. Se hai bisogno di una riparazione di pneumatici per monopattini elettrici o di aiuto per qualsiasi parte del tuo monopattino, ci sono diverse aziende con tecnici esperti che possono aiutarti. SEMPRE PRONTI PER OGNI EVENIENZA! https://amzn.to/3LzK7yn Prima di qualsiasi riparazione, non dimenticate di spegnere il monopattino e di togliere la chiave dal blocchetto di accensione, inoltre scollegate la batteria se l’avete già messa. Per cambiare un pneumatico, è importante indossare guanti rigidi per non farsi male ai polpastrelli. Sto parlando di qualsiasi manutenzione che non sia legata allo smontaggio del motore o della batteria. Si raccomanda anche di portare con sé una camera d’aria di ricambio e le valvole del pneumatico per poterlo sostituire in caso di foratura per motivi di sicurezza. Per Cambiare un pneumatico anteriore su monopattini Xiaomi, usare una chiave a brugola da 2,5 mm per rimuovere 4 bulloni, allentare l’ultimo in senso antiorario (il lubrificante può aiutare) e rimuovere la ruota dall’alloggiamento. Rimuovere il pneumatico utilizzando guanti di gomma in modo che lo sporco non si attacchi alle mani e metterlo da parte. Sostituire con una nuova camera d’aria, evitando di farla scorrere sul bordo del cerchio. Con il procedimento inverso relativo allo smontaggio della ruota forata è possibile fissare di nuovo i bulloni per completare la riparazione della gomma. Non eccedere con lo stringere troppo, e alla fine del montaggio effettuare il gonfiaggio dello pneumatico. Se per qualsiasi motivo preferisci non affidarti alle riparazioni fai da te ma ad un professionista, devi sapere che se fino a poco tempo fa era difficile trovare un’officina specializzata, ora ne esistono diverse, anche nel centro di Roma. Ammettiamolo. Tutti abbiamo dovuto sopportare gomme sgonfie in un momento o nell’altro. Quella che dovrebbe essere una procedura semplice e tipica, purtroppo può essere una vera spina nel fianco se qualcosa va storto. Il nostro consiglio è di non perdere tempo e di affidarti ad officine specializzate con molta esperienza in materia di pneumatici per monopattini elettrici. Se pensi che il tuo pneumatico abbia bisogno di essere riparato, allora è meglio contattare un professionista che verrà a riparare il tuo monopattino elettrico. Tra i centri Assistenza per Monopattini Elettrici, Electra Roma in zona Balduina e HappyTec Roma sono i migliori fornitori di servizi di assistenza a Roma.  POTREBBE ESSEERE UTILE UN RINNOVO DELLE SOSPENSIONI… DEhttps://amzn.to/3oHOCxI

Quando Sostituire la Batteria di Un Monopattino Elettrico? Consigli di mantenimento e ricarica

Il monopattino elettrico è uno dei mezzi di trasporto più utilizzati nelle grandi città, soprattutto quelle dove è difficile trovare parcheggio, come Roma. Tuttavia, prima di spostarti è sempre meglio caricare la batteria di un monopattino elettrico, perché lungo la strada potresti dover fare una sosta presso una colonnina di ricarica. La domanda è: come si carica la batteria di uno scooter elettrico? Bene, diamo di seguito alcuni suggerimenti che sicuramente torneranno utili. In generale, però, è utile seguire alcune accortezze per evitare che la batteria si scarichi rapidamente e alla lunga si bruci prima del tempo. Ad esempio, la guida su strade sconnesse o con ostacoli richiede uno sforzo notevole da parte dello scooter, che ovviamente consumerà più energia della batteria rispetto a quella che si avrebbe su una strada piana o dritta. Stabilire quanto dura la batteria di uno scooter non è semplice, perché ogni modello ha le sue caratteristiche e particolarità. Per questo motivo è fondamentale leggere sempre con attenzione ciò che è scritto sul libretto di istruzioni, per poter utilizzare al meglio il mezzo senza rischiare di comprometterlo. La batteria è il componente principale di uno scooter, poiché lo fa funzionare e può determinare la sua durata o i possibili problemi legati al suo utilizzo. Si consiglia di avere almeno due batterie a disposizione. Non è difficile capire quando ricaricare lo scooter elettrico, sarà il veicolo stesso a dircelo attraverso il display. Tuttavia, è consigliabile non aspettare che la batteria sia completamente scarica, ma iniziare la ricarica quando l’indicatore mostra il 20%. Ci sono alcune semplici regole da seguire per caricare correttamente lo scooter elettrico e non compromettere la sua longevità. Prima di tutto, è sempre consigliabile ricaricare a freddo. Questo significa che non bisogna mai collegare lo scooter alla presa elettrica subito dopo averlo usato, ma bisogna aspettare almeno 4 ore che si raffreddi. In caso di monopattino elettrico nuovo ad esempio, quando disimballate il vostro scooter elettrico, noterete che richiede una ricarica prima del primo utilizzo. Non è difficile capire quando ricaricare lo scooter elettrico grazie agli indicatori della batteria incorporati. Un’altra cosa da evitare è lasciare la batteria scarica per troppo tempo. Anche se sai che non userai lo scooter elettrico Xiaomi per qualche giorno, è sempre meglio lasciare una carica residua del 50%-60% che esaurirsi completamente. La maggior parte dei produttori raccomandano un 30-50% di carica residua – che, se non viaggiate tutti i giorni e lo caricate al 100%, non lascia molto margine di variazione. Ancora una volta, però, ricaricate ogni volta che ne avete la possibilità – anche se è solo il 5%. A causa di questa alta frequenza, riteniamo che l’esaurimento della batteria di un e-scooter prima della ricarica debba essere evitato a tutti i costi.

Come Modificare un Monopattino Elettrico?

Se possiedi uno scooter elettrico, ci penserai sicuramente due volte se può essere adattato a posteriori, soprattutto aumentandone la velocità per completare i tuoi viaggi in città nel minor tempo possibile! Bene, dovresti sapere che anche in modo molto semplice è possibile apportare modifiche tecniche al tuo scooter elettrico! Con la pandemia dello scorso anno, lo scooter è diventato il mezzo di trasporto principale per migliaia di italiani che hanno rinunciato ai mezzi pubblici o alle loro auto per recarsi in ufficio o fare le commissioni quotidiane. Quindi tutto questo interessa a molte persone, soprattutto quando si tratta di manutenzione e come migliorare la velocità, la potenza e le prestazioni complessive di uno scooter elettrico. Quanto è Facile modificare un Monopattino elettrico? Innanzitutto, va notato che la tecnologia varia da scooter a scooter, ma alcuni suggerimenti per il retrofit di scooter elettrici sono generici e quindi applicabili alle diverse tipologie di prodotti oggi sul mercato. Che deve prima essere menzionato: La sostituzione del motore con uno più potente può migliorare le prestazioni dello scooter senza comprometterne la piena funzionalità. È importante acquistare un motore con la stessa tensione (o leggermente superiore a quella fornita) in termini di potenza, in modo che il prodotto funzioni in modo ottimale, aumentando potenza e velocità; Anche l’aggiunta di una nuova batteria può migliorare le prestazioni dello scooter. Anche in questo caso, devi aver cura di acquistare una batteria compatibile con il modello che ti interessa e installarla secondo le istruzioni o i tutorial presenti sul web; D’altra parte, se sei preoccupato di come modificare uno scooter Ninebot o Xiaomi m365, che sono due dei modelli più popolari e venduti al momento, devi sapere che in questo caso, la modifica del tuo scooter sarà molto più facile e pratico! Questo perché questi modelli possono essere migliorati con modifiche del firmware quando sono collegati all’app corrispondente sul telefono. Quest’ultimo è proprio il sistema che si interfaccia con lo scooter attraverso un telefono cellulare e, se opportunamente modificato, può consentire allo scooter di superare il limite di velocità previsto dal sistema, fino a 25-30km/h. Modificare uno scooter elettrico non è cosa semplice, ed è necessario condurre una ricerca approfondita sui componenti del prodotto per comprendere appieno le possibili conseguenze e impatti della modifica. Scooter modificati, cosa dice la legge? In Italia i monopattini elettrici sono ammessi ad una velocità massima di 30 km/h e possono prevedere la circolazione solo su piste ciclabili, aree pedonali e strade urbane, sempre nei limiti previsti dalla legge. Infatti chi supera il limite sopra indicato può essere multato fino a qualche centinaio di euro, rendendo meno piacevole il viaggio in scooter. Scopri come retrofittare uno scooter elettrico, quali trucchi e meccaniche per ottenere il massimo dal tuo fidato compagno di città, ma guida sempre in modo responsabile!

Collare GPS per cani: come funziona e quanto costa?

I collari GPS per cani, o pet tracker come è anche conosciuto, ti permettono di localizzare il tuo cane a qualsiasi ora e distanza senza bisogno di un dispositivo mobile: in questo modo il tuo cane da caccia o qualsiasi altro tipo di cane non si perderà più. Fortemente consigliato anche per i cuccioli di cane. Se avete più di un animale domestico, l’unità può essere associata a tutti i collari che appartengono ai vostri amici pelosi e potete attivarli/disattivarli indipendentemente. Se hai avuto brutte esperienze con animali domestici smarriti, ricorda che esistono dispositivi GPS per cani che ti permettono di tenere sempre sotto controllo il tuo cane. In quest’epoca di costante movimento e pianificazione, può essere un grosso problema perdere il nostro amico a quattro zampe. Che prezzi hanno i collari Gps per cani? Prima di vedere come funziona però cerchiamo di capire qualcosa in più sui tipi di GPS per cani e sui costi. Il prezzo varia in base alla dimensione del cane che può essere di piccola taglia o di grande taglia. Anche la destinazione d’uso entra in gioco nel costo di un localizzatore per cani, ad esempio i gps per cani da caccia hanno un costo maggiore.  Un altro fattore che incide sul prezzo è la qualità dei materiali, la tecnologia usata. Vediamo ora alcuni modelli con i relativi costi. Collari GPS per cani da caccia Se hai fatto qualche ricerca sul miglior collare GPS per cani da caccia, noterai che ci sono centinaia di opzioni là fuori. Così ho pensato a spulciare le varie soluzioni per poterle trasmettere al meglio. Collari Gps Garmin Garmin produce collari satellitari che ti saranno molto utili quando vai a caccia o a tartufo con il tuo cane. Potrai tracciare ogni minimo spostamento del cane e rilevare la sua esatta posizione. Una particolarità dei collari Garmin: ti consentono di sapere non solo dove si trova il cane ma anche il tipo di attività che sta svolgendo! La fascia di prezzi è mediamente alta ma la qualità dei prodotti è assolutamente elevata.    https://www.amazon.it/dp/B075V33GM3 https://www.amazon.it/Garmin-Alpha-100-TT15-collana/dp/B00MFEZIJW/   Collari Gps per cani piccoli Non farti ingannare dalla piccola taglia del tuo cane e dal fatto che gli hai insegnato a stare fermo o seduto. Spesso i cuccioli e i cani piccoli possono essere anche molto vivaci e sfuggire al tuo controllo, magari scappano per giocare o rincorrere altri cani e si perdono. Un localizzatore per cani con gps è la soluzione migliore per recuperarli in fretta. Da non sottovalutare anche il furto di cani che si può prevenire con un buon collare satellitare. Tra le varie soluzioni: Collare GPS per Cani Localizzatore GPS in Tempo Reale GPS Tracker per Animali Domestici Anti-lost TK909 Con questo prodotto potrai impostare e configurare un confine intorno alla tua casa per ricevere una notifica quando il tuo cane lo attraversa. Se i tuoi amici a 4 zampe sono più di uno, potrai gestirli e visualizzarli contemporaneamente da un unico account.   A cosa serve un collare satellitare per cani Il collare gps ha una funzione molto importante perché serve a garantire la protezione del nostro amato cane sapendo in qualsiasi momento dove si trova. Permette di conoscere la posizione dell’animale con certezza. Questi tracker utilizzano la tecnologia GSM e GPS per determinare la posizione esatta in qualsiasi momento. Ci sono diversi modelli di tracker per cani; in pratica, potendo sceglierli in base a vari criteri come la batteria e la qualità costruttiva, le antenne e i sensori. Lo schermo può essere a colori o monocromatico. Esistono due tipi principali di dispositivi di localizzazione satellitare, solitamente venduti online, ad un prezzo accessibile, che ti permettono di seguire i movimenti del cane in tempo reale sullo schermo del tuo computer o sul tuo smartphone. Il primo tipo – conosciuto come dispositivi “passivi” – registra i movimenti del cane captando i segnali radio dei satelliti. Il secondo tipo – conosciuti come dispositivi “attivi” – hanno un chip GPS che traccia il segnale dai satelliti e li invia a una stazione base tramite il segnale del telefono cellulare. Per di più, alcuni sono anche impermeabili e includono servizi audio bidirezionali in modo da poter rimanere in contatto con il tuo animale domestico mentre è in libertà! Come funziona un localizzatore gps per cani Piccolo e semplice nell’aspetto, il GPS per cani da caccia o per altri tipi di cani ha un funzionamento semplice. Questa “spia” è in realtà un microprocessore che contiene una grande quantità di informazioni e utilizza una tecnologia avanzata nella localizzazione. I localizzatori GPS per cani hanno cambiato il modo di trovare e controllare i nostri animali domestici, ma scegliere il migliore può diventare molto complesso. Non sapere quali collari scegliere è un problema perché ci sono così tante opzioni e opportunità, quindi forse questo articolo vi aiuterà in questo, potete leggere le recensioni raccolte in questa pagina e decidere per il migliore. I collari GPS per cani usano una tecnologia simile a quella dei tracker GPS per gli umani, questo permette di monitorare i movimenti del tuo animale domestico con il GPS e il collare è impermeabile e ha un accelerometro per monitorare il sonno e il riposo. Con il localizzatore GPS per cani puoi rilassarti anche in viaggio perché è utile per le passeggiate e anche per trasportare il tuo cane senza preoccuparti perché puoi sempre rintracciare la sua posizione. Collari gps per cani senza abbonamento Sim (con abbonamento) Nel momento in cui devi scegliere un localizzatore gps per il tuo cane devi tenere conto di una cosa importante. Per poter essere localizzato, il collare deve interagire con il tuo smartphone e questo potrebbe comportare un costo. Solitamente si deve sottoscrivere un abbonamento con il produttore del gps. Esistono tuttavia anche delle soluzioni senza dover abbonarsi ad un servizio grazie all’uso dei trackers. I Trackers funzionano con GPS e quindi nella maggioranza dei casi necessitano di una sim dati per far comunicare il proprietario e l’animale. Ci sono valide soluzioni con gestori come Vodafone, Iliad, … Leggi tutto

Cosa fare se il mio monopattino elettrico è guasto?

“Cosa fare se il mio monopattino elettrico è guasto” è la prima domanda che passa per la mente di chi avverte che il proprio mezzo improvvisamente ha un problema. Forse, non si accende, non accelera, non si spegne, non si ricarica, la ruota è bloccata. Insomma, come per ogni mezzo di trasporto può capitare un guasto e noi vogliamo darti dei consigli utili che possono esserti utili per intervenire subito e capire eventualmente a chi rivolgerti. Cosa fare se il monopattino non carica? Iniziamo col rispondere a questa domanda, cosa fare se il tuo veicolo elettrico non si carica. Se questo è il tuo caso, probabilmente è un problema di batteria. Devi testarla lasciandola collegata al caricatore per circa 8 ore e osservare se il mezzo indica che la carica è in corso. Laddove così non fosse o, provando ad accendere il veicolo dopo almeno 8 ore di ricarica, vedi che si spegne immediatamente, è necessario provvedere alla sostituzione della batteria. https://amzn.to/3neXD16 Cosa fare se entra acqua nel monopattino elettrico? A patto che il veicolo non sia caduto in una pozza d’acqua o in piscina, stai tranquillo che se ha semplicemente piovuto il problema è quasi sicuramente risolvibile. Se il mezzo non dovesse spegnersi, non staccare la batteria, lascialo scaricare e spegnersi da solo.   Appena hai la possibilità, asciugalo cercando di eliminare ogni traccia di acqua. In alcuni casi potresti usare un phon per raggiungere i punti più difficili, ma senza esporlo a lungo al calore. Ti consigliamo di farlo solo se un po’ te ne intendi della sua struttura, altrimenti rischieresti di fare danni. In ogni caso, mettilo in una stanza nelle vicinanze di un termosifone acceso. Prima di riutilizzarlo, controlla che sia completamente asciutto. https://amzn.to/3NlygFn   Il monopattino elettrico non si accende Che tu abbia un Ninebot ES2, un Ducati o un altro veicolo, quando il problema è che il mezzo non si accende, le cause potrebbero essere diverse come un danno alla centralina, al display, al motore o alla batteria. Tranquillo, solitamente è quest’ultima che potrebbe aver bisogno di essere sostituita. Usa il manuale di istruzione per individuare dove si trova e usa un multimetro per verificarne il livello. Come resettare il veicolo Molti si chiedono come resettare il monopattino elettrico, Xiaomi o di un altro marchio. Si tratta di un’operazione molto semplice e veloce, devi solo premere simultaneamente per qualche secondo l’accensione, l’acceleratore e la leva del freno. Appena senti dei suoni emessi ripetutamente dal veicolo puoi lasciare i pulsanti perché hai terminato il Reset. In alcuni casi potremmo avere la necessità di riparare o sostituire le gomme del monopattino elettrico, quindi provare a fare da soli, o meglio rivolgersi a centri specializzati Riparazione monopattino elettrico vicino a me Se non te la senti di improvvisarti meccanico o il problema è particolarmente complicato da diagnosticare e risolvere, la soluzione migliore potrebbe essere quella di rivolgerti ad un Centro Riparazione per monopattino elettrico a te vicino. Infatti, spesso non è l’opzione più agevole rivolgersi al punto vendita presso il quale si è effettuato l’acquisto, soprattutto per le tempistiche molto lunghe di assistenza. Forse rimarrai sorpreso nello scoprire un Centro Riparazione molto vicino a te che nel giro di poche ore e ad un prezzo accessibile può risolvere il guasto al tuo veicolo elettrico. E SE E’ IL FANALINO A ROMPERSI? https://amzn.to/3HkwTD0   https://amzn.to/3HkwTD0

Cosa Fare se la mia Xbox è Rotta?

La Xbox è una consolle di gioco molto amata e molto ambita non solo dai giovanissimi ma anche dalle persone adulte. C’è chi non aspetta altro che il lancio di un nuovo modello sul mercato per potersi così dedicare a sfide appassionanti con i propri amici riuniti a casa, sul divano; oppure a distanza, giocando online. Giocare con l’Xbox vuol dire rilassarsi, prendersi una piacevole pausa dagli impegni della vita quotidiana di studio o di lavoro, staccare la spina e impegnare la mente in qualcosa di divertente. Un guaio però può succedere quando il nostro svago si interrompe all’improvviso a causa di una Xbox one rotta.  Mentre siamo intenti a collegare il nostro strumento alla tv notiamo che non funziona a dovere, che lampeggia, che i comandi non rispondono neanche caricando il controller. Come fare in questo caso? Se tutti i nostri tentativi di trovare una soluzione non funzionano, sarà necessaria la riparazione controller Xbox one. Ma chi si occupa di riparazioni Xbox one? Lo scopriamo subito in questo articolo. Chi ripara Xbox? A chi rivolgersi per la riparazione della Xbox one a Roma, chi può riparare una Xbox non più funzionante? Nello stesso centro presso cui si ha acquistato una Xbox, si può chiedere per l’eventuale riparazione della consolle se si rilevano dei problemi. Ad esempio si può domandare di un’assistenza tecnica presso le catene dei multistore di elettronica o presso i game store. Oppure, dentro la scatola dell’Xbox, possiamo trovare il libretto con riportato sopra l’Xbox assistenza numero di telefono. Quanto costa assistenza Xbox One? Quanto costa l’assistenza per riparare la nostra consolle Xbox o Xbox one? Se il prodotto è ancora sotto garanzia quindi coperto come ad esempio garanzia controller Xbox one gamestop, l’intervento dell’assistenza è gratuito. Se invece la garanzia è oramai scaduta, un intervento di riparazione può arrivare a un costo intorno ai 120 euro. Come funziona garanzia Xbox? Come funziona la garanzia Xbox? La durata garanzia controller Xbox one è di 24 mesi. Significa che se la nostra Xbox si rompe entro questo tempo abbiamo il diritto a una risoluzione gratuita del problema contattando l’assistenza. Certamente dobbiamo dimostrare di aver acquistato la Xbox entro 24 mesi e per questo fa fede lo scontrino. Nel caso di garanzia Xbox senza scontrino, magari perché l’abbiamo perso o incautamente l’abbiamo buttato, si può provare a dimostrare l’acquisto se c’è stato un pagamento tracciabile. Ad esempio, se in una certa data è stato fatto un pagamento con bancomat o carta di credito presso un game store, ciò risulterà dai movimenti sul nostro estratto conto bancario, che potremo provare a stampare ed esibire al negoziante. Come vedere se l’Xbox è in garanzia? Per verificare se l’Xbox è ancora in garanzia, basta guardare all’interno della confezione della nostra consolle di gioco tutti i fogli illustrativi. Oltre alle istruzioni e alla documentazione relativa alle normative di sicurezza, troveremo anche i documenti riguardanti la garanzia, in cui sarà spiegata la validità della stessa e verranno forniti gli eventuali recapiti di contatto.

Telefonare in viaggio: tutte le migliori tariffe

Le prime cose che ci vengono in mente quando siamo in viaggio all’estero sono: come posso contattare i miei cari che sono rimasti a casa, senza spendere una fortuna? Come posso tenere aggiornati gli amici sui posti meravigliosi che sto visitando? Oppure, se sono in viaggio per lavoro, come  posso aggiornare i colleghi e l’azienda su come e quanto il lavoro sta progredendo? Oggi fortunatamente ci sono diverse valide tariffe per non rimanere isolati e contemporaneamente non svuotare il nostro conto in banca! È fondamentale ricordare che: Dal 15 giugno 2017, se sei in viaggio nei Paesi dell’Unione Europea puoi utilizzare la tua offerta nazionale senza alcun sovrapprezzo, nel rispetto delle condizioni di utilizzo corretto previste dall’articolo 4 del Regolamento 2016/2286. Quindi: se chiami o invii SMS a un numero di uno di tali Paesi che si trovi a sua volta in Unione Europea, utilizzi la tua offerta nazionale! se ricevi una chiamata o un SMS da un numero di uno di tali Paesi che si trovi a sua volta in Unione Europea, non paghi nulla! se chiami o invii un SMS dall’Italia a un numero che si trovi in uno dei Paesi dell’Unione Europea o, più in generale, all’estero, paghi secondo le tariffe previste per le chiamate e gli SMS internazionali, non trattandosi di traffico in roaming. se effettui o ricevi chiamate su una SIM non appartenente a uno dei Paesi dell’Unione Europea, paghi secondo le tariffe previste per le chiamate internazionali. Per cui, se rimaniamo circoscritti all’Unione Europea, tutto rimarrà come prima! (Fonte: sito web Vodafone, vedi link alla fine dell’articolo). Cosa succede invece se vogliamo chiamare da, o verso, un paese extra-europeo? Vediamo nel dettaglio le opzioni a nostra disposizione: VoIP: servizi come Skype, Zoom e tanti altri, permettono di chiamare, videochiamare, chattare, al costo corrente della connessione internet che stiamo utilizzando. Negli alberghi all’estero di solito la connessione WiFi è inclusa nel costo della camera, o ha un piccolo costo aggiuntivo, così come è gratuita nei cafè, nei ristoranti, nei parchi pubblici e in alcuni grandi catene di negozi.   SIM Estera da acquistare direttamente nel paese estero: ha il vantaggio di poter sfruttare le tariffe e le offerte locali, a volte molto convenienti. Tuttavia spesso includono un traffico dati davvero esiguo, perché in paesi come ad esempio gli Stati Uniti c’è una fortissima presenza di Wifi pubblici sul territorio che rendono, di fatto, superflue le connessioni dati presenti sul cellulare. Tariffe Estero: ormai tutti i nostri operatori nazionali offrono opzioni vantaggiose per il roaming internazionale con tariffe Giga Estero (con incluso quindi piano dati oltre al piano voce): Iliad, Tim, Vodafone permettono di chiamare numeri fissi o cellulari all’estero e consentono tariffe vantaggiose e contenute, con l’opzione di avere una SIM dedicata per chiamare e navigare risparmiando all’estero. Vodafone in particolare, offre anche un pacchetto che include traffico roaming per                   quando si è in aereo o in nave. per saperne di più sulle tariffe Vodafone, consultate questo articolo di Chetariffa.it

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