Adottare un cane: quanti buoni motivi per farlo!

Avete mai pensato di adottare un cane? Se ci state pensando, ma non siete del tutto convinti, sappiate che esistono tante buone ragioni per farlo e che i benefici di una simile azione ricadranno sicuramente sul cane, ma anche e soprattutto su voi stessi. Ecco i consigli degli amici di Canidaamare.it Perché adottare un cane? Prima di tutto, adottare un cane dal canile è ben diverso dal comprarlo in allevamento. Senza voler discriminare chi compra rispetto chi adotta, di certo rivolgervi ad un canile vi metterà in contatto con cani che hanno vissuto un passato difficile, magari di maltrattamenti o semplicemente di randagismo. Avrete a che fare con un cane, adulto o cucciolo che sia, che ha vissuto di stenti e difficoltà e che necessita di amore più di chiunque altro. Senza dimenticare che in questo modo aiuterete a combattere un fenomeno, quale quello del randagismo, che, secondo un’indagine LAV del 2018, è una costante del nostro panorama nazionale. In giro sul web si vedono di continuo foto di cani prima e dopo l’adozione, basta aggiungere che i cani in adozione si legano ai propri padroni in modo indissolubile, in segno di riconoscenza per averli scelti e amati. Una seconda buona ragione per adottare consiste nel fatto di avere un fedele compagno che vi donerà il suo amore incondizionato e che occuperà a sua volta un posto speciale nel vostro cuore. Per lui, sarete quanto di più importante al mondo e ve lo dimostrerà ogni giorno. Inoltre, tra i vantaggi di avere un cane c’è di certo da annoverare il fatto che ci fanno stare meglio, emotivamente e, perché no, anche fisicamente: aiutano a ridurre lo stress, infatti accarezzare il proprio cane aiuta a produrre ormoni della felicità e riduce gli ormoni dello stress; fanno bene alla salute, sia alla salute fisica in generale sia a quella del cuore: infatti, aiutano a ridurre il rischio dell’aumento della pressione sanguigna, per non parlare del fatto che una passeggiata insieme avrà effetti positivi sul vostro sistema cardiocircolatorio e vi aiuterà a fare movimento e a mantenervi in forma; sono fondamentali per le persone con disabilità o con patologie specifiche: un esempio sono i cani da assistenza per i non vedenti, ma anche i cani da assistenza speciali, come quelli per diabetici, i quali riconoscono in tempo i sintomi di un’eventuale ipoglicemia o iperglicemia, avvertendo il padrone. In definitiva, quindi, avere un cane fa bene! E se avete dei bambini? Anche in questo caso, un cane in famiglia aiuta, svolgendo un ruolo fondamentale nella crescita dei bambini, sia dal punto di vista affettivo che da quello della salute; infatti, è stato ampiamente dimostrato che i bambini che crescono con un cane soffrono più raramente di allergie. Un’altra valida motivazione è questa: avete mai provato la gioia di aprire la porta di casa e trovarvi avanti un cane scodinzolante, pronto ad accogliervi come si deve? Fidatevi: nessun membro della famiglia vi darà il benvenuto come farà lui ad ogni vostro rientro! Per concludere, anche se i motivi per adottare un cane non sono mai troppi, ricordate che avere un amico a quattro zampe vi aiuta nella vita relazionale, vi renderà più aperti verso il prossimo e verso il mondo esterno. E voi, invece? Avete mai adottato? Se sì, quali sono i motivi per cui lo avete fatto?

Come Usare Lo Slanatore per cani: Guida all’Uso

Più del 50% di noi ha un cane o un gatto in casa, e chi più chi meno si prende cura del proprio amico domestico a quattro zampe, e sa benissimo quanto è importante curare il manto di cani e gatti, sia per avere un aspetto ordinato e pulito e sia per la salute e l’igiene della loro pelle, per evitare pruriti e irritazioni causate da nodi o da un pelo poco curato. Un’altro aspetto negativo è avere la casa piena di peli nel periodo del cambio di pelo(muta). Molti scelgono di portare i loro amici animali presso i saloni che si occupano della toelettatura, ma sbirciando on line e nei negozi specializzati è possibile anche praticare con buoni risultati il fai da te, utilizzando uno strumento utile per prendersi cura del manto del nostro amico cane(o gatto). Lo Slanatore è uno strumento professionale che viene utilizzato per la toelettatura di cani e gatti, un pettine con denti arrotondati in acciaio che scioglie i nodi e aiuta a rimuovere il pelo morto ed il sottopelo eccedente. Lo slanatore permette di effettuare un lavoro ordinato e pulito, senza danneggiare il pelo, e la pelle, dei nostri amici animali. I modelli di slanatore sono diversi e variano a seconda del tipo d pelo e della zona da trattare. I Cani che sono più soggetti all’uso dello slanatore sono il Cocker Spaniel, lo Schnauzer, nelle sue varietà e dimensioni, e il Golden Retreiver, che possiede un pelo abbastanza folto da trattare. Scegli Lo Slanatore che fa per te Uso dello Slanatore https://www.youtube.com/watch?v=F3x3X6jrX4c Lo Slanatore va tenuto sull’impugnatura e si usa come un pettine vero e proprio, passandolo sul mantello del cane e del gatto nella direzione del verso del pelo, rimuovendo con delicatezza i nodi, il pelo morto e il sottopelo. Ci si concentra maggiormente nei periodi di muta, ma una buona pratica consiglia l’uso dello slanatore almeno una volta al mese. Tra i modelli disponibili in commercio ci sono slanatori che si usano indistintamente per cani e gatti, e aclcuni che invece sono specifici per cane, e si differenziano tra loro a seconda del tipo di manto del cane e della zona che si deve trattare. Gli slanatori con poche lame vengono in genere utilizzati per i primi trattamenti del manto del cane, per rimuovere facilmente nodi che si presentano nei cani o gatti a pelo medio o lungo, mentre quelli con un numero maggiore di lame vengono utilizzati per rimuovere il pelo morto ed il sottopelo in eccesso, ed in zone più delicate come la testa o altre parti dove il pelo è essenzialmente più corto. Si passa sul dorso, i fianchi e la coda del cane, e va usato delicatamente e attentamente nelle parti dove sono presenti pieghe della pelle, capezzoli, speroni, zona genitale, orecchie, e base delle zampe, nonché occhi e aree sensibili. Un uso delicato dello slanatore donerà oltre che un manto splendido anche un massaggio tonificante e rilassante al vostro amico peloso a quattro zampe. Scopri Mars Coat King: Il Migliore Come Scegliere un buon slanatore per i nostri cani? Sia On Line che nei negozi specializzati c’è un’ampia offerta di slanatori, anche se i marchi leader nel settore toelettatura per animali sono da consigliare maggiormente. Tra i più noti troviamo Mars, Show Tech e Belle & Blue. Come fattori di scelta sono da valutare i materiali di qualità utilizzati, il numero di lame e la grandezza del pettine, la versatilità e comodità dell’impugnatura. Che differenza c’è Tra Cardatore e Slanatore? A differenza dello Slanatore, il Cardatore, letteralmente “spazzolatore”, “districatore” ha punte più fine e fitte, e viene utilizzato principalmente per spazzolare il pelo del nostro amico cane o gatto. L’obiettivo è di rimuovere il pelo morto e rendere morbido e a senso il pelo del nostro amico. Nell’economia del rimuovere i nodi, il cardatore aiuta un pochino “districando” i peli, ma a livello di rimozione e sciogli nodi il ruolo è proprio dello slanatore. Possono essere usati insieme, con effetti simili e anche con risultati di sollievo diversi per i nostri amici animali. Slanatore Mars Coat King, il più richiesto Lo slanatore per toelettatura Mars Coat King è il più popolare strumento rimuovi nodi per la pelliccia dei nostri amici a quattro zampe. Grazie ai suoi angoli smussati non taglia la pelliccia, ma rimuove solo i peli residui o morti. Le lame ultra sottili permettono di tagliare soltanto una piccola percentuale del mantello dell’animale, solo il 3% circa. Si rende ideale per i cani di taglia media la versione con 20 lame, per razze come labrador e cocker. Le dimensioni dello slanatore sono di circa 17 cm. Si tratta dello slanatore per toelettatura più venduto e richiesto on line. Viene prodotto con un manico in legno e viene progettato in Germania. Adatto per rimuovere anche i nodi più duri, rende il pelo districato e pettinato, facendo risparmiare moltissimo tempo. E’ disponibile in diverse versioni, anche se il 20 lame è il più venduto. Per un trattamento iniziale superficiale è indicato il 6 lame, per la preparazione del sottopelo l’8 lame viene consigliato per preparare manti più folti come nel caso dell’Old Sheepdogs Irish Wolfhounds Chow. Per pelo più grosso e doppio si usa in genere il 12 lame, come nel caso dello Spitz di Pomerania. Il 20 lame come indicato sopra è adatto per la cardatura a fondo di Cocker, Labrador, Setter Afgani e similari. I cani a pelo corto usano le lame più ravvicinate. E Tu? Usi lo slanatore per il tuo cane( o Gatto)? Acquista Mars Coat King su Amazon Scopri il migliore slanatore in commercio, scegli l’impugnatura che fa per te!  MANICO IN PALISSANDRO Acquista su Amazon MANICO IN PLASTICA Acquista su Amazon

Razze di conigli nani: Quante ce ne sono?

Coniglio nano: definizione e caratteristiche principali Questi particolari roditori, a differenza dei classici conigli, non riescono neanche a raggiungere i 2 kg di peso e le loro dimensioni sono molto ridotte circa 50 cm. Il loro corpo non è solo piccolo, ma anche ha forme arrotondate, presentando un manto soffice al tatto. Visto le loro caratteristiche fisiche che la loro personalità che non risulta particolarmente aggressiva, la facilità dell’accudimento ed anche la peculiarità di non essere animali molto esigenti porta questo particolare tipo di conigli ad essere anche ricercati nei luoghi domestici. Il coniglio nano è solitamente affettuoso, socievole anche se il loro comportamento è leggermente diverso da quello dei gatti e dei cani che dimostrano manifestazioni d’affetto più esplicite. Quando hanno bisogno di mangiare comunque si fanno notare, avvicinandosi al padrone, spostando il muso verso l’alto o anche alzandosi sulle zampe posteriori. Questi animaletti risultano essere molto puliti, si posizionano anche in zone specifiche della casa, in questo tipo di comportamento sono molto simili ai gatti. Poi sono molto pacifici, non recano particolari disturbi e sono ottimi animali da compagnia. I conigli nani sono animali molto paurosi ed attivi, infatti se di solito vedono qualcosa o qualcuno che non conoscono scappano o se avvertono anche un piccolo rumore cominciano a stare sull’attenti pronti ad attuare una specifica azione. Quando invece vogliono riposare, questi animaletti cominciano ad assumere la classica posizione a palla, ovvero piegando in dentro solo le zampe anteriori. Alimentazione e accessori Questi tipi di coniglio si cibano di erbe, radici, fieno, cortecce, foglie secche. Le verdure in questa alimentazione non mancano, infatti il coniglio nano si ciba anche di carote, sedano e cicoria. Comunque è altamente consigliato che i conigli nano mangino questi cibi come: una quantità molto abbondante di fieno, verdura fresca che deve essere pulita ed assunta in maniera corrispondente al peso dell’animale di solito 200 o anche 300 grammi per chilo, non dimenticando l’assunzione anche giornaliera di acqua che deve essere posizionata in maniera tale da essere facilmente raggiungibile. Questi tipi di conigli possono mangiare anche i carboidrati, ma è altamente sconsigliato dagli esperti perché al lungo andare potrebbe provocare negli stessi anche gravi problemi di salute come meteorismo e successivamente un blocco gastro-intestinale ed in casi più gravi tutto ciò può provocare anche il decesso di questo piccolo roditore. Oltre al cibo ha bisogno di tutta una serie di accessori, come i giochi per aiutarlo nella formazione dei denti, i vestiti per proteggerlo dal freddo, le gabbie per il trasporto o per farlo muovere in libertà sia in casa che in giardino. Sul sito www.myconiglietto.it trovate tutte le informazioni necessarie sugli accessori per conigli nani.   Principiali tipologie di razza Esistono vari tipi di razze di coniglio nano, (trovandoli anche di diverso colore come il bianco, il nero, il grigio, il marrone e lo sfumato), cerchiamo di riportare e descrivere solo le principali. Coniglio nano Testa di Leone, ovvero un piccolo coniglio che presenta un peso che si attesta sui 1,8 kg, contraddistinto da una criniera di folti e lunghi peli soprattutto nella zona attorno al collo fino al muso, per rendere l’idea, è come se avessimo davanti un leone in miniatura. Coniglio nano Ariete, un piccolo coniglio che presenta delle lunghe orecchie piegate in avanti che raggiungono i 24 o anche persino i 28 cm. Esistono due tipologie di questi coniglietti, uno con il pelo corto e l’altra con il pelo lungo, il peso si attesta circa su 1,5 kg. Il coniglio nano Ariete lo si può trovare in diverse colorazioni escluse l’argentata. Coniglio nano Polacco, questo particolare coniglio presenta una caratteristica interessante, come quella del manto che è sempre di colore bianco e degli occhi che sono azzurri chiari o anche rossi. Coniglio nano colorato, un piccolo coniglio che arriva a pesare fino ai quasi 1,2 kg, è di carattere dolce ed ha un aspetto molto gradevole, presentando anche delle macchie di diverso colore su tutto il corpicino, le orecchie non sono troppo lunghe ma sono rivolte verso l’alto, la testa è anche molto piccola. Coniglio nano Angora, piccolo coniglio di origine turche, la sua caratteristica principale è proprio il pelo, molto lungo e folto, che ha un aspetto simile alla lana. A causa di questo infatti è un coniglio che necessita più attenzioni e più quotidiane spazzolature del pelo rispetto ai conigli citati e descritti precedentemente. Le colorazioni del coniglio nano Angora sono molteplici.

Auto Euro 6: Il punto sulla situazione

Le normative europee per quel che riguarda l’inquinamento delle automobili sono sempre più restrittive e si prospettano tempi difficili non solo per chi guida già, ma soprattutto per chi deve scegliere una nuova vettura. Sicuramente gli interventi sono iniziati con lo scandalo del dieselgate che ha di fatto accellerato l’introduzione di una serie di paletti molto più stringenti. Proviamo a fare chiarezza sull’argomento grazie all’aiuto di esperti del settore: Matteo e Mauro Grignani – Concessionari a Vigevano e Pavia. Differenze tra Euro 6 ed Euro 5 Districarsi tra i codici può essere insidioso quindi cercheremo di far capire in modo semplice di cosa stiamo parlando. La dicitura Euro 6 si riferisce alle vetture di nuova omologazione ed è entrata in essere a partire da Settembre del 2014. La differenza sostanziale rispetto ad Euro 5 riguarda i livelli degli ossidi di azoto (NOx) che vengono abbassati ulteriormente, mentre i valori di monossido di carbonio (CO) e particolato (PM) restano identici. Fin qui è tutto abbastanza nella norma diciamo, tuttavia le auto Euro 6 sono soggette ad una ulteriore categorizzazione: Euro 6, Euro 6b, Euro 6c. Queste classi rispondono a standard di omologazione diversificati e sono più o meno bersaglio dei provvedimenti restrittivi delle città: nella capitale lombarda accade che i veicoli diesel Euro 6 b e c non potranno accedere all’interno dell’Area B da ottobre del 2025. Codici e sigle: Euro 6.2 – Euro 6.3 L’Euro 6c è uno standard obbligatorio per le vetture in omologazione da settembre del 2017 e dallo stesso mese del 2018 e si focalizza sull’alimentazione a benzina a iniezione diretta. L’asticella del particolato viene abbassata passando ad un livello che passa a 600 miliardi di particelle per chilometro anzichè i 6000 miliardi precedenti. Purtroppo in questo panorama intricato quanto una foresta amazzonica oltre alla nomenclatura standard, giusto per complicare ulteriormente la faccenda, le case automobilistiche utilizzano altre sigle. L’Euro 6d-temp diventa Euro 6.2 oppure si fa riferimento all’Euro 6d come Euro 6.3. Andando quindi più nello specifico, le classi appena citate sono valide per le auto immatricolate a partire da settembre del 2019 che sono sottoposte a procedure particolari di misurazione. L’Euro 6.2 è soggetto a test su strada tramite Rde (sigla che sta per Real Driving Emission) per quanto concerce gli ossidi di azoto e il particolato. Tutte le vetture afferenti non solo ad Euro 6.2, ma anche ad Euro 6.3 devono inoltre superare i test WLTP: Worldwide harmonized Light vehicles Test Procedures. Queste procedure hanno visto l’introduzione di parametri più stringenti anche per i motori benzina. Le conseguenze sul mercato dell’auto Chiaramente la pioggia di normative contro l’inquinamento non rende il mercato dell’auto esente da contraccolpi, anzi tutt’altro. Ogni legge impone alle case produttrici degli aggiustamenti tecnici sui propulsori: pensiamo ad esempio all’obbligatorietà del filtro antiparticolato, un tempo esclusivamente relegato a fare la sua comparsa sui Diesel, anche sui motori a benzina. Lo scenario altamente complesso, per chi non è addetto ai lavori, impatta a cascata sul consumatore finale che si trova di fronte ad una scelta sempre più limitata. Le auto di una stessa categoria presentano ormai poche differenze a livello di varietà di propulsori: questo avviene proprio perchè i produttori devono rispettare per filo e per segno i dettami delle normative. Una standardizzazione di cui stanno già facendo le spese le piccole utilitarie alimentate a diesel. Il consiglio che si può dare a chi si appresta a cambiare auto è quello di puntare verso le tecnologie del futuro, ovvero le motorizzazioni ibride.

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