Come arredare una sala piccola: praticità, stile e soluzioni salvaspazio

Quando ci si trova a dover arredare un soggiorno dalle dimensioni contenute, è facile pensare di dover rinunciare a comfort o estetica. In realtà, con qualche accorgimento intelligente e un pizzico di creatività, anche uno spazio ristretto può diventare accogliente, funzionale e perfino elegante. In questa guida vedremo come ottimizzare una sala piccola sfruttando i colori, gli specchi, l’arredo minimal e multifunzione, e come integrare una zona pranzo senza rinunciare allo stile. Colori chiari: l’alleato numero uno La scelta cromatica è un aspetto fondamentale nella progettazione di piccoli ambienti. I toni chiari e neutri, come il bianco, il crema o il grigio chiaro, sono ideali per riflettere la luce e far sembrare lo spazio più ampio e luminoso. Non significa, però, rinunciare alla personalità. Piccoli tocchi di colore, magari con un tappeto, qualche cuscino colorato o stampe a parete, possono ravvivare l’ambiente senza appesantirlo. L’importante è non esagerare: in spazi ridotti, meglio puntare su una palette coerente e armoniosa. Specchi: profondità e luce extra Se il tuo obiettivo è far sembrare la stanza più grande di quanto sia, gli specchi sono il trucco più efficace. Riflettono la luce naturale e ampliano la percezione dello spazio. Posizionane uno grande su una parete strategica, magari di fronte a una finestra, per moltiplicare la luce e dare respiro all’ambiente. Anche uno specchio verticale su una parete stretta può contribuire ad allungare visivamente l’altezza della stanza. Preferisci modelli con cornici sottili o senza bordo, per un effetto leggero e moderno. Arredamento minimal: ogni cosa al suo posto Quando lo spazio è limitato, ogni mobile deve avere una funzione ben precisa. L’approccio ideale è quello minimalista, ovvero scegliere pochi arredi, ma pratici e ben studiati. Mobili multifunzionali Un divano con vano contenitore, un tavolino che si trasforma in tavolo da pranzo o una libreria stretta e alta: questi sono i tuoi migliori alleati. Ti permettono di risparmiare spazio e mantenere ordine. Pareti “intelligenti” Sfrutta le pareti per alleggerire il pavimento: mensole, mobili sospesi e scaffali verticali sono ottimi per creare spazio contenitivo senza ingombrare visivamente la stanza. Inoltre, aiutano a mantenere una sensazione di apertura e ordine. Zona pranzo: sì, anche se lo spazio è poco Integrare una piccola area pranzo in un soggiorno compatto è assolutamente possibile. Serve solo un po’ di flessibilità. I tavoli pieghevoli o estensibili sono perfetti: chiusi occupano poco spazio, ma possono ospitare più persone quando serve. Se proprio non c’è spazio per un tavolo fisso, una consolle a muro che si apre all’occorrenza è una soluzione discreta e funzionale. Per le sedute, opta per sedie pieghevoli o impilabili, oppure per panche contenitore che possono essere usate anche per riporre oggetti. Cosa mettere in una sala piccola al posto del divano? Il divano è spesso considerato indispensabile, ma in una sala molto piccola può risultare troppo ingombrante. In alternativa, puoi pensare a: Poltroncine compatte, facili da spostare. Pouf contenitori, che servono sia come seduta che come vano portaoggetti. Panche imbottite, che offrono posti a sedere e possono essere collocate sotto finestre o lungo le pareti. In questo modo, mantieni la funzionalità senza appesantire lo spazio. Idee per riempire uno spazio vuoto in soggiorno A volte, un angolo vuoto può sembrare un problema, ma con un po’ di creatività può diventare un’opportunità per aggiungere carattere alla stanza. Ecco alcune idee: Una pianta d’appartamento alta e snella: porta vita e verticalità. Una lampada da terra dal design elegante, utile anche per illuminare punti strategici. Un set di specchi decorativi o quadri in composizione, per dare personalità a una parete spoglia. Un angolo lettura, magari con una poltroncina e una piccola libreria. Anche un piccolo spazio, se valorizzato, può diventare un punto focale della stanza. Come scegliere il tavolo giusto per una sala piccola Il tavolo non deve per forza essere grande per essere utile. Le soluzioni migliori sono: Tavoli pieghevoli, da aprire solo quando necessario. Allungabili, per passare rapidamente da 2 a 6 posti. A consolle, poco invasivi ma trasformabili in veri tavoli da pranzo. Evita tavoli rotondi molto grandi o modelli con gambe troppo spesse che “rubano” visivamente spazio. Arredare una sala piccola non significa rinunciare allo stile o al comfort. Al contrario, ti obbliga a essere più attento nelle scelte e più creativo nella gestione dello spazio. Puntando su colori chiari, specchi posizionati con intelligenza, mobili multifunzione e un approccio minimalista, è possibile ottenere un soggiorno pratico, accogliente e bello da vivere. Ogni metro quadrato può essere valorizzato: il segreto sta nel progettare con cura e scegliere ciò che davvero serve, senza cadere nella tentazione di riempire troppo. Con queste strategie, anche il salotto più compatto può diventare il cuore pulsante della tua casa.

Ristrutturazione Bagno a Roma: Perché è utile cambiare la vasca in doccia?

Ristrutturare il bagno è uno degli interventi di rinnovamento più comuni e importanti quando si tratta di migliorare la funzionalità e l’estetica di una casa. Uno degli aggiornamenti più richiesti durante una ristrutturazione è la trasformazione della vasca in doccia. Se stai valutando di cambiare la vasca in doccia nel tuo bagno a Roma, potresti chiederti perché è un’opzione vantaggiosa e cosa comporta il processo. In questo articolo, esploreremo i benefici di questa trasformazione, i costi medi di una ristrutturazione del bagno a Roma, i pacchetti disponibili, e quanto tempo è necessario per completare il lavoro. 1. Perché Cambiare la Vasca in Doccia: I Benefici di una Trasformazione Cambiare la vasca in doccia è una scelta che sta diventando sempre più popolare per molti motivi. La decisione di ristrutturare il bagno e optare per una doccia al posto di una vasca può comportare numerosi vantaggi, sia dal punto di vista pratico che estetico. Aumento della funzionalità Una doccia occupa meno spazio di una vasca, rendendo il bagno più funzionale e facile da utilizzare, soprattutto in ambienti più piccoli. Questo tipo di ristrutturazione permette di ottimizzare lo spazio disponibile, rendendo il bagno più pratico e versatile. Se il tuo bagno è piccolo o se desideri un ambiente più comodo, la doccia è una scelta ideale. Più sicurezza e accessibilità Le vasche possono essere difficili da utilizzare, specialmente per anziani o persone con difficoltà di movimento. Le docce, invece, offrono un accesso più facile e sicuro. L’installazione di una doccia con un piatto doccia basso o un filo pavimento può migliorare l’accessibilità e ridurre il rischio di cadute, rendendo il bagno un ambiente più sicuro. Miglioramento dell’estetica Le docce moderne, soprattutto quelle con pareti in vetro o le docce walk-in, possono donare al tuo bagno un aspetto più elegante e contemporaneo. Inoltre, la sostituzione della vasca con una doccia può rendere il bagno più luminoso e spazioso. Risparmio di tempo e acqua Le docce richiedono meno tempo per essere utilizzate rispetto alle vasche da bagno e, solitamente, consumano anche meno acqua. Se desideri risparmiare sui costi di gestione del tuo bagno, la doccia è la soluzione ideale. 2. Ristrutturazione Bagno Completo: cosa Includere? Una ristrutturazione bagno completa può comprendere vari interventi, a seconda delle tue necessità e del budget. Se stai considerando di ristrutturare completamente il tuo bagno a Roma, potresti includere nella tua ristrutturazione: Sostituzione degli impianti idraulici e sanitari : è fondamentale verificare e aggiornare gli impianti esistenti per garantire un corretto funzionamento. Sostituzione delle piastrelle e rivestimenti : nuovi rivestimenti o piastrelle possono modernizzare immediatamente l’aspetto del bagno. Impianto elettrico : un impianto elettrico rinnovato è essenziale, soprattutto per installare nuove luci, prese o riscaldamenti a pavimento. Ristrutturazione della doccia o vasca : oltre alla sostituzione della vasca con una doccia, si può pensare a modificare o aggiornare anche le piastrelle, i rubinetti, i soffioni doccia e gli accessori. 3. Pacchetto Bagno Completo: Cosa Comprende? Se stai cercando una soluzione chiavi in ​​mano, puoi optare per un pacchetto bagno completo . Questi pacchetti includono generalmente tutti i servizi necessari per una ristrutturazione totale, dal progetto iniziale alla realizzazione finale, spesso con un prezzo fisso. Un pacchetto bagno completo potrebbe comprendere: Progettazione personalizzata: un esperto designer ti aiuterà a creare il progetto ideale per il tuo bagno, ottimizzando lo spazio e scegliendo materiali adatti. Lavori di demolizione: rimozione di piastrelle, sanitari e altri elementi da sostituire. Installazione dei nuovi impianti idraulici ed elettrici: questi interventi sono fondamentali per garantire la funzionalità del nuovo bagno. Montaggio dei nuovi sanitari: sostituzione della vasca con la doccia, installazione di nuovi lavandini, WC e bidet. Rivestimenti e piastrelle: rifacimento del pavimento e delle pareti con nuovi materiali. 4. Ristrutturazione Bagno Tutto Compreso: Cos’è e Come Funziona Optando per una ristrutturazione bagno tutto compreso , avrai un servizio che include ogni fase del progetto, senza doverti preoccupare di nulla. Questa soluzione è ideale per chi vuole un pacchetto completo che copre tutte le spese e lavori, senza dover coordinare diversi professionisti. In genere, il pacchetto include: La progettazione del bagno. L’acquisto dei materiali. La gestione della rimozione e installazione dei nuovi componenti. La pulizia finale del bagno. Questa opzione ti permette di risparmiare tempo e fatica, poiché tutte le fasi sono gestite da un unico fornitore, che coordina tutte le attività. 5. Ristrutturazione Bagno 3000 Euro: È Possibile? Molti si chiedono se sia possibile realizzare una ristrutturazione bagno completa con un budget di 3000 euro . La risposta dipende dalla complessità dei lavori da eseguire, dai materiali scelti e dalle dimensioni del bagno. Con un budget di 3000 euro , è possibile: Sostituire una vasca con una doccia semplice. Aggiornare i sanitari (lavandino, WC, bidet). Installare nuove piastrelle su pareti o pavimenti. Tuttavia, è importante tenere in considerazione alcune modifiche strutturali, come il rifacimento degli impianti idraulici o elettrici, potrebbe richiedere un investimento maggiore. Inoltre, l’utilizzo di materiali di alta qualità o di design particolare potrebbe far lievitare i costi. 6. Quanto Tempo Ci Vuole per Trasformare una Vasca in Doccia? La trasformazione di una vasca in doccia richiede generalmente un periodo di lavoro che varia dai 3 ai 5 giorni , a seconda della complessità del progetto e delle modifiche necessarie. Il tempo necessario per completare l’intervento dipende da diversi fattori, tra cui: La rimozione della vasca e la preparazione dello spazio per la doccia. L’installazione del piatto doccia, del box doccia o delle pareti in vetro. L’eventuale aggiornamento degli impianti idraulici. Se si sceglie una soluzione più semplice, come un box doccia prefabbricato, i tempi potrebbero essere più brevi. Se si opta per una ristrutturazione più complessa, con impianti personalizzati e materiali di alta qualità, il lavoro potrebbe richiedere più tempo. Ristrutturare il Bagno a Roma per Trasformare la Vasca in Doccia Cambiare la vasca in doccia è una delle modifiche più richieste durante una ristrutturazione del bagno, e richiedendo la consulenza di esperti specifici per questo tipo di  servizio, come ad esempio Gallo Linea Bagno, si possono ottenere risultati sorprendentemente efficaci. … Leggi tutto

A Cosa serve un Interior Designer?

L’interior designer è un professionista specializzato nella progettazione e nell’ottimizzazione degli spazi interni, con l’obiettivo di renderli funzionali, esteticamente piacevoli e in linea con le esigenze specifiche degli utenti. Questa figura combina competenze tecniche e creative per trasformare ambienti residenziali, commerciali o pubblici in luoghi armoniosi e confortevoli. Cosa fa un interior designer? Le mansioni di un interior designer sono molteplici e variano in base al progetto. Tra le principali attività si includono: Analisi delle esigenze del cliente: Comprendere le necessità, i gusti e lo stile di vita del committente per sviluppare soluzioni personalizzate. Progettazione degli spazi: Elaborare layout funzionali che ottimizzino l’uso dello spazio, tenendo conto di aspetti come la circolazione, l’illuminazione e l’acustica. Selezione di materiali e arredi: Scegliere mobili, tessuti, colori e finiture che rispecchino l’estetica desiderata e siano adatti all’uso previsto. Coordinamento dei lavori: Supervisionare l’esecuzione del progetto, collaborando con altri professionisti come architetti, artigiani e fornitori per garantire la realizzazione conforme al design approvato. Gestione del budget e dei tempi: Assicurarsi che il progetto rientri nei limiti di spesa stabiliti e venga completato entro le scadenze concordate. Dove sono più richiesti gli interior designer? La domanda di interior designer è particolarmente elevata in aree urbane densamente popolate e in rapida crescita, dove lo sviluppo immobiliare è intenso. Città come Milano, Roma e Torino in Italia offrono numerose opportunità, grazie alla presenza di un mercato immobiliare vivace e a una clientela attenta al design. Anche in contesti internazionali, metropoli come New York, Londra e Dubai rappresentano mercati floridi per questa professione. Se sei a Roma ad esempio trovi un’offerta fertile di Interior Designer skillati, come i professionisti di Pandan Interiors, pronti a soddisfare e mettere in creatività ogni tua necessità abitativa. Quanto costa un progetto di interior design? Il costo di un progetto di interior design varia in base a diversi fattori, tra cui: Dimensioni e complessità dello spazio: Progetti più ampi o complessi richiedono maggiori risorse e tempo. Livello di personalizzazione: Soluzioni su misura o l’uso di materiali pregiati possono incrementare i costi. Tariffe del professionista: Gli interior designer possono applicare tariffe orarie, percentuali sul costo totale del progetto o fee fisse. In Italia, le tariffe possono variare sensibilmente. Per un progetto residenziale standard, i costi possono oscillare tra i 50 e i 150 euro al metro quadrato. È consigliabile richiedere preventivi dettagliati e confrontare diverse offerte per ottenere un quadro chiaro delle spese previste. Qual è la differenza tra architetto e interior designer? Sebbene entrambe le figure operino nel campo della progettazione degli spazi, esistono differenze sostanziali tra architetto e interior designer: Formazione e competenze: L’architetto ha una formazione focalizzata sulla progettazione strutturale e sull’ingegneria degli edifici, occupandosi della concezione e realizzazione di strutture nuove o della modifica di quelle esistenti. L’interior designer, invece, si concentra sull’organizzazione e l’estetica degli spazi interni, senza intervenire sulle strutture portanti. Ambito di intervento: L’architetto può progettare edifici interi, comprese le componenti strutturali e impiantistiche. L’interior designer interviene sugli interni già esistenti, ottimizzando la distribuzione degli spazi, l’arredamento e l’atmosfera complessiva. Regolamentazione professionale: In Italia, la professione di architetto è regolamentata e richiede l’iscrizione all’Ordine degli Architetti. L’interior designer, pur essendo una figura riconosciuta, non è soggetta alle stesse regolamentazioni, anche se esistono associazioni di categoria che ne tutelano la professionalità. L’interior designer svolge un ruolo fondamentale nella creazione di ambienti che rispecchiano le esigenze e i desideri dei clienti, combinando funzionalità ed estetica. La collaborazione con un interior designer può trasformare uno spazio, rendendolo più accogliente, efficiente e in linea con la personalità di chi lo vive. Comprendere le differenze tra interior designer e architetto è essenziale per scegliere il professionista più adatto alle proprie necessità progettuali.

Materiale Cucina da Esterno: quali sono i materiali più comuni e quali scegliere per la tua prossima cucina

Il materiale con cui è costruita una cucina ne determina la durevolezza e il valore, per questo è importante avere una panoramica dei materiali utilizzati per costruire una cucina e capire quali sono i migliori Esistono svariati materiali adoperati nella costruzione di una cucina: si va dal legno, alla lamina per il top passando per materiali più pregiati come la ceramica. Il materiale determinerà l’aspetto estetico, il valore e la durevolezza di una cucina da esterno. La scelta, quindi, è bivalente poiché il materiale dovrà essere adatto all’ambiente in cui si colloca la cucina, per rispecchiarne colori e stile e soddisfare le esigenze comuni a chiunque: la cucina deve durare nel tempo, resistere agli sbalzi di temperatura e a condizioni climatiche differenti. Eppure, molti trascurano questo aspetto, non a caso i trend di ricerca per Cucina da Esterno evidenziano come le cucine prefabbricate e le cucine in mattoncini siano tra le più richieste. La facile accessibilità in termini economici di tali cucine le rende appetibili, ma è uno specchietto per le allodole perché, come vedremo, una cucina di bassa lega può presentare diversi problemi sul medio lungo termine. Cucina da Esterno e Materiali Tradizionali Uno dei materiali tradizionalmente più utilizzati è senza dubbio il caro vecchio mattone. Si tratta di un materiale economico e accessibile ma che, come abbiamo visto in un precedente articolo sulle Cucine in Muratura, presenta diverse problematiche. Qualche esempio? Gli elettrodomestici non hanno nativamente i vespai di areazione, come capita invece nelle cucine moderne. Dovrai poi assumere un muratore che componga la cucina. Non solo, una cucina in mattoni non è modulabile né smontabile. Ha più senso orientarsi su materiali moderni che, benché costosi, presentano diversi vantaggi. Materiali nuovi per la tua cucina da giardino Nel mass-market delle cucine si pone poco l’attenzione al materiale della cucina, e le caratteristiche di cui si dovrebbe tener conto vengono soppiantate dal gusto estetico e l’appetibilità di un prezzo basso. Ma quali sono le caratteristiche di un materiale ritenuto qualitativamente pregevole? Possiamo isolarne alcune come la già citata resa estetica; la porosità (che incide sull’igiene) e la resistenza del materiale stesso. Abbiamo quindi delle macrocategorie di materiali sia per top che per gli altri componenti della cucina che sono: I laminati Un materiale in genere più economico, le cucine che troviamo nella grande distribuzione o in catene commerciali come IKEA spesso utilizzano proprio il laminato. Il laminato a sua volta si distingue in Laminato base, HPL e Fenix. Una menzione particolare per quest’ultimo che, a differenza dei suoi predecessori, è progettato con nanotecnologie che lo rendono altamente riparabile. Ciò significa che in presenza di graffi non profondi possiamo intervenire per rimediare. Quarzi Questi materiali si distinguono per la loro resistenza ad urti e graffi. Esteticamente richiamano il marmo, e sono quindi una soluzione visivamente elegante. Questo minerale naturale è molto comune nella produzione di Top da cucina e può rivelarsi una scelta interessante. Acciaio Inox Riciclabile al 100% ed eco-friendly: l’acciaio è un materiale eccezionale. Soprattutto per l’ambiente data la facilità nel pulirlo. La sua estetica è minimale, pulita e raffinata. L’acciaio inox è uno dei materiali prediletti delle cucine Vidali proprio per la sua durevolezza e resistenza agli ambienti esterni. Le cucine da esterno in acciaio sono sempre più apprezzate per le loro numerose qualità, che le rendono una scelta vincente sia per spazi privati che per contesti commerciali. Uno dei principali vantaggi dell’acciaio è la sua durabilità: questo materiale è incredibilmente resistente agli agenti atmosferici, come pioggia, sole e neve, senza rischio di arrugginire o deteriorarsi rapidamente. La capacità dell’acciaio di mantenersi integro e di non risentire delle intemperie lo rende una scelta perfetta per l’outdoor, soprattutto per chi desidera un investimento che duri nel tempo senza la necessità di frequenti riparazioni o sostituzioni. Oltre alla durabilità, un altro aspetto cruciale è la facilità di pulizia. L’acciaio è un materiale non poroso, il che significa che non assorbe macchie o residui di cibo, rendendolo estremamente semplice da pulire. Basta un detergente delicato e un po’ d’acqua per eliminare qualsiasi traccia di sporco. Questo, oltre a semplificare la manutenzione quotidiana, garantisce anche un alto livello di igiene, essenziale quando si preparano cibi all’aperto. L’acciaio, infatti, non trattiene batteri o germi, e la sua superficie liscia evita l’accumulo di residui indesiderati, un fattore particolarmente importante per la cucina. Dal punto di vista estetico, l’acciaio conferisce un aspetto moderno e sofisticato a qualsiasi spazio esterno. Le cucine da esterno in acciaio inox possono essere realizzate in una vasta gamma di design e finiture, permettendo di adattarsi a diversi stili di arredamento, dal minimalista al contemporaneo. Questo materiale riesce a fondersi armoniosamente con il contesto naturale di un giardino o di un terrazzo, aggiungendo un tocco di eleganza senza risultare eccessivamente industriale. Un altro grande vantaggio dell’acciaio è la sua resistenza alle temperature estreme. Sia che si tratti di calde giornate estive o di inverni rigidi, l’acciaio inox non si deforma né perde le sue proprietà. Questo lo rende ideale per essere utilizzato in qualsiasi clima, senza che ci si debba preoccupare di eventuali danni causati dal freddo o dal calore eccessivo. Le cucine in acciaio possono essere altamente personalizzabili per soddisfare le esigenze specifiche di chi le utilizza. È possibile configurarle con piani cottura, barbecue, lavandini e armadietti, progettati su misura per ottimizzare lo spazio disponibile. Questo tipo di flessibilità è fondamentale per chi desidera organizzare lo spazio esterno in modo funzionale, soprattutto quando si ha a disposizione una metratura limitata. Un ulteriore aspetto che rende le cucine da esterno in acciaio così vantaggiose è la loro bassa manutenzione. A differenza di materiali come il legno, che richiedono trattamenti periodici per preservare l’aspetto e la funzionalità, l’acciaio non necessita di verniciature o sigillature regolari. Con una manutenzione minima, l’acciaio rimane in ottime condizioni nel tempo, riducendo così lo sforzo e i costi associati alla sua cura. Le cucine da esterno in acciaio sono anche una scelta ecologicamente consapevole. L’acciaio è riciclabile al 100%, e molte tecnologie moderne hanno ridotto il … Leggi tutto

Emiliana Parati: il Made in Italy nei rivestimenti murari

Emiliana Parati è un’azienda leader nel settore dei rivestimenti murari con carte da parati. La sua realtà è attiva da quarant’anni ed è nota per esprimere alla perfezione la qualità del Made in Italy in questo settore. Le industrie emiliana parati spa, infatti, sono famose per il continuo investimento che operano nel ciclo produttivo, con la convinzione che solo incentivando i propri lavoratori, si possa raggiungere alte vette nel mondo del commercio di prodotti di qualità.  Inoltre, grazie alla continua ideazione e alla creatività dei designer, Emiliana Parati esporta i propri prodotti dalla provincia di Cremona, nello specifico da Casalmaggiore, a tutto il mondo. Il catalogo dei prodotti di Emiliana Parati  La produzione delle industri emiliana parati spa è ben visibile attraverso il catalogo dell’azienda. La produzione riguarda carte da parati di vario tipo, sia viniliche che con supporto TNT, affiancata alla creazione di design davvero particolari comprendenti glitter, cristalli e altre decorazioni. Tutte le carte prodotte, comunque, sono ignifughe, completamente lavabili, traspiranti e atossiche al pari di quelle di roberto cavalli carta da parati.  Queste caratteristiche, sinonimo di alta qualità made in Italy, hanno reso le carte da parati di emiliana parati famose a livello internazionale, al punto che, oggi, più del 95% del fatturato annuo è dovuto alle vendite sui mercati esteri. Al primo posto per numero di acquisti si colloca sul mercato russo, seguito da quello di paesi come Cina, Kazakistan e Azerbaijan.  Il design innovativo delle carte da parati emiliana parati Le industrie emiliana parati spa possono vantare un catalogo di prodotti dall’aria innovativa e ricercata. Sono realizzati da designer professionisti che operano per creare un prodotto finale perfetto per le esigenze dei diversi e numerosi clienti.  Nelle carte da parati di emiliana parati, infatti, si mescolano a meraviglia l’innovazione, la fantasia dei designer e l’eleganza dello stile italiano. Dall’incontro di queste tre componenti nascono dei prodotti unici nel loro genere, come unici sono anche i prodotti di roberto cavalli carte da parati, altri esportatori del Made in Italy nel mondo. Carte da parati certificate e sicure Le carte da parati di emiliana parati garantiscono il massimo rispetto delle norme sulla sicurezza vigenti. Assicurano la totale salubrità del prodotto, che infatti ha ottenuto il massimo punteggio (A+) nella certificazione VOC; questo punteggio è stato conferito dopo aver verificato che tutte le carte del catalogo hanno un bassissimo livello di composti organici volatili rilasciati nell’aria.  In aggiunta a ciò, questi prodotti sono colorati con colorazioni ad acqua, che garantiscono l’assenza totale di formaldeide, cloruro di vinile e metalli pesanti nocivi alla salute. In questo modo, quando si procede all’acquisto di queste carte da parati, si può esser certi di trovarsi davanti a prodotti certificati e assicurati.  Infine, vogliamo ricordare che, come nel caso di roberto cavalli carte da parati, i prodotti delle industrie emiliana parati spa sono prodotti tramite l’impiego di tecnologie moderne e personale specializzato, che rendono la capacità produttiva dell’azienda superiore ai 4.000.000 di rotoli annui.

Come illuminare la camera da letto

Durante una ristrutturazione, l’ultima stanza a cui si pensa in tema di illuminazione è la camera da letto. Forse perchè è la zona della casa in cui passiamo meno tempo, quella che comunque viviamo prevalentemente quando fa buio e viene automatico immaginarla con poca luce. Ma una buona luminosità può cambiare completamente la percezione che si ha dell’ambiente circostante e migliorare la qualità del sonno. Ecco alcuni piccoli suggerimenti che possono essere utili per scegliere come illuminare la camera da letto. Luci per la camera da letto per facilitare il relax Quando si sceglie l’illuminazione della casa, bisogna sempre tener conto della destinazione d’uso che si fa della stanza. Ad esempio, zone come il bagno e la cucina necessitano di molta luce perchè è qui che si svolgono la maggior parte delle attività. Sono consigliati quindi lampadari a soffitto e faretti.  Mentre per la zona riposo sono da prediligere luci più soft come: abat jour; applique; lampade da terra; faretti da incasso. La luce deve essere distribuita uniformemente per creare un’atmosfera rilassante ed evitare che un punto luce fisso infastidisca gli occhi.  Tipico è il caso del lampadario: eccellente per la zona pranzo, è invece la tipologia meno consigliata per la camera da letto. La fonte luminosa proviene da un’unica sorgente, solitamente posizionata sopra il letto o al centro della stanza. Vien da sè che un solo lampadario non è in grado di distribuire equamente la luminosità in ogni angolo. Ma non solo, è anche molto fastidioso se di notte si ha la necessità di accendere la luce.  Sarebbe meglio scegliere altri tipi di luci e posizionarli in più punti strategici come vicino al comodino, dove sono perfette le abat jour e le applique; nell’armadio o nella cabina armadio invece sono ideali i faretti ad incasso; infine si potrebbe posizionare una piantana di design a  nella zona lettura.    L’illuminazione a led per la camera da letto Una valida alternativa sono i pannelli led per la camera da letto. Ormai in tutte le case sono presenti i faretti a led: costano meno, si accendono istantaneamente non appena viene premuto l’interruttore, producono poco calore e soprattutto i consumi sono decisamente più bassi rispetto alle classiche lampadine.  Se si opta per il led, si hanno anche infinite possibilità di creare un’illuminazione di design, combinando: strisce a led, pensate per chi ha poco spazio a disposizione; faretti da incasso, punti luce da installare in tutta la stanza; applique a muro, per lasciare liberi i ripiani vicino al letto. I led sono una soluzione ottima per uno stile d’arredamento moderno e lineare. Infatti la maggior parte dei faretti può essere installata all’interno dell’ controsoffitto o del cartongesso ed essere quindi completamente invisibile.   Inoltre sono facili da installare ma anche da scegliere. Ci sono infatti solamente due regole da seguire:  evitare il led bianco per i faretti per cartongesso in camera da letto, poichè ne risulterebbe una luce troppo fredda, e posizionarli bene. Questo significa che non devono mai trovarsi ad una distanza troppo ravvicinata, ma almeno uno ogni 20/30 cm dall’altro.  I nuovi impianti tecnologici di domotica poi, danno la possibilità di giocare con l’intensità ed il colore dei led, per creare un’atmosfera diversa di volta in volta.   

Novalux, gusto e design

L’illuminazione da interno è un aspetto molto importante da progettare quando si sta arredando una casa, un negozio oppure un ufficio. L’insieme dei pezzi di arredamento e dei complementi d’arredo sono elementi da scegliere con cura, che devono riflettere il proprio gusto e lo stile che si predilige. Ma il tocco che crea davvero l’atmosfera non passa attraverso il mobilio, bensì proviene dalla luce. Il colore, l’intensità e la disposizione delle lampade può modificare l’intera percezione di uno spazio. Ogni tipologia di punto luce si sposa con un determinato stile: ad esempio i lampadari a sospensione o le lampade da terra richiamano uno stile classico e country, mentre i faretti ad incasso, le lampade a parete ed i faretti a led invece sono più indicati per un gusto più moderno e lineare.   In ogni caso stiamo parlando di elementi che possono essere considerati strutturali, il che significa che non vengono sostituiti spesso o con molta facilità. Di conseguenza, la scelta di quale illuminazione installare non deve essere effettuata frettolosamente ma deve tenere sempre a mente due fattori:  la qualità dei materiali ed il design. Una delle aziende italiane che sa come combinare al meglio questi due aspetti in tutte le sue creazioni è Novalux. Novalux, nel campo dell’illuminazione dal 1948 Un’azienda come Novalux può contare su una forte esperienza lunga ben 70 anni, attraverso i quali ha visto cambiare le esigenze della propria clientela più e più volte. Da piccolo negozio di illuminotecnica di Bologna, l’azienda è cresciuta in maniera esponenziale fino a diventare una realtà internazionale presente in tutta Europa.  Nonostante i tanti mutamenti sociali, storici e di richieste a cui ha assistito, Novalux è rimasta fedele a due punti essenziali della sua filosofia: l’eccellente qualità dei materiali scelti e una visione orientata sempre all’avanguardia. Il know how aziendale è costantemente ampliato con nuove conoscenze, materiali e tecniche che permettono una continua sperimentazione e ricerca di nuove soluzioni per l’illuminazione, senza mai tralasciare l’aspetto estetico. Non c’è un singolo articolo il cui design non sia ricercato e raffinato, dalla luminaria Novalux alle lampade da terra fino alle plafoniere Novalux. Nulla è lasciato al caso. L’avanguardia firmata Novalux Uno dei prodotti che meglio può rappresentare l’azienda  Novalux, è la Easy light. Si tratta di un sistema realizzato in lamiera d’acciaio zincata e che porta l’inconfondibile firma della qualità Made in Italy. La particolarità di Novalux Easy Light è nella sua assoluta versatilità, lo stesso articolo è ideale per l’installazione:     a sospensione; a parete; a plafone; a binario.   Questo garantisce una certa continuità stilistica all’interno di un medesimo ambiente, ma con spazi dedicati a diversi scopi. Ad esempio, in una casa può essere installata la Novalux Easy Light a parete in camera da letto e la versione a sospensione nel soggiorno. Oppure in una boutique si potrebbe optare per un’installazione a binario nei camerini e una a plafone nella vetrina.  Qualunque sia la destinazione d’uso, questo sistema sa come soddisfarla. Non a caso è uno degli articoli più venduti sia in Italia che all’estero e testimonia quanto Novalux sia in grado di guardare sempre avanti.    

Lampade da esterno a parete, un dettaglio di stile

Quando si pensa all’arredamento e all’illuminazione, viene automatico considerare esclusivamente l’interno di un’abitazione, non badando invece a terrazze, balconi ed un eventuale giardino.   Si tratta però di un grave errore. Anche se è vero che svolgiamo la maggior parte delle nostre azioni quotidiane nelle quattro mura domestiche, è piacevole avere un esterno curato, dato che è la prima cosa che vediamo non appena torniamo a casa e l’ultima quando usciamo. Basta poco per ottenere un effetto gradevole: un prato ben tagliato, fiori rigogliosi nei vasi e un balcone ordinato sono da considerare dei veri e propri elementi d’arredo quando si parla di giardino.  Oltre all’aspetto estetico però, questi spazi possono essere sfruttati anche da un punto di vista funzionale.  Ad esempio, a chi non piace cenare in terrazza nelle torride serate estive? Oppure giocare con i bambini all’aperto?  Per utilizzare al meglio l’esterno anche quando cala il sole, è necessario che sia garantita sempre una buona illuminazione. Solitamente la scelta ricade sulle luci da parete per i balconi e i giardini oppure sui lampioncini, se si ha a disposizione un vasto terreno. Vediamo qualche idea interessante per scegliere le applique da esterno.      Quale applique da esterno scegliere? Prima di decidere cosa acquistare, è determinante avere chiaro dove andrà posizionata la lampada per scegliere il materiale più adatto poichè l’impianto sarà costantemente esposto agli agenti atmosferici. In merito a questo, la normativa europea ha stilato un indice di protezione, che sta ad indicare il livello di protezione di ogni luminaria rispetto agli sbalzi di temperatura e all’umidità.   La sigla è composta dalle lettere IP e una sequenza di due cifre: più è alto il numero, maggiore è la sicurezza della lampada. E’ bene controllare sempre l’IP per capire se il prodotto può essere più o meno adatto alle nostre esigenze. Vediamo ora quali sono le tipologie di lampade più presenti sul mercato e ai differenti stili d’arredamento. Le lampade da esterno a led sono sicuramente le più comode poichè richiedono pochissima manutenzione ed inoltre sono a ridotto inquinamento luminoso. Sono indicate per gli spazi ristretti, come i balconi, e per abitazioni dello stile moderno. I faretti a led trovano un ampio utilizzo anche per illuminare piante e aiuole. Chi invece ha installato grate e cancelletti in ferro alle finestre, può dare una certa continuità stilistica alle mura con le lampade da esterno a parete in ferro battuto, perfette per illuminare vialetti d’accesso oppure ingressi ed entrare. Sono bellissime da vedere a contrasto con una parete di cortina rossa. Se l’atmosfera che si vuole ricreare è calda e accogliente, le lampade da esterno a parete rustiche sono la scelta più azzeccata. Le linee richiamano alla mente uno stile rurale, che si sposa benissimo con un gazebo in legno o con una pavimentazione esterna realizzata in pietra.  

Toio FLos, lampada da terra dallo stile unico

Toio Flos è la lampada da interno creata nel 1962 dall’estro del progettista Achille Castiglioni, con il prezioso contributo di suo fratello Pier Giacomo.   Non appena la guardi, capisci immediatamente che c’è qualcosa di diverso rispetto a tutte le piantane da terra che hai visto esposte fino a quel momento. Un design originale che lascia trasparire un’ anima giocosa. D’altronde, il suo curioso nome ha una storia particolare e deriva proprio dalla parola “toy”, che in inglese significa gioco.  Scopriamo qualcosa in più su questo elemento d’arredo unico! Achille Castiglioni, chi è l’ideatore della lampada Toio Achille Castiglioni ha lasciato un’impronta indelebile nella storia dell’illuminazione di design italiana. Nato a Milano nel 1918, dedica la sua vita allo studio delle forme, dei materiali e delle tecniche per creare un nuovo modo di fare illuminazione.  Si laurea in architettura e insegna “Design Artistico per l’industria” nella prestigiosa università di Torino e di Milano. Oltre alla carriera didattica, è attivamente presente sulla scena delle grandi esposizioni internazionali insieme a suo fratello Pier Giacomo Castiglioni, con cui instaura un sodalizio artistico destinato a durare decenni.  Dalla loro fortunata collaborazione nasce anche la lampada Toio Flos. Vincitore di ben nove volte del Compasso d’Oro, le opere di Achille Castiglioni sono esposte nei più famosi musei del mondo: solamenta il MoMa di New York ne ospita ben quattordici.  Toio Flos, tra il vintage e il moderno Le lampade da terra sono una soluzione illuminativa spesso sottovalutata. Si tende a pensare che siano adatte esclusivamente per la zona living e che non illuminino a dovere. Ragion per cui si prediligono i punti luce da installare a soffitto, credendo che in questo modo la luce sia meglio distribuita nell’ambiente.  Questo è in parte vero, ma non se si parla di Toio Flos. Questa lampada infatti è stata creata per rivoluzionare il concetto di illuminazione, unendo il design alla funzionalità. Stiamo parlando di una lampada da terra ma accessoriata di un’asta telescopica regolabile, che consente di stabilire l’altezza a nostro piacimento e secondo l’uso che ne facciamo. Ma il vero fiore all’occhiello rimane il suo faro, dal diametro di 17 cm che garantisce una resa luminosa altissima. Un aneddoto sull’ ideazione del primo modello di Toio: Achille Castiglioni fece importare il fanale di un’auto dagli Stati Uniti per dar vita alla sua creazione! E ancora oggi il punto luce è la perfetta riproduzione di quel fanale.   Ciò che rende ancora più particolare questa lampada è il suo stile: linee minimal ma risultanti da un mix tra vintage e moderno, che la rendono perfettamente collocabile sia in stanze dall’arredo essenziale e lineare che in loft e appartamenti dai tratti urban. Realizzata completamente in acciaio e verniciata a liquido, è disponibile in tre colorazioni: rosso, bianco e nero, una più originale dell’altra.  Il prezzo di questo prodotto di design si attesta intorno ai 600/700 € e ogni centesimo rispecchia l’alta qualità dei materiali e delle tecnologie impiegate per la costruzione.   

Come usare al meglio i faretti da incasso

I faretti da incasso sono tra le soluzioni per l’illuminazione più richieste. Sebbene generalmente si preferisca incassarli nei controsoffitti, questa non è la loro unica collocazione; infatti, i faretti si possono incassare nelle pareti, nei pavimenti, nelle mensole e nei pannelli di legno, purché venga costruita anche una controcassa per agevolare la loro stabilità.  Sul mercato sono disponibili varie tipologie di faretti, che si distinguono in base alla forma, all’illuminazione e al materiale in cui sono realizzati.  Le diverse forme dei faretti da incasso Per quanto riguarda la forma, i faretti si distinguono in: Faretti di forma quadrata; Faretti di forma rotonda; Faretti di forma rettangolare. Le forme differenti li rendono più o meno adatti ad un certo tipo di arredo; in questo modo, avendo a disposizione tre forme diverse è possibile optare per quella che meglio si addice all’ambiente da illuminare. Ad esempio, la forma rettangolare è più adatta ad ambienti con un arredamento essenziale e moderno, mentre la forma tonda può mitigare la rigidità di un arredamento molto lineare.  Due tipologie di illuminazione In base alla tipologia di luce che emettono, che può essere d’ambiente o d’accento, i faretti da incasso svolgono diverse funzioni.  In particolare, il primo tipo di illuminazione, quello d’ambiente, permette ai faretti di sostituire completamente gli altri dispositivi per l’illuminazione. Perciò, se si opta per utilizzare i faretti con questo tipo di illuminazione, i lampadari e le lampade diventano superflui.  Invece, essi continuano ad essere indispensabili nel caso in cui i faretti abbiano un’illuminazione d’accento. In questo caso, infatti, i faretti possono essere utili per illuminare dei particolari della stanza, dei quadri, dei mobili preziosi o qualsiasi altro oggetto su cui si desidera porre l’accento perché si distingua all’interno dell’ambiente.  I materiali dei faretti da incasso I faretti da incasso possono essere realizzati in diversi materiali, tuttavia, quelli più diffusi sono di gesso o di metallo. A seconda del materiale di costruzione, comunque, i faretti presentano delle diversità d’impiego.  Solitamente, per i controsoffitti vengono usati i faretti in gesso, che vengono stuccati col controsoffitto cosicché la superficie sia liscia. Diversamente, i faretti in metallo sono personalizzabili nelle finhanno finiture personalizzabili, che possono essere oro, cromate, lucide e così via, quindi vengono preferiti quando si tratta di incassarli in posizioni che consentano di mostrare le loro particolarità.  Dove usare i faretti da incasso Normalmente, i faretti da incasso vengono usati per l’illuminazione delle cucine e dei soggiorni, tuttavia, non è da escludere il loro utilizzo nei corridoi o nelle camere da letto, come nei negozi e negli uffici. La scelta del luogo in cui incassare i faretti, infatti, è del tutto personale. Comunque, esistono delle indicazioni basilari per usarli al meglio. Essi sono particolarmente consigliati nel caso in cui l’altezza della stanza sia almeno di 270 centimetri, il che rende poco funzionale l’uso di un lampadario. Mentre, nel caso si decida di installarli in bagno, l’indicazione è quella di accertarsi che siano ben protetti dagli spruzzi d’acqua.

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