Tigelliera elettrica, la soluzione pratica per gustare una specialità emiliana in casa

La tradizione delle tigelle in Emilia è una parte importante della cucina regionale italiana e una delle specialità più amate e apprezzate in tutto il paese. Le tigelle sono una sorta di focaccia tonda, realizzata con farina di frumento, strutto, latte e lievito, e cotte in una tigelliera, una padella di terracotta tipica della regione. Le tigelle sono solitamente servite calde, tagliate a metà e farcite con una vasta gamma di ingredienti, tra cui prosciutto crudo, salame, formaggi, verdure e salse. Sono spesso accompagnate da un bicchiere di lambrusco, un vino frizzante e leggermente acidulo prodotto nella stessa regione. Questa prelibatezza è così amata in Italia che è possibile trovarla nei ristoranti di tutto il paese, e spesso viene servita come antipasto o spuntino. Ma le tigelle sono anche facili da preparare a casa, purché si abbia una tigelliera. Per fare le tigelle in casa, basta mescolare gli ingredienti e impastare per ottenere una consistenza morbida e elastica. Dopo un breve periodo di riposo, l’impasto viene diviso in piccole porzioni, che vengono stese e cotte in una tigelliera. In questo modo, è possibile gustare la deliziosa specialità emiliana senza dover necessariamente recarsi in un ristorante. In sintesi, le tigelle sono una specialità tipica della cucina emiliana e una delle migliori specialità tipiche italiane, apprezzate in tutto il paese. Sono facili da preparare a casa, utilizzando una tigelliera, e possono essere farcite con una vasta gamma di ingredienti. Se non avete ancora assaggiato le tigelle, vi consiglio vivamente di farlo al più presto! Esistono diversi tipi di tigelliere, o padelle per cucinare le tigelle, che possono variare per forma, dimensione, materiale e metodo di cottura. La tigelliera tradizionale è fatta di terracotta e ha una forma rotonda con un bordo alto, spesso decorato con motivi geometrici o floreali. La cottura avviene direttamente sulla fiamma del fornello, su entrambi i lati della padella, fino a quando le tigelle diventano croccanti e dorati. Esistono anche tigelliere in ghisa o in alluminio, che possono essere utilizzate su una piastra elettrica o a gas, su un barbecue o su una griglia. Queste tigelliere hanno spesso una forma quadrata o rettangolare e sono più resistenti e durature rispetto alle padelle di terracotta. Inoltre, ci sono anche tigelliere moderne in acciaio inox o in materiali antiaderenti, che sono facili da pulire e da usare. Queste padelle possono essere utilizzate sia su fornelli a gas che su piani di cottura elettrici, ma spesso richiedono una cottura a bassa temperatura per evitare di bruciare le tigelle. In sintesi, esistono diversi tipi di tigelliere disponibili sul mercato, a seconda delle preferenze personali e dei metodi di cottura preferiti. La tigelliera tradizionale di terracotta rimane comunque la scelta preferita di molti appassionati della cucina emiliana. Come preparare le tigelle con la tigelliera La tigelliera è una padella di terracotta o di altro materiale utilizzata per cucinare le tigelle, una specialità gastronomica tipica dell’Emilia-Romagna. Ecco come utilizzare la tigelliera per preparare delle deliziose tigelle: Preriscaldare la tigelliera: prima di iniziare a cucinare le tigelle, è importante preriscaldare la tigelliera a fuoco medio-alto per circa 10 minuti. In questo modo, la padella si riscalda uniformemente e le tigelle cuoceranno in modo omogeneo. Preparare l’impasto per le tigelle: l’impasto per le tigelle può variare a seconda delle ricette, ma di solito è fatto di farina, acqua, latte, strutto e lievito. Lasciare riposare l’impasto per circa 30 minuti. Stendere l’impasto: prendere una piccola quantità di impasto e stenderlo con un mattarello sulla superficie della tigelliera, formando una sfoglia sottile e tonda, di circa 3-4 millimetri di spessore. Cottura delle tigelle: cuocere le tigelle sulla tigelliera calda per circa 2-3 minuti per lato, finché non diventano dorati e croccanti. Farcire le tigelle: una volta cotte, tagliare le tigelle a metà e farcirle con i propri ingredienti preferiti, come salumi, formaggi, verdure, salse e molto altro ancora. Gustare le tigelle: servire le tigelle calde e gustarle accompagnate da un bicchiere di vino locale come il Lambrusco. Per evitare di bruciare le tigelle, è importante mantenere una temperatura costante sulla padella durante la cottura. Inoltre, la tigelliera deve essere pulita accuratamente dopo ogni utilizzo, evitando di usare prodotti chimici aggressivi o spugne abrasive che potrebbero rovinare la superficie della padella. Come si pulisce la tigelliera in ghisa? La tigelliera in ghisa è un’ottima scelta per cucinare le tigelle, in quanto la ghisa è un materiale resistente e duraturo che consente di ottenere un calore uniforme e di mantenere la temperatura per un lungo periodo di tempo. Tuttavia, la pulizia della tigelliera in ghisa richiede alcune accortezze per preservarne la qualità e la durata nel tempo. Ecco come pulire la tigelliera in ghisa: Lasciare raffreddare la tigelliera: dopo la cottura delle tigelle, lasciare raffreddare la tigelliera in ghisa prima di pulirla. Non immergere mai la tigelliera calda in acqua fredda o la ghisa potrebbe rovinarsi. Rimuovere eventuali residui: utilizzare una spatola o un raschietto per rimuovere eventuali residui di impasto o di cibo rimasti sulla superficie della tigelliera. Non utilizzare mai detersivi o spugne abrasive, che potrebbero danneggiare la patina protettiva sulla superficie della ghisa. Pulire con acqua calda: utilizzare solo acqua calda per pulire la tigelliera in ghisa. Evitare l’uso di detersivi o saponi che potrebbero danneggiare la patina protettiva sulla superficie della ghisa. Asciugare la tigelliera: asciugare bene la tigelliera con un panno o un tovagliolo in modo da evitare la formazione di ruggine sulla superficie della ghisa. Proteggere la tigelliera: per proteggere la tigelliera in ghisa dalla ruggine e dalla corrosione, utilizzare un po’ di olio alimentare e distribuirlo uniformemente sulla superficie della tigelliera. Seguendo queste semplici precauzioni, la tigelliera in ghisa può durare a lungo e continuare a offrire risultati eccellenti nella preparazione delle tigelle. Quali sono i punti di forza di una tigelliera elettrica? La tigelliera elettrica è un dispositivo che permette di cucinare le tigelle in modo rapido e semplice. Tra le caratteristiche principali della tigelliera elettrica ci sono: Numero di posti: a seconda del modello, la tigelliera elettrica può avere un … Leggi tutto

Tagliere da cucina professionale: Guida Completa alla scelta

Quante volte hai usato un tagliere in vita tua? E quali fattori hai valutato per comprarne uno veramente adatto? Oppure hai acquistato d’impulso per via della necessità? Dal legno alla plastica alla carta compressa e altri materiali, come polietilene, e acciaio inossidabile, ecco come acquistare il tagliere che fa per te. In questa guida andremo ad analizzare tutti i fattori possibili per fare la migliore scelta possibile. Quante ore al giorno trascorri su un tagliere? Anche se sono solo, diciamo, 15 minuti, quel tempo si somma davvero nel corso delle settimane. Ti meriti di spenderlo comodamente usando un tagliere con cui ti senti bene, uno che sia attraente, risponda bene mentre tagli e sia dimensionato per adattarsi al compito da svolgere. Per un oggetto così semplice, ci sono molti fattori da considerare quando si seleziona un tagliere professionale. Un tagliere sembra relativamente buono e sembrano non esserci differenze vero? Ma un uso improprio può renderlo uno degli oggetti più carichi di batteri in una cucina. Ecco come scegliere un tagliere adatto al tuo budget e al tuo stile di vita e come mantenerlo sicuro e igienico. Cose da considerare quando si sceglie un tagliere Prima di tutto rilassati. Potresti aver sentito tutti i tipi di affermazioni su determinati tipi di taglieri non sicuri. Sappi che qualsiasi materiale del tagliere è sicuro fintanto che aderisci alle pratiche raccomandate per la manipolazione e l’igiene degli alimenti (di cui parleremo, non preoccuparti). Ecco i fattori da valutare quando si seleziona un tagliere da cucina. È adatto ai coltelli? Più dura è la superficie, più consuma il tuo coltello nel tempo. È facile da pulire? Puoi metterlo in lavastoviglie? Devi lavarlo a Mano? In che modo può essere lavato senza rovinarlo? È facile da mantenere? Necessita di un trattamento specifico periodico? Quanto costa? che valore aggiunto ti darà indietro? Quanto è durevole e longevo? Ogni quanto dovrai sostituirlo? Quanto è grande? Che spazio hai a disposizione per usarlo e per riporlo? Venature del Legno sul tagliere I taglieri in legno con venature del legno sono realizzati con legno che è stato tagliato con le venature. Ciò significa che la parte superiore della tavola mostra lunghe fibre di legno. I taglieri con bordo legno e venature sono il tipo più comune di tagliere in legno, perché di solito sono i più convenienti. È più probabile che le tavole a grana con venature hanno resistono maggiormente ai tagli del coltello presenti sulla superficie, perché le lunghe fibre di legno non danno molto sotto la lama del coltello. (Pensa: stai tagliando le fibre dell’albero su un tagliere a grana con venature.) I coltelli si danneggiano più facilmente usando questo tipo di tagliere particolarmente duro e resistente. Questo è anche il motivo per cui i taglieri a grana con venature sono considerate un po’ più resistenti sui coltelli rispetto alle tavole a grana fine. I taglieri in legno a grana fine sono realizzati fondendo insieme pezzi di legno a sezione trasversale. Ciò significa che la parte superiore della tavola mostra gli anelli del legno invece della vista laterale (la lunghezza) del legno. Le tavole a grana fine hanno spesso uno spessore di pochi centimetri e, poiché sono più difficili da costruire, costeranno quasi sempre più di una tavola a grana tagliente. Tagliere in Legno a grana fine Le fibre di legno delle tavole a grana fine si recuperano dall’uso meglio delle tavole a grana di bordo, portando a un minor numero di scanalature nella tavola. In questo senso, un tagliere a grana fine è più resistente. È anche più delicato sui coltelli, perché le fibre di legno hanno più elasticità. Tuttavia, poiché molti pezzi di legno sono incollati insieme per crearne uno, una tavola a grana fine è potenzialmente più suscettibile all’umidità se non adeguatamente curata. Questo perché il legno tagliato contro la venatura assorbe più acqua rispetto al legno tagliato con la venatura. (L’assorbimento è uno svantaggio in un tagliere, perché vuoi che rimanga asciutto e privo di batteri.) Se una tavola a grana fine viene lasciata ripetutamente bagnata, le cuciture possono staccarsi nel tempo e creare minuscole voragini per ospitare i batteri. Ma tieni presente che il trattamento periodico con olio minerale o crema per il legno aiuta a prevenire l’assorbimento dell’umidità e la formazione di crepe da parte di qualsiasi tagliere, a grana fine o bordo. È particolarmente importante con un tagliere a grana fine. Allora che ne dici di quella faccenda delle tavole con venature che sono un po’ più “dure” sui coltelli? Potrebbe essere un grosso problema se tagli molto, ma se non lo fai, non preoccuparti. Il fatto è che qualsiasi tagliere di legno sarà più delicato sul tuo coltello rispetto a un altro materiale come vetro, corian o metallo. Taglieri in acero, quercia e ciliegio Con una buona cura, i taglieri in legno sono sicuri, delicati sui coltelli e durevoli. I taglieri in legno hanno anche una vasta gamma di prezzi, con quelli semplici che costano a partire da circa 20 euro e quelli pesanti fatti a mano che arrivano a ben oltre i 200. I legni duri densi come acero, noce, ciliegio, faggio e teak sono i taglieri più resistenti. I pori più piccoli di questi legni impediscono ai batteri di penetrare nella superficie della tavola e rendono più difficile per i coltelli creare scanalature dove i batteri possono nascondersi. E il legno contiene naturalmente composti antimicrobici, come i tannini. Cura dei taglieri in Legno Non mettere mai un tagliere in legno in lavastoviglie. Lo rovinerai. Il calore elevato e i detersivi aggressivi spaccheranno e deformeranno un tagliere di legno. Taglieri di bambù I taglieri in bambù  sono economici e provengono dal bambù, una pianta che è più sostenibile del legno. Una tavola di bambù è piuttosto leggera ma durerà a lungo se la curi. Puoi ottenere taglieri di bambù decenti per a partire da  10 euro o meno, fino a € 150 per quelli robusti. Proprio come il legno, i taglieri in bambù sono disponibili negli stili a … Leggi tutto

Ceppo Coltelli Victorinox: sono veramente i migliori e più professionali?

Coltelli da Cucina Professionali Victorinox scopriamo di più Quando sentiamo il nome Victorinox subito viene in mente il coltellino svizzero multiuso che ci toglie d’impaccio quando abbiamo bisogno di un utensile al volo(forbice, lima per le unghie, apribottiglie, cacciavite) e che nell’immaginario collettivo è sinonimo di coltello multi utensile.  Molti forse non sanno(oppure si, lo sapete?) che l’azienda Svizzera produce da anni anche set di coltelli da cucina professionali di alta qualità, per la felicità di chef e amanti della cucina e dell’avere sempre gli strumenti migliori quando si deve preparare qualche piatto speciale. In questo approfondimento andiamo proprio a vedere di cosa si tratta, e che tipi di coltelli da cucina produce la Victorinox, per aiutarti nella scelta. Seguitemi!   Victorinox, nascita e cenni storici L’azienda Victorinox produce coltelleria e utensili di qualità fin dal 1884, ed ormai anche il brand è un sinonimo di coltello multiuso nella testa di tutti noi.Produce cinque tipologie di prodotti: il leggendario Swiss Army Knife, coltelli casalinghi e professionali, ma anche accessori di lifestyle come orologi, profumi e valigie.La Victorinox è nata a Ibach in Svizzera, per mano di Karl Elsener, nel 1884, e dl 1891 il primo passo è una fornitura di coltelli per l’Esercito Svizzero. Nel 1897 nasce il mito dello Swiss Army Knife, il coltellino multiuso che tutti conosciamo. Nel 1909 viene registrato il nome Victoria come nome dell’azienda, con il logo con la croce e lo scudo, e nel 1921 con l’invenzione dell’acciaio Inox, c’è una svolta epocale nel campo della coltelleria e L’azienda per questo fonde i due termini, creando il nome iconico Victorinox. Ceppo Victorinox, caratteristiche della linea di coltelli professionali La collezione di coltelli professionali da cucina Victorinox è una selezione di alta qualità che l’azienda svizzera ha creato specificatamente per gli chef, ma anche per per gli aspiranti Masterchef! La Victorinox produce coltelli da tavola e da cucina che richiedono poca o nulla manutenzione, coltelli di design e materiali selezionati per una durevolezza senza pari. I ceppi per coltelli Victorinox sono il vanto di tutti gli amanti della cucina di design e di alta qualità. Qual è il miglior modo di scegliere utensili e attrezzature da cucina top quality?   Una buona idea è scoprire quali utensili sono necessari per una solida attrezzatura di base affidandosi a esperti esperti per suggerimenti ad hoc per noi. Con un set di coltelli o un ceppo per coltelli di Victorinox, sei sempre perfettamente attrezzato. Caratteristiche del ceppo coltelli di Victorinox Solida dotazione di base: con un set di coltelli selezionato in modo intelligente, sei pronto per tutte le attività ai fornelli e al bancone della cucina e ben posizionato per qualsiasi cosa in cucina. Hai tutti i tuoi migliori aiutanti al tuo fianco e una combinazione selezionata disponibile sempre a portata di mano. Disposizione chiara: un ceppo per coltelli compatto garantisce uno mantenimento organizzato ed ordinato. Protegge i coltelli dalla polvere e dall’abrasione che si creano nei cassetti della tua cucina quando si sfregano contro altri utensili. Ogni cosa ha il suo posto sicuro e i coltelli sono sempre a portata di mano e pronti per l’uso. Facile distinzione: i manici colorati portano colore in cucina e conferiscono a ogni coltello la propria identità. Presto sarai in grado di sapere a colpo d’occhio di cosa hai bisogno e tirerai fuori l’aiutante giusto dal ceppo dei coltelli in un attimo. Attraente colpo d’occhio: materiali di alta qualità, ottima fattura e design eccellente rendono ogni ceppo per coltelli Victorinox un oggetto di bellezza senza tempo, per valorizzare visivamente e funzionalmente la tua cucina. Scegli il set di Coltelli professionali Victorinox più adatti alla tua cucina Set Coltelli Victorinox Mod. 00829 6.7153.11 Set di coltelli 11 pezzi con ceppo in legno di faggio: 1 pelapatate, 1 coltello da bistecca da 11 cm seghettato, 1 coltello per verdure da 8 cm seghettato, 1 coltello per verdure da 8 cm, 1 coltello per verdure da 10 cm, 1 acciaino Scopri di più Set Coltelli Victorinox Mod. V5.1150.11 Versatile portacoltelli da 11 pezzi, troverai tutto ciò di cui hai bisogno in ogni cucina. Questo ceppo unisce la rinomata ed eccezionale qualità delle lame Victorinox con l’eleganza senza tempo del vero legno. Scopri di più Set Coltelli Victorinox Mod.V5.4433.25 Contenuto: Coltello piccolo da cucina Swiss Modern 15 cm, Coltello Santoku Swiss Modern lama alveolata 17 cm, Coltello da cucina Swiss Modern lama di grande ampiezza 20 cm, Coltello da cucina Swiss Modern 22 cm, Forchettone Swiss Modern 15 cm, Coltello da pane e pasticcere Swiss Modern 22 cm. Scopri di più Set Coltelli Victorinox Mod. Grand Maitre La collezione Grand Maître è una miscela perfetta di chef dilettanti e professionisti in un perfetto equilibrio. Ogni pezzo di questa ricercata collezione presenta una costruzione a codolo completa, uniformemente temprato e forgiato da un unico pezzo. Ecco perché il passaggio dalla lama all’impugnatura è elegante e senza soluzione di continuità, e l’impugnatura è ergonomica per il massimo comfort anche durante un uso prolungato. Scopri di più Set Coltelli Victorinox Mod. Swiss Classic Contenuto: 1 blocco portacoltelli in legno di faggio, 1 coltello da bistecca con lama seghettata da 11 cm, 1 coltello per verdure con lama seghettata da 8 cm, 1 coltello per verdure da 8 cm, 1 coltello per verdure da 10 cm, 1 coltello per verdure con lama seghettata da 11 cm, 1 coltello per sfilettare da 19 cm, 1 coltello Santoku con lama alveolata da 17 cm, 1 coltello da pane con lama seghettata da 21 cm      Scopri di più Set Coltelli Victorinox PER FRUTTA E VERDURA Set da coltelli per frutta e verdura adatti in cucina, contiene: 1 coltello per affettare, 1 coltello da tavola e per pomodori, 1 coltello da intaglio, 1 coltello santoku, 1 coltello da pane Scopri di più E se vuoi dare un tocco di colore alla tua cucina… Blocco portacoltelli da 6 pezzi. Caratteristiche principali: Con una combinazione ottimale di coltelli e pelapatate e un design compatto Scopri di più Non solo Victorinox, quali altre opzioni? … Leggi tutto

Padelle Antiaderenti: Materiale ideale e guida alla scelta delle migliori

Assapora un cibo dal gusto pieno, esplosivo, cotto a puntino. Non bruciato, proprio perfetto. Cotto giusto, ne troppo ne poco. Ci sei? Spesso pensiamo che sia impossibile cucinare a modo, altre volte invece assaporiamo dei piatti perfetti, senza chiederci il motivo, semplicemente pensiamo che “come cucina la mamma” o “la cucina della nonna” sia la migliore in assoluto e non assaporiamo gusti così da altre parti. A volte dovremmo invece soffermarci sugli strumenti che usiamo in cucina. Un elemento da non trascurare nella nostra cucina è la padella, specie se antiaderente. Quando ne abbiamo bisogno, andiamo, la compriamo, senza pensare, la prima che capita. Poi stiamo là che dopo 7 8 o dieci volte che la usiamo, senza le dovute accortezze, il fondo della padella si riga, dopo un po comincia a perdere i frammenti, e qualche volta magari i residui finiscono nei nostri piatti, e successivamente il cibo non rimane inaderente, ma si attacca, si scuoce, si brucia. Colpa del fondo della padella usurato. Ma quali materiali fanno di una padella un’antiaderente veramente perfetta? Storicamente si sono diffuse le padelle antiaderenti in teflon, quelle con il fondo nero per capirci, che hanno raggiunto le nostre case, e praticamente chiunque di noi ne ha posseduta almeno una nella vita. Le padelle in Teflon hanno avanzato dubbi da parte delle associazioni dei consumatori perché il teflon stesso sarebbe dannoso per la nostra salute. Le vecchie padelle prodotte in passato contenevano PFOA(acido perfluoroottanoico). Cos’è il PFOA e a cosa serve? L’acido perfluoroottaoico è un composto che viene usato per produrre materiali plastici, principalmente per realizzare prodotti idrorepellenti come i tessuti impermeabili e le pentole e padelle antiaderenti. Siccome contiene legami chimici tra carbonio e fluoro, questo tipo di acido non è biodegradabile nell’ambiente. Dato che il PFOA è stato classificato come PBT, materiale persistente, sostanza estremamente preoccupante per la nostra salute, perché rischia di accumularsi negli organismi di natura biologica, come il nostro. Per questo è bene evitare di acquistare padelle antiaderenti troppo a buon mercato, perché potrebbero ancora contenere sostanze simili al teflon o PFOA, e quindi di dubbia provenienza. Scegliere un padella antiaderente va valutato con cura, bisogna acquistare un prodotto salutare che sia equilibrato e durevole nel tempo e realizzi la cottura perfetta che tutti sognamo e agognamo. I parametri fondamentali per la scelta di una padella antiaderente sono due, la conduzione termica e i materiali che trasmettono calore uniformemente e permettono quindi una cottura distribuita in tutto il fondo stesso della padella. Più lo spessore è grande, più troveremo padelle di qualità ad un prezzo ragionevole. Una padella troppo sottile permette un tempo di cottura molto corto, andando ad intaccare la consistenza ed il gusto dei cibi, e andando incontro ad usura nel brevissimo tempo. I materiali con cui vengono realizzate le padelle sono molteplici, alcuni sono antiaderenti già nativi, mentre altri sono rivestiti in pietra, ceramica o, appunto teflon. Andiamo quindi a vedere quali sono i materiali con cui vengono realizzate le padelle antiaderenti, e quali sono i pregi e i difetti di ognuno. Padelle In ferro Le padelle realizzate con fondo in ferro hanno in vantaggio che il ferro è normalmente già antiaderente nativo, e non nuoce alla nostra salute e tiene come resistenza le alte temperature. Cuoce in maniera decisa in poco tempo. Quindi le padelle antiaderenti in ferro sono adatte alle cotture rapide, come la saltatura delle verdure o le fritture. Sono tendenzialmente indeformabili e relativamente economiche rispetto agli altri materiali. Di contro, sono soggette alla naturale corrosione se a contatto con acqua, quindi bisogna fare attenzione e cura quando vengono lavate, asciugandole con molta attenzione. Padelle in rame Storicamente usato nei tempi antichi per la cottura, il rame è un materiale molto leggero ad alta conducibilità. Si tratta di un materiale molto pregiato. Le padelle antiaderenti realizzate in rame sono adatte alla cottura di cibi cremosi e densi, come creme, vellutate, risotti. Il rame maggiormente durevole è il rame stagnato, in cui lo stagno viene usato come rivestimento interno e protegge la potenziale tossicità dell’ossidazione a cui il rame va incontro, il famigerato verde(verderame). Spesso quando si cercano padelle antiaderenti in rame, ci si imbatte sovente in padelle con rivestimento interno in acciaio inossidabile. Padelle in titanio Il titanio, così come il ferro, è antiaderente nativo e come per il ferro anche le padelle antiaderenti in titanio non hanno bisogno di alcun rivestimento protettivo, e sono potenzialmente indistruttibili. Il titanio è resistente ai graffi e ai colpi ed è un materiale ad alta conduzione termica, producendo una cottura uniforme ed adatta a qualsiasi tipo di preparato. Le padelle in titanio hanno una longevità altissima e il costo, un po più elevato della media, è ben ripagato dalla resistenza che ritorna. L’unico elemento contro è una leggera interazione negativa se a contatto con cibi troppo salati o acidi che permangono sul fondo per molto tempo. Padelle in alluminio Le padelle antiaderenti in alluminio sono tra le più usate nel campo della ristorazione per la loro estrema maneggevolezza, perché l’alluminio è un metallo ultra leggero e quindi molto pratico. Si tratta di un materiale estremamente sicuro per la cottura, se certificato come puro. Produce una cottura molto omogenea, sana e con un uso molto moderato di olio e burro, perché evita quasi completamente che i cibi si attacchino. Adatto per soffritti, fritture, tostature, mentre soffre i cibi acidi, come ad esempio i pomodori. Si tratta di un materiale particolarmente economico per la realizzazione di padelle antiaderenti, per cui il rapporto qualità prezzo è molto alto. Padelle in ghisa La ghisa è uno dei materiali più resistenti nella produzione di padelle, e si trova anche nella versione smaltata, che permette una cucina molto sana. E’ di colore scuro e mantiene il calore anche dopo che il fuoco viene spento. Le padelle in ghisa si prestano a tutti i tipi di piano cucina, sia a gas, che a fiamma libera, che a induzione. Sono padelle predisposte a tutti i tipi di cotture, specialmente quelle lunghe, analogamente … Leggi tutto

Il bulletproof coffee

Il  bulletproof coffee è una bevanda popolare, soprattutto per coloro che seguono una dieta chetogenica. Può essere preparato miscelando il caffè con olio di cocco, burro chiarificato o olio MCT a tua scelta. Tutti e tre gli acidi grassi sono acidi grassi saturi, ma ne contengono di tipi diversi a seconda della lunghezza delle catene di carbonio che li compongono. Più le catenelle sono corte, più facilmente saranno assorbite dal nostro organismo e pronte all’uso immediatamente. Infatti, gli acidi grassi a catena media sono solubili in acqua e il nostro apparato digerente non ha bisogno di enzimi per elaborarli. Entrano immediatamente nel flusso sanguigno, vengono assorbiti dall’intestino, quindi vanno direttamente al fegato, dove vengono convertiti in chetoni, pronti per l’energia per chi già segue un regime chetogenico. Burro: Contiene circa il 25% di acidi grassi a catena media olio di cocco: Contiene circa il 65% di acidi grassi a catena media olio MCT: Contiene circa il 100% di acidi grassi a catena media La “formulazione” più commercializzata prevede l’utilizzo di MCT, un prodotto derivato dall’olio di cocco che contiene solo grassi a catena media. Abbiamo chiesto a Caterina Borraccino Nutrizionista esperta in Dieta Paleo, la ricetta per preparare uno squisito bulletproof coffee. Provare per Credere! INGREDIENTI: 1 caffè lungo “americano” 1 cucchiaino di olio di cocco spremuto a freddo biologico 1 cucchiaino di ghee (questa è la ricetta per farlo in casa) Come fare: Prepara un caffè caldo, scegli tu se un espresso più lungo, quello della moka o il classico caffè americano riempire metà tazza aggiungere olio di cocco e ghee con uno schiumalatte frullare bene tutto fino a riempire la tazza con abbondante schiuma se non si ha lo schiumalatte usare una frusta elettrica o in un frullatore. Buon bulletproof coffee a tutti!      

HACCP: Tutto quello che c’è da sapere

Siamo ciò che mangiamo. Ogni cibo che entra a contatto con il nostro organismo ci fornisce energia e nutrimento che sono importantissimi per far funzionare quella macchina perfetta che è il nostro corpo.  La qualità del cibo che mangiamo è un aspetto fondamentale da considerare sempre, sia mentre si acquistano cibi confezionati che freschi, sia quanto si mangia a casa che fuori.  In tema di alimentazione, la sicurezza dell’alimento deve essere sempre al primo posto.  Ma come fare a capire se ciò che stiamo mangiando sia salubre oppure no? Attraverso il metodo dell’HACCP. Cos’è l’HACCP Avrai sicuramente sentito parlare delle norme HACCP, che tutti coloro che lavorano nella filiera produttiva alimentare sono costretti ad osservare per garantire la massima sicurezza dell’alimento ed evitare la contaminazione con sostanze potenzialmente nocive. Di cosa si tratta in realtà? Che significa etichetta HACCP? L’HACCP è un insieme di procedure, esami e analisi che si effettuano su un determinato cibo e processo produttivo per stabilire il livello di salubrità.   Il metodo HACCP coinvolge tutte le fasi di lavorazione del prodotto, dalla raccolta al confezionamento. Il sistema venne ideato in America negli anni ‘60 e a partire dalla fine del Novecento si diffuse in tutta Europa.  Tra le categorie di operatori che sono tenuti ad osservare il protocollo HACPP rientrano: tutte le figure della ristorazione; chiunque lavori con la somministrazione di pasti al pubblico (es. mense, case di riposo, ospedali ecc); bar e pasticcerie; gastronomia e salumeria; macelleria, pescherie, panifici. Gli operatori che sono attivi nel settore alimentare devono essere opportunamente formati prima di essere abilitati alla manipolazione dei cibi. Per questa ragione è opportuno frequentare un corso HACCP serio e professionale. Ottenere l’etichetta HACCP Per ottenere la certificazione HACCP, un alimento viene sottoposto ad un attento processo di controllo e esaminazione che si articola in 7 fasi.  Ogni fase mira a rilevare differenze o aspetti non conformi a quanto stabilito, seguendo le linee guide che decretano i livelli di accettabilità e inaccettabilità.  In tutto il processo è fondamentale che i punti critici siano osservati tempestivamente, onde evitare che un alimento non conforme possa contaminare l’intero lotto. Rientrano nel processo anche norme igieniche, di vestiario e di manipolazione che interessano gli addetti ai lavori. Prima dell’introduzione di questo metodo, si era soliti controllare la salubrità dell’alimento a prodotto finito, dopo quindi essere stato sottoposto a tutti i processi di cottura che inevitabilmente alterano i risultati.  Inoltre l’esame era svolto a campione, di conseguenza non tutti gli alimenti erano testati e i risultati Capitava spesso perciò che   aver quindi essere venuto a contatto potenzialmente con altri cibi.  Dal punto di vista del consumatore, il migliore strumento che ha disposizione per valutare la qualità e salubrità di ciò che mangia è la capacità di saper leggere le etichette apposte sulle confezioni.  Con un po’ di tempo si sviluppa una certa dimestichezza e velocità che consente di capire e prendere consapevolezza della storia dell’alimento, da dove proviene, come è stato raccolto, di cosa è composto.  

La Friggitrice ad Aria Fa Male?

Un quesito che attanaglia molti consumatori che si avvicinano alla frittura ad aria, cioè senza olio, in cerca di un modo sano e veloce per friggere ed avere dei cibi salutari ma comunque gustosi e croccanti, come con la frittura tradizionale, è chiedersi se la friggitrice ad aria fa veramente male, o è solo un luogo comune. Gusto, leggerezza, velocità e meno calorie hanno fatto diventare le friggitrici ad aria un prodotto ricercatissimo sia online che nei negozi di piccoli elettrodomestici. Un ulteriore vantaggio di friggere ad aria è non solo avere meno grassi e calorie, ma anche ridurre la produzione di acrilamide, una sostanza generata in fase di frittura nei cibi ad alto contenuto di carboidrati. Si tratta di un composto potenzialmente cancerogeno, e in questo senso la friggitrice ad aria abbatte questa produzione di circa il 90% rispetto al metodo di frittura tradizionale. Cosa dice Altroconsumo? In un test effettuato su 15 modelli di friggitrici( di cui 3 friggitrici ad aria), il sito Altroconsumo.it ha riportato che nel friggere le patatine fritte ad esempio, le friggitrici ad olio producono fritture più gustose e croccanti di quelle ad aria, anche se con uno scotto da pagare in salute. Le valutazioni sul prezzo di modelli ad olio o ad aria sono comunque varie e molto diverse da un modello ad un altro e, assodato il fatto che le friggitrici siano un elettrodomestico che consuma parecchia corrente elettrica, le friggitrici ad aria tendono a consumare di più delle loro omologhe ad olio. Le friggitrici ad aria fanno ingrassare? A quanto pare no. La differenza di calorie apportate da una frittura ad olio ed una frittura ad aria è di circa il triplo a sfavore delle fritture fatte tradizionalmente ad olio. Nel caso di patatine fritte ad aria, l’apporto calorico è equivalente alle patate bollite, o prossimo. Un ulteriore vantaggio di friggere ad aria si può valutare nella frittura di calamari. Chi non ama la frittura di calamari? Profumata, friabile, gustosa. Usare una friggitrice ad aria, utilizzando una piccolissima quantità di olio o per niente, non produce il classico odore di olio fritto che permane nelle nostre case. Recensioni negative Ovviamente anche qui la qualità conta. Scegliere la giusta friggitrice ad aria non prescinde dal prodotto di qualità. Le differenze fra i modelli top e quelle medie sono soprattutto nella fattura e materiali di fabbricazione. In genere i modelli peggio recensiti hanno come caratteristica di produrre un odore di plastica “importante” e capita che ci siano modelli che cuociono più come un forno ventilato che come una friggitrice vera e propria, ma scegliendo dei modelli top questo non accade. Se sei un assidua compratrice online, sicuramente avrai cercato qual è la migliore friggitrice ad aria su Amazon. La cosa importante è osservare bene i prodotti che si vogliono acquistare e poi scegliere dopo un’attenta valutazione. E tu, hai già scelto?

Viaggio alla scoperta della cucina della Corsica

La Corsica è un posto incantevole per tante ragioni e una di queste è per la bontà della cucina tradizionale. Non tutti sanno che almeno un terzo di tutta l’isola è completamente verde e quasi del tutto disabitata. In queste macchie di natura pascolano gli allevamenti in totale libertà, immersi in aria pura e coltivazioni quasi introvabili nel nostro Paese. Questo rende la cucina tradizionale gustosa e salutare soprattutto rispetto alle produzioni di carni, formaggi e vini di grande pregio. In questo articolo ti guideremo alla scoperta della cucina tradizionale Corsa ma per approfondire meglio l’argomento puoi fare riferimento alle informazioni turistiche da cui abbiamo preso spunto, per cui clicca e scopri i piatti tipici della Corsica e dove mangiarli.  Le castagne sono l’alimento tipico di maggiore rilievo In Corsica c’è una coltivazione su larga scala di castagno, introdotta nel periodo della dominazione genovese. Le castagne vengono cresciute e raccolte con metodi tradizionali ed essiccate su grate in legno e forni in ceramica. Dalla lavorazione delle castagne si ottiene una farina molto pregiata con la quale si ricavano numerose ricette tipiche, come la pulenta di castagne. Quella del Castagno è una coltivazione fondamentale per la Corsica e la farina che se ne ricava è considerato un prodotto ad origine controllata AOP con il nome ufficiale di Farine de Chataigne Corse.  La pasta fresca  Potrà sembrare strano ma in Corsica si mangia una grande quantità di pasta molto simile a quella italiana. Difatti è possibile gustare ottimi ravioli ripieni di un formaggio tipico fermentato famoso anche all’estero: si tratta del brocciu, un formaggio ottenuto dal siero di latte di pecora e di capra privo di lattosio. Si consuma fresco o stagionato ed è anch’esso un prodotto artigianale ad origine controllata AOP. I piatti a base di pasta sono molto diffusi e sono il risultato dell’influenza italiana. Per esempio troverete gli sturzaprezi, ovvero grandi gnocchi a base di brocciu e spinaci che si cuociono in forno. Nei ristoranti tipici si trovano anche frittelle a base di farina di ceci, panelle, lasagne e polente. La più famosa e tradizionale è quella chiamata pulenta catagnina, realizzata ovviamente con farina di castagne. Le carni La carne è allevata localmente ed è davvero genuina proprio per via degli allevamenti da terra che pascolano nella macchia. I piatti di carne più diffusi sono l’agnello ed il capretto che si consumano tradizionalmente arrostiti o a spezzatino. La Corsica offre anche ottima e abbondante selvaggina come cinghiale, lepre, tordo, beccaccino e merlo. I salumi sono il vero piatto forte della regione e che offre una varietà deliziosa a base di carni di maiale lavorate con metodi artigianali. La particolarità della lavorazione si unisce all’unicità di sapore che proviene dagli allevamenti a terra, al 100% naturali, e dall’incrocio del maiale con una particolare varietà di cinghiale che viene allevato a base di castagne locali. I salumi tipici più popolari sono il prisuttu, la panzetta, il lonzo, il figatellu ed il capicollu. Come puoi notare hanno nomi molto simili ai salumi nostrani e a questi si affiancano pastizzi di fegato di maiale, di tordo, di lepre, di merlo e di cinghiale. La cucina Corsa offre molto di più come olio d’oliva, vino, birra e liquori. Se avrai la possibilità di visitarla ti consigliamo di approfondire l’aspetto culinario della Corsica, quale patrimonio pregiato e irrinunciabile per comprenderne appieno la cultura. 

Macchine da caffè automatiche: acquisto o comodato d’uso?

Negli ultimi anni abbiamo abbandonato la classica Moka per passare alle macchine da caffè automatiche.   Il vantaggio è stato quello di portare dentro casa il “caffè da bar”. Queste macchinette hanno assunto nel tempo una forma sempre più compatta in modo tale da occupare poco spazio.   Lo hanno capito i venditori, i produttori di caffè e lo hanno capito anche i fornitori di distributori automatici che offrono soluzioni a noleggio o in comodato d’uso.   La domanda che molti fanno è questa: se conviene più acquistare una macchina da caffè o prenderla in comodato d’uso presso un fornitore? Per chi è più adatta l’una o l’altra soluzione?   Abbiamo chiesto un parere imparziale a primaservice.it che opera in questo settore da diversi anni, un parere su questo argomento. Ecco alcune informazioni per poter fare una scelta ragionata   Cosa valutare quando si desidera una macchinetta automatica di caffè Prima di fare una scelta occorre fare alcune valutazioni che vi riportiamo qui di seguito Acquisto L’acquisto di una macchina ha il vantaggio di non renderti soggetto a vincoli. La macchina è tua e non sei soggetto ad una quantità di cialde o capsule da acquistare.   Però ci sono anche svantaggi, ad esempio se la macchinetta ti da problemi dovrai combattere con la garanzia, dovrai andare dal negoziante che te l’ha venduta etc. La manutenzione e pulizia dovrai farla direttamente tu.   Comodato d’uso gratuito Prendere una macchina da caffè in comodato d’uso presenta dei notevoli vantaggi, sopratutto per le famiglie numerose e per gli uffici.   Innanzi tutto è gratuito e non devi acquistare la macchina. Eventuali malfunzionamenti o problemi vengono risolti dall’azienda fornitrice e senza nessun costo per te. Pulizia e manutenzione sempre a carico dell’azienda.   L’unico vincolo che hai è che sei soggetto all’acquisto di una quantità stabilita di cialde o capsule, ma d’altra parte è normale che sia così.   Conclusioni Per concludere il comodato d’uso è conveniente in caso di famiglie numerose e di aziende che consumano una buona quantità di caffè. Quando una macchina da caffè lavora molto si possono presentare problemi dovuti all’usura e potresti doverla ricomprare molto spesso. Mentre con il comodato d’uso questo problema viene azzerato perché la riparazione o la sostituzione del prodotto è a carico dall’azienda.          

3 Luoghi dove mangiare a Viterbo

Il viterbese, famoso per l’olio, le nocciole e le castagne, offre una varietà di piatti locali a dir poco invidiabile, divenendo così meta privilegiata per gli amanti del settore enogastronomico. Tra i piatti tipici più rinomati vi è l’acquacotta; segue la famosa zuppa di castagne e ceci, i lombrichelli alla vitorchianese, il fieno di Canepina, gli gnocchi con il farro di Soriano nel Cimino. Corchiano è invece conosciuta soprattutto per le bertolacce, simili alle crêpes. I secondi piatti a base di carne, invece, prevedono spesso il pollo, il coniglio, il maiale e l’agnello; importanti anche i piatti a base di cinghiale. Tra quelli a base di pesce, invece, vi sono il coregone e il persico. La Tuscia vanta anche un ampio ventaglio di dolci tipici: i ceciaroli, il pangiallo, il pane del Vescovo, i maccheroni con le noci, le castagnole alla sambuca, i ravioli alla ricotta e gli immancabili tozzetti. Oltre a una molteplicità di bellezze artistiche e naturalistiche, che non smettono mai di incantare i visitatori, se si decide di far tappa in questi luoghi è d’obbligo assaggiarne le specialità. Ci sono infatti alcuni locali particolarmente attenti alla tradizione culinaria viterbese, che consentono di gustare i migliori piatti tipici della zona. Tra questi vanno citati Il Casale dei Buoni Sapori, La Chimera e La Torre del Pellegrino. Il primo si trova a Nepi, Loc. Colonnetta, Strada Statale 311 Nepesina al km. 1,5; aperto dal 2005 è ristorante, trattoria, wine bar e degusteria: la cucina è quella tipica laziale. Particolarmente attento alle esigenze dei clienti, predilige i prodotti a km 0 e di stagione; alcuni prodotti sono di produzione propria e a disposizione dei clienti vi è uno spaccio dove poter acquistare ogni tipo di prelibatezza. Il locale presenta una deliziosa sala in tufo, dove sarà possibile mangiare sia a pranzo che a cena; per gli amanti del buon vino, inoltre, sarà possibile visitare la cantina, ricavata in una suggestiva grotta di tufo. La specialità della casa sono i carciofini sott’olio, una bontà unica che va assolutamente assaggiata! Il personale, altamente professionale, è sempre attento alle esigenze dei clienti, i quali vengono accolti con grande gentilezza. La Chimera si trova a Viterbo, in Via della volta buia 54. La location è davvero incantevole e il cibo di prima qualità. In questo locale è possibile mangiare sia la pizza che piatti a base di carne o pesce. La Torre del Pellegrino si trova a Montefiascone, a pochi passi dalla Rocca dei Papi e dal Belvedere che si affaccia sul rinomato Lago di Bolsena. Il locale si trova in Via XXIV maggio. L’ambiente è accogliente e curato e la cucina offre una vasta scelta: dalla tradizionale al Gluten Free, passando per le opzioni vegane.      

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