Lucidatrici per auto a batteria: scegli quali per ottenere grandi risultati!

Gli appassionati di auto trascorrono la maggior parte del loro tempo libero cercando di riparare i propri veicoli nel miglior modo possibile. Non è solo la manutenzione del motore, ma anche la pulizia dell’auto. Ecco perché sono nati accessori speciali, che ti permettono di ottenere grandi risultati in poco tempo.   Ci sono molti modelli di lucidatrici orbitali a batteria oggi sul mercato progettati per far brillare le superfici in modo molto più efficiente di quello che possiamo ottenere a mano. Qui sotto elencheremo le migliori lucidatitrici orbitanti. Quindi puoi scegliere tra modelli più piccoli, come la mini lucidatrice cordless premium, e altri, come la lucidatrice orbitale casuale cordless ad alta efficienza.   Lucidatrice a batteria Einhell Einhell offre quattro diverse lucidatrici per auto alimentate a batteria. Sono modelli resistenti con impugnature ergonomiche e motori ad alte prestazioni. Uno dei principali vantaggi è l’efficienza energetica, che ci permette di lucidare l’intera superficie dell’auto con una sola carica.   Attenzione però, alcuni modelli non hanno incluso batteria e caricabatteria quindi al prezzo del macchinario va aggiunto l’acquisto della batteria. Queste informazioni sono chiaramente riportate sia sulla pagina web del sito della casa produttrice.   Mini lucidatrice a batteria Spta Spta sono di dimensioni ridotte e hanno un ottimo rapporto qualità/prezzo. Adatta a qualsiasi tasca, sono ergonomiche e abbastanza resistenti da durare nel tempo e non crollare dopo un uso più intenso. Inoltre, in ogni confezione sono presenti numerosi accessori per rendere l’utilizzo più flessibile. I modelli variano nelle dimensioni da 3″ a 7″. Possono essere afferrati con una mano, permettendoci di raggiungere facilmente qualsiasi punto della superficie del veicolo. L’unico difetto del catalogo Spta è che non ci sono modelli più grandi.   Lucidatrice a batteria Milwaukee Quando si parla di lucidatrici per auto a batteria Milwaukee, ci si riferisce innanzitutto al modello M18 Fuel. A tutti gli effetti, è una vera lucidatrice a batteria, molto potente e facile da usare. Non si notano particolari svantaggi, anche se sarebbe stato preferibile un’impugnatura mobile e non è troppo fissa. Dovendo utilizzare una lucidatrice a batteria con due mani può essere più difficile raggiungere determinati punti della superficie dell’auto.   I prezzi sono nella media e la qualità costruttiva è decisamente molto buona. Viene scelto un buon materiale, buona l’efficienza energetica, che ci garantisce una buona autonomia. Con una singola carica, si può levigare l’intera macchina senza problemi.       Lucidatrice a batteria Parkside Le lucidatrici per auto a batteria Parkside si distinguono per la loro economia, soprattutto per il pubblico amatoriale. Coloro che vogliono godersi il divertimento di lucidare la propria auto troveranno questa lucidatrice un’ottima opzione per un prezzo accessibile e una buona qualità complessiva. I materiali sono robusti e il motore è molto efficiente.   Il vero difetto è che non ci sono schede più grandi dei supporti standard che abbiamo trovato. Allo stesso tempo, sono disponibili vari accessori per rendere l’utilizzo più flessibile e adatto a diverse superfici.   Lucidatrice a batteria Bosch Bosch è un vero garante nel campo degli utensili per auto, ed è entrata in campo con una lucidatrice per auto a batteria davvero preziosa. Ha una grande autonomia e può essere tenuto con una mano. La sua caratteristica principale è la presenza di tre dischi rotanti, in grado di raggiungere anche superfici con angoli minimi e massimi.   L’esistenza di tre dischi presenta sia vantaggi che svantaggi: le ridotte dimensioni dei dischi non sono adatte a chi cerca una lucidatrice che possa lavorare su grandi superfici in poco tempo.   Lucidatrice per auto a batteria Makita Accanto alla lucidatrice per auto cablata di Makita possiamo trovare una nuova lucidatrice modello LXT alimentata a batteria ad alte prestazioni. Da un punto di vista costruttivo, non abbiamo riscontrato alcun vero difetto. È ben fatto, ha una buona autonomia ed è realizzato con materiali di qualità. Come prodotto, è davvero prezioso e un’ottima opzione per tutto il pubblico.   Attenzione: non ci sono accessori. La lucidatrice è senza batterie e caricatori e senza altri componenti secondari. Pertanto, al momento dell’acquisto, è importante valutare anche tutti i costi extra che andranno affrontati.   Lucidatrice Flex Battery Flex offre una gamma di lucidatrici alimentate a batteria per auto a binario casuale. Sono prodotti premium e offrono prezzi che non sono accettabili per tutte le tasche. Ecco perché lo consigliamo a chi necessita di strumenti professionali con lunga durata e prestazioni eccellenti. Rapporto qualità-prezzo, tutte e tre le lucidatrici hanno un costo commisurato a quello che offrono ai loro clienti.   I tre modelli differiscono anche per le dimensioni. Possiamo scegliere tra modelli con diametro massimo di 160 mm e modelli con diametro massimo di 80 mm.   Mini lucidatrice a batteria Rupes (pro e contro) La mini lucidatrice per auto a batteria Rupes si distingue per la sua estrema qualità, che fa di questo prodotto un vero top di gamma nella lucidatura. Ha una buona autonomia ed è uno strumento versatile che può essere utilizzato sia come lucidatrice che come levigatrice. Tra gli attrezzi più piccoli del settore, è facile da manovrare e leggero, permettendoti di raggiungere con facilità anche i punti più difficili.       Lucidatrice a batteria DeWalt (pro e contro) DeWalt offre due lucidatrici per auto alimentate a batteria che presentano sottili differenze l’una dall’altra. Ciò che li differenzia è la produzione di alta qualità e il prezzo che consente di posizionare questi prodotti nella fascia media del mercato. Utilizzano un potente ed efficiente motore brushless e sono dotati di doppia impugnatura, con impugnatura e maniglia, per un utilizzo in tutta sicurezza e senza pericoli.   Sono perfette come lucidatrici per superfici più grandi. In un caso abbiamo un diametro massimo di 180mm, mentre l’altro modello ha un diametro di 125mm.     Lucidatrice a batteria Mirka Ultima ma non meno importante è la lucidatrice per auto a batteria del marchio Mirka. L’azienda offre tre diversi modelli che possono essere acquistati con o senza batterie. Sono prodotti di fascia alta, con un prezzo superiore … Leggi tutto

Stufe ad accumulo di calore, caratteristiche e guida alla scelta

Le stufe ad accumulo di calore sono sistemi prodotti con materiali che accumulano tantissimo calore, e forniscono un’irradiazione lenta e costante di calore sano. Come funzionano Durante la combustione del materiale carburante, i fumi emanati dal fuoco passano all’interno di un percorso realizzato con materiale refrattario che accumula calore, e rilasciano tutto il calore accumulato. Il calore viene rilasciato in maniera lenta e ostante, riscaldando l’ambiente per molte ore anche una volta spento il fuoco. I materiali con cui viene realizzato il percorso refrattario possono occupare tutto il corpo della stufa, oppure farlo solo parzialmente. Un materiale refrattario molto usato per la camera di accumulo è la maiolica, dall’alto potere di trattenimento del calore. Assorbono calore tantissimo durante la combustione e successivamente lo rilasciano per molte ore anche a stufa spenta. Oltre alla camera di accumulo in ceramica però, serve un sistema interno che permetta tutto questo: uno elemento importante è il girofumi, oppure piastre realizzate in materiale refrattario. Cos’è e come funziona il girofumi Il girofumi è un componente centrale delle stufe ad accumulo di calore, ed è realizzato utilizzando materiali refrattari con grande capacità di calore. Il girofumi realizza un percorso in cui viene forzato il ricircolo dei fumi caldi, che termina con un collegamento alla canna fumaria. Durante il percorso dei fumi caldi, il girofumi raccoglie tutto il calore prodotto e lo emana in maniera lenta nel tempo per molte ore anche a stufa spenta. Alcune stufe ad accumulo di calore arrivano ad emanare calore fino a 12 ore dal loro avvio. La forma del girofumi può essere diversa a seconda di come viene realizzato, a serpentina oppure ad anelli sovrapposti. La forma ad anelli sovrapposti è la più utilizzata in caso di stufe piccole o nei camini realzzati con struttura verso l’alto. Quali vantaggi ci sono nell’uso di stufe a accumulo di calore? Il vantaggio maggiore sta nel fatto di riscaldare anche a fuoco spento. Quindi ambienti sempre riscaldati con dei ricambi di legna combustibile molto minore rispetto alle stufe a legna tradizionali. Nel caso di stufe ad accumulo che riscaldano per 12 ore a ricarica, bastano 2 ceste di legna per avere 24 ore di riscaldamento costante. Il secondo vantaggio, ma non meno importante è il comfort del calore radiante. A differenza del calore covettivo delle stufe a pellet, riscalda anche le superfici come pavimenti e pareti, non solo l’aria in maniera da distribuirsi nella stanza in maniera omogenea. Questà produzione di calore uniforme che si crea tra pavimento e soffitto garantisce un comfort termico senza pari. Questo tipo di calore permette di avere l’ambiente e il corpo riscaldato anche con una temperatura effettivamente più bassa. Il calore radiante è benefico per il nostro corpo umano. Vediamo quali sono le caratteristiche e le differenze tra stufe pellet e in ghisa. La stufa ad accumulo di calore, producendo calore irradiato non smuove l’aria negli ambienti ed evita che la polvere rilasciata o smossa possa dare problemi alle vie respiratorie(tosse, reazioni allergiche) e stabilizza l’umidità dell’ambiente con vantaggi ideali per la nostra gola, che non si secca quasi mai. Inoltre non raggiunge mai temperature alte sulle superfici della stufa, che possono entrare in contatto con animali o bambini, dando quindi un punto di sicurezza in più nelle nostre case. Ci sono alcuni casi in cui si parla di stufe ad accumulo anche in caso di stufe realizzare con piccole camere di combustione e realizzate in metallo. In realtà nel medioevo le prime stufe ad accumulo avevano dei volumi molto ampi. Questo è il segreto per avere un accumulo eccezionale, più è grande il corpo stufa più grande sarà il girofumi per il ricircolo dell’aria calda, maggiore sarà l’accumulo di calore e quindi le ore di irradiazione continua anche a stufa spenta. Le stufe ad accumulo di calore garantiscono 12 ore di calore continuo, come se la stufa fosse ancora accesa, con il calore emanato in tutto l’ambiente e non solo in prossimità della stufa stessa.

Stufa a legna a lunga autonomia: caratteristiche e vantaggi per l’ambiente e la nostra salute

Al giorno d’oggi si sa quanto è importante il connubio energia riscaldamento e scelta ecosostenibile, per dare equilibrio ad un comfort abitativo e ad un riscaldamento adeguato nelle nostre abitazioni senza andare ad intaccare l’equilibrio ambientale e il riscaldamento globale, già messo a dura prova da altri fattori.In quest’ottica la scelta di stufe a legna moderne significa allinearsi a questo approccio “ambientale”, e a quanto pare in questo ultimo periodo questo tipo di stufe a biocombustibile stanno avendo un grande incremento di vendite. La struttura, la diffusione del calore strutturata per irradiamento, convenzione(buone in questo senso le stufe a legna ventilate) e conduzione, fanno delle stufe a legna a lunga autonomia un sistema di riscaldamento dal comfort elevato, resa termica soddisfacente, insieme ad un basso consumo e basse emissioni di gas serra. Le stufe a legna possono essere di rivestimenti diversi, esistono quelle in ghisa, in acciaio, rivestite in cotto, in pietra ollare, in ceramica smaltata oppure in maiolica con decorazioni. Quando parliamo di stufa a legna descriviamo una camera di combustione chiusa con ingresso forzato dell’aria che regola e rallenta la combustione riprendendo l’energia di cui necessita per trasformarla in calore ad emissione. Quali sono i vantaggi dello scegliere una stufa a legna a lunga autonomia? Notevole risparmio di combustibile; Massimo rispetto dell’equilibrio dell’ambiente e della nostra salute: la legna è un materiale ecologico, il calore delle stufe a legna fa bene, diversamente dai riscaldamenti artificiali a petrolio ad esempio; Autonomia di lunga durata in termini di riscaldamento; Non serve corrente elettrica, quindi nessuna interruzione improvvisa del riscaldamento; Riduzione di fumi ed emissioni di gas all’esterno, per via del sistema a doppia combustione; Mantenimento costante dell’umidità nell’ambiente in fase di combustione; Manutenzione ridotta al minimo. Serve soltanto svuotare costantemente il cassetto della cenere, e mantenere i tubi puliti una volta ogni anno; Alternativa alla cucina tradizionale, sfruttando le braci delle stufe a legna con forno; Reperimento più semplice del combustibile naturale come la legna; Regolazione di calore controllata, grazie alla valvola collegata alla camera di combustione chiusa E gli svantaggi? Necessita di progettazione della canna fumaria e del comignolo per un funzionamento continuo ed ottimale. Si può collegare ad una canna precedentemente usata da un vecchio camino tradizionale; Accensione non semplice in quanto manuale; Necessità di spazi per mantenere stoccato un quantitativo adeguato di legna combustibile; Costa di più di una stufa a pellet; Consigli sull’uso corretto e ottimale delle stufe a legna Le stufe a legna devono essere ben posizionate, e devono avere le dimensioni adeguate agli ambienti che vanno a riscaldare e dove vengono installate. Per questo è bene lasciarsi consigliare da esperti sul modello adeguato da scegliere.Una combustione lenta e un tiraggio della canna fumaria forte causa depositi di fuliggine nell’impianto, quindi sarebbe meglio evitarlo.La legna utilizzata dovrebbe avere una percentuale di umidità sotto al 20 percento per avere la resa ottimale.Evitare l’uso di legna trattata, laccata, verniciata o laminata, e non usare materiali che andrebbero normalmente nella spazzatura.Come quantitativo ideale di legna, ne servono 1 chilo o un chilo e mezzo per riscaldare una massa di 100 chilogrammi di stufa.Le migliori stufe a legna sono quelle rotonde, rispetto a quelle rettangolari a parallelepipedo, perché occupano uno spazio più ridotto e distribuiscono meglio il calore per via della forma a cilindro, che si adatta meglio al movimento circolatorio dell’aria calda. Quanto può costare mediamente una stufa a legna? La forbice di prezzo è molto ampia e si va dalla scelta di stufe economiche fino a brand più prestigiosi. Sconsigliamo l’acquisto di stufe a legna usate, in quanto non si può mai valutare le ore di usura a cui sono venute incontro(anche le stufe hanno una vita e più ore hanno lavorato più sono “anziane”). Maggiore è la qualità del brand e delle caratteristiche della stufa, minori saranno le possibilità di trovare offerte particolari o sconti. Il prezzo di una stufa a legna varia tra i 200 euro e può arrivare anche a 5000 euro. Si può ottenere una detrazione fiscale per ristrutturazione o riqualificazione energetica acquistando la stufa a legna a lunga autonomia nell’ottica degli incentivi per la ristrutturazione edile degli edifici o la riqualificazione energetica degli stessi. E tu hai deciso già quale modello scegliere?

CHIAMA ORA