Stufe ad accumulo di calore, caratteristiche e guida alla scelta

Le stufe ad accumulo di calore sono sistemi prodotti con materiali che accumulano tantissimo calore, e forniscono un’irradiazione lenta e costante di calore sano.

Come funzionano

Durante la combustione del materiale carburante, i fumi emanati dal fuoco passano all’interno di un percorso realizzato con materiale refrattario che accumula calore, e rilasciano tutto il calore accumulato. Il calore viene rilasciato in maniera lenta e ostante, riscaldando l’ambiente per molte ore anche una volta spento il fuoco.

I materiali con cui viene realizzato il percorso refrattario possono occupare tutto il corpo della stufa, oppure farlo solo parzialmente.

Un materiale refrattario molto usato per la camera di accumulo è la maiolica, dall’alto potere di trattenimento del calore. Assorbono calore tantissimo durante la combustione e successivamente lo rilasciano per molte ore anche a stufa spenta.

Oltre alla camera di accumulo in ceramica però, serve un sistema interno che permetta tutto questo: uno elemento importante è il girofumi, oppure piastre realizzate in materiale refrattario.

Cos’è e come funziona il girofumi

Il girofumi è un componente centrale delle stufe ad accumulo di calore, ed è realizzato utilizzando materiali refrattari con grande capacità di calore. Il girofumi realizza un percorso in cui viene forzato il ricircolo dei fumi caldi, che termina con un collegamento alla canna fumaria.

Durante il percorso dei fumi caldi, il girofumi raccoglie tutto il calore prodotto e lo emana in maniera lenta nel tempo per molte ore anche a stufa spenta.

Alcune stufe ad accumulo di calore arrivano ad emanare calore fino a 12 ore dal loro avvio.

La forma del girofumi può essere diversa a seconda di come viene realizzato, a serpentina oppure ad anelli sovrapposti. La forma ad anelli sovrapposti è la più utilizzata in caso di stufe piccole o nei camini realzzati con struttura verso l’alto.

Quali vantaggi ci sono nell’uso di stufe a accumulo di calore?

Il vantaggio maggiore sta nel fatto di riscaldare anche a fuoco spento. Quindi ambienti sempre riscaldati con dei ricambi di legna combustibile molto minore rispetto alle stufe a legna tradizionali.

Nel caso di stufe ad accumulo che riscaldano per 12 ore a ricarica, bastano 2 ceste di legna per avere 24 ore di riscaldamento costante.

Il secondo vantaggio, ma non meno importante è il comfort del calore radiante. A differenza del calore covettivo delle stufe a pellet, riscalda anche le superfici come pavimenti e pareti, non solo l’aria in maniera da distribuirsi nella stanza in maniera omogenea. Questà produzione di calore uniforme che si crea tra pavimento e soffitto garantisce un comfort termico senza pari. Questo tipo di calore permette di avere l’ambiente e il corpo riscaldato anche con una temperatura effettivamente più bassa.

Il calore radiante è benefico per il nostro corpo umano. Vediamo quali sono le caratteristiche e le differenze tra stufe pellet e in ghisa.

La stufa ad accumulo di calore, producendo calore irradiato non smuove l’aria negli ambienti ed evita che la polvere rilasciata o smossa possa dare problemi alle vie respiratorie(tosse, reazioni allergiche) e stabilizza l’umidità dell’ambiente con vantaggi ideali per la nostra gola, che non si secca quasi mai.

Inoltre non raggiunge mai temperature alte sulle superfici della stufa, che possono entrare in contatto con animali o bambini, dando quindi un punto di sicurezza in più nelle nostre case.

Ci sono alcuni casi in cui si parla di stufe ad accumulo anche in caso di stufe realizzare con piccole camere di combustione e realizzate in metallo. In realtà nel medioevo le prime stufe ad accumulo avevano dei volumi molto ampi. Questo è il segreto per avere un accumulo eccezionale, più è grande il corpo stufa più grande sarà il girofumi per il ricircolo dell’aria calda, maggiore sarà l’accumulo di calore e quindi le ore di irradiazione continua anche a stufa spenta.

Le stufe ad accumulo di calore garantiscono 12 ore di calore continuo, come se la stufa fosse ancora accesa, con il calore emanato in tutto l’ambiente e non solo in prossimità della stufa stessa.

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