Reflusso gastrico, quali cause e come ridurre il problema? Ecco alcune dritte

Quanti di noi soffrono di reflusso gastrico, attribuiscono spesso il problema allo stress o individuano un’origine psicosomatica. Tuttavia, sono individuabili anche altre cause. Si tratta di un disturbo piuttosto sgradevole, ma trattabile con alcuni consigli pratici. Scopriamo le principali cause del reflusso gastrico e vediamo come ridurre questo disagio. Reflusso gastrico, di cosa parliamo? Il reflusso gastrico sottopone la mucosa dell’esofago all’azione lesiva dell’acido e degli enzimi gastrici. Perché può avvenire questa condizione? I succhi gastrici refluiscono dallo stomaco all’esofago ed entrano in contatto con la parete esofagea, provocando bruciore retrosternale e sensazione di liquido amaro o acido in bocca. Gli acidi gastrici risalgono fisiologicamente dallo stomaco all’esofago durante la giornata, è un meccanismo naturale, soprattutto dopo i pasti, e ciò non deve spaventare. Tuttavia, se tale condizione avviene troppo frequentemente, si è in presenza di una vera e propria malattia da reflusso gastroesofageo. Questa condizione affligge parecchie persone che ne soffrono. Infatti, è difficile dover rinunciare o limitare l’assunzione di alcuni cibi, soprattutto se si esce a pranzo o a cena in compagnia: non è semplice nemmeno dover fronteggiare il bruciore di stomaco, la sensazione di liquido acido o amaro in bocca o la tosse secca e fastidiosa. Anche il sonno notturno potrebbe essere compromesso da questo spiacevole disturbo, specie se la tosse compare poco dopo essersi coricati. Dritte veloci per trattare il reflusso gastrico In linea generale, per contrastare e cercare di prevenire il reflusso gastrico, ecco alcuni tips semplici e alla portata di tutti: Evitare di coricarsi dopo mangiato, attendere almeno due- tre ore. Non fare pasti troppo abbondanti, ma dilazionarli nell’arco della giornata; Ridurre il consumo di alimenti grassi, fritti e molto elaborati; Prestare attenzione al consumo di alcuni cibi (cioccolata, cacao,menta, caffè, tè, agrumi, pomodori, bevande gassate, cibi molto speziati); Prediligere alimenti digeribili: carne e pesce magri, mele, pere, banane, verdure quali carote, fagiolini, spinaci, patate, finocchi, zucchine. Niente alcool e fumo; Mantenere un peso regolare; Non indossare vestiti stretti che comprimano stomaco e torace, acuendo il reflusso. Quali sono le cause del reflusso gastrico? Possiamo riconoscere due processi meccanici: Allentamento della valvola tra esofago e stomaco, il cardias. In condizioni normali, il cardias impedisce che il contenuto gastrico si riversi eccessivamente nell’esofago. Tuttavia, talvolta il cardias perde la propria funzione contenitiva. Quando si verifica questa condizione, l’acido gastrico risale in maniera eccessiva all’interno dell’esofago, determinando i sintomi propri del reflusso. Rallentamento del passaggio degli alimenti dallo stomaco all’intestino (ossia rallentamento dello svuotamento gastrico). tale condizione può essere dovuta a pasti troppo abbondanti, al consumo di alimenti irritativi o acidificanti; anche coricarsi subito dopo i pasti o consumare i pasti in tutta fretta possono promuovere questa condizione. Vi sono poi ulteriori condizioni predisponenti: Gravidanza. I cambiamenti e le fluttuazioni ormonali, così come e la pressione sullo stomaco determinata dall’aumento del feto e dall’accrescimento dell’utero possono causare bruciore e reflusso, specie nel terzo trimestre. Eccessivo aumento ponderale, (problemi di sovrappeso, obesità). La pressione sulle pareti gastriche può “sfiancare” i muscoli all’estremità inferiore dell’esofago. Preoccupazione, stress e tensione. Possono contribuire a peggiorare il problema: spesso il reflusso gastrico ha cause Abitudine ad alcol e fumo: la nicotina stimola la produzione di acidi e rallenta lo svuotamento dello stomaco, mentre l’alcol può irritare la mucosa dell’esofago, favorendo l’insorgenza del Pratica sportiva troppo intensa. Alcuni esercizi e discipline potrebbero favorire un aumento della pressione intraddominale, con conseguente intensificarsi del   I sintomi tipici della malattia da reflusso gastrico sono bruciore retrosternale, che si diffonde fra le scapole o fino al collo fino alle orecchie; sensazione di liquido amaro o acido in bocca, bruciore alla gola, tosse secca e persistente. I sintomi del reflusso si possono presentare continuativamente nell’arco della  giornata o in modo saltuario. Come possiamo attenuare il reflusso gastrico? Il medico saprà fornirci indicazioni mirate. Inoltre, possiamo seguire alcuni suggerimenti di benessere: ALIMENTAZIONE EQUILIBRATA E COMPLETA Cerchiamo di conservare o raggiungere un peso corporeo adeguato, praticando attività fisica e seguendo utili consigli sportivi. Limitiamo alimenti grassi, pesanti, fritti o che possano stimolare il reflusso gastrico (come cacao, cioccolata, menta, tè, caffè, alcolici, pomodoro, agrumi, purtroppo la lista è lunga, non è facile rinunciare a questi alimenti, se ne siamo golosi). COMPORTAMENTO ALIMENTARE CORRETTO Sarebbe meglio non a la pennichella post prandiale o coricarsi subito dopo cena: attendiamo almeno tre ore. Infatti, la posizione sdraiata favorisce la risalita, il “galleggiamento” e la permanenza degli acidi gastrici nell’esofago. Non è consigliabile restare a stomaco vuoto troppo a lungo. Sarebbe utile, invece, suddividere i pasti in cinque: i tre primari (colazione, pranzo, cena leggera) e due spuntini a metà mattina e metà pomeriggio. Ricordiamo che questo comportamento alimentare e i suggerimenti di cui sopra possono essere utili non solo come trattamento del reflusso gastrico, ma anche come buone pratiche quotidiane in condizioni di salute.

Affondi bulgari, come avere un corpo perfetto

Gli affondi o squat bulgari sono un valido esercizio caratterizzato da una media difficoltà di esecuzione ma una resa, in termini di risultato, straordinaria. L’inserimento di questo esercizio nella tua routine di allenamento rappresenterà una svolta per te se vuoi rassodare glutei e gambe, conferendogli un aspetto tonico e modellato! Come si eseguono gli affondi bulgari? Eseguire un affondo bulgaro richiede una precisione particolare, solo così è possibile ottenere risultati tangibili e, soprattutto, è necessario per non rischiare di fare movimenti azzardati e sopportare fastidiosi strappi. Per l’esecuzione viene richiesto il supporto di una panca sulla quale appoggiare un piede consentendo all’altra gamba di flettere, il cui ginocchio deve rimanere perpendicolare all’alluce nel corso dell’affondo. Bisogna piegare la gamba appoggiata sulla panca mentre quella posta in terra rimane ferma. L’affondo si effettua piegando l’articolazione anteriore senza però stenderla interamente. Fai attenzione a non inclinare il busto in avanti e utilizza delle calzature adeguate, con una suola rigida e stabile, per non creare problemi di equilibrio. Inoltre, è consigliato distribuire in maniera proporzionale il peso sulle gambe, senza sforzare troppo l’una rispetto all’altra. Nella contrazione del muscolo, va mantenuta la posizione per qualche secondo per poi ripetere il movimento, cambiando gamba. Le ripetizioni possono variare dalle 8 alle 15, effettuando almeno tre serie ad allenamento. Affondi bulgari con manubri e al multipower Due varianti dell’esercizio classico sono quella con manubri e al multipower. La prima richiede, appunto, l’utilizzo di manubri nella esecuzione dell’esercizio. I manubri vanno impugnati volgendo il palmo delle mani verso l’interno e contribuiscono a rendere l’affondo un esercizio completo, che mette in moto più muscoli contemporaneamente. Nel caso del multipower invece si cerca di dare un maggiore supporto alla figura considerato il fatto che è frequente perdere l’equilibrio, dunque, per una maggiore sicurezza, almeno per le prime volte, può essere utilizzato questo strumento. Affondi bulgari, il rimedio ideale per chi vuole rassodare i glutei Se il tuo obiettivo è quello di risollevare e rassodare i glutei, l’affondo bulgaro è l’esercizio che fa per te. Il punto focale che viene attivato nella sua esecuzione è, appunto, la zona muscolare di gambe e glutei. Se inserito nella propria scheda di allenamento, ti permetterà con non poca fatica, questo va precisato, di ottenere una silhouette tonica e filiforme consentendoti di lavorare, a tutto tondo su: Glutei; Quadricipiti; Femorali. L’effetto sarà quello di conferire forza ed elasticità a tutta la muscolatura, allenandola anche in modo asimmetrico. Affondi bulgari in avanzamento Svolgere gli affondi bulgari in avanzamento, ovvero in camminata, è un’altra modalità consigliata per compiere questo esercizio permettendo all’anca di raggiungere un’ampia estensione. Il busto deve essere tenuto dritto, cercando di mantenere l’equilibrio nonché la tibia in maniera perpendicolare al piede, formando un angolo retto. Una volta raggiunto il piano con il ginocchio, va data la spinta con l’arto posto davanti per poi tornare, a piedi uniti, alla posizione originaria. Si consiglia di effettuare gli esercizi, almeno per le prime volte, sotto la supervisione di un personal trainer che può indicarti il modo giusto per fare l’esercizio e valutare la correttezza dello stesso durante la sua esecuzione.  

liposcultura: prezzi e vantaggi

Ad oggi la tecnologia ci offre diverse soluzioni per eliminare l’odioso grasso in eccesso che si deposita specialmente nei fianchi e nell’addome e mentre fino a un po di tempo fa ci si poteva affidare solo ad un regime alimentare corretto, possiamo ora contare su tecniche sicure e non invasive. Analizziamo in questo articolo due delle più conosciute: la liposcultura e la liposuzione. Che differenza c’è tra liposuzione e liposcultura? Premettendo che in entrambi i casi si avranno dei buoni risultati se ci si impegna mangiando sano e praticando adeguata attività fisica, la liposcultura e liposuzione possono essere davvero soluzioni permanenti per eliminare definitivamente il grasso in eccesso e sfoggiare una silhouette invidiabile ma quale è la differenza fra i due trattamenti? Molte persone che si avvicinano alla chirurgia estetica per la prima volta non conoscono la differenza fra questi interventi che anche se sono simili hanno obiettivi diversi. La liposuzione è in grado di eliminare in modo definitivo gli accumuli adiposi localizzati, mentre la liposcultura può essere considerata un’evoluzione della prima poiché non ha solo lo scopo di eliminare il grasso ma anche di rimodellare il corpo in seguito all’intervento e quindi donare un aspetto bello, sano e naturale alle forme. Tramite la liposcultura il corpo viene modellato completamente assumendo un profilo armonioso senza spiacevoli irregolarità. Ovviamente a livello estetico si tratta di due misure ben più estreme della normale dieta abbinata all’attività fisica ma non vanno considerate un’alternativa a un corretto stile di vita né una terapia contro l’obesità. In entrambi questi trattamenti di chirurgia estetica vengono utilizzate delle cannule per aspirare il grasso ma la liposcultura risulta meno traumatica poiché sono di lunghezza e diametro minori. Liposuzione gratuita Sebbene questi interventi siano a pagamento ci sono dei casi in cui il paziente ha diritto a ricevere la liposuzione in maniera gratuita, così altre tipologie di intervento che risultano indispensabili sotto il profilo medico funzionale. Laddove la dieta e l’esercizio fisico non riescano a rimuovere il grasso e questo sia presente in quantità tali da impedire all’individuo di muoversi correttamente, il Servizio Sanitario Nazionale prevede che il paziente in questione possa essere sottoposto, presso un ospedale, alla liposuzione senza pagare nulla poiché non si tratta più di un intervento a scopo estetico ma per finalità più importanti. Quanto costa liposuzione cosce e glutei? Ci sono diverse zone che possono essere trattate con la liposuzione ma quelle più interessate dagli accumuli adiposi sono le cosce e i glutei, tipiche zone problematiche delle donne ma anche di molti uomini che si rivolgono al chirurgo estetico per migliorare il proprio aspetto fisico. Per quanto riguarda il costo, gli interventi non sono molto economici, parliamo infatti di una base di circa 3000 euro per trattare queste zone, in ogni caso ogni professionista offre tariffe personalizzate e pagamenti vantaggiosi che eventualmente possono essere rateizzate in base alle esigenze del cliente, per la sua totale soddisfazione. Sono numerosi i centri specializzati in tutto il territorio italiano che offrono interventi di liposuzione e per una stima effettiva del prezzo finale occorre una prima valutazione dell’entità del lavoro da svolgere, eseguita gratuitamente in sede. Quanto costa la liposuzione interno coscia? Zona critica soprattutto delle donne, l’interno coscia è una zona particolarmente soggetta al grasso e alla pelle a buccia d’arancia, ossia la cellulite. Per questo motivo la liposuzione diventa fondamentale in quesi casi in cui la semplice dieta e l’esercizio fisico non riescono a migliorare l’estetica di questa zona. Anche in questo caso si parte dai 3000 euro, sempre rateizzabili con formule personalizzate in base alla clinica dove ci si rivolge. Quanto tempo ci vuole per vedere i risultati della Liposuzione? Questa è la domanda che ogni persona che ha intenzione di effettuare la liposuzione o la liposcultura si chiede, ossia quando potrà sfoggiare il suo nuovo corpo perfettamente rimodellato e libero dal grasso in eccesso. Anche se tali interventi non sono molto invasivi c’è bisogno del giusto tempo di recupero per vedere i risultati, parliamo di circa 4 o 5 mesi, anche se molte persone sostengono di vedersi cambiate già da subito. Come ogni operazione chirurgica, il periodo post operatorio comporta gonfiori e edemi che andranno via con il passare del tempo lasciando spazio ad un corpo decisamente migliore, in ogni caso gli sviluppi verranno seguiti passo passo dallo specialista. Per un recupero veloce c’è bisogno anche della collaborazione del paziente, il quale dovrà seguire alla lettera i consigli del proprio medico. Nei vari siti online dove ogni clinica e specialista propongono immagini prima e dopo gli interventi, è possibile già avere una panoramica dell’efficacia di queste soluzioni per migliorare non solo il proprio corpo ma la propria vita. Liposcultura 4D prezzo Si tratta di una tecnica relativamente nuova che può essere considerata l’evoluzione della liposcultura classica. In questo caso lo specialista utilizza gli ultrasuoni per eliminare il grasso anche dai gruppi muscolari in modo da mantenere i vantaggi più a lungo. Non è dannosa per i tessuti e c’è anche un minor fastidio post operatorio. La tecnologia 4D consente di procedere in modo più rapido e favorisce una ripresa veloce, per quanto riguarda il prezzo esso dipende dalle zone da trattare e potrà essere stabilito solo dopo il primo consulto, in ogni caso parte all’incirca dai 4000 euro, rateizzabili. Affidarsi a professionisti È indispensabile ricordare che anche se la liposcultura e la liposuzione sono interventi che nella maggior parte dei casi hanno un puro scopo estetico, se affrontati con sufficienza possono portare danni irreparabili e nella cronaca siamo pieni di esempi di tale genere. Affidarsi a professionisti diventa la prima regola che devi avere a mente quando decidi di affrontare questi ma anche altri interventi per ‘modificare’ e migliorare il tuo corpo. Nomi importanti del settore come il professor Pietro Lorenzetti oppure il centro specializzato LaClinic possono offrire una valutazione di prezzo solo dopo aver visitato il paziente, in modo da verificare il lavoro necessario e quantificarlo quindi in termini economico. Diffidate da chi offre consulti online: solo incontrando di persona lo specialista … Leggi tutto

I migliori integratori per muscoli e ossa: ecco quali sono

Hai mai sentito parlare di integratori per muscoli e ossa? Ma soprattutto li hai mai utilizzati? Gli integratori per muscoli e ossa sono dei particolari integratori alimentari i quali contengono nutrienti utili per il normale funzionamento di muscoli, ossa e articolazioni. In questo articolo vedremo insieme quali sono i migliori integratori per muscoli e ossa, tra cui Meritene Mobilis gusto vaniglia Migliori integratori per muscoli e ossa: a cosa servono? Come dicevamo gli integratori per muscoli e ossa sono quegli integratori che contengono i nutrienti fondamentali che ristabiliscono il normale funzionamento di muscoli, ossa e articolazioni dopo un trauma o in seguito a determinati dolori. I dolori ai muscoli e alle ossa per esempio, è un problema che oggi affligge davvero una grossa fatta di popolazione. E possono avere diverse cause, le più ricorrenti sono sicuramente: sedentarietà, postura scorretta, lavori usuranti, ma anche lesioni, traumi ed esercizio fisico intenso. Per ristabilire il normale funzionamento e agire profondamente su muscoli e ossa è importante quindi assumere integratori. In commercio ne esistono davvero molti, tra questi per esempio, gli integratori per muscoli infiammati. Questi ultimi, sono ideali per ristabilire il normale funzionamento dei muscoli dopo un trauma infiammatorio. L’infiammazione è infatti un disturbo che può interessare diverse parti del corpo. Anche se le cause possono essere davvero varie, i sintomi spesso si somigliano tra loro. Vitamine per muscoli e ossa: quando assumerle? Quali vitamine per muscoli e ossa assumere nel caso ci sia tensione muscolare? Chiariamo innanzitutto cosa si intende per tensione muscolare. Questo è un particolare fastidio che si presenta soprattutto in zone come spalle e collo. Ma non solo, questi fastidi possono estendersi in altre parti del corpo toccando anche altri gruppi muscolari. I fastidi possono comparire anche nella zona dei glutei, nella zona bassa della schiena e nella zona dei polpacci.  Nel caso in cui compaiano questi fastidio si può assumere: Magnesio: ideale per integrare appunto la mancanza di magnesio nei muscoli; Vitamina B: che serve a contrastare invece la contrazione dei muscoli controllata dal sistema nervoso. Migliori integratori per muscoli e ossa: Meritene Mobilis Come dicevamo gli integratori sono davvero utili per il buon funzionamento di muscoli e ossa. Meritene Mobilis gusto vaniglia è un integratore alimentare ricco di proteine e fonte di 22 vitamine e minerali. La sua formula è studiata per supportare il funzionamento di muscoli, ossa e articolazioni grazie alla presenza di proteine, calcio e vitamine. Meritene Mobilis bustine è ideale per ristabilire il normale funzionamento muscolare e il normale mantenimento delle ossa. Questo integratore favorisce quindi il benessere dei muscoli e di tutto il corpo grazie alle proprietà racchiuse al suo interno come: Proteine: le quali contribuiscono al normale funzionamento dei muscoli; Calcio: che aiuta a mantenere le ossa giovani; Vitamina D: che contribuisce a mantenere le funzioni muscolari; Vitamina C: la quale contribuisce alla formazione di collagene, il quale a sua volta, mantiene costante il normale funzionamento delle articolazioni. Per concludere vi ricordiamo che prima di assumere qualsiasi integratore è importante consultare il parere di un professionista

Mille sfumature di smalto rosso!

Il rosso è da sempre il colore della femminilità e dell’eleganza. Sempre presente nelle palette dei colori di tendenza smalti, in tutte le sue sfumature. Tra gli smalti rossi più apprezzati troviamo, senza dubbio, la tonalità burgundy che si adatta perfettamente a tutti gli outfit e a tutti gli stati d’animo, perfetta per le donne di tutte le età e personalità. Le unghie rosse attirano subito l’attenzione dell’osservatore, per questo motivo è fondamentale che le mani siano sempre in ordine e curate. Quando si utilizza uno smalto rosso semipermanente, è fondamentale prestare attenzione alla crescita perché diventa molto evidente e rovina l’eleganza del colore. Lo smalto rosso, in generale, si adatta bene a tutti gli incarnati e a tutte le forme di unghia, da quelle corte alle unghie più arrotondate ma rappresenta il colore perfetto per la forma sofisticata coffin. Il rosso burgundy, in particolare, è una tonalità presentata in innumerevoli sfumature, da quelle più chiare a quelle più scuri che tendono ad assomigliare al color vinaccia.   Nails art con lo smalto rosso: alcuni esempi Gli stili più amati per lo smalto rosso sono il gloss, il lucido e il super brillante, capaci di rapire lo sguardo di tutti i passanti. Tuttavia, il rosso è un colore che può essere utilizzato anche nel finish matte, perlato o metallico e si presta anche come base per meravigliose nail art. Il colore scuro, infatti, si adatta perfettamente per essere abbinato con dettagli oro, argento e con punti luce. Per un finish matte, è consigliato utilizzare una delle numerose tonalità di rosso chiaro, così da esaltare il colore senza perdere la sua elegante. Il finish matte è opacizzante e tende a scurire leggermente i colori, per questo motivo non è adatto per un rosso scuro. La tonalità strawberry è perfetta per il finish super brillante, mentre il rosso salmone o il light coral sono tonalità prettamente ideate per il finish matte e da utilizzare come base per eventuali stili di nails art. Le tonalità ideali per un effetto gel sono prettamente chiare, perché il gel tende ad illuminare maggiormente e a rendere la tonalità più vivace. Stili da realizzare con uno smalto rosso Gli stili di nails art più semplici da realizzare sono quelli che si basano su scale cromatiche e di cui è necessario prendere 5 tonalità di smalto rosso differenti, una per ogni unghia. Le sfumature sull’unghia possono essere realizzate partendo da una base più chiara fino ad una più scura, eseguendo la tecnica ombrè. Un secondo stile di nail art molto facile da realizzare prevede un rosso di base per tutte le unghie ma con un finish diverso, alternando quindi l’effetto matte all’effetto gloss, metallico e così via. Per le nails art più arricchite e sofisticate, è consigliato utilizzare come base il bordeaux o delle tonalità simili e abbinare dei disegni semplici geometrici oppure impreziosire l’unghia con delle applicazioni o smalti glitterati. Infine, con le tonalità rosso scuro è possibile realizzare delle perfette french manicure, originali e sofisticate, creando dei punti a contrasto con un colore metallizzato. Delle alternative sono la french manicure inversa o l’half moon manicure, dove il contrasto viene creato sulla lunetta e non sulla punta dell’unghia.        

Stanchezza fisica e sudorazione abbondante? Equilibriamo sali minerali e altre sostanze preziose

Quando svolgiamo sport e sudiamo abbondantemente, è importante equilibrare sali minerali e altre preziose sostanze. Per farlo, dovremo bere acqua (possibilmente minerale) e seguire una dieta equilibrata. In associazione, possiamo utilizzare un integratore alimentare come Carnidyn Fast: la sua formulazione equilibrata di sali minerali, vitamine e altri nutrienti promuove la normale funzione muscolare e il mantenimento dell’equilibrio elettrolitico e idrosalino. Vediamo ora come contrastare la stanchezza fisica. Stanchezza fisica eccessiva: perché accade? Un eccesso di stanchezza fisica successiva all’allenamento sportivo può essere riconducibile a una pratica sportiva non adeguatamente preceduta né seguita da una fase di allungamento muscolare. Pre- allenamento e post allenamento giocano un ruolo importante nel miglioramento delle prestazioni. Infatti, se il fisico non ha modo di fare una pausa, continueremo a lamentare stanchezza e debolezza muscolare per vari giorni. Il recupero dopo la pratica sportiva è fondamentale per la rigenerazione dei tessuti muscolari, per riacquistare energia e aumentare la capacità di forza e resistenza. Affaticamento fisico e mentale; Spossatezza e svogliatezza (specie nel cambio di stagione); Ridotta forza muscolare; Capacità di recupero (specie in convalescenza); Mancanza di concentrazione. Nella nostra vita quotidiana può capitare frequentemente di sentirci stanchi e indeboliti. Ad esempio, il lavoro e lo studio assorbono molte delle nostre energie. Anche il cambio di stagione può debilitarci. Infatti, il nostro organismo ha bisogno di tempo per adeguarsi alle variazioni stagionali. L’allungarsi o l’accorciarsi delle giornate, la variazione delle ore di luce, gli sbalzi di temperatura possono renderci deboli e stanchi. Situazioni di convalescenza dopo una malattia possono toglierci forze ed energia, rendendoci deboli e affaticati. Inoltre, non dimentichiamo che uno sforzo improvviso o un allenamento sportivo intenso successivo a un periodo di inattività, possono causare stanchezza fisica, affaticamento e debolezza muscolare anche per più giorni. Per affrontare queste evenienze, il nostro organismo ha bisogno di utilizzare alcuni, importanti nutrienti, tra cui i sali minerali. Infatti, un adeguato apporto ci consentirà di gestire al meglio le nostre giornate ricche di impegni. Sali minerali: cosa sono e a cosa servono? Diversamente da carboidrati, proteine e grassi, i sali minerali non forniscono direttamente energia all’organismo, ma sono importanti per mantenerlo in buona salute. Infatti, i sali minerali svolgono funzioni indispensabili alla vita: partecipano a importanti processi cellulari, hanno un ruolo chiave nella crescita e nello sviluppo di diversi tessuti e organi e sono coinvolti nell’attivazione di alcuni processi metabolici.   I sali minerali sono assimilati dal nostro organismo tramite l’alimentazione: infatti, noi non siamo in grado di produrre autonomamente alcun minerale. È necessario introdurre con regolarità i sali minerali, tramite una corretta ed equilibrata alimentazione.   Soprattutto dopo la pratica sportiva, quando sudiamo abbondantemente, sarà opportuno seguire una dieta completa, bere acqua di frequente e garantire al nostro organismo il giusto apporto di nutrienti e sali minerali. Non dimentichiamo l’importanza di variare alimentazione e non consumare sempre gli stessi cibi. Infatti, nessun alimento contiene nelle giuste proporzioni tutti i minerali di cui l’organismo ha bisogno.   Contrastiamo la stanchezza fisica in poche mosse Allontanare la sgradevole sensazione di stanchezza è possibile: iniziamo con alcuni, semplici accorgimenti. Utilizziamo un integratore per recuperare energia In tutti i periodi in cui sperimentiamo un evidente calo di energia, possiamo associare alla nostra dieta varia ed equilibrata l’utilizzo di un integratore alimentare. Lo abbiamo visto poco fa. Ad esempio, possiamo contrastare stanchezza fisica e perdita di sali minerali con un integratore che abbia una formulazione equilibrata di sali minerali, vitamine e altri nutrienti per promuovere la normale funzione muscolare e il mantenimento dell’equilibrio elettrolitico e idrosalino. Seguiamo una dieta completa e ben bilanciata   Vitamine, proteine, sali minerali, carboidrati, grassi buoni: tutti i nutrienti dovranno essere presenti nella nostra dieta. Come abbiamo accennato, è importante variare spesso alimenti, per garantire al nostro organismo il corretto apporto di tutti i gruppi alimentari necessari alla salute. Dormire regolarmente Riposare a sufficienza è fondamentale per recuperare energia e affrontare la giornata nel modo migliore. Dormiamo almeno 7- 8 ore per notte, stabilendo una routine del sonno e cercando di coricarci e alzarci più o meno sempre alla stessa ora. Fare stretching prima e dopo l’allenamento Come dicevamo, uno degli errori più diffusi è iniziare la sessione sportiva senza un’adeguata fase di allungamento muscolare e concludere l’allenamento di colpo, senza defaticamento. Lo stretching prima dell’allenamento è prezioso per riscaldare i muscoli e abituarli al movimento senza fatica. Lo stretching dopo un allenamento aiuta a distendere i muscoli contratti dallo sforzo, agevolando lo smaltimento dell’acido lattico prodotto durante lo slancio atletico.    

Quali sono le cause della balbuzie ?

Si calcola che la balbuzie affligga circa l’1% della popolazione mondiale adulta. In Italia sono affetti da questo disturbo oltre 1.000.000 di soggetti, considerando sia i bambini che gli adulti. Eppure non è ancora stato possibile comprendere della balbuzie cause che portino con certezza a soffrire di questo problema. Esistono però dei fattori predisponenti, tra i quali possiamo elencare la balbuzie primaria. Balbuzie primaria e balbuzie secondaria Si definisce balbuzie infantile primaria un disturbo nell’eloquio che si manifesta quando il bambino comincia a parlare, quindi tra i 2 e i 3 anni di vita. La balbuzie infantile secondaria è invece quella che si manifesta in età scolare, quindi dopo i 5-6 anni di età e fino alla prima adolescenza. Chi manifesta, anche solo per un breve periodo, balbuzie infantile primaria mostra con maggiore probabilità una balbuzie infantile secondaria. Questo anche se per un certo periodo, a volte anni, il soggetto non ha avuto alcun problema nell’eloquio. In tali casi si tende a pensare che la balbuzie secondaria sia strettamente correlata alla balbuzie infantile primaria trascurata o non trattata in alcun modo. Certo non è sempre così, sembra infatti che oltre il 60% dei soggetti che manifestano balbuzie infantile primaria si lascino tale problema alle spalle con il passare del tempo, in modo del tutto naturale. Fattori predisponenti Questo tipo di disturbo, definito come disfluenza nel verbo, tende a manifestarsi in soggetti con età inferiore ai 10 anni, stiamo parlando del 98% dei casi. Di questi circa il 66% è costituito da soggetti di genere maschile, mentre solo il 33% è di genere femminile. Da alcune ricerche sembra vi sia una predisposizione genetica, nel senso che la famigliarità con il disturbo ne rende più probabile la comparsa. In rari casi la balbuzie si presente in età puberale, oltre i 12 anni; per vari esperti in questi tratti si tratta di una recrudescenza di un problema già presente in precedenza, che si acuisce a causa del particolare periodo psico fisico dell’adolescente. Altri fattori predisponenti sono correlati alla sfera emotiva e sociale; sembra infatti che situazioni tragiche, quali lutti o problematiche simili, o anche l’isolamento e le carenze affettive, possono favorire la comparsa della balbuzie. Sembra che i disturbi dell’attenzione possano favorire la comparsa della balbuzie, così come la dislessia. La balbuzie in età adulta Abbiamo visto che questo tipo di disfunzione si manifesta soprattutto nei bambini e negli adolescenti. Può capitare che una balbuzie secondaria si mostri anche negli adulti. Nel caso in cui tale problema si presenti in un soggetto con età vicina ai 20 anni, potrebbe trattarsi di rari casi di balbuzie secondaria correlati a precedenti episodi di disfluenza, mostrati nel corso degli anni e passati in sordina. Quando la balbuzie si mostra invece dopo i 25 anni di età è solitamente correlata a problematiche quali specifiche patologie, come ictus o traumi cerebrali. Appare chiaro che in questi casi i problemi nell’eloquio siano correlati a precisi danni di tipo cerebrale, dovuti alle patologie presenti.

Qual’è il migliore rasoio per le parti intime da uomo?

Qual è il miglior rasoio per le parti intime da uomo? Come Rasare le Parti Intime Ciao, se sei atterrato su questa pagina sicuramente stai cercando un modo RISOLUTIVO per radere a fondo e bene senza inconvenienti le tue parti intime.Esatto, e sai benissimo che non è semplice affatto. Le hai provate tutte vero? Questo approfondimento nasce proprio da quell’esigenza, di avere un pube pulito e ben rasato. La necessità deriva da un fatto di comodità, di non avere peli facilmente annodati, anche se è vero che non tutti hanno una folta peluria sul pube. In ogni caso c’è il mito del pornoattore, spesso depilato, che da la sensazione che essere rasati e lisci anche sulle parti intime da una sensazione di comfort e di praticità, specie in momenti intimi con il/la propria partner. E diciamocelo, spesso è proprio per quello che decidiamo di rasarci i testicoli, e un po per bene il nostro delicato pube. Un altro motivo è la sudorazione, che se forte emana un odore fastidioso, igiene o meno. Ora, anche se so quale consigliarti, perché ho provato in prima persona la praticità e la soluzione per me definitiva alla depilazione dei testicoli e del pube, inguine in generale, andiamo a vedere quali sono i metodi maggiormente consigliati per rimuovere la peluria da questa parte così delicata. Gli Strumenti Giusti per rasare i testicoli Quali sono effettivamente? Alcuni audaci parlano di usare un rasoio di sicurezza, perchè effettivamente il passaggio di rasatura è veramente molto efficace.Ma risulta pericoloso per le parti intime? In genere la lama, seppur una, del rasoio di sicurezza è molto affilata, per cui in genere si consiglia di procedere con accorciare le parti lunghe dei peli pubici con un rasoio elettrico tipo regolabarba, che porta i peli ad una lunghezza a tiro di lama, in maniera che il rasoio di sicurezza non si incagli, rischiando di ferirci nella parte dello scroto, in genere molto ma molto delicata. Sicuramente il rasoio di sicurezza ad 1 lama è più consigliabile dei multilama molto gettonati per il viso, e le ascelle, o le altri parti del corpo da rasare a lametta. Questo perchè i Mach x e i loro confratelli rasano a trascinamento, e dato che la superficie del pube, dei testicoli e alla base del pene è “imperfetta”, non si tratta di passare un rasoio su una parte liscia, come le gambe, oppure la superficie del viso quando radiamo la barba. Il trascinamento dei multilama in questo caso rischierebbe di ferirci, e non lo vogliamo, giusto? E’ bene nel passare il trimmer, regolabarba, tendere sempre la pelle mentre si passa, per lo stesso motivo indicato sopra, l’imperfezione della superficie, e per la delicatezza dell’area è sempre meglio non andare a toccare con il rasoio elettrico, la parte della superficie dell’epidermide del pube. Molti rasoi elettrici per quanto precisi tendono a graffiare una pelle non liscia come la zona dell’inguine, l’ho provato e te l’assicuro non è bello pizzicarsi con un tagliacapelli o regolabarba, risulta fastidioso per qualche giorno, eviterei. In ogni caso l’accorciamento del pelo è consigliabile con un regolabarba alla lunghezza di spessore minimo, non nuda a 0, ma a 1-2 millimetri, e va passato con la pelle asciutta, perché il trimmer lavora meglio. Fare una doccia calda, ammorbidire la parte e lavare bene prima della rasatura aiuta a rendere l’operazione di taglio decisamente più semplice e meno pericoloso.Questo è sempre consigliato prima di passare un rasoio sul pube. Tagliare “a secco” o usare prodotti ammorbidenti? Se hai scelto di rasarti i testicoli con il rasoio è bene ammorbidire il pelo e la superficie della pelle ulteriormente.La schiuma o crema da barba è il prodotto più adatto per ammorbidire la peluria, e rendere la pelle pronta alla rasatura, ma la sua consistenza, e il fatto di appunto fare schiuma, non la rende comoda alla vista, dato che dobbiamo essere precisi e attenti a non ferirci. In questo caso ci viene in aiuto l’oio da barba, ammorbidente ideale che non nasconde, e rede tutto più facile, anche se un pochino scivoloso. Ho provato sia l’olio che la schiuma da barba, e il problema c’è sempre, sia nell’uso della schiuma per una questione di visibilità, sempre nelle parti con le pieghe, che nel caso dell’olio da barba, visto che lo scivolamento può non permetterci un’azione più “ferma”. In ogni caso, anche se volessi andare di gel da barba, oppure usare la schiuma, evita sostanze con presenza di profumo, oppure a base di mentolo, in modo di non avere il fastidio di pruriti forti dopo aver finito. Ecco, se proprio hai bisogno di avere la sensazione di morbido e non ami il viscido dell’olio da barba, usa il gel, in maniera che la consistenza trasparente ti evita di nascondere parti importanti e vedere meglio la superficie della pelle durante l’azione di rasatura. Scopri come il metodo migliore per rasarsi è forse “a secco” SCOPRI Tendere Bene la Pelle o “Seguirla” In ogni caso, sia che si usi un rasoio elettrico, che se andassimo a usare la lama pura, è bene tendere sempre la pelle al meglio per evitare proprio l’inceppamento di entrambi nelle pieghe della pelle e il rischio di graffi indesiderati e dolorosi. Esistono su Amazon dei rasoi elettrici specificatamente indicati per rasare bene le parti intime dell’uomo, dotati di testina mobile, in modo di seguire l’imperfezione della pelle del pube, ed adattarsi in modo di compiere a dovere il compito assegnato. Anche il metodo che penso sia migliore di tutti ha bisogno di questa accortezza, per cui fai le cose con calma, mettiti comodo perché non è una gara di rapidità, ma una cosa da fare bene e accuratamente. A nessuno piace essere ferito, e magari non poter avere rapporti intimi per qualche giorno, o avere successivamente problemi di bruciore e dolore durante il rapporto sessuale. Alla fine del procedimento di rasatura è bene lavarsi a fondo, meglio se risciacqui con acqua fredda anziché calda, in ogni caso per rimuovere peli morti dalla superficie … Leggi tutto

Depilazione permanente: Laser Diodo o Luce Pulsata, qual è il metodo più performante?

Anche se significa spendere diverse centinaia di euro per una depilazione duratura, potresti anche avere accesso alla tecnica più efficace e sicura con una risoluzione grossomodo permanente. Allora, dovremmo scegliere il laser diodo o la luce pulsata? Gambe lisce e pulite fin dai primi raggi di sole, un costume da bagno sempre impeccabile per andare in piscina, anche d’inverno: questo è il sogno accessibile che promette la depilazione a lunga durata, o depilazione permanente. Stai esitando tra laser o luce pulsata? Proviamo a comparare i vantaggi e gli svantaggi di ciascun metodo. Laser diodo e luce pulsata: come funzionano e a chi sono adatti? La luce pulsata (IPL) diffonde uno spettro di luce compreso tra 500 e 1200 nanometri e non è selettiva. Il laser a diodo invece utilizza una luce molto selettiva nell’infrarosso, a 808 nanometri. Queste lunghezze d’onda sono molto ricettive alla melanina contenuta nei peli, che facilita l’attacco e la distruzione del bulbo senza riscaldare il resto o la pelle. La differenza? Il laser diodo emette una lunghezza d’onda molto precisa per essere idealmente assorbito dalla melanina dei bulbi. La luce pulsata non separa le onde. L’operatore pone quindi dei filtri sul dispositivo che smistano le onde. I trattamenti a luce pulsata intensa sono adatti per i tipi di pelle da I a VI su questa scala. La pelle molto scura con un’elevata concentrazione di melanina assorbe grandi quantità di energia e può facilmente surriscaldarsi. Per lo stesso motivo, le persone che sono state recentemente esposte al sole e la cui pelle è abbronzata non possono essere trattate senza il rischio di surriscaldamenti o ustioni gravi, e quindi devono attendere che la loro pelle diventi di nuovo chiara per iniziare o continuare il trattamento. I peli rossi o molto chiari rispondono male al trattamento con laser a diodi e i quelli bianchi a malapena. Questo per la semplice ed ovvia ragione che contengono pochissima, o per niente, melanina, questo cromoforo essenziale per la conduzione della luce e del calore nell’area bersaglio. Le persone con una storia di particolare reazione al trattamento con dispositivi che emettono luce intensa, o sensibilità alla luce più in generale, dovrebbero anche astenersi da qualsiasi trattamento laser. Se l’area di trattamento proposta mostra segni di infezione, il cliente deve astenersi dall’esporla a qualsiasi trattamento laser. Nel caso di donne incinte, quest’ultime dovrebbero inoltre astenersi dall’esposizione alle radiazioni emesse da qualsiasi tipo di dispositivo che emette luce intensa. Laser diodo e luce pulsata: le differenze sostanziali Il cliente deve radere la zona da trattare 24 ore prima di ogni seduta. Durante la sessione, l’operatore e il cliente sono tenuti a indossare occhiali protettivi appositamente adattati, al fine di proteggere gli occhi dalla luce intensa emessa dal dispositivo, sia nel caso della luce pulsata che del laser a diodo. Nel caso specifico del laser diodo, un gel viene applicato sulla pelle e sulla zona da trattare al momento del trattamento. Il gel agisce come un agente rifrattivo, dirigendo e focalizzando il fascio luminoso verso il target desiderato. Dopo aver inserito sullo schermo del dispositivo i parametri necessari per il trattamento programmato, l’operatore sposta delicatamente il manipolo sulle zone da trattare sotto forma di scansione. Depilazione laser diodo o luce pulsata, è dolorosa? I raggi emessi dal laser diodo non sono molto dolorosi perché questi dispositivi sono accompagnati da un sistema per il raffreddamento della pelle. La luce pulsata può essere più dolorosa perché il calore emesso è più intenso. In linea generale la sensazione di dolore è estremamente soggettiva e varia da persona a persona. Dipende essenzialmente da: La sensibilità di ogni individuo L’area del corpo trattata: il viso è più sensibile delle gambe e il centro del viso più sensibile dei lati; Pigmentazione della pelle: più la pelle è scura, più l’epidermide verrà riscaldata. La pelle chiara è quindi generalmente meno sensibile; La densità dei peli nella zona da trattare. Maggiore è la densità per cm2, maggiore è la sensazione di calore. Questo spiega anche perché la sensazione di dolore diminuisce durante le sedute. L’impressione provata è nel peggiore dei casi equivalente a quella fornita da un elastico rilasciato sulla pelle. Per molte persone, la sensazione è molto meno dolorosa di quella provata durante la ceretta. Sebbene la depilazione con il laser a diodi sia significativamente meno dolorosa rispetto alla luce pulsata. Luce pulsata o laser diodo: Quale ha più effetto a lungo termine? Affinché il bulbo possa essere raggiunto, il pelo deve essere in fase di crescita (anagen), che purtroppo è solo una parte della vita di un pelo. Per questo motivo è necessario programmare più sedute di epilazione in modo da mirare periodicamente a tutti i peli in crescita. È difficile definire il numero di sessioni totali perché ogni persona ha diverse fasi di crescita della peluria. Si dice generalmente che il 50% dei peli venga distrutto dopo 2 o 3 sedute con il laser, e dopo una decina con la luce pulsata.

Integratori Drenanti e depuratori dell’organismo: Xdrena di Lismi

Per chi ha problemi epatici e dei reni, e difficoltà di espletamento delle tossine tramite gli organi preposti, ha necessità di integrare uno stimolatore dell’attività depurativa. In questo senso intervengono diversie tipologie di integratori nutraceutici, fra cui Xdrena, integratore a base di cardo mariano, che favorisce la rigenerazione e la normalizzazione della attività depurativa del fegato, in caso di ridotta attività biliare, oppure se i reni lavorano a basso regime. Contiene estratti di ortosifon, ortica, tarassaco e pilosella, cardo mariano e uva ursina. La pilosella e Uva Ursina sostengono il drenaggio naturale dei liquidi del corpo e la funzionalità urinaria. Il cardo mariano e il tarassaco aiutano le funzioni del fegato a sostegno dell’attività normale dell’organo. Cosa Contiene Xdrena? Vediamo insieme il foglio illustrativo di Xdrena, prodotto dalla linea nutraceutici di Lismi. 20% Inulina: Estratto secco tit. 20% Tarassaco, drenante con effetto protettivo del fegato; 0,8% Steroidi totali: Estratto secco tit. 0,8% Ortica, stimola le funzioni drenanti ad effetto depurativo; 80% Silimarina: Estratto secco tit. 70% Cardo Mariano, funzione depurativa del fegato, protettiva e drenante.; 10% Arbutina: Estratto secco tit. 10% Uva Ursina, disinfettante naturale dell’apparato urinario; 0,2% Sinensetina: Estratto secco tit. 0,2% Ortosiphon, stimola la diuresi naturale ed il drenaggio dei reni e del fegato.; 1% Vixetina: Estratto secco tit. 1% Pilosella, come sopra, funzione drenante e depurativa. Può essere usato come depuratore del fegato e dei dotti renali, in caso di difficoltà ad espellere e digerire i grassi, o in caso di insufficienza biliare lieve. Inoltre grazie alle funzioni antisettiche dell’apparato urinario, anche in caso di cistite o infezioni urinarie. Grazie ad i suoi ingredienti naturali, può essere tranquillamente usato in gravidanza.

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