Fiasconaro storia del marchio

Quando si parla di Alta Pasticceria non si può non menzionare Fiasconaro e la storia del marchio siciliano d’eccellenza. Hai già sentito parlare del famoso panettone siciliano che ha incantato anche i maestri pasticceri e i palati del Nord, Centro e Sud Italia? Se non ne hai ancora sentito parlare scopri quale prelibatezza viene prodotta artigianalmente da una famiglia che abita in provincia di Palermo. Fiasconaro storia del marchio made in Castelbuono   La famiglia, che ha dato nome e vita al brand negli anni ‘50 del secolo scorso, ha avviato inizialmente una piccola gelateria che nel tempo è diventata una grande pasticceria di fama non più solo regionale. Il grande successo e fama sono arrivati con la reinterpretazione mediterranea di un famoso dolce del nord Italia, il panettone!   Mario Fiasconaro è colui che ha iniziato a scrivere la storia dell’Azienda, seguito poi dai suoi fratelli, Fausto, Martino e Nicola, oltre ai figli che hanno dato un forte contributo nel puntare su una maggiore pubblicizzazione dei propri prodotti all’infuori dell’amata isola.   I fratelli, oltre ad aver ottenuto numerosi riconoscimenti e premi nel settore della pasticceria, hanno ricevuto anche delle onorificenze per il loro lavoro dalle più alte cariche dello stato. In particolare Nicola è stato nominato dall’attuale Presidente della Repubblica Mattarella come Cavaliere del Lavoro per il 2020, riconoscendo e stimando altamente il lavoro e la storia di un’intera famiglia.   Panettone siciliano famoso: il legame di Fiasconaro con la Sicilia Come accennavamo prima parlando della storia del marchio, quello di Fiasconaro è il vero e proprio panettone artigianale siciliano famoso in tutta Italia. Prodotto artigianalmente utilizzando il lievito madre, si tratta di un dolce che per quanto sia tipico milanese ha assunto tutti i sapori della Regione Sicilia grazie ai prodotti utilizzati. Uvetta, mandorle, nocciole, pistacchi, cioccolato di Modica, oltre a frutta locale come albicocche, arance e fichi d’India.   Nonostante il tempo che passa, la tradizione di questa famiglia mantiene il centro delle sue attività nel caratteristico comune di Castelbuono nella provincia di Palermo ed è possibile gustare il famoso panettone siciliano proprio al Bar della piazza principale del paese. Panettone artigianale e varianti disponibili Grazie all’utilizzo sapiente delle materie prime e ad una buona dose di pazienza e attenzione richiesta dalle lunghe preparazione artigianali dei lievitati, nascono delle combinazioni di sapori e profumi davvero eccezionali. Tra le varianti più vendute e apprezzate da sempre di questo pregiato panettone, ti indichiamo i gusti pistacchio, mandorle e nocciola. Panettone Fiasconaro dove trovarlo online Se non hai intenzione di prenotare un volo e viaggiare verso la bella Castelbuono per acquistare personalmente il famoso panettone siciliano per te, per la tua famiglia o da regalare ai tuoi amici, non c’è nessun problema. Ma non è l’unica possibilità per gustarlo senza attraversare il Bel Paese. Puoi acquistarlo comodamente online da tipicosiciliano.com e riceverlo comodamente a casa tua in pochissimi giorni. Ti assicuriamo che in qualsiasi occasione tu decida di mangiarlo, a tavola con i tuoi ospiti o semplicemente a pranzo con la tua famiglia, il panettone siciliano di Fiasconaro renderà unica la tua tavola e ti regalerà un’emozione intensa.    

Sconto in fattura: cos’è e come ottenerlo

Tra le varie novità contenute nel Decreto Rilancio, oltre l’Ecobonus, è possibile trovare anche lo sconto in fattura. Si tratta di una modalità di rimborso, da non confondere con la cessione del credito, che permette di avere uno sconto (anche di pari importo), applicato direttamente sulla fattura del fornitore. Ma quali lavori rientrano nello sconto fattura e come si fa a ottenerlo? Sconto in fattura: quali sono le modalità e i lavori possibili? Con la nuova bozza del Decreto di Bilancio 2022 è stata proposta una proroga riguardante le detrazioni con cui si può usufruire dell’Superbonus 110%. Con queste proroghe diventano effettive anche, fino al 2025, la cessione del credito e lo sconto in fattura. La loro applicazione, però, non riguarda solo il Superbonus 110%, ma anche altri bonus casa con cui è possibile ottenerli. La differenza, principalmente, è che con questa modalità, sarà possibile ottenere lo sconto direttamente in fattura. Infatti, questo sconto prevede che sia il fornitore a concedere lo sconto e, in seguito, a richiedere il rimborso all’agenzia delle entrate. Per ottenere lo sconto in fattura, in primis, occorre trovare un’impresa che accetti l’opzione e in seguito cedere il proprio credito d’imposta al fornitore. Tra i lavori che si possono svolgere, usufruendo dello sconto in fattura, ci sono: Ristrutturazioni edilizie: manutenzione ordinaria e straordinaria; Ristrutturazione edilizia: effettuata su pareti comuni degli edifici condominiali o restauro e risanamento consevativo sulle unità immobiliari; Efficienza energetica: miglioramento termico edifici, sostituzione impianti di riscaldamento; Adozione misure antisismiche; Installazione di impianti fotovoltaici; Installazione di colonnine per la ricaricadei veicoli elettrici. Escluse da tale sconto restano il Bonus Verde e il Bonus Mobili. Con le agevolazioni previste dal Governo, però, sarà possibile anche ristrutturare il proprio bagno. Con il bonus ristrutturazioni previsto nella legge di Bilancio, infatti, sarà possibile (entro un limite massimo di 96.000 euro) di ottenere un rimborso del 50%. Questo può avvenire con: Detrazione fiscale in 10 anni e rata annua fissa sulla dichiarazione dei redditi; Cessazione del credito tra contribuente ed ente cessionario; Sconto in fattura immediato del 50%. Immaginiamo di dover, ad esempio, ristrutturare una parte della nostra abitazione a un costo di 5000 €. In questo caso, l’impresa applicherà uno sconto del 50% (dunque di 2500 €) chiedendo di liquidare i restanti. Da qui, l’impresa stessa muterà un credito d’imposta pari a 2500 euro. Scontro in fattura: proroga e cessione del credito 2020 Il Decreto in atto, prevede di beneficiare di queste agevolazioni per i lavori svolti nell’arco temporale luglio 2020 fino a 30 giugno 2022. Bisogna però porre attenzione al fatto che, a oggi, si fa riferimento al criterio di cassa: non si tiene conto della data di inizio lavori bensì quella del pagamento della prestazione. Riguardo alla cessione del credito a banche o istituti, invece, questa è possibile dal 1 gennaio 2020 al 31 dicembre 2021 per interventi riguardanti: Ristrutturazione edilizia (con detrazione pari al 50%); Riqualificazione energetica (ecobonus, sismabonus); Installazione impianti fotovoltaici e colonnine di ricarica; Per interventi derivati da agevolazioni Superbonus. Cessione del credito e sconto in fattura, inoltre, resteranno in vigore, almeno in base le disposizioni attuali rispettivamente fino al 2024.    

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