Vitigni Sardi, l’anima vinicola di un’Isola

I Vitigni Sardi sono una delle espressioni più autentiche della cultura ricca e variegata della Sardegna. Si tratta di vitigni autoctoni, l’anima di un’isola che ha saputo valorizzare la sua biodiversità e la sua tradizione enologica, offrendo al mondo vini di qualità e personalità.

Ecco quali sono i vini tipici sardi che non puoi proprio non degustare, sia bianchi che rossi.

Qual è il vitigno più coltivato in Sardegna?

Il vitigno più coltivato in Sardegna è il Cannonau, infatti pensa che rappresenta circa il 30% della superficie coltivata a vite dell’isola! Si tratta di un vitigno a bacca rossa, originario della Spagna, dove è noto come Garnacha.

Si è diffuso sull’isola grazie ai commerci marittimi tra le due nazioni e ha trovato nel territorio sardo le condizioni ideali per esprimersi al meglio. Dà vita a vini rossi corposi e alcolici, con profumi di frutti rossi, spezie e macchia mediterranea.

Quali sono i vini tipici sardi?

Oltre al Cannonau, la Sardegna produce altri vini tipici che riflettono la varietà dei suoi vitigni e delle sue zone di produzione. Tra i vini tipici sardi bianchi e rossi possiamo citare:

  • Vermentino di Sardegna DOC: è un vino bianco ottenuto dal vitigno Vermentino, originario della Francia, dove è noto come Rolle. Ha un colore giallo paglierino con riflessi verdognoli e un profumo intenso e floreale, con note di erbe aromatiche, agrumi e frutta esotica. Al palato è fresco, sapido e persistente;
  • Carignano del Sulcis DOC: è un vino rosso ottenuto dal vitigno Carignano, originario della Spagna, dove è noto come Cariñena. Si coltiva nella zona sud-occidentale dell’isola, dove resiste ai venti marini e alla siccità. Ha un colore rosso rubino intenso e un profumo fruttato e speziato, con note di ciliegia, mora, pepe e liquirizia. Al palato è secco, caldo, tannico e persistente;
  • Vernaccia di Oristano DOC: è un vino bianco ottenuto dal vitigno Vernaccia, originario della Grecia. Si produce nella zona centrale dell’isola, dove subisce un processo di ossidazione in botti di legno che gli conferisce un colore ambrato e un profumo intenso e complesso, con note di mandorla, miele, caramello e spezie. Al palato è secco, caldo, sapido e armonico.

Quali sono i principali vitigni a bacca rossa in Sardegna?

Oltre ai già citati Cannonau e Carignano, ci sono altri vitigni sardi a bacca rossa che danno origine a vini interessanti e caratteristici. Tra questi ti indichiamo:

  • Bovale: si tratta di due varietà distinte, il Bovale Sardo e il Bovale di Spagna, entrambe originarie della Spagna. Entrambi danno vita a vini rossi dal colore rosso rubino carico e dal profumo fruttato e vegetale, con note di mirto, ribes e peonia. Al palato sono secchi, freschi, tannici e piacevolmente amarognoli. Si abbinano bene con i piatti a base di agnello o di maiale;
  • Monica: è un vitigno autoctono della Sardegna, che si coltiva soprattutto nella zona meridionale dell’isola. Dà vita a vini rossi dal colore rosso rubino chiaro e dal profumo delicato e fruttato, con note di ciliegia, lampone e viola. Al palato sono secchi, morbidi, leggeri e armonici. Si abbinano bene con i primi piatti a base di sughi di carne o di verdure;
  • Cagnulari: è un vitigno autoctono della Sardegna, che si coltiva nella zona nord-occidentale dell’isola, in particolare nel territorio di Usini. Dà vita a vini rossi dal colore rosso rubino intenso e dal profumo intenso e speziato, con note di prugna, mora, pepe e vaniglia. Al palato sono secchi, caldi, tannici e persistenti. Si abbinano bene con i piatti a base di selvaggina o di funghi.

I vitigni sardi non solo possono deliziare il tuo palato ma sono una risorsa da valorizzare e da proteggere, per conservare la biodiversità e l’identità di un’isola che ha davvero tanto da offrire.

 

 

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