Se sei amante dei Bonsai e vuoi prendertene cura nel modo migliore, sei nel posto giusto!
In questo articolo, nello specifico, troverai tantissimi consigli sul tipo di terriccio da utilizzare per questo tipo di piante.
Se è la prima volta che ti approcci a queste piante forse non sai che la parola “Bon-sai” è un termine giapponese che significa “piantato in un vaso”.
L’obiettivo della coltivazione di un Bonsai è ottenere una miniatura della forma di un albero.
A questo proposito qual è il miglior terriccio da utilizzare? Il terriccio gioca un ruolo fondamentale per la crescita della pianta, bisogna quindi fare molta attenzione nella scelta.
In commercio ne esistono moltissimi già pronti e sicuramente validi (anche online), ma in realtà è molto facile prepararlo a casa.
Per realizzare un terriccio ottimale, granuloso, che favorisca drenaggio di acqua e penetrazione di aria, avremo bisogno di pochi ingredienti:
- Compost organico da vaso
- Akadama (argilla giapponese prodotta appositamente per bonsai) • Pomice (prodotto vulcanico ottimo per assorbire acqua e nutrienti) • Lapillo (frammenti solidi di lava che trattengono l’acqua e fanno sì che non si sviluppino radici)
- Ghiaia fine (crea un terreno drenante)
“Come posso creare da solo una buona miscela generica per il mio terriccio?”
Ti spiegheremo passo dopo passo cosa occorre fare per creare un buon substrato per bonsai.
- Il primo ingrediente che andremo a trattare è l’Akadama. Questo ingrediente dovrà essere setacciato per eliminare tutte le polveri in eccesso, ciò consentirà alla nostra miscela di drenare e prendere aria in buone quantità.
- Il secondo ingrediente è la Pomice, non occorre eseguire nessun trattamento su di essa.
- Il terzo è la roccia lavica o Lapillo che come abbiamo spiegato precedentemente aiuta a trattenere l’acqua.
- L’aggiunta, infine, di Compost organico o Ghiaia favorisce l’assorbimento di acqua e quindi la giusta idratazione.
Occorre però, per essere più precisi, fare una divisione fra le tipologie di pianta per capire quale miscela è adatta per ogni singolo caso. Le divideremo in tre categorie:
- Latifoglie (a foglia larga)
- Conifere (es. Pini, Ginepri)
- Acidofile (es. Azalee, Camelie)
Possiamo prendere come riferimento la miscela consigliata pocanzi, con la differenza che utilizzeremo l’Akadama per le latifoglie, Kiryu, una particolare terra giapponese, per le conifere e Kanuma, terra argillosa giapponese dal pH basso, per le acidofile.
La miscela che ti abbiamo proposto è facile da realizzare e composta da ingredienti facilmente reperibili.
Occorre capire nel corso di vita del tuo bonsai quali siano le sue particolari esigenze e in base ad esse personalizzare la propria miscela di terriccio. Il consiglio fondamentale che sentiamo di darti è di tenere sempre il terreno ben drenato.
Se sei poco esperto del mondo dei bonsai un’ottima specie da cui iniziare è quella dei ficus ginseng.
Permettono di sperimentare in quanto riescono a sostenere quei piccoli errori che si commettono se si è alle prime armi.
Anche in questo caso possiamo trovare svariati terricci e fertilizzanti online, ma essendo una pianta abbastanza resistente non richiede mix di terricci complessi.
Puoi utilizzare un mix fra terriccio universale e Akadama in uguali quantità.